Pochi ricordano come il business dello sterminio fu basato su controlli di natura digitale, permessi da una tecnologia informatica al top per l'epoca, fornita da multinazionali americane che ne hanno anche curato a livello ingegneristico l'installazione dell'infrastruttura e la trasmissione delle conocenze alla dittatura nazista, legate alla stessa identica cricca di plutocrati alla guida della ennesima rivoluzione industriale di oggi, l'epoca della digitalizzazione che rispetto a ieri ha solo potenziato le macchine. Niente potrebbe parlarci meglio e di più sull'origine del computer: la schedatura elettronica a fini schiavistici.
E non stiamo parlando di un fumetto convertito in film di fantademenza post apocalittico in cui le macchine prendono il controllo su tutto.
Il computer è certamente un mezzo straordinario, ma non è inteso tossico come le radiazioni. Eppure è infinitamente più velenoso e pericoloso. Costantemente propagandato come una opportunità che ci è imposta con la politica del bastone e della carota, perché la direzione verso cui dobbiamo trascinare il carretto macilento di st'accidente di occidente, è una fissa e assoluta, decisa da un ente terzo rispetto gli interessi della collettività umana, un idea alienea, spaventosa oltre ogni possibile orrore immaginabile.
Tale da trascendere il concetto di orrore che noi diamo di solito all'accadere e per ciò assurto alla guida del cosmo antropocentrico, come se all'improvviso il Dio degli dei, avesse fatto la muta e da guida della coscienza, abbia deciso di incanalare tutta l'umanità verso la notte dell'incoscienza.
E tanto per citare me stesso in un commento appena postato qui su CDC a questo articolo QUI, per quanto riguarda gli allineamenti storico-politici del nostro governo, centrale da sempre in questi processi (il club di Roma?)
Il drago che fa evoluzioni circensi, coreografate da plotoni di agenzie di P.R. per riuscire a dire che Lui è diverso e non è un capo della più grande mafia economica speculativa globale mai emersa dalla Melma della Storia, impegnato per la realizzazione della tirannia digitale più spietata e feroce di sempre che ha come obbiettivo primario ridurre tutti quelli che riesce in catene. Cioè tutti tranne la “famiglia“, i padroni del discorso. Una schiavitù che sembrerà non esserci perché costruita su prigioni virtuali che non hanno sbarre, che non hanno mura, che non hanno odore. Prigioni per la nostra Mente.
P.S.
Per gli amici degli amici: