Ucraina: miliardi e armi in un pozzo senza fondo? Un intervento di Oskar Lafontaine
In Francia, Pierre de Gaulle, nipote di Charles de Gaulle, direttore di banca e consulente aziendale, ha detto in una sorprendente intervista: “L'opinione pubblica comincia a prendere coscienza del gioco perverso e delle menzogne degli americani, e della NATO in particolare. La crisi ucraina viene utilizzata per destabilizzare l'Europa. I fattori scatenanti della guerra sono gli americani e la NATO, e vorrei citare come prova le dichiarazioni della signora Merkel, la quale ha affermato di non aver mai avuto intenzione di attuare gli accordi di Minsk, firmati per garantire la sicurezza della popolazione di lingua russa nel Donbass.
La signora Merkel ha fatto di tutto per permettere alla NATO di armare l'Ucraina, ha fatto di tutto per gettare le basi di questo conflitto. Permettendo questa espansione nazionalista ucraina, hanno permesso che da 16.000 a 18.000 persone venissero bombardate e uccise”.
Il nipote di Charles de Gaulle, a proposito della storia dell'invasione russa, afferma giustamente che gli americani e la NATO sono gli iniziatori della guerra. Una dichiarazione che in Germania porterebbe subito ad accuse di giustificazione di Putin e all' esclusione dal dialogo politico.
Molto più importante, tuttavia, è l'accusa di de Gaulle secondo cui Angela Merkel avrebbe permesso che nel Donbass venissero uccise da 16.000 a 18.000 persone. Questo ruolo discutibile della Merkel, che emerge dalla sua intervista pubblicata da Die Zeit il 7 dicembre, sta facendo discutere in tutto il mondo e ha spinto Putin a chiedersi se ci si possa ancora fidare e fare accordi con qualcuno in Occidente.
Perché la Merkel tace su questo?
Non si può infatti negare la responsabilità della Germania per la mancata attuazione dell'accordo di Minsk. Ed è un'altra ragione per cui il governo federale deve abbandonare le sue politiche al servizio degli Stati Uniti e premere per un immediato cessate il fuoco e negoziati di pace. Tanto più che il rapporto della Corte dei conti europea del settembre 2021 richiede urgentemente un cambiamento nella politica ucraina del governo federale: “Gli esperti stimano che in Ucraina ogni anno si perdano somme enormi – nell'ordine di decine di miliardi di dollari a causa della corruzione”. Inoltre, ci sono sempre più segnalazioni secondo cui alcune delle armi consegnate all'Ucraina non finiscono nell'esercito, ma vengono vendute sui mercati neri dei trafficanti di armi.
In un'intervista a Radio Monaco, ho delineato il cambiamento assolutamente necessario nella politica tedesca sull'Ucraina, con l'obiettivo di un arresto immediato delle consegne di armi, un cessate il fuoco e una soluzione negoziata.