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film d'animazione: La mia vita da Zucchina


vic
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http://www.cdt.ch/cultura-e-spettacoli/cinema/167616/un-gioiello-d-animazione-elvetico

Un gioiello d'animazione elvetico
"La mia vita da Zucchina" del vallesano Claude Barras
Da quando è stato presentato alla scorsa Quinzaine di Cannes, ha fatto incetta di premi. È il candidato della Svizzera alle nomination per il miglior film straniero e dovrebbe entrare in gara anche come miglior film di animazione, guardando negli occhi i giganti come Pixar o Dreamworks.

fa.co. - 2 dicembre 2016

Stiamo parlando dell'esordio nel lungometraggio del regista vallesano Claude Barras con La mia vita da zucchina, tratto dal libro di Gilles Paris. Un gioiello di animazione in stop-motion realizzato muovendo fotogramma per fotogramma con perizia artigianale pupazzi realizzati dallo stesso regista. I protagonisti qui, hanno tutti tratti stilizzati e grandi occhioni. Sono bambini, perché è di loro che parla il film, di bambini e del loro disperato bisogno di essere amati in un mondo che spesso è crudele. Sono temi anche duri e difficili per i più piccoli, che possono essere compresi meglio dagli adulti. Ma vengono trattati con grande delicatezza, ironia malinconica e molta attenzione, pur rimanendo ben lontani dagli stilemi edulcorati del politically correct.

Zucchina ha 9 anni e per un tragico incidente ha causato la morte della madre alcolizzata. Finirà in un orfanotrofio. Anche i suoi nuovi compagni ne hanno passate di brutte. C'è chi ha il padre in galera, chi è stato abusato, chi ha genitori tossici, chi ha assistito all'omicidio/ suicidio dei suoi. Dopo essere stato preso di mira dal bullo della compagnia, Zucchina finirà per fare amicizia anche con lui, che tanto cattivo non è, e per innamorarsi della nuova arrivata, Camille. Sono proprio l'amicizia e l'amore che permettono ai bambini di resistere alle storie tremende che si portano dietro. Questo, e anche l'intervento di adulti affidabili, in questo caso rappresentati non dalle famiglie ma dalle istituzioni: il personale dell'orfanotrofio e soprattutto Raymond, il poliziotto che si occupa del caso di Zucchina e che finirà per adottare sia lui che la sua fidanzatina.

La sceneggiatura firmata da Céline Sciamma, è eccellente e tratta questi argomenti non facili con una costante tenerezza, emozionando e commuovendo

-- NB --
Il trailer e' visionabile dal link del CdT citato in entrata


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