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la rivoluzione massonica


mazzam
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... reazionario è bello.

 

https://www.marcotosatti.com/2021/11/13/renovatio-21-intervista-vigano-la-matrice-anticristica-del-nuovo-ordine-mondiale/

 

INTERVISTA

All’Arcivescovo Carlo Maria Viganò

per Renovatio21

 

C’è stato un tempo in cui i temi di cui parla Vostra Eccellenza – come, ad esempio, l’avvento di un Nuovo Ordine Mondiale di matrice anticristica – erano discussi all’interno delle mura vaticane?

 

Una società che non si protegge da coloro che la minacciano è destinata all’estinzione, così come un corpo che non si difende dalle malattie ne è colpito e muore. Per questo motivo la Chiesa Cattolica si è sempre preoccupata sia di estirpare le minacce interne sia di prevenire e combattere quelle esterne. D’altra parte, nessun buon governante metterebbe in pericolo i propri cittadini sapendo che vi è un potere occulto che progetta un colpo di stato o che cerca di infiltrare delle spie.

 

Il Nuovo Ordine Mondiale è una minaccia gravissima tanto per lo Stato quanto per la Chiesa, perché entrambi sono suoi nemici da abbattere, in vista dell’instaurazione di una Repubblica Universale e di una Chiesa dell’Umanità, entrambe di matrice anticristica: la Repubblica Universale è la negazione della Regalità sociale di Nostro Signore e dello stesso patto sociale; la Chiesa dell’Umanità è la negazione della necessità della Redenzione e dell’unicità della vera Religione.

 

È da oltre tre secoli che la Massoneria combatte la battaglia contro lo Stato e contro la Chiesa, e finché il potere civile e quello ecclesiastico sono stati fedeli al proprio compito – ossia garantire l’uno pace, ordine e prosperità ai cittadini, l’altra unità nella Fede e salvezza eterna alle anime – hanno adottato tutte le misure per impedire alla setta di ottenere i propri scopi. Ma nel corso dei questi tre secoli, gran parte degli Stati si sono arresi e hanno accettato i principi massonici nelle proprie Costituzioni, mentre la Chiesa Cattolica ha resistito sino al 1962, quando quei principi fino ad allora condannati sono stati istituzionalizzati anche dai suoi Pastori. Non è possibile non vedere in questa resa incondizionata al nemico un vero e proprio tradimento, tanto da parte dell’autorità civile quanto di quella ecclesiastica. Ecumenismo e collegialità sono la prova di questo cancro nel corpo ecclesiale, giunto con Bergoglio alla sua metastasi con l’ecologismo panteista e la via sinodale, che preludono a quella «chiesa dell’Umanità» indicata nelle Costituzioni della Frammassoneria almeno sin dal 1864[1].

 

C’è ancora qualche realtà ecclesiale che conserva questa visione?

 

Vi è un pusillus grex che combatte per difendere la Cittadella dagli assalti interni ed esterni: la sua esiguità numerica, agli occhi di Dio, mostra inequivocabilmente che la vittoria è possibile solo con il potente intervento del Signore.

 

Chi, in buona fede, credeva che la Massoneria non rappresentasse una minaccia per la società e una nemica giurata della Chiesa oggi può comprendere di essersi lasciato trarre in inganno. Ma questa consapevolezza, ancorché tardiva, deve tradursi immediatamente in un’azione concreta: i Pastori devono mettere in guardia il loro gregge, denunciare i piani della setta, compiere un’opera di formazione ed esercitare il proprio ruolo di difensori della Chiesa. Per questo giudico positivamente le parole pronunciate dal Presidente della Conferenza Episcopale Americana, mons. Gomez, a proposito della «élite globalista anticristiana»[2]. Auspico che abbia a ripeterle durante la plenaria della Conferenza episcopale americana riunita proprio in questi giorni a Baltimora: alle parole devono seguire i fatti, perché prendere atto che il gregge è minacciato dai lupi senza chiudere l’ovile e allontanare le bestie feroci sarebbe ancor più grave.

 

Viceversa chi, in malafede, minimizza la minaccia della Massoneria e anzi incoraggia una collaborazione con i suoi ideali rivoluzionari si svela come nemico della Chiesa e complice dell’élite globalista. E qui non si tratta solo di non belligeranza con un potere nemico, ma di una vera e propria diserzione della Gerarchia, giunta alla complicità più abbietta e al tradimento di Dio e dei fedeli. Vedere Bergoglio ricevere in Vaticano gli esponenti del Council for Inclusive Capitalism ed essere designato come “guida morale” delle famiglie dell’alta finanza appartenenti alla cupola massonica dà la misura di un’apostasia che parte dal vertice stesso della Chiesa, dinanzi alla quale i buoni fedeli rimangono scandalizzati.

 

Il più grande dolore dei cristiani adesso è che devono fare una battaglia non assieme alle istituzioni ecclesiastiche, e neppure senza di esse: sembrerebbe che si debba fare la battaglia «contro», perché il Cattolicesimo istituzionale mostra di essere diventato un vero grande motore dell’oppressione sociale e biologica in corso. Come possono i Cristiani pensare a un cambiamento spirituale senza avere i Vescovi dalla loro parte?

 

Un gregge senza pastori si disperde facilmente, soprattutto se è assediato dai lupi. La Provvidenza permette che i Cattolici attraversino un periodo di crisi nella Chiesa, abbandonati dai loro Vescovi, anzi in molti casi addirittura perseguitati. I casi di sacerdoti dimessi dallo stato clericale perché non si piegano ai diktat di Santa Marta sono sempre più numerosi. Ma la latitanza dell’autorità – anzi: il suo vero e proprio tradimento e l’asservimento al nemico – non può essere definitiva, perché una società non può reggersi senza che vi sia un’autorità che la governi; un’autorità che non è frutto del consenso dei governati, ma espressione vicaria dell’autorità di Gesù Cristo, Capo del Corpo Mistico.

 

Il cambiamento determinante per una restaurazione della Chiesa deve quindi necessariamente partire dai suoi vertici, dal Romano Pontefice e dai Vescovi, e finché questo non avverrà i fedeli possono solo pregare, fare penitenza e opporre una ferma resistenza agli abusi di chi esercita il potere per lo scopo opposto a quello per cui esso è stato istituito da Dio. E perché non vi sia alcuna forma di appoggio alle iniziative della parte corrotta dell’istituzione, i fedeli devono privarla di ogni forma di finanziamento, devolvendo le loro offerte alla parte sana della Chiesa, in modo da assicurare aiuto alle famiglie, ai sacerdoti e alle Comunità religiose perseguitati.

 

Qualche settimana fa una Guardia Svizzera licenziata per non essersi sottoposta al siero mRNA ci ha detto che secondo lui lo stringente obbligo vaccinale imposto in Vaticano potrebbe essere dovuto al fatto di fare del piccolo Stato un esempio mondiale – come Israele, viene da dire. Ci chiediamo: un esempio davanti a chi? chi è lo spettatore ultimo che si vuole appagare rendendosi «esempio» di totalitarismo vaccinale? 

 

Ma è chiaro: coloro che Bergoglio vuole compiacere e ai quali non manca di dare pubblica attestazione di obbediente sottomissione sono coloro che sin dalle famose mail di John Podesta progettavano di estromettere dal Papato Benedetto XVI, di avviare una “primavera della Chiesa” e di eleggere un fantoccio che compisse questa rivoluzione; né più né meno di quanto poi abbiamo visto accadere negli Stati Uniti con la colossale frode elettorale ai danni del Presidente Trump che ha portato Joe Biden alla Casa Bianca.

 

L’asservimento di Bergoglio all’ideologia globalista è talmente scandaloso da essere compreso anche dai comuni fedeli, che in virtù del sensus Fidei colgono l’indole eversiva di questo “pontificato” e si rifugiano nell’idea che Benedetto XVI sia il vero Papa. Di certo l’inquilino di Santa Marta si pone oggi come candidato alla presidenza della Religione Mondiale, come auspicato dalla Massoneria e pianificato dal Nuovo Ordine; o quantomeno come colui che ha introdotto nel Sacro Collegio il futuro papabile a ricoprire questo incarico.

 

Nel 2009, nell’enciclica Caritas in Veritate, Benedetto XVI tuonava contro gli embrioni sacrificati alla scienza: «si sacrificano embrioni umani alla ricerca, la coscienza comune finisce per perdere il concetto di ecologia umana». Come è possibile che una manciata di anni dopo si sia arrivati ad una Chiesa che capovolge completamente questi concetti, al punto da licenziare coloro che rifiutano i vaccini creati proprio con sacrificio di esseri umani?

 

La Chiesa non ha cambiato la propria dottrina, né potrebbe farlo. Ciò a cui assistiamo è il completamento di un percorso pluridecennale, al quale – duole dirlo – non fu estraneo nemmeno Benedetto XVI. Il «concetto di ecologia umana», anche solo per il modo in cui è espresso, tradisce un linguaggio profano, nel quale manca la potenza e l’efficacia di una visione totalmente soprannaturale. Gli embrioni umani non si devono sacrificare perché sono creature volute e amate da Dio, alle quali Egli si è degnato di dare la vita perché Gli rendano gloria e, rinate nel Battesimo, possano partecipare della Sua visione beatifica in Cielo.

 

L’aver messo da parte, sin dal Concilio, il linguaggio inequivocabilmente cattolico del Magistero ha condotto ad un indebolimento dell’insegnamento della Chiesa, che ha inesorabilmente portato all’attuale deriva dottrinale e morale.

 

C’è inoltre una sorta di senso di inadeguatezza, nei Pastori, dinanzi alla scienza, quasi essi temessero di non poter dare risposte valide e autorevoli in un campo che considerano a torto estraneo. Ma se pensiamo che Dio è autore tanto della Fede quanto «di tutte le cose visibili e invisibili», come recitiamo nel Credo, non si comprende questa loro paura, che presuppone una contrapposizione che ontologicamente non ha senso. È significativo che tanta pavidità si applichi nel difendere la vita, mentre scompaia totalmente quand’è ora di propagandare le più astruse e antiscientifiche teorie sul cambiamento climatico: in quel caso, stranamente, la Gerarchia fornisce le basi dottrinali all’ecologismo neomalthusiano e al petulante e infantile piagnisteo ambientalista dell’ormai diciannovenne Greta Thunberg dinanzi alla quale «tremano i potenti» che la foraggiano; e Bergoglio giunge a parlare di «grido della Madre Terra», rendendo culto all’idolo della Pachamama.

 

Con Ratzinger ancora sul Soglio, secondo Lei avremmo visto le cose che abbiamo passato in questo biennio pandemico? 

 

Benedetto XVI non si sarebbe reso complice di questo crimine contro Dio, contro la Chiesa e contro l’umanità. Penso che non si sarebbe prestato a fungere da figurante nella grottesca farsa della pandemia; di certo non avremmo avuto in lui, come invece è accaduto con Bergoglio, un sostenitore della narrazione pandemica e un piazzista di vaccini.

 

I movimenti pro-life più o meno legati a Diocesi e Conferenze Episcopali hanno da sempre ignorato temi come l’uso di feti ed embrioni nella scienza, nella farmaceutica e nella cosmetica – per non parlare della riproduzione artificiale, eterologa o meno, che può uccidere decine di embrioni per bambino ottenuto con la provetta, al punto che sono più gli esseri umani trucidati per la FIVET che non quelli uccisi dalla Legge 194. Com’è stato possibile questo silenzio?

 

I Pastori hanno accettato passivamente, dagli anni Sessanta, l’inferiorità morale della Religione rivelata dinanzi alla modernità, al progresso, allo scientismo, alle istanze del mondo secolarizzato e anticristiano. Come avvenuto in politica, dove una Destra già intrisa di principi liberali e risorgimentali si è lasciata imporre l’eredità morale del Fascismo e del Nazismo, senza che altrettanto avvenisse a Sinistra con il Comunismo.

 

Ma questo senso di inferiorità – che da sempre i nemici di Cristo hanno cercato di infondere nei Cattolici dipingendoli come retrogradi e antimoderni – è stato accettato dai Vescovi e di conseguenza dal Clero e dai laici non solo perché essi non si erano tenuti aggiornati sugli sviluppi della ricerca medica, ma perché dal Vaticano II hanno perso la dimensione soprannaturale del loro ruolo e – cosa ancor più grave – la vita interiore e l’assiduità della preghiera che sola alimenta la Fede e il Ministero. Il “dialogo” con il mondo non ha convertito a Cristo chi Gli era lontano, ma ha bensì allontanato da Lui chi Gli era vicino, mandandolo allo sbaraglio in una società secolarizzata, sempre più anticattolica e anticristica. Dialogare col mondo è diventato un voler parlare la sua lingua, accettarne la mentalità, rinnegando la nostra condizione «exsules filii Evae in hac lacrimarum valle».

 

Abbiamo Vescovi e sacerdoti che non pregano più, specialmente se sono soli davanti al Tabernacolo, e che si considerano manager di un’azienda o funzionari di un ente. Abbiamo Vescovi che non recitano il Breviario, che non celebrano la Messa quotidiana, che non fanno più né meditazione né esame di coscienza. E col perdere lo spirito di orazione, il necessario raccoglimento interiore, acquisiscono lo spirito del mondo e la dissipazione che necessariamente ne consegue. Parlare a costoro dei feti usati per la cosmetica o per i cosiddetti vaccini non li scandalizza, perché si considerano dei tollerati, e lo scopo della loro vita non è convertire le anime a Cristo, ma rendersi quanto più possibile mimetizzati e soprattutto “al passo con i tempi”. Il che si traduce in un goffo rincorrere il mondo, in un volerlo assecondare, nell’adularne lo spirito, nel tacerne le deviazioni e le colpe: il contrario di ciò che deve fare chi è costituito da Nostro Signore come pastore e guida, non come stolto inseguitore.

 

E se si segue il mondo, se ci si considera inadeguati alle sue istanze e alle sue rivendicazioni; se non si crede che sia il mondo a doversi inginocchiare alla Maestà di Cristo ma la Chiesa a doversi prostrare alle sue massime, come possiamo pretendere che la Gerarchia osi metterselo contro in ciò che massimamente costituisce la sua essenza satanica, ossia il sacrificio e la corruzione dell’innocente?

 

I movimenti pro-life ufficiali hanno ignorato temi ancora più stringenti, come la predazione degli organi a cuor battente, che avviene magari in questo stesso momento negli ospedali italiani. Possiamo dire quindi che le battaglie sull’aborto fossero in ultima analisi per lo più armi di distrazione di massa per i Cattolici, mentre una Necrocultura ben più diffusa (di cui l’aborto è solo una frazione) veniva installata nel sistema?

 

La legittimazione dell’aborto era un passo obbligato, dopo il divorzio, per la distruzione della società cristiana: l’odio verso la famiglia da parte della Massoneria fa tutt’uno con il suo odio verso Dio e verso la Chiesa. Una volta che si è toccato il principio sacro dell’inviolabilità della vita, nulla impedisce di usare i feti abortiti o le persone uccise con l’eutanasia per la predazione degli organi, per la vendita all’industria farmaceutica, per la produzione di vaccini o di cosmetici, per concimare i campi.

 

Ma se i medici cattolici hanno denunciato questi orrori, dobbiamo riconoscere che la Gerarchia ha dimostrato ancora una volta la propria codardia dinanzi a questioni che nella mentalità secolarizzata vengono considerate marginali e trascurabili, o che sono liquidate sbrigativamente come teorie del complotto. Se non si fosse legalizzato l’aborto, l’uso dei feti abortivi non sarebbe stato possibile, e si sarebbe potuto porre un freno anche alla predazione degli organi per l’industria dei trapianti o per la ricerca. Ma chi lasciò libertà di coscienza ai Cattolici impegnati in politica, se non l’ideologia del Vaticano II e il dialogo con il mondo tanto voluto da Paolo VI?

 

Chi non si oppone alla mostruosità infernale di queste aberrazioni dimostra non solo di non avere Fede, ma di essere privo di Carità: perché la Carità è la virtù che ci porta ad amare Dio per come Egli è, e il prossimo per amor Suo. Se non si ama Dio, se non Lo si ama nella Sua divina essenza e nelle Sue perfezioni, se si crede stoltamente di poterne tacere la Parola per non offendere chi è lontano da Lui, anche l’amore del prossimo viene meno, e con esso il rispetto della vita naturale e ancor prima di quella soprannaturale.

 

E l’eutanasia? Com’è possibile che in Italia si stia per votare una legge che renderebbe lecito l’omicidio del consenziente (qualcosa che nemmeno più ha a che fare con la «dolce morte») senza che vi sia un’opposizione cattolica articolata?

 

È sempre lo stesso problema: chi serve il mondo non può servire allo stesso tempo Dio, e chi vuole piacere a Dio non può piacere al mondo. Il silenzio colpevole della Gerarchia dinanzi alla legalizzazione del suicidio prova la sua totale inadeguatezza al ruolo che ricopre, la complicità stolida di chi tace perché sotto ricatto, la vigliacca cortigianeria di chi spera di ottenere qualche vantaggio dal tradimento.

 

In tutto questo gigantesco disegno di morte, c’entra qualcosa la guerra indetta da Bergoglio contro le Messe in rito antico?

 

La guerra di Bergoglio alla Messa cattolica è la necessaria conseguenza di un’azione coerente con l’intera impostazione del suo “pontificato”. La Messa di San Pio V esprime la Fede della Chiesa di Cristo, senza equivoci, senza ammiccamenti, senza censure. È il canto della Sposa innamorata dello Sposo divino, che non conosce menzogna né compromesso. La liturgia riformata esprime invece un’altra fede, è voce di un’altra religione, di un’altra ecclesiologia, di un qualcosa di umano che vuole essere sacro e profano ad un tempo, come una donna traviata che vuole tenersi stretto lo sposo ma occhieggia complice all’amante. Per questo un’anima genuinamente cattolica non può non riconoscere la netta superiorità della liturgia tridentina rispetto alla sua versione equivoca conciliare.

 

Ma aldilà di questo, in chi davvero conosce il valore infinito del Santo Sacrificio della Messa e la sua “pericolosità” per il piano infernale che va compiendosi, è innegabile che vi sia il terrore di vederla nuovamente diffondersi tra i fedeli, perché il bene spirituale che essa porta alla Chiesa è un potente esorcismo contro i suoi nemici. Satana odia la Messa tradizionale, così come odia la Confessione del peccatore, la Comunione ricevuta con le dovute disposizioni, la preghiera del Rosario, l’acqua benedetta, il suono delle campane, i Sacramentali in genere. Non è un caso se la pandemia ha tolto le acquasantiere dalle chiese, ha decimato la frequenza ai Sacramenti, ha lasciato morire senza l’assistenza di un sacerdote tante anime.

 

Siamo sempre allo stesso punto: solo chi non crede può consentire che in un momento di crisi si privino i fedeli degli aiuti spirituali indispensabili per affrontarlo; solo chi è dalla parte del Nemico può deliberatamente impedirli; e chi sta con il Signore sa bene quanto in un mondo governato da Satana sia necessario far irrompere la potenza di Dio, la Grazia veicolata dalla Messa e dai Sacramenti, l’intercessione della Vergine Santissima e di tutti i Santi. Evidentemente, quando si preferisce parlare del “rispetto della casa comune” e dei cambiamenti climatici anziché gridare dai tetti che l’unica salvezza viene da Nostro Signore Gesù Cristo, si è già fatta una scelta di campo.

 

Il 5 Novembre, su The Post Internazionale, è stato pubblicato un dossier dal titolo I No-Vax di Dio, di Giulia Cerino e Laura Maragnani, nel quale viene data una versione faziosa e partigiana del movimento tradizionalista cattolico e dei Prelati che lo sostengono: inutile dire che Vostra Eccellenza è presa particolarmente di mira. Come giudica questo crescente attacco a chi esprime dissenso rispetto alla narrazione pandemica e vaccinale?

 

Ciò che emerge da certi articoli e programmi televisivi è la faziosità sfrontata, l’odio ideologico dei cortigiani della stampa nei riguardi degli hostes publici del sistema.

 

L’iniziale ridicolizzazione dell’avversario, la sua e la sua criminalizzazione parte della sperimentata tecnica di ogni dittatura, in particolare quella comunista, che di solito si conclude con l’eliminazione sociale, politica e anche fisica dell’avversario. A parte le falsità che toccano me personalmente, mi spiace veder attaccati il Card. Burke, mons. Schneider e mons. Williamson, buoni sacerdoti costretti alle catacombe a causa dell’ignavia o della pavidità dei loro pastori, intellettuali e gruppi di fedeli. Gli unici “buoni” che meritano l’apprezzamento di TPI sono “papa Francesco” e un “Professore”: mi pare che questo fatto incontestabile fughi ogni dubbio sull’organicità di entrambi al sistema.

 

Ma queste basse aggressioni, queste accuse false e senza contraddittorio, non sono mai mancate a chi compie il bene, perché la persecuzione fa parte della nostra quotidianità di Cattolici in un mondo empio e anticristiano. L’operazione di delegittimazione perseguita dal deep state contro chi esprime dissenso al sistema trova perfetta corrispondenza con la delegittimazione che la deep church muove contro i Cattolici refrattari.

 

Sconcerta che molti accettino processi sommari per qualcosa che costituisce un diritto inalienabile. Considerare un crimine la legittima decisione di non sottoporsi all’inoculazione del siero genico sperimentale rappresenta una grave violazione da parte di chi non accetta alcun confronto e tanto meno dissenso, perché sa benissimo che gli argomenti scientifici, giuridici e di banale buonsenso mostrano tutta l’incoerenza e l’illogicità delle sue posizioni. Quindi, nell’impossibilità di argomentare, occorre appellarsi alla “fede nella scienza”, alla superstizione, screditando i premi Nobel e i veri scienziati.

 

11 Novembre 2021

S. Martini Episcopi et Confessoris

 


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mazzam
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https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/29380859/massoneria-gran-maestro-di-bernardo-stop-democrazia-uno-dio-cinese-pandemie.html

 

 

I progetti della massoneria internazionale finalmente esplicitati

09 novembre 2021

Se siete confusi, se non avete molto chiaro quello che sta succedendo, arriva l’”aiutino da casa”.

“Le pandemie saranno la regola e non l’eccezione; dovranno essere controllate senza la democrazia, che è un sistema pieno di debolezze. Tutto il mondo dovrà essere governato da un “Uno-dio”, che potrà fare tutto, come il presidente della Cina. Per fare l’uomo nuovo, si dovranno utilizzare cellule embrionali e i cattolici dovranno ingoiare il rospo. Si dovrà mandare in soffitta la Natura e il transumanesimo non potrà essere gestito col consenso delle masse”.

Sono i concetti espressi PUBBLICAMENTE, nei video che riportiamo, dal Prof. Giuliano Di Bernardo, docente di Filosofia della scienza all’Università di Trento. Entrato in Massoneria a 16 anni, vi ha militato per 40 fino a diventare nel 1990 Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia. Poi, orripilato dalle infiltrazioni della ‘ndrangheta,   è uscito nel '93 e ha fondato la Gran Loggia regolare d’Italia, ma, date le ulteriori infiltrazioni, ha lasciato anche questa.

Un fiore sulla palude della massoneria”, così è stato definito dal Procuratore Agostino Cordova: certamente Di Bernardo è una persona onesta e sincera, dall’eloquio affascinante. Il problema è che, nella sua sincerità rivela quali sono gli obiettivi della più pura massoneria internazionale, dato che è molto legato a quella – potentissima - inglese.

Ascoltiamo il suo preambolo QUI  (min. 3.00) in trasmissione da Luttazzi: “La massoneria è una concezione della vita e dell’uomo: libertà, tolleranza, fratellanza trascendenza e fondamento iniziatico. Nei rituali della più antica massoneria, quella inglese, vi troviamo tracce della filosofia occulta - di cui uno dei maggiori rappresentanti fu Pico della Mirandola - e consiste nell’ermetismo, nella cabala cristiana, nella magia, nell’alchimia, nel ROSACROCIANESIMO”.  

Ed ecco cosa spiega QUI   (dal minuto 7:20) durante la trasmissione "Segnalibro":

“La globalizzazione altro non è che un processo di omogeneizzazione delle differenze umane; in tempi recenti, ha avuto una forte accelerata da parte della scienza e delle sue applicazioni tecnologiche e questo ha cambiato tutto.

Il fenomeno di globalizzazione ormai sta andando sempre più avanti ed è irreversibile per una ragione semplice: se sono la scienza e le applicazioni tecnologiche a spingere verso la globalizzazione del pianeta, bene, noi potremmo arrestare la globalizzazione fermando la scienza. Lei pensa che questo sia possibile?

La scienza andrà avanti e più la scienza va avanti più ci sarà globalizzazione. Arriveremo a un punto in cui ci sarà una sola società su tutto il pianeta Terra e allora la domanda è: chi  governerà questo “paese”? (Il Nuovo ordine mondiale? n.d.r.) Chi governerà questo mondo? Per ragioni che ho spiegato ampiamente nel libro NON POTRÀ ESSERE LA DEMOCRAZIA, LA DEMOCRAZIA RIVELA TUTTE LE SUE DEBOLEZZE E LE SUE CONTRADDIZIONI.

La società completamente globalizzata sarà governata da colui che ho chiamato l’UNO,  ma questo che cosa significa? Significa che i fenomeni che oggi noi stiamo affrontando potranno trovare soluzione soltanto all’interno di una società governata dall’UNO.

La pandemia, ecco, la pandemia è un ulteriore fattore di accelerazione verso la società globalizzata dell’UNO-dio, perché? Perché la pandemia di cui parliamo oggi non è l’eccezione, ma è la regola.

Noi ci dobbiamo  aspettare, in tempi brevi, altre pandemie che metteranno a rischio la sopravvivenza dell’umanità.

Allora dobbiamo trovare il modo, che non è quello di evitare le pandemie, ma quello di controllarle e allora dobbiamo vedere quali forme di governo consentono di controllare le pandemie.

Rispetto al futuro da me ipotizzato, che è quello dell’UNO-dio, oggi noi abbiamo una piccola anticipazione nel nostro presente, rappresentato appunto dalla CINA.

Per noi osservatori occidentali, quasi sempre distratti, la Cina sta creando condizioni del tutto particolari. Il presidente è stato eletto a vita, il che significa che per tutta la sua vita può dare quella impostazione che lui desidera per la Cina e per tutto il pianeta.

Non ha, quindi, le interruzioni previste dalla democrazia, ma, proprio per questo, avendo a disposizione la scienza, la tecnologia, l’intelligenza artificiale e tutto ciò che rappresenta le potenzialità scientifiche, è veramente UN DIO CHE PUÒ FARE TUTTO, che ha un potere assoluto, ecco perché io l’ho chiamato l’UNO-dio, ma l’UNO-dio può governare con successo un popolo di 1miliardo e 400.000 mila individui anche perché questo popolo non ha una religione, ma ha una filosofia pratica che è il Confucianesimo”.

 

Ed ecco quali sono i progetti sull’uomo e come li intende il già Gran Maestro Di Bernardo QUI (dal minuti 13.00)  :

“La biologia ci dice tutto ciò che sappiamo sull’uomo come organismo vivente. Con Darwin cominciano quegli studi portati poi avanti dalla genetica e dalla biologia molecolare che ci fanno capire come si produce la vita. Oggi noi lo sappiamo: entro 50 anni saremo in grado di produrre qualsiasi forma di vita. Se conosciamo il meccanismo della vita POSSIAMO MANDARE IN SOFFITTA LA NATURA. Per 4 miliardi di anni l’evoluzione è stata governata dalla natura, ora che l’uomo, questa scimmia pensante ha scoperto il meccanismo della vita può dire alla natura: “Tu non servi più, adesso decido io come l’uomo deve svilupparsi”. Si parla di uomo nuovo, di clonazione… Sono termini ancora molto forti. Si arriverà al punto in cui l’uomo potrà dire “Io l’uomo lo voglio cosi”. La scienza faccia in modo che tutte le malattie che hanno afflitto l’umanità siano eliminate. Questo ci consentirà di usare le CELLULE EMBRIONALI STAMINALI, non solo quelle mature. Ci sarà un po’ di resistenza da parte di certi ambiti, ma se il benessere è quello dell’uomo senza malattie si ingoierà il rospo e si andrà avanti. Così la vita umana si allunga. Come lo vogliamo quest’uomo? Ci troveremo di fronte a tante possibilità di come costruire l’uomo. Se ci mettiamo in 5 milioni a dire come vogliamo l’uomo, ci troveremo a 5 milioni di immagini dell’uomo. A questo punto l’umanità si troverà di fronte a un bivio tragico: o trova una soluzione o è destinato all’estinzione. Ma allora: questa immagine nuova dell’uomo, può ESSERE RISULTATO DEL CONSENSO? Questa è la domanda. SECONDO ME NO”.

 

Non fa una grinza, tuttavia, come capite si tratta di concetti che da un punto di vista cristiano, ma anche della sensibilità di molti laici, verrebbero interpretati come del tutto LUCIFERINI.  E se Di Bernardo è il “fiore sulla palude”, il pensatore puro e onesto, potete immaginarvi cosa sia la palude.

E non è un caso che l’ex Gran Maestro, da coscienzioso massone, sia un fierissimo anticattolico. Un documento pubblicato anni fa dalla rivista ''30 giorni'', riguardante una conferenza segreta dell’allora Gran Maestro, riportava il suo incitamento alla lotta contro la religione cattolica”.

Avvantaggiandosi di quelle modeste conquiste evolutive che il prof. Di Bernardo guarda con sufficienza, anche una mente limitata riesce però a collegare fenomeni apparentemente inspiegabili e slegati fra loro:  immigrazione selvaggia (omogeneizzazione dell’umanità), globalizzazione, politiche abortiste (uso delle staminali), genderismo (rivolta contro la natura), Transumanesimo ateo, soggezione alla Cina e importazione del suo sistema di governo, “controllo” delle pandemie, manipolazioni genetiche e tutte quelle altre meraviglie che ci passano sotto il naso oggi.

C’è però qualcosa che non torna: stranamente, nel 2016 Di Bernardo rispondeva Giancarlo Amadori in un’intervista del 22 febbraio 2016, a Libero: “Qual è il suo prototipo di tiranno illuminato?”. Il professore ha risposto: “Se devo indicare un nome, direi il Papa“.  

Ma come: nel 1990 Di Bernardo non diceva che bisognava combattere la Chiesa cattolica?

Così, per uno di quegli scherzi della memoria, tornano in mente la croce pettorale ROSACROCIANA che porta al petto Bergoglio,  i suoi appelli alla fratellanza,  la rugiada dei rosacroce nella messa,  gli abbracci col superabortista Biden, la conferenza sul Transumanesimo in Vaticano, l’immigrazionismo accoglientista … Ma… ma…. non sarà che … ?

Ma noooo, sono solo teorie del “gomblotto”. Tranquilli. Andrà tutto bene. Voi non siete abbastanza evoluti per capire. Lasciate fare ai saggi, ai Gran Maestri e ai buoni scienziati che ci renderanno più intelligenti.


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PietroGE
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Una parte di queste posizioni della massoneria mi erano note, Di Bernardo in un altro video afferma che la massoneria  nel Sud dell'Italia è di fatto in mano alla criminalità organizzata. In ogni caso grazie per la segnalazione. Confermo quanto si dice nell'articolo riguardo alla globalizzazione e immigrazione perché anche il rappresentante della massoneria francese (di sinistra) Mélenchon ha affermato in un dibattito (seguito da 4 milioni di francesi) con Eric Zemmour che l'obiettivo (suo e quindi della massoneria) è la 'créolization' dell'Europa, quello che io chiamo il 'gregge meticciato'. Concordo sul fatto che questi sviluppi sono positivi perché finalmente si gioca a carte scoperte. Inutile dire chi sarà quello che distribuirà le carte se vinceranno questi... sarà colui che sta in cima alla piramide con l'occhio, e non è certo il Papa.

https://www.lepoint.fr/politique/lfi-jean-luc-melenchon-salue-la-creolisation-de-la-societe-francaise-22-09-2020-2392925_20.php

LFI: Jean-Luc Mélenchon saluta la "creolizzazione" della società francese

VIDEO. Per il leader della Francia ribelle, questa trasformazione della società francese deve essere accompagnata dalla creazione di un VI °  Repubblica

“Il nostro popolo ha creolizzato, il popolo francese ha avviato una sorta di creolizzazione che è nuova nel nostro storia, non averne paura, va bene. Avanziamo, viviamo. "Con questa creolizzazione", abbiamo bisogno di una nuova regola del gioco. Questo è il motivo per cui la VI °  Repubblica è una necessità vitale per la nazione francese...


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mazzam
Honorable Member
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@pietroge

ecco appunto..

se ancora qualcuno fosse in dubbio su che faccia ha il nemico, qui sopra ne trova i contorni.

per inciso, caro Pietro, la massoneria è esclusivamente di ziniztra.

la destra è una cosa seria.


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PietroGE
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@mazzam

Nota pure la frase :  "Con questa creolizzazione", abbiamo bisogno di una nuova regola del gioco. Questo è il motivo per cui la VI °  Repubblica è una necessità vitale per la nazione francese."  che annuncia il Great Reset per la Francia.


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BrunoWald
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Ma come, e la Liberté-Egalité-Fraternité che fine ha fatto? Una tristissima fine, par di capire, visto che ci preparano la Liberté della Cina, l'Egalité dell'Uno-Dio, e la Fraternité dei laogai.

Ma costoro non erano antifascisti - nonché traditori che facevano la spia al nemico in tempo di guerra - perché il fascismo conculcava i "valori democratici" della massoneria? Si scopre invece che secondo il Venerabile la democrazia rivela tutte le sue debolezze e contraddizioni: proprio quello che dicevano il Duce e il Führer, e in tutta sincerità preferivo di gran lunga quei due, e la loro brutale franchezza, a questa gente subdola e delirante, che nella sua megalomania vuol "mettere in soffitta la natura": per il nostro bene, ma chiaramente senza il nostro consenso.


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oriundo2006
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Si confondono diversi piani di pensiero per farne ideologia.

Innanzitutto la creolizzazione è già presente in diversi stati assai grandi come il Brasile, 28 volte l' Italia, stato dominato dalla massoneria come del resto gran parte dell' America Latina. Non ci facciamo illudere e sviare dalle diverse sigle di dx o di sx e dai diversi burattini che le sostengono: l' obiettivo è stato da tempo fissato dagli 'agentur'.

Il risultato qual'è: il Brasile ( dove sono stato ben tre volte ) è separato ancora oggi da un Nord-este ampiamente nero, arretrato ma non troppo e sopratutto vivo, cosa molto apprezzata dai turisti, ed un Sud dominato dall'elemento europeo nelle etnie e nei modi di vita ampiamente 'moderni' che tira la carriola economica: il melting pot non c'è tranne che nelle favelas...tanto per dire e per far capire.

Negli USA i matrimoni 'interracial' sono tra il 3 ed il 15% dei matrimoni in generale ( solo nel '67 è stato tolto il divieto...tanto anche qui per far capire di cosa stiamo parlando:  Il 12 giugno 1967 la Corte Suprema stabilì che il precedente divieto di matrimoni misti fosse incostituzionale ). Il Paese Eccezionale e Democratico Supremo tale non era poi così nella storia recente. Anche qui, la parte coloured apporta assai poco al mondo 'moderno', nella scienza come nella tecnica, mentre anche qui le favelas dominano indisturbate, solo chiamate diversamente: slums. Vuoi mettere come suona meglio ?

In Messico il sistema è più antico e ha portato alla quasi completa creolizzazione della società: anche qui ci sono stato e dovunque l' elemento indio se 'puro' è costretto dunque a vivere in situazione poverissime, mentre mano a mano che l'elemento 'europeo' aumenta mano a mano la qualità di vita complessiva segue. Complessivamente il Paese è però ampiamente lontano dagli standard occidentali moderni ( e per questo mi piace assai: è bellissimo ).

Come la mettiamo ? Il trionfo della creolizzazione non ha apportato proprio nulla di specifico e di nuovo in queste società: le ha solo unificate subordinandole al capitalismo yankee ovvero a quello europeo, ovvero al modo di vita e di pensiero dei 'bianchi'. Nulla di nuovo e di specifico, proprio alla storia di quei Paesi, ne è derivato. Sono tutti succursali del 'pensiero unico' mediatizzato: come da noi in Italia. Volgarità televisive e di costume quotidiano, assenza di scolarità eccellente, incapacità di seguito nelle idee, amplissimo uso degli stupefacenti, sessualità libera e sopratutto incontrollata nei giovanissimi: tutto dipende da una inspiegabile assenza di pensiero astratto ( nessuno legge ): questo sembra apparire solo con la prevalenza dell' elemento 'bianco'. Questo è il risultato delle mie peregrinazioni per il mondo prima del Covid. Terribile.

Non vedo quindi cosa di nuovo e di migliore possa portare il tentativo DELIBERATO di promuovere il mix allorquando la storia e la attualità di tanti Paesi al mondo non lo evidenzia affatto: la politica fondata su queste basi è da 'apprenti sorcier' che gioca su di una banalizzazione della storia umana e delle differenze fra gruppi umani diversissimi, per imporre la propria agenda elitaria e 'transumanista'. 

In nesso ideologico è questo: creare il caos etnico per proporre poi la modifica genetica migliorativa perchè quella naturale ha fallito...! Dunque, seguendo il ragionamento, è una evidente visione distorta: nasconde il suo obiettivo che non è realizzabile senza la distruzione bella e buona delle nostre società, da attuarsi con la copertura 'mixed' per farlo accettare a tutti.

Ora, si può essere apostoli o meno dell'elemento 'bianco', piuttosto di quello 'coloured' e viceversa, ma occorre rendersi conto che giocare con la genetica può essere la fine della nostra presenza sul Pianeta. Questo tende a rendere sterili ed a distruggere tutto ciò che non è coerente con la sua creazione: il 'Grande Gene' non perdona. Invalida le copie non conformi al suo Piano. E tanti saluti.


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PietroGE
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@oriundo2006

Il punto è che la creolizzazione in Europa non è un fenomeno spontaneo o voluto dai popoli europei, è imposta e finanziata perché si vuole non una società occidentale con le gente di un colore un po' più scuro della pelle ma un coacervo di minoranze in lotta tra di loro e la terzomondizzazione dei Paesi europei. Questi ultimi, che già non contano più nulla dal punto di vista geopolitico, finiranno per diventare una nuova Libia o una Siria europea. La capacità di integrazione culturale viene meno se le minoranze diventano un parte importante della popolazione, come è già il caso in molti Paesi europei, e i discendenti di coppie miste sono in bilico tra una cultura e l'altra e molto spesso accettano solo la subcultura da banlieu. Questo lo sanno benissimo coloro che finanziano l'immigrazione, gli stessi che a casa loro non vogliono nessuno che non sia della stessa razza. L'esempio del Brasile poi non è molto pertinente perché lì la maggior parte della popolazione è di (relativamente) recente immigrazione, la Francia, con la sua popolazione bianca e cristiana esiste da 1000 anni. Nota poi che non c'è la creolizzaizione planetaria, c'è solo in Europa, gli altri Paesi non ne vogliono neanche sentir parlare. Ne segue che ci sarà solo la scomparsa della cultura europea insieme alla sua gente. Questo per me si chiama crimine contro l'umanità perché la ricchezza di questo pianeta è la diversità dei popoli e delle culture, solo e unico baluardo contro la decadenza planetaria.


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Hospiton
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@brunowald

In effetti non si capisce perché la tirannia dei vecchi totalitarismi sarebbe un male e quella in salsa cinese, con un pizzico di transumanesimo, dovrebbe esser invece desiderabile solo perché impacchettata dagli autoproclamatisi "Giusti", con spruzzate di tecnoscienza che, in mano alle persone sbagliate, si trasformerà in un incubo distopico.

Può darsi che la democrazia sia inattuabile, che non sia adatta a governare l'uomo ecc ecc, se però dovrà realizzarsi una società post-democratica va da sé che dovremo lottare con tutte le forze per impedire che al comando di questa si piazzi chi per decenni ha cianciato tanto di valori democratici, faro della civiltà, in contrapposizione all'oscurantismo nazifascista, ed ora li calpesta impunemente in quanto demiurgo illuminato de 'sto c..zo. Eh no, troppo comodo sfruttare certe idee e poi sbarazzarsene con le solite scuse, per abbracciare addirittura il modello cinese! Ma si può esser più laidi?

L'uomo della provvidenza nato a Dovia di Predappio è un pericolo per l'umanità, se invece è forgiato a Pechino rappresenta il futuro? Se perseguita ebrei è un demone, se massacra uiguri e impoverisce milioni di uomini bisogna esser di larghe vedute? Se la dittatura si presenta con fasci littori e svastiche è il male assoluto, col marchio progressista tecno-polcor è buona e giusta? Discorsi vergognosi e inaccettabili, soprattutto se pronunciati (implicitamente o meno) da chi si ergeva a paladino dei principi democratici, ed ora tira fuori gli stessi deliri di ogni despota della storia dimostrando un'ipocrisia davvero vomitevole: "il sistema non funziona, la scienza è sfuggita al controllo quindi pieni poteri a noi per il bene dell'umanità". No grazie, roba già sentita, perdonate se vi riteniamo poco credibili.

Meglio tornare al Medioevo o estinguerci, sarebbe più dignitoso che permettere a dei viscidi individui di plasmare la "civiltà" a loro immagine e somiglianza. Da esseri di tale doppiezza non può che venir fuori un abominio.


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