Soros non vuole più...
 
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Soros non vuole più Xi Jinping a capo della Cina, dice che è comunista.


Primadellesabbie
Illustrious Member
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Stamattina RT riporta, in breve, questa interessante notizia.

Dubito che i potenti del mondo siano schierati nel modo in cui la semplicistica visione bipolare delle cose, appiattita sui buoni e cattivi, tanto cara al popolo e utile ai media dilaganti oltre gli argini del tollerabile, suggerisce, e qui ne trovo una conferma.

Forse sono tutti cattivi, o forse tutti anche un poco buoni, o sono degli umani divenuti troppo potenti che non si rassegnano alla inutilità della loro condizione e, inadeguati ma determinati ad agire, combinano pasticci di ogni genere. O sono...posseduti?

E sembra che spesso i progressisti reggano la borsa ai reazionari, e che questi ultimi lascino talvolta la scena ai progressisti per esigenze di copione.

Uno degli uomini più potenti d'Inghilterra, un duca, che sopravvisse ad un grave infarto che gli rese difficile l'uso della parola, e destinò una somma molto rilevante ad un'iniziativa benefica volta a studiare il modo di curare questo problema degli infartuati gravi, in un'intervista che ricordo, disse concludendo: "...finalmente anch'io sono riuscito a fare qualche cosa di buono".

Frase che rivela un pensiero che forse assilla segretamente questi personaggi che, divenuti troppo potenti, non possono deludere e non accettano di deludersi.

Soros chiede un cambio di regime in Cina

Il miliardario liberale George Soros ha chiesto la sostituzione del Presidente Cinese Xi Jinping lunedì, confrontando le imminenti Olimpiadi invernali di Pechino con le Olimpiadi del 1936 nella Germania nazista.

In un discorso tenuto alla Hoover Institution conservatrice, Soros ha definito la Cina "lo stato autoritario più potente del mondo" e "la più grande minaccia che le Open Societies devono affrontare oggi".

Soros ha affermato che la Cina, "come la Germania nel 1936", "cercherà di usare lo spettacolo" dei prossimi Giochi Olimpici di Pechino "per ottenere una vittoria propagandistica per il suo sistema di controlli severi".

Ha anche definito Xi "un vero credente nel comunismo", a differenza dell'ex leader cinese Deng Xiaoping, che ha introdotto le riforme del libero mercato, e ha avvertito che "Mao Zedong e Vladimir Lenin sono i suoi idoli".

Soros ha concluso il suo discorso con un appello al cambio di regime in Cina, facendo eco all'attuale linea di molti conservatori americani, che si oppongono anche alla leadership di Xi.

C'è da sperare che Xi Jinping possa essere sostituito da qualcuno meno repressivo in patria e più pacifico all'estero

"Questo eliminerebbe la più grande minaccia che le Open Societies devono affrontare oggi e dovrebbero fare tutto ciò che è in loro potere per incoraggiare la Cina a muoversi nella direzione desiderata", ha dichiarato il miliardario.

Soros è il fondatore e presidente della Open Society Foundation, che sostiene le cause liberali e di sinistra negli Stati Uniti e in tutto il mondo, tra cui Black Lives Matter, Planned Parenthood e le riforme dell'immigrazione. Si è anche interessato alle gare dei procuratori distrettuali statunitensi, riversando milioni in questi concorsi, con alcuni di questi candidati sostenuti da Soros che ora sovrintendono all'accusa nelle principali città americane.

 

Da qui:

https://www.rt.com/news/547892-soros-regime-change-china/


Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3190
 

Io invece penso che lo stato dei kazzari, odioso e farneticante nelle sue ipotesi messianiche riservate per diritto divino solo a dei mistificatori seriali, sia l' ostacolo maggiore ad una ragionevole unione politica dei popoli umani oltre le datate previsioni ONU, anch'esse unilaterali e fondate su privilegi inammissibili di 'potenze' che dovrebbero 'tutelarne' le altre: questa unione, 'aperta' e 'libera' è da loro ostacolata proprio con la loro deplorabile tendenza egemonica in ogni dove. Soros è l' ostacolo maggiore proprio degli ideali che falsamente contrabbanda: lui ed i suoi onnipresenti sodali.

Sopratutto non vale alcuna primazia occidentalista ( ebraica o simili, tipo la variante cattolica che ben conosciamo ) nel concepire tale unità umana. E' stata fatta propria da innumerevoli pensatori e 'spirituali' di ogni epoca e latitudine ( ad esempio qui:  https://it.wikipedia.org/wiki/Bahá%27%C3%AD ) e nessuno può attribuirsene la paternità, tantomeno in chiave religiosa, né tantomeno può farsene alibi repressivo a danno proprio di quei popoli di cui pretende di esserne latore delle ragioni.

Chiaro, no ? E per dirla tutta, l' unione dei popoli può e deve esserlo solo in chiave strettamente 'politica', non sociale o tantomeno 'razziale'. No alla brodaglia genetica spacciata come 'superiore' umanità. Andate un pò a farvi un giro nelle favelas, laddove il melting è regola, per capirlo, please...se ne uscite vivi.

 


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