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IL CASO VANNACCI

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mystes
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Ho voluto di proposito riprodurre sul Forum di CdC quest'articolo, apparso su "Ereticamente" che ringrazio tantissimo per il coraggio e per l'amore della verità dimostrati, perchè riflette il pensiero di tantissimi onesti italiani che non hanno l'opportunità e a volte il coraggio di esprimere pubblicamente il loro pensiero. Spero che i tanti lettori di questo straordinario Forum si esprimano inviando i loro commenti. (mystes)

 

Il caso Vannacci, la libertà e la rana bollita

Roberto Pecchioli

Ci tocca ripeterci, ma repetita iuvant. Ribadire ciò che è vero giova soprattutto in tempi di menzogna universale. Il caso Vannacci dimostra un’evidenza spesso dimenticata: comandano coloro di cui non si può dire male. Roberto Vannacci è un generale italiano che ha comandato le nostre truppe in svariate missioni internazionali, tra cui Afghanistan e Ruanda. E’ stato comandante del reggimento Col Moschin e della Folgore, due reparti d’élite del nostro sgangherato esercito di aiutanti di campo della Nato. Ha tre lauree e parla varie lingue, è colto e preparato: forse per questo era già messo da parte, a dirigere l’istituto geografico militare.
Il problema è che l’ufficiale si è permesso di scrivere - stampandolo in proprio - un libro dal titolo insidioso, Il mondo al contrario. Ha osato dire - senza oltraggiare alcuno, semplicemente prendendo atto dei fatti- che viviamo sotto una dittatura strana, la dittatura di una serie di minoranze; alcuni gruppi sociali minoritari- rancorosi, vittimisti, vendicativi- hanno preso in ostaggio le nostre libertà. Di loro è vietato dire male; bisogna omaggiarli, esprimere simpatia e ammirazione, definirsi loro sfegatati sostenitori Sono soprattutto gli attivisti omosessuali, transessuali, LGBT - non la categoria in sé- e gli immigrati. Anche qui, chiassosi, violenti, rumorosi sono soprattutto i loro interessati paladini, non chi è qui per costruirsi un avvenire.
Impossibile discutere nel merito: razzisti e omofobi sono gli orchi dell’Occidente in agonia. Non meritano di essere ammessi a dibattito, possono solo essere bollati con le parole più spregevoli. A nulla vale far presente che le definizioni usate come clave sono errate e talvolta ridicole. Razzista è chi ritiene se stesso superiore per motivi biologici, non chi difende la propria gente e l’eredità culturale di cui è portatore. Quanto all’omofobia, in un tempo normale farebbe solo ridere: paura dell’uguale, letteralmente. Che c’azzeccano i gay?
E naturalmente il carico pesante: fobia, ossia malattia, disturbo psichiatrico. Vannacci si è macchiato, nel suo libro, un impensabile best seller, dei peggiori reati del presente, imprescrittibili, imperdonabili, per i quali giudice, accusatore e plotone d’esecuzione sono le medesime persone. In più l’orribile mostro in divisa- che la pellaccia per questa patria indegna l’ha rischiata davvero- si è permesso di esprimere altre considerazioni impolitiche e scorrette.
Sentite un po’: non gli piace che si spenda di più per gli immigrati clandestini ( non li chiameremo invasori per evitare la gogna) che per sovvenire alle necessità di tanti connazionali in difficoltà. Poi - orrore- è di pistola facile: infatti sostiene il diritto di autodifesa contro ladri, rapinatori, assassini, contestando il fatto che sul banco degli imputati - con vita rovinata e portafogli svuotato - finisca la vittima che ha protetto vita e proprietà sua e dei familiari. Uno che si crede nel vecchio West, è il ritornello stucchevole dell’Armata Arcobaleno dei colti, dei riflessivi, i cui argomenti sono tuttavia scarsi e mediocri. Strano che non condannino mai la violenza degli aggressori, multietnici e non.
Vannacci, poi, è un fanatico difensore dei ricchi, in quanto nemico delle occupazioni abusive di case, terreni e proprietà altrui. Intollerabile. Secondo il quotidiano Repubblica - che rimpianto per la Monarchia! - è razzista poiché ha constatato che la cittadina italiana Paola Egonu, campionessa di pallavolo dai tratti africani, splendida ragazza, non è esattamente il modello di italiana tramandato dall'arte, dalla storia e dal secolare senso comune. Ha forse proposto di cacciarla o di toglierle la cittadinanza? Ovviamente no, ma la confusione alimentata ad arte tra cittadinanza e nazionalità è uno dei capisaldi del pensiero unico. Chi tocca i fili, muore.
In ogni caso, è vano sintetizzare le idee del libro: il merito non conta nulla, l'esercito dei Buoni e dei Giusti non ama prendersi il disturbo di leggere le opinioni altrui. Preferisce vietarle, cancellarle, chiamarle “discorso di odio”, screditarle come malattie sociali, le varie “fobie” da cui solo loro sono immuni per vaccinazione universale. Non ci interessa difendere il pensiero del generale. Dovremmo scendere al livello del gazzettiere che ha asserito “che si crede Giulio Cesare”. Vannacci ha scritto che, da italiano, ha la presunzione di credere che nelle sue vene scorra una goccia del sangue dei grandi del passato. Ci dichiariamo complici e sollecitiamo la chiamata di correo: il vostro scrivano si considera discendente - per prossimità territoriale - di Andrea Doria e di un altro Doria , Gianandrea, che comandava la flotta cristiana a Lepanto. Restiamo in attesa dello psichiatra per il TSO (trattamento sanitario obbligatorio) terapia che verrà inflitta a chi non pensa come lorsignori.
Il punto decisivo della vicenda del generale, infatti - un classico temporale estivo cavalcato in assenza d'altro - non sono le sue idee, sulle quali ognuno può pensarla come vuole, ma il fatto che è ormai proibito discostarsi dal pensiero unico dominante. Su alcuni temi, immigrazione, omosessualità, morale familiare, aborto, difesa delle identità culturali ed etniche, emergenza climatica, medicalizzazione della vita, sistema della sorveglianza, abolizione del denaro contante, è impossibile manifestare pensieri e parole non in linea.
La libertà non si perde tutta assieme. La rana gettata nell'acqua bollente avverte il pericolo e cerca di fuggire; immersa nell'acqua tiepida si accorge troppo tardi di essere bollita a fuoco lento. Rosa Luxemburg - non una bieca reazionaria- diceva che la libertà è sempre libertà di dissentire. Si riempiono la bocca di parole magiche come dialogo, ma il dialogo è per definizione tra diversi. Altrimenti si chiama monologo; non è permesso suonare altra musica che quella voluta da chi paga l'orchestra. Sono tollerate poche variazioni su un unico spartito. La chiamano libertà e perfino democrazia. Osano tessere le lodi della “costituzione più bella del mondo” dopo averla massacrata, disapplicata sin dai principi fondamentali. L'articolo 21 recita: tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. Tutti, anche il generale e persino chi scrive queste note.
Ecco il nocciolo della questione: il caso Vannacci dimostra che le libertà sono sotto attacco in Italia e nel liberissimo Occidente. Alcuni usano citare con la mano sul petto un apocrifo attribuito a Voltaire: non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita affinché tu possa dirlo. Balle: non vogliono affatto che si eserciti la libertà di parola, pensiero ed espressione. Abbiamo letto un attacco a un conduttore sgradito al mainstream in cui si diceva che non si può invocare la libertà quando si è dalla parte del torto e si esprimono tesi, concetti, “palesemente" sbagliati. Chi lo decide, però? Le convinzioni altrui dovrebbero avere, se si crede davvero negli “immortali principi”, altrettanto valore che le proprie. Non è così, oggi più di ieri. Qualcuno ha stabilito la “verità” - quella del mondo al contrario - e nessuno può contestarla per manifesta follia.
La pena è l'esclusione sociale, la denuncia penale per “discorso di odio” che eleva un sentimento- supposto !- a titolo di reato e chiama ogni giudizio di merito discriminazione. Nel caso di specie, il generale è stato fulmineamente rimosso dall'incarico e posto “a disposizione”. Avrà un bell'ufficio, un attendente e resterà sfaccendato sino alla pensione. Se le sue idee fossero diverse, potrebbe ritenersi oggetto di mobbing, ma poiché è un cattivo soggetto, il lupo cattivo delle favole del Terzo Millennio spacciate per comandamenti, dovrà abbozzare per evitare guai peggiori.
Che la perdita di libertà sia il punto dirimente è dimostrato dalle parole del ministro della Difesa, Guido Crosetto, per il quale gli scritti di Vannacci sono “farneticazioni”. Premesso che il deputato cuneese è stato dirigente e presidente dell'AlAD (Federazione aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza) talché è lecito qualche dubbio sul conflitto di interesse - colpiscono due elementi. Il primo riguarda la catena di comando: Crosetto non ha difeso e nemmeno ascoltato il suo subalterno, un altissimo ufficiale che ha ricoperto incarichi fiduciari di massimo livello, scaricandolo senza alcuna remora. Un comportamento molto italiano.
L'altra questione riguarda il merito: per Crosetto certe idee sono “farneticazioni”. E' in ballo la salute mentale di chi le ha pronunciate e - ohibò- di chi le condivide. Si dà il caso che si tratti di sentimenti e convinzioni assai diffusi proprio tra gli italiani che hanno eletto lui e portato al governo i sedicenti “sovranisti”. Ne prenderà atto chi ha votato per Crosetto & Fratelli in nome della lotta all'immigrazione clandestina, dell'adesione alla legge morale naturale, della difesa contro i delinquenti, eccetera. Leggeremo il libro di Vannacci e sicuramente non saremo d'accordo su alcuni temi o toni, ma poiché ci battiamo sinceramente per la libertà, pensiamo che le idee si combattano con idee migliori, non con divieti, demonizzazioni o dichiarandole “farneticazioni”.
Farnetica forse il governo a difendere una concittadina di Crosetto, il ministro Daniela Garnero divorziata Santanchè, indagata per bancarotta fraudolenta? Ha diritto di difendersi nel e dal processo, protetta dalla legittima presunzione d'innocenza; non sono farneticazioni né le accuse che le vengono mosse né gli argomenti della sua difesa. Intanto, prendiamo atto che la battaglia per la libera espressione conosce una
defezione importante, quella degli schieramenti che avevano, sino a ieri, fatto la voce grossa contro il politicamente corretto, il pensiero unico, le verità di cartone imposte dai ceti dominanti, in nome della verità, del buon senso, della libertà.
Da oggi, siamo tutti più soli, indipendentemente da Vannacci: anche chi credevamo amico sta dall'altra parte. E' triste, ma fa chiarezza. Una vocina romana ipotizza che il generale stesse preparando lo sbarco in politica in un partito di governo e che il libro doveva essere una tappa. Lo capiremo nel tempo. Per ora sappiamo che fa novanta la paura, anzi la fifa- (che non si addice a un ministro della Difesa) di ricevere attacchi dai padroni della narrazione, dai poliziotti del pensiero, di diventare sgraditi al potere vero, quello esercitato senza elezioni.
Nessuna opinione in buona fede è “farneticazione”, per quanto opposta alla nostra. Nemmeno quella di un politico di lungo corso, nato a destra e transitato per molte strade diverse, secondo cui le parole di Vannacci sono “minchiate reazionarie” . Sarà così; se sono anche vietate ce lo dicano, ce ne faremo una ragione. Nel frattempo, aspettiamo da Crosetto e dalla Confraternita dei Giusti un prontuario, un tutoria! ministeriale per distinguere le farneticazioni dalle opinioni corrette, ammesse, decenti, quelle che si possono esibire in società, gli abiti giusti nel “mondo al contrario”.

 

https://www.ereticamente.net/2023/08/il-caso-vannacci-la-liberta-e-la-rana-bollita-roberto-pecchioli.html?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=il-caso-vannacci-la-liberta-e-la-rana-bollita-roberto-pecchioli

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Roberto Rey
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Io sto col Generale. 

Ho letto un articolo sul "Giornale" critico verso il Generale ma non troppo. Mi ha colpito che  sulle centinaia di commenti il 99 % fosse favolevole a Lui e contrario al linciaggio mediatico in atto.

 


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mystes
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Io sto col Generale

E' questo il grido che deve uscire forte e chiaro dalla gola di tutti e lacerare i timpani dei tanti sordi (destri, sinistri, centri, mezzeali, attaccanti, difensori, e chi ne ha più ne metta...) che ci governano e che fanno finta di niente...

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PietroGE
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Condivido in pieno le tesi del generale. Le accuse contro di lui sono frutto della mentalità decadente e suicida di certa classe politica e mediatica. La migliore risposta la hanno data i molti che hanno acquistato il libro.


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Detrollatore II
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Il generale fa solo finta di essere un conservatore controcorrente.
La Folgore e tutti i militari sono ormai infinocchiati dall'ideologia progressista.
Questo generale da quale ministero della difesa è stato nominato, se in passato abbiamo avuto dei luridi governi tecnici in mano alle sinistre?
Quando mai abbiamo assistito a questi coming out da parte di prestigiosi esponenti delle forze dell'ordine? Se succede, da chi ha avuto ordini? Aiutino: come sostengono anche alcuni militari, da fuori confine...I Soliti...
Quali banalità sono scritte? E soprattutto, queste banalità ovvie e vere, con quali mezze verità o totali falsità vengono mischiate? Parla della tirannìa del politicamente corretto ma allo stesso tempo sminuisce i negazionisti del covid e parla dei vaccini solo in merito ai microchip, sbeffeggiando in pratica così tutto il mondo no vax.
Inoltre, oltre a criticare il politicamente corretto, forse applicando un modus operandi ben appreso nei suoi ambienti, non evita di smentirsi (favorendo la dissonanza cognitiva e il disorientamento in chi lo difende):
https://www.controradio.it/mondo-al-contrario-gen-vannacci-frasi-decontestualizzate-io-a-fianco-dei-gay/
Ma poi scusate, che lavoro fa? Per quali missioni made in CIA ha lavorato? Quale patria ha difeso per tutti questi anni di carriera??
Oppure prendete questo:
https://www.sindacatoam.it/news/generale-esercito-denuncia-gravi-omissioni-su-uranio-impoverito
Non ci siamo ancora! E' una distrazione per nascondere la verità che la vera causa scatenante di quelle malattie erano le vaccinazioni militari.
Ragà, non c'è proprio da fidarsi di questo qua!
L'ultimo tassello che vorrei aggiungere dopo tutti questi è che non corre buon sangue col governo. Questo è il tassello che più mi intriga e che mi permette di inquadrare meglio il personaggio. Ma basta e avanza tutto ciò che ho scritto prima...


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Roberto Rey
Eminent Member
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Un Troll detrollatore !!!!! Ah! Ah! Ah!


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mystes
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Potrei saperne un pò di più di quel che è stato detto e scritto? E' una storia, almeno credo, intrigante! Ma se non è così....


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BrunoWald
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Non ho letto il libro e non conosco Vannacci, né le reali motivazioni con cui un militare in servizio prende un'iniziativa di questo tipo, presumo immaginandone le conseguenze. Se davvero ha difeso la narrativa covidiana, sarebbe più che sufficiente per averne un giudizio negativo, ma sono disposto ad ammetterne la buona fede. D'altra parte, esprimere opinioni di buon senso non costituisce un merito eccezionale: si ha questa impressione appunto perché viviamo in un mondo al contrario.

L'unica cosa di cui sono certo è che, dai tempi di Badoglio, stare coi generali non è più un'opzione, né da noi né altrove.

Ha servito questa Italia, e ne ha ricevuto il benservito.

Direi che i conti tornano.


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sarah
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Bisognerebbe leggere il libro per avere un'opinione più precisa. Avevo intenzione, qualche giorno fa, di iniziare io la discussione qui poi mi sono accorta dell'articolo in home page e del contributo di @mystes. Ho riflettuto poi anche sul fatto che anch'io, come molti altri, ho appreso la notizia dai media già, se vogliamo, preconfezionata: da una parte il generale e le sue idee, dall'altra i detrattori in assoluta conformità allo schema del dibattito dominante dove è già deciso chi sono i vinti e i vincitori. Questo, a dire il vero, mi insospettisce un po': sarebbe stato diverso aver appreso prima della pubblicazione del libro sul tema e in un secondo momento delle reazioni. Pecchioli, ad un certo punto nel suo articolo, dice che non gli interessa difendere il pensiero dell'autore per non accodarsi all'infimo dibattito fatto di luoghi comuni; egli ribadisce solo la preoccupazione per il livello di censura che si manifesta in questo paese e anch'io, per il momento, mi fermerei qui. Non vorrei essere incappata nell'ennesimo caso montato, magari un teatrino estivo tanto per ricordarci che se "facciamo i cattivi", la ferma risposta dei benpensanti non si farà attendere. E poi mi stupisce anche la scelta dei temi di questo Vannacci: insomma, un uomo colto del suo calibro deve davvero rischiare di avventurarsi sul terreno difficile della critica alle atlete di colore ben sapendo che una cosa del genere ormai equivale a toccare un cavo dell'alta tensione? Davvero è questo il problema da mettere al centro di un eventuale dibattito? Non so, ripeto che dovrei leggere il libro ma sento puzza di provocazione. Se non altro il caso è già riuscito a creare le solite "tensioni nel governo" con i partiti divisi sulla posizione da prendere. Per questo sospenderei il giudizio ancora per un attimo.


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SDL
 SDL
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Sento puzza di soldi. Il libro…su Amazon…da leggere…


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mystes
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Dice Alemanno (ex sindaco di Roma): "II tema è che l'articolo 1472 dell'ordinamento militare dice che i militari hanno diritto di esprimere il loro pensiero salvo che non rivelino segreti d'ufficio, quindi il generale Vannacci può esprimere il suo pensiero", afferma l'ex ministro dell'Agricoltura nella trasmissione condotta da Marianna Aprile e Luca Telese. A prescindere dai contenuti del libro , c'è il fatto che il generale "è stato destituito dal suo incarico su iniziativa del ministro Guido Crosetto senza neppure un giudizio militare e sulla base di un tweet che il ministro ha scritto senza aver letto il libro e sulla base di una demonizzazione impressionante", argomenta Alemanno che ricorda il lungo curriculum militare di Vannacci."

https://www.iltempo.it/personaggi/2023/08/21/news/generale-vannacci-in-onda-rissa-gianni-alemanno-anna-falcone-liberta-di-parola-36680783/

Breve nota: quanto è patetica questa politica italiana preoccupata con un libro scritto da un generale che probabilmente (dico probabilmente, perchè non ho letto il libro!) esprime idee controcorronte. E se qualche altro generale invece di un libro decidesse di usare il moschetto? Torneremmo al "libro e moschetto f...... perfetto?


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BrunoWald
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Il mitico Alemanno, colui che issò sul Campidoglio la bandiera israeliana!

Canto l'armi e l'eroe...


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mystes
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Si proprio lui...Ahi quanto a dir qual era è cosa dura...


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Bertozzi
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Mah, se fosse davvero un patriota anti-sistema il suo libro sarebbe finito nel dimenticatoio e di lui non si sarebbe parlato proprio, il silenzio e la dimenticanza sono sempre i rimedi migliori contro chi è davvero pericoloso per il potere, questo mi viene da pensare. Tutto sto can can mi sa di gate-keeping, sta a vedere che fra poco diventerà il leader di un partitino fintamente 'contro' che assorbirà un sacco di malcontento per poi farlo finire nel nulla, vedi 5stelle Meloni e tutti gli altri caciaroni che a suon di proclami e richiami all'identità nazionale si son presi un sacco di voti e li hanno usati contro il popolo e a favore delle cricche europee. Ormai il giochino si dovrebbe esser capito. Se fosse davvero un pericolo non ci sarebbe una riga dico una a parlare di lui su nessun giornale e il suo libro avrebbe venduto zero copie, manco l' oratorio del paese l' avrebbe ospitato per presentare il libro, Amazon l' avrebbe censurato con un anonimo comunicato senza possibilità di replica di cui nessuno avrebbe saputo nulla; e invece non si parla di altro da giorni su tutti i giornali e si parla già di 22000 copie vendute in due giorni. Parla alla pancia della gente dicendo cose ovvie, puzza di demagogia lontano un miglio, e tutti i pseudo intellettuali alla Pecchioli che ci cascano non mi straniscono per niente. E poi vale sempre la regola che se non tocchi i vaccini e la farsa covid per me sei automaticamente dei loro.


IlContadino, BrunoWald e sarah hanno apprezzato
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mystes
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"...22000 copie vendute in due giorni?... Puzza di stretegia editoriale... passata la festa gabbato lo santo...


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