Notifiche
Cancella tutti

GLI ULTIMI DISORDINI IN GIORDANIA TESTIMONIANO LA DISPERAZIONE DI HAMAS

   RSS

0
Topic starter

Gli ultimi disordini in Giordania testimoniano la disperazione di Hamas

Andrew Korybko

korybko.substack.com

Lunedì 1 aprile 2024

https://korybko.substack.com/p/the-latest-jordanian-unrest-hints

Con le spalle al muro e sull’orlo della sconfitta militare, l’unica possibilità realistica di salvarsi è aprire un altro fronte regionale che potrebbe distrarre Israele dal portare a termine la sua campagna, ecco perché all'improvviso Hamas e i suoi alleati ideologici stanno creando problemi in Giordania.

 

Il Regno hashemita di Giordania è scosso da proteste su larga scala in risposta agli [1] ordini impartiti da alti funzionari di Hamas ai musulmani di marciare in Palestina come aiuto nella loro lotta contro Israele. Responsabile dei disordini è l'ala locale dei Fratelli Musulmani, alleati di Hamas [2] di cui condividono le stesse origini ideologiche, che ha subito gli arresti [3] di alcuni dei suoi giovani esponenti di spicco. La tempistica di questi sviluppi suggerisce che Hamas stia cercando disperatamente di espandere il conflitto.

Per quanto duro sia stato il tributo pagato dalle sue truppe, Israele sta vincendo militarmente contro Hamas dopo averlo costretto con successo nell’angolo più meridionale di Gaza, anche se la sua imminente vittoria su quel gruppo è comunque di Pirro dopo la punizione collettiva [4] impartita dai palestinesi con la distruzione della reputazione del sedicente Stato ebraico. Tuttavia, questo è stato un costo che il primo ministro israeliano Benjamin “Bibi” Netanyahu era disposto a sostenere, mentre Hamas supponeva erroneamente lo avrebbe dissuaso da una invasione.

Con le spalle al muro e sull’orlo della sconfitta, l’unica possibilità realistica di salvarsi è aprire un altro fronte regionale che potrebbe distrarre Israele dal portare a termine la sua campagna, ecco perché Hamas e i suoi alleati ideologici stanno creando improvvisamente problemi in Giordania. Il pretesto pubblico con cui ciò sta accadendo riguarda l'imminente operazione di Rafah, ma ciò coincide con l'imminente vittoria militare di Israele tanto quanto con autentiche preoccupazioni umanitarie.

Il secondo fronte aperto dagli Houthi yemeniti [5] nel sud non è stato in grado di distrarre Israele dal continuare la sua invasione, mentre gli Hezbollah libanesi nel nord sono stati riluttanti [6] a mettere in gioco solo per Hamas tutto ciò che hanno costruito militarmente e politicamente. Ecco perché Hamas deve aprire un ulteriore terzo fronte che potrebbe rivelarsi un punto di svolta, anche se potenzialmente nel peggiore possibile dei modi dal loro punto di vista se perdessero il conflitto esistenziale che avrebbero scatenato con questo scenario.

Con l'aiuto degli Houthi, apprezzato ma ancora strategicamente minimo secondo ciò di cui Hamas ha bisogno in questo momento, mentre Hezbollah si sta trattenendo e potrebbe continuare a farlo anche se rifiutare di aprire un terzo fronte potrebbe significare la sconfitta di Hamas, l'unica risorsa è provocare disordini in Giordania. Se le proteste vanno fuori controllo e non possono essere represse dalle forze di sicurezza, allora non si può escludere un intervento israeliano di emergenza per salvare la monarchia da una rivoluzione islamica simile a quella iraniana.

Questa sequenza di eventi è l’unico modo realistico per distrarre Israele dalla sconfitta militare di Hamas, la cui campagna è arrivata al punto in cui Tel Aviv sta ora pianificando il futuro del dopoguerra. Axios [7] ha citato alti funzionari israeliani che sostengono che il loro paese vuole che una forza militare araba multinazionale [8] si assuma la responsabilità delle forze dell'ordine e delle attività umanitarie nel paese. La Giordania probabilmente parteciperebbe a questa missione poiché riconosce Israele, ma potrebbe non esserne in grado se scoppiassero disordini interni su larga scala.

Allo stato attuale, le probabilità che il Regno hashemita scivoli in un conflitto simile a quello libico sono basse, per non parlare della deposizione della monarchia come avvenne per quella iraniana 45 anni fa. Comunque sia, le persone disperate fanno cose disperate, e Hamas è decisamente abbastanza disperato da fare tutto il possibile per destabilizzare la Giordania al fine di salvarsi in questo momento cruciale della fine di questa guerra. Probabilmente fallirà e sarà sconfitto militarmente da Israele, ma se avrà successo, il conflitto che ne risulterà potrebbe cambiare le regole del gioco a livello regionale.  

 

 

  1. https://thearabweekly.com/anger-jordan-hamas-incitement-threatens-countrys-stability
  2. https://www.jpost.com/middle-east/pro-hamas-riots-erupt-in-jordan-causing-inner-divisions-to-resurface-794469
  3. Ibidem
  4. https://korybko.substack.com/p/clarifying-lavrovs-comparison-of
  5. https://korybko.substack.com/p/russias-response-to-the-wests-anti
  6. https://korybko.substack.com/p/nasrallahs-speech-confirms-that-mad
  7. https://www.axios.com/2024/03/29/gaza-arab-security-force-israel-proposal
  8. https://korybko.substack.com/p/egypt-not-the-islamic-world-as-a

 

Condividi: