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Finti e veri Artisti


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Leggo su sputnik che il cantautore e chitarrista "Damien McFly" non ha potuto suonare gratis a un concerto americano, a causa della solerzia di certe autorità americane confuse da una burocrazia in stato di completo sbando.
Cosa ce ne viene? Che il cantautore sarebbe italiano. Per la precisione ci dice sputnik "padovano". Ora, perché un cantautore padovano sia del tutto ignoto al pubblico italiano, posso capirlo. Ci sono davvero molti artisti che faticano anche solo a farsi notare. Non è questo il periodo migliore per l'arte in tutte le sue espressioni. Tra l'altro mi arrabbio quando sento ciarlare del declino dell'arte e altri sproloqui simili. Non perché siano falsi, semplicemente perché allo stato attuale del mercato globalista è semplicemente impossibile capire se esistano artisti di spessore. La coltre impermeabile di gomma che seleziona il peggio è talmente efficiente che tutto quello che possiamo contemplare è la sua efficienza. Poi se vogliamo indagare qualcosa circa lo stato sottostante e nascosto dell'arte, per contare ad esempio quelli che sacrificano se stessi per pura passione, possiamo dirci veramente fortunati se ne incriciamo uno nella vita. In altre parole è difficile "contare" un vero artista come trovare un amico "vero".

Ma non credo che ciò sia dovuto a un declino del genere umano, penso che nonostante tutto ci sia una quantità incredibile di persone che hanno veramente tanto da offrire all'arte e alla creatività umana. Certo che se li cerchiamo con gli occhiali del mercato permanentemente addosso, sarà molto complicato trovarli.

Ecco, oggi, nel mio minuscolo, vorrei aprire uno spiraglio di luce "artistico", forare un pixel nei "google glass" che ci hanno appioppato nel sonno in sostituzione dei nostri originari cristallini biologici. Ovvio, minuscolo come sono minuscolo io, ma che sia uno spiraglio penso potrete giudicarlo senza equivoci. Premetto però (giuro che è l'ultima premessa) che di musica non ne so niente, quindi la critica che sto per fare non va intesa come artistica, ma antropologica, sociale ed educativa.

Cominciamo da questo Damien McFly, nome certamente d'arte scelto da un artista che mi sembra piuttosto esplicativo. Damien era anche il nome dato a un anticristo in un famoso film, oltre che una omonima serie televisiva. Quindi la scelta artistica è quantomeno interessante. Damien è anche un riferimento Irandese e forse omaggio a qualche collega lievemente più noto di lui ritenuto "migliore", come Damine Rice. Mentre McFly sarà immagino un tributo ai McFly, gruppo pop rock/pop punk britannico omologo che ha preso il nome da un personaggio di hollywood, il protagonista di "Ritorno al Futuro". Ora, a parte che di questo McFly manca la pagina wikipedia, ma non quella facebook, se noi andiamo a cercare il nome con google e poi i suoi "Brani più popolari", scopriremo che la maggior parte è "bloccata nel nostro paese". Non commento i titoli, anche perché i temi (ad esempio biblici o esoterici) sono compulsivamente riprodotti da tutti gli artisti aglofoni che bramano o possiedono fama: è la moda demoniocratica che ci rassicura con la sua lucrosa immutabilità satanista.
Ora, cosa spinge un artista padovano a cantare e suonare in una lingua che non è del suo paese, per una cultura che non è la sua e in cui non è nato, facendo "arte qualsiasi" come questa QUI? Si tratta certamente di un pezzo gradevole ma di certo non sembrerà eccezionale. Cosa spinge questo artista a insistere ad andare a suonare anche gratis a concerti dov'è invitato in terra straniera, anche dopo che viene sbattuto fuori come l'estraneo che è perché è le leggi demoniocratiche statunitensi puniscono la nazionalità di provenienza? Cosa spinge questa persona a spalmare su una fetta di pane muffito e scadente la sua dignità umana e artistica (anglofila) per offrirla in ributtante stato di sudditanza, al pari esatto di un homeless qualsiasi? Chi non ha capito quest'ultimo passaggio, si faccia un regalo, vada in vacanza in Irlanda, Inghilterra o U.S.A. (se non l'ha fatto prima) alla ricerca degli homeless che quella feccia di società produce in quantità industriale, unico vero successo imperituro di un sistema sociale in perpetuo collasso che ci suggerisce qual'è stata negli ultimi due secoli la cultura peggiore e più disumana del pianeta.

Non faticate, rispondo: la PolCor democratica anglofila. Cioè la colonizzazione dei cervelli dello "stile di vita migliore che ci sia". Ovviamene si tratta di pura retorica propagandistica. Che non sia uno stile di vita democratico credo l'abbiamo capito tutti, ma che sia anche "migliore" può pensarlo uno sciocco, un criminale o uno che il cervello lo ha completamente devoluto alla cretineria mercantile.

Ora, se non vi siete regalati il video che si sono degnati di non censurare a noi poveri italiani "terra di schifezze" per definizione, censura che sarebbe di un prodotto italiano, vi suggeristo di farlo adesso, cliccando questo link QUI. Perché? Perché lo troveremo con la chitarra acustica (a quanto pare il suo strumento preferito) in una sua esibizione di un suo pezzo. Vi prego di non considerare la canzone, ma concentrarvi sulla musica (carina, orecchiabile) e sulla sua performance come musicista da "oratorio". Poi fatevi qualche domanda aggiuntiva su quanto uno così che non ha niente da offrire più di qualche migliaio di artisti inglesi della sua età, può sperare di offrire al suo pubblico, oltre ovviamente interviste su accumuli di fogli di espulsione e trattamenti da immigrato indesiderato così lontani dalla immagine propagandistica americana. Non a caso sputnik raccoglie la testimonianza in modo sottilmente (e intelligentemente) rivelatorio.

Ok, non mi voglio accontentare. Perché altrimenti apparireri forse troppo critico nei confronti della persona che invece non è il mio obbiettivo. A me in fondo questa vittima PolCor fa pena: con tutto quello che la nostra penisola aveva da offrirgli, votarsi al nulla cosmico di una cultura così nullificante come quella anglofila non può che fare pena. Se poi penso che aveva incredibili scelte nel vasto globo, perché ovunque nel mondo, ma persino nelle minoranze etniche e tribali, si trova di più e di meglio, in termini di stimoli artistici e musicali, non posso che sentire l'esigenza prepotente di RESPIRARE un alternativa che non sia l'ennesima vittima del letame PolCor di morti viventi dell'arte, ma sia stato capace di usare quel letame nel giusto modo, cioè come concime, come punto di partenza per qualcosa costruire un identità artistica meno falsa. Uno che non ha bisogno di andare a mendicare in terra straniera 5 minuti negati di performace artistica, per prostrazione schiavistica ributtante.

Uno che ha semplicemente passione e si sente, anche se non abbiamo la possibilità di criticare, perché non ne sappiamo nulla di musica. Uno che non ha paura di conservare il suo nome italiano e di dare spettacolo in Italia e che di sicuro se va all'estero va per portare con orgoglio le sue origini, per quanto umili, quindi non si preoccupa di essere trattato come una bestia da soma perché in ogni caso sa di potere conservare comunque la sua dignità artistica perché gli appartiene come una doppia pelle.

Uno come Francioso che QUI potete confrontare con il nostro padovano in una performace acustica simile (lui però non canta, gli basta suonare) in cui si esibisce con la chitarra acustica (come il McFly) in un pezzo suo. Giudicate voi, quale dei due merita più attenzione.


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