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Modello Giuditta Schwab: super-intelletto cieco


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2210
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AAah, che bello quando certo Mondo inferico riesce da solo a farsi gli sgambetti.

Posso farvi una domanda? ...Ok, è quasi retorico chiederlo, tanto non potete rispondere, quindi procedo. Poi non è che il mio demone ha più carinerie di queste.

Qual'è il problema che abbiamo vissuto fin'ora?

La repressione, l'ostracizzazione... La censura? La cattiveria degli affetti? La propaganda? Le bugie? L'economia fallimentare? Il draghistan? La colonizzazione del pensiero anglofilo?

No, più semplce. Ragioniamo col rasoio di Okkam: l'ordine #nonguardare. Vi ricordate #andràtuttobene? Ovviamente non era così, ma per due anni l'ordine di non guardare le cose che andavano male è stato eseguito compiutamente.

Per comunicare con la Mente che mente, basta "leggere" lo specchio del buon senso (il rovescio del senso compiuto) e metterlo in pratica. Gli artisti dell'inganno, il Gatto e la Volpe, fanno così, ti convincono con l'oblio che sia giusto rovesciare di senso il senso compiuto o buon senso. Così la sicurezza diventa il tuo costante timore, l'amore diventa il tuo dolore, la gioia una chimera o poco più di una promessa della Fata Morgana, cioè un allucinazione inafferabile.

Quindi arriva Orwell che fa un mestiere facile facile quando ci legge lo specchio: la guerra è pace, la libertà è schiavitù e l'ignoranza è forza.

Ma come si combatte una roba del genere quando la vivi?

Se si fa ricerca di verità, la trappola rimane impossibile da disinnescare. Perché è la stessa Mente che mente che ci induce a cascarci e fa in modo che ce ne possiamo accorgere sempre troppo tarti, sempre dopo che è impossibile tornare indietro.

Vedremo a breve che l'impossibilità di tornare indietro è ciò che ci appare dopo che la trappola è scattata e questo perché è sempre la Mente che mente a condurci. Ne prima, ne durante e nemmeno dopo è mai impossibile "rimanere" in trappola a meno che non rimaniamo dipendenti dalla Mente che mente, perché... non c'è nessuna trappola.

C'è solo menzogna.

Questo lo so fa impazzire ma se mi seguite non sarà difficile arrivarci. Se mancano i prodromi è ovvio che non ci si arriva. Nemmeno se dico 2 + 2 potete dirmi qual'è il risultato se non sapete nulla dei principi matematici che sottendono la domanda.

Ora due esempi. Il primo è di poco fa. Stavo eseguendo un rebus della settimana enigmistica e a un certo punto mi compare la parola USATO a cui però mancava una lettera inziale e la lettera a disposizione era la G. GUSATO non è una parola. Non ha senso in italiano. Quindi tornavo e ritornavo su USATO facendo mille ipotesi su dove stessi sbagliando. Ma tutte mi costringevano a considerare la G come iniziale. Alla fine ho risolto: stavo invertendo la A con la S e quindi leggevo USATO al posto di UASTO. Tipico di chi ha problemi neurologici dislessici l'inversione e la lettura conseguente di parole "inventate", dipende da come muovi l'occhio quando leggi ma soprattutto dal senso che la Mente che mente da alla parola. Un senso che prima di tutto è immaginato e poi solo poi è osservato.

Secondo esempio. Sei con l'auto in panne in mezzo la strada che fai? Chiami il carro attrezzi o provi prima ad arrangiarti? Un tempo (dopo la guerra) si faceva di tutto per arrangiarsi, anche perché il carro attrezzi e il meccanico non erano gratis e non circolava tanto denaro. Certo, eri fortunato ad avere la macchina in un primo momento, ma poi utilitarie e ciclomotori (tipo lambrette) arrivarono alla portata di tutte le tasche e si diffusero a macchia d'olio lungo lo stivale. Tuttavia la naturale propensione al fare, portava tutti ad arrangiarsi e ad imparare ad avere a che fare con questi nuovi attrezzi, con lo stesso spirito contadino, semplice, cioé gestendoli al meglio e ricorrendo "all'esperto" (tipo il fabbro nel caso degli attrezzi del contadino) solo quando non c'era proprio nulla altro da fare. Era lo spirito del risparmio che ha reso ricca di autonomia quella generazione. Ora il carro attrezzi per molte automobili è obbligatorio anche per cambiare una gomma e in futuro si va verso una sempre maggiore dipendenza dagli altri per qualsiasi cosa. Certo, molte attrezzature che ci circondano sono così complesse che è un impresa anche solo averci a che fare, cioé sapere come usarle, ma è lo spirito, la volontà di autonomia che è venuto meno. La volontà di vedere che senza autonomia dipenderemo anche per le cose più semplici da tutti e da tutto. In altre parole non veniamo invongliati ne spinti all'autonomia, ma procediamo verso l'interdipendenza che di fatto annichilisce la creatività e incancrenisce la società rendendola vetusta, pesante, incapace di rinnovamento. Le persone diventano inutili in una profezia autoavverante che si compie perché si concretizza la dipendenza totale, come fossimo tutti bebè bisognosi persino che qualcuno ci pulisca il culo.

Questi passaggi mi ricordano ogni volta come sia facile intendere l'inganno. Tutto sta a ubbidire quando parte il comando #nonguardare e siccome parte in via "automatica" dentro di noi, l'ubbidienza è messa in pratica ben prima che ce ne possiamo accorgere.

Non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere e non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ma anche: occhio non vede cuore non duole.

Non trovate che sia incredibilmente coerente considerare come "la volontà di guardare" dipenda dal cuore?

Ecco che allora prima va costruita una relazione di conquista del cuore e il Gatto e la Volpe lo sanno benissimo. Poi e solo poi, sarà possibile far vedere alla Mente che mente tutto quello che vogliamo, come un partner desiderabile al posto di un evidentissimo errore che ci farà solo soffrire.

Una macchina può certamente avere una potenza elaboratrice infinitamente più grande di quella della Mente che mente. Come una gru può avere una forza infinitamente più grande anche dell'uomo più forte del Mondo. Stesso principio vale per la velocità.

Ma per l'ignoto non vale. Non esiste una macchina in grado di sondare l'ignoto e non potrà mai esistere. Perché abbiamo i modelli sbagliati per interpretare la realtà. I modelli tipo "Giuditta Schwab". Modelli che si basano sul fascino suadente della verosimiglianza, tanto fascinosa da ingannare persino chi la sostiene e la propugna. Come una religione, la religione della fascinazione.

Lo dico in modo più chiaro: se pensiamo di vivere in un Mondo sensibile, ciò che definiamo "materiale", domina la Mente che mente e il Mondo specchio ed in quel caso, non ce ne rendiamo conto, ne rimaniamo intrappolati, rimaniamo vittime di noi stessi e delle manipolazioni che possono sfruttare questa nostra condizione.

La scienza della Mente che mente o del Potere sul prossimo sarà quindi facilmente quella del prestigiatore che "fa sparire" dalla tua vista ciò che non devi vedere. Quindi non si occupa di ciò che vedi, ma solo di ciò che non devi vedere.

Ovviamente per poter ottenere un tale potere è fatto obbligo sapere cosa nascondere e se hai un Mondo materiale complesso, ne nascondi una parte e lasci che il resto definisca per il tuo prossimo tutto ciò che c'è da sapere.

Noi non viviamo in un Mondo in cui ciò che definiamo materia è tutto ciò che si deve sperimantare o che ha senso esplorare, così come invece ci viene ripetuto di continuo perché è "la scienza" che lo dice. Pace se poi la scienza non dice un tubo perché è solo un metodo (tra i tanti) di indagine.

Ciò che trascende la materia, sia quella che ci viene lasciata evidente che quella che ci viene nascosta dal Gatto e la Volpe, è infinitamente più vasto e nessuna intelligenza artificiale può osservare ciò che manca, perché non è nemmeno progettata per quello scopo. Le macchine attuali servono solo per nascondere. Sono tutte macchine del Gatto e della Volpe e servono a farci vivere una realtà semplificata, refrattaria agli agenti che arricchiscono il senso compiuto di ciò che ci circonda anche quando parte della materia sensibile e osservabile a tutti.

Certo, prima di sigillare il metaverso occorre mantenerlo aperto. Tutte le trappole funzionano così: fino a che non hanno terminato la loro opera, rimangono aperte e impediscono solo a chi è entrato di uscire.

Noi abbiamo subito l'equivalente di una trappola mentale. Due anni e non è finita. Ogni nuovo ratto che entra, non riesce a uscire e non perché non si possa, ma perché ci entri solo se non ne puoi uscire. Cioè solo se possiedi i prodromi "inesatti", "incompleti" o "ignoranti" a sufficienza.

Nel modello che propongo noi rimaniamo immersi in una realtà spaventosamente più complessa di quella che appare e che la Mente può esplorare se il cuore non è ammaliato. La fascinazione è una forma di incanto, che ci rende incapaci di vedere. Ci ipnotizza, come la TV, dicendoci le cose che vogliamo vedere e sentire, ma sempre confondendo, nascondendo, mentendo.

Quindi #nonguardare è l'equivalente di un comando post-ipnotico che funziona tanto meglio tanto più sei intelligente e credi nella potenzialità elaborativa della nuova religione transumanista.

Perché per vedere hai bisogno di un cuore libero, non di una Mente complessa.

Per ciò considera qual'è la guerra che stai combattendo, se per la conquista del ragionamento corretto e della verità, oppure se è una guerra di sguardi e di ascolto verso chi è "tecnicamente" posseduto, senza sapere di esserlo.

Una guerra per liberare i Cuori e riportarli alla Gioia di esistere.


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