I MEDIA IRANIANI CONFERMANO L’USO DI MISSILI IPERSONICI INARRESTABILI NEL CONTRATTACCO ISRAELIANO

Question

I media iraniani confermano l’uso di missili ipersonici inarrestabili nel contrattacco israeliano

Ilya Tsukanov

Sputnik International

15 aprile 2024

link: https://sputnikglobe.com/20240415/iranian-media-confirms-use-of-unstoppable-hypersonic-missiles-in-israel-counterstrike-1117940612.html

immagine: .webp

Sabato sera Teheran ha lanciato dozzine di missili balistici e da crociera e centinaia di droni contro Israele in risposta all'attacco israeliano del 1° aprile al complesso dell'ambasciata iraniana a Damasco, in Siria. L’IDF ha dichiarato che “il 99%” dei proiettili sono stati abbattuti e che l’attacco iraniano è fallito. L’Iran ha affermato di aver raggiunto i suoi obiettivi strategici.

La Repubblica Islamica ha utilizzato missili ipersonici durante il fuoco di fila missilistico e di droni dell'Operazione True Promise contro Israele, colpendo tutti i loro obiettivi dopo aver eluso le difese aeree e missilistiche di Israele. Lo riferisce un servizio [1] di Press TV citando fonti informate.

L’agenzia di stampa e l’emittente televisiva iraniana non hanno fornito dettagli sui missili utilizzati, quanti ne sono stati lanciati o quali fossero i loro obiettivi. Tuttavia, in precedenza, i media iraniani avevano riferito che la Repubblica islamica aveva lanciato almeno sette missili ipersonici durante l’attacco, senza che nessuno di questi sia stato intercettato. Separatamente domenica, l'esperto di sicurezza nazionale libanese Ali Hamie ha detto a Sputnik [2] di avere informazioni secondo cui l'Iran aveva lanciato i suoi nuovi missili ipersonici Fattah 2 [3] negli attacchi di sabato notte.

Il Fattah 2 (letteralmente "Conquistatore 2" o "Donatore di Vittoria 2") è un missile ipersonico a propellente liquido presentato nel novembre 2023, con una gittata dichiarata fino a 1.500 km, una testata da 450 kg e la capacità di manovrare in volo. È uno dei due missili ipersonici nell'arsenale iraniano, insieme al Fattah 1, un missile ipersonico manovrabile a combustibile solido con una gittata di 1.400 km, un carico utile di 350-450 kg e la capacità di accelerare fino a Mach 13, Mach 15 in fase terminale.

Queste velocità, combinate con la capacità di manovra dei missili Fattah, potrebbero aver reso difficile abbatterli per le sofisticate difese aeree e missilistiche israeliane. Per decenni, le forze di difesa aerea israeliane hanno dovuto concentrarsi sulla minaccia rappresentata dai razzi costruiti in garage lanciati dalle milizie a Gaza e da attori non statali meglio armati in Libano e Yemen.

L’Iran, d’altro canto, è uno dei principali sviluppatori e produttori al mondo di missili avanzati, droni e altri armamenti, che si sono rivelati più che all’altezza anche dei sistemi militari posseduti dagli Stati Uniti [4], e prodotti a un costo inferiore (un ex consigliere del capo dello staff israeliano si è lamentato domenica del fatto che Israele ha speso 1,3 miliardi di dollari in missili intercettori per la difesa aerea per abbattere missili iraniani che erano costati all'Iran quasi dieci volte meno per costruirli e lanciarli).

Nuove informazioni sulle armi utilizzate

I media iraniani hanno fornito altri dettagli [5] sulle armi usate durante l'attacco di sabato sera, con la TV di stato che ha confermato che nell'attacco sono stati utilizzati droni kamikaze Shahed-136. Questi UAV hanno un'autonomia di 2.500 km, una velocità di volo di 185 km e 50 kg di esplosivo a bordo.

Il rapporto indica inoltre che sono stati utilizzati missili Emad (a combustibile liquido, con una gittata di 1.700 km, un carico utile di 750 kg e un probabile errore circolare di 10-50 metri).

Si afferma che siano stati schierati 30 missili da crociera, tra cui il Paveh (un missile intelligente alimentato da un motore turbogetto con una gittata di almeno 1.650 km e la capacità di cambiare rotta durante il volo) e il Soumar (un missile da crociera poco conosciuto con una gittata di almeno 1.500 km e un carico utile sconosciuto). Secondo quanto riferito, questi ultimi hanno la capacità di muovere e aprire le loro ali durante il volo, con la possibilità di comunicare tra loro per coordinare l’attacco.

Fallimento o successo operativo?

Nonostante le assicurazioni delle Forze di Difesa Israeliane che circa il “99%” dei droni e dei missili utilizzati nell’attacco iraniano erano stati neutralizzati con l’aiuto di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Giordania, ulteriori rapporti dei media statunitensi e israeliani domenica e lunedì hanno confermato aspetti delle dichiarazioni dei funzionari iraniani sugli obiettivi e sull'efficacia degli attacchi.

Un alto funzionario americano ha detto domenica ad ABC News che “almeno nove” [6] missili iraniani hanno colpito due basi aeree israeliane, con cinque missili che hanno danneggiato le infrastrutture, tra cui un aereo da trasporto militare C-130, una pista e strutture di stoccaggio presso la base aerea di Nevatim, e altri quattro missili sono atterrati su una base aerea separata e sconosciuta nel deserto del Negev, ma non hanno causato alcun danno significativo (i media iraniani hanno riferito [7] domenica che "almeno sette" missili hanno colpito la base aerea di Ramon nel Negev, che ospita jet F-16I israeliani) .

Il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane Mohammad Bagheri ha detto in un briefing domenica mattina che gli attacchi dell'Iran si sono concentrati sulla base aerea di Nevatim, che secondo lui ospitava "gli aerei F-35 utilizzati per prendere di mira il nostro consolato a Damasco" e un centro di di intelligence sulle alture di Jabal al-Shaykh. "Entrambi questi centri sono stati distrutti in misura considerevole e sono diventati inattivi", ha detto Bagheri, aggiungendo che lo scudo missilistico israeliano si è dimostrato incapace di smorzare l'attacco.

Il capo del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, Hossein Salami, ha affermato [8] che gli attacchi "limitati" dell'Iran hanno avuto "più successo di quanto ci aspettassimo" e che i missili iraniani hanno sfondato le sofisticate difese aeree e missilistiche israeliane.

L'ex ufficiale dell'intelligence del Corpo dei Marines degli Stati Uniti e ispettore delle armi delle Nazioni Unite Scott Ritter ha detto domenica a Sputnik [9] che l'Iran "ha scelto deliberatamente di non infliggere un'azione estremamente letale contro Israele" e che l'attacco di sabato sera è stato un segnale a Israele e agli Stati Uniti "che potrebbe ripetere ciò che è successo a Nevatim, a Ramona, ovunque in Israele, ovunque nel Medio Oriente, e non c’era nulla che gli Stati Uniti o Israele potessero fare in risposta”. L’Iran, ha detto Ritter in una intervista separata a George Galloway, è riuscito a infliggere danni [10] alle strutture che aveva preso di mira nonostante avesse dato ampio preavviso dei suoi imminenti attacchi, e costretto Israele a concentrare risorse e attenzione sui suoi droni e missili più lenti consentendo al suo attacco più sofisticato di sfuggire e raggiungere i propri obiettivi.

Il generale Bagheri ha detto domenica che l'Iran ha deliberatamente evitato di prendere di mira la popolazione e i centri economici, e ha avvertito che l'Iran potrebbe lanciare un attacco “decine di volte” più potente degli attacchi dimostrativi effettuati sabato sera se Israele reagisse.

Scelto e tradotto da oldhunter per il Forum di Comedonchisciotte

Questa argomento è stata modificata 1 settimana fa 3 volte da oldhunter