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57 realtà della Rivoluzione cubana nel 2015

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sankara
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La frottola dell'embargo andava cioè bene a tutti e due.
Gli USA mediamente sono stati il 5° / 6° più grande esportatore a Cuba.
Le altre cose scritte non mi risultano in quei termini, però....

Sull'embargo ti sei in effetti più volte espresso chiaramente, e per quel che mi riguarda quanto scrivi non fa una piega, checché ne dicano Cubainforma o Gianni Minà. Ero magari curioso di sapere se su qualcuno delle altre vicende riportate i fatti ti risultassero diversi...


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mincuo
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La frottola dell'embargo andava cioè bene a tutti e due.
Gli USA mediamente sono stati il 5° / 6° più grande esportatore a Cuba.
Le altre cose scritte non mi risultano in quei termini, però....

Sull'embargo ti sei in effetti più volte espresso chiaramente, e per quel che mi riguarda quanto scrivi non fa una piega, checché ne dicano Cubainforma o Gianni Minà. Ero magari curioso di sapere se su qualcuno delle altre vicende riportate i fatti ti risultassero diversi...

Più che "quel che dico io" ci sono i numeri. Sia per gli USA che per gli altri Paesi. Cuba ha sempre importato. Ad esempio nel 2014 circa 14,7 miliardi di USD. Da 50 Paesi. Di cui 4 o 5 più importanti (Venezuela, Cina, Spagna, Brasile, Algeria) ma anche da tutti gli altri .
Se ne ha importati 14,7 poteva importarne anche 20 o no?
E sempre ha anche esportato. Ovunque.
Ad esempio nel 2014 ha esportato per 5,2 miliardi di dollari.
Lì sta il punto.
Che nel solo 2014 ad esempio ha avuto un deficit della bilancia commerciale di 9 miliardi.

No "l'embargo...."

Il fatto è che come tutti i paesi del terzo mondo Cuba, salvo alcuni medicinali e sigari, esporta materie prime, specie nickel e zucchero, e un po' di caffè.
Non ha cioè sviluppato un caxxo in 60 anni, come tutti i Paesi retti da satrapi.
E Cuba ha tutto per essere un Paese prospero.
E inoltre tra le poche cose buone fatte dal regime c'è l'istruzione, quindi c'era un capitale umano, che solo l'ottusità bieca di quei satrapi non ha mai valorizzato.


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sankara
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Ovviamente mi riferivo a quel che scrivevi sulla base dei dati dell'interscambio commerciale che hai più volte linkato. Rilevi poi che "Cuba ha esportato guerriglia e terrorismo in tutto il Sud America e in mezza Africa". Con quali finalità a tuo avviso? L'arricchimento dei satrapi? Come? A tuo avviso da soli o con l'aiuto ad esempio dell'URSS? In una di queste operazioni, in Bolivia, morì tra l'altro Che Guevara, da cui poi è nato il mito...


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mincuo
Illustrious Member
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Ovviamente mi riferivo a quel che scrivevi sulla base dei dati dell'interscambio commerciale che hai più volte linkato. Rilevi poi che "Cuba ha esportato guerriglia e terrorismo in tutto il Sud America e in mezza Africa". Con quali finalità a tuo avviso? L'arricchimento dei satrapi? Come? A tuo avviso da soli o con l'aiuto ad esempio dell'URSS? In una di queste operazioni, in Bolivia, morì tra l'altro Che Guevara, da cui poi è nato il mito...

Cuba ha fatto quello che gli diceva di fare l'URSS. Nelle zone grigie, non coperte da Yalta. Dove hanno fatto guerre e controguerre continue. Così si sono svuotati e rinnovati i magazzini di armi entrambi, USA e URSS.
E' la dottrina delle guerre limitate.
Le armi sono, sotto un certo punto di vista, una merce come le altre. Vanno vendute e consumate. Così le aziende le producono e le vendono a loro volta.
Ma per consumarle ci vogliono le guerre.
Dei poveri in genere.
Questo poi va di pari passo con interessi geopolitici, ma anche quello economico è un motivo. Che non veniva mai illustrato.
Non era "politicamente corretto" per nessuno dei due.
Quindi erano sempre "gli ideali". Ma non è mai esistita una sola guerra nella storia dell'umanità fatta per "gli ideali".
Ma tanto la gente beve tutto.
E soprattutto "vuole" anche bere tutto.


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sankara
Honorable Member
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E inoltre tra le poche cose buone fatte dal regime c'è l'istruzione, quindi c'era un capitale umano, che solo l'ottusità bieca di quei satrapi non ha mai valorizzato.

In effetti nei Paesi del "socialismo reale" mi pare che l'istruzione sia stato un settore ben curato, così come l'attività fisica


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Georgejefferson
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Dunque, ricapitolando le conclusioni possibili, la prima che non sfugge sembrerebbe quella che sotto a Cuba ci sia la longa mano sionista ebrea, quella del piano di dominio mondiale da millenni.

E' utile questa ipotesi (anche se atipica) per unire i puntini sulle y, e collegare gli eventi che sembrano convergere li, posto come possibile conclusione di ricerche e curiosità, gentilmente offerte a volte addirittura dalla National Security Archive, della George Washington University (reio non ha ancora tradotto il documento declassificato pero va be...)

Allora. Ogni rivoluzione e' una cena di gala, dove tra un dessert e caffe da subito si narra del futuro prosperoso e progressivo del sol dell'avvenire, senza difficoltà e ostacoli e tanti satrapi ebrei sionisti illudevano le masse sul "paradiso" derivante. Penso che tra di loro lo chiamassero proprio cosi, ma non so se sta scritto in qualche documento declassificato nelle aperture degli archivi. E' ragionevole darla per buona questa illusione indotta e falsa di "paradiso", penso che a cercare e cercare qualche funzionario di partito religiosizzato si fosse espresso in quei termini.

Comunque poco piu di un decimo della popolazione cubana (cioe oltre un decimo) scappo a gambe levate in cerca di libertà contro la tirannide. Probabilmente maestri delle elementari, artigiani, contadini o altra brava gente che rimpiangeva il paradiso perduto di batista.

Nel dopo Castro il paradiso era invece un inferno, come tutti i paesi fuori dall'area dell'occidente, con 15 dollari al mese (334 pesos). Come ci illustra bene la pagina di Wiki EN :

(se qualcuno si offre di tradurla in modo piu efficente, e' la pagina contenente alcune estrapolazioni sopra)

https://en.wikipedia.org/wiki/Rationing_in_Cuba

Il razionamento a Cuba si riferisce al sistema di distribuzione alimentare conosciuto in Cuba come il Libreta de Abastecimiento ("Forniture opuscolo"). Il sistema stabilisce le razioni ogni persona è consentito di acquistare attraverso questo sistema, e la frequenza dei rifornimenti.

Nonostante le voci di fine, il sistema esiste ancora. A partire dal 2012, un libro di coupon portato in una razione negozio prevista minimi di famiglia per il riso, zucchero, fiammiferi, e l'olio, sopra il salario medio di £ 15 / mese. [2 ] In cima razionamento, il salario medio alla fine del 2005 era di 334 pesos al mese (regolari $ 16.70 al mese) e la pensione media mensile era $ 9.

Panoramica
La stragrande maggioranza dei cubani famiglie si affidano, per la loro assunzione di cibo, sulla Libreta de Abastecimiento (letteralmente, "Materiali libretto") sistema di distribuzione, insediato il 12 marzo 1962. Il sistema stabilisce le razioni ogni persona è consentito acquistare attraverso il sistema, e la frequenza delle forniture. La maggior parte di questi prodotti sono distribuiti presso la cantina locale (negozio specializzato nella distribuzione di queste razioni), e nel caso delle carni, pollame o pesce, presso il carnicería locale (deposito di carne). Altri prodotti industriali sono inclusi anche in la libreta, come le sigarette, sigari, fiammiferi e cucina combustibili (gas liquefatto, alcool, kerosene o anche carbone, a seconda del mezzo di ogni persona per cucinare). Altri prodotti possono anche essere distribuiti attraverso questo metodo, come ad esempio le lampadine e altre forniture per la casa.

Alcuni prodotti e prezzi visualizzati in una cantina (a gennaio 2011).
I prodotti inclusi nel libreta variano a seconda dell'età e del sesso. Ad esempio, i bambini sotto i 7 anni sono previsti 1 litro di latte al giorno, come sono le donne anziane, i malati, e in stato di gravidanza. adulti sopra i 65 anni hanno diritto a indennità varie, pure. La concessione di una dieta speciale richiede la presentazione di un certificato medico che conferma lo stato di salute e che prodotto i requisiti di questa condizione ha.

Un Governo ufficio, creato appositamente per questo compito, il OFICODA, distribuisce la libreta a tutti i cittadini ogni anno, sotto forma di un piccolo libretto. Questo opuscolo contiene le pagine che indica il numero e di età precise gruppi di persone che compongono il nucleo familiare (in genere, un libretto viene rilasciato per ogni nucleo familiare), nonché le eventuali indicazioni dietetiche. I prodotti di una persona sono distribuiti solo in cantina che serve loro zona di residenza. Una persona non può ricevere i loro prodotti da qualche altra parte, in modo che ogni cambiamento di indirizzo richiede tornare al OFICODA per aggiornare i dati del libretto, e quelli che vivono lontano dalle loro indirizzi registrati devono tornare alla zona precedente per le proprie forniture.

Prodotti distribuiti attraverso il meccanismo libreta sono venduti a agevolati prezzi, che sono state tenute più o meno stabile fin dalla sua nascita (il salario medio di un operaio è cambiata molto poco dal momento che, oltre [citazione necessaria]). Il Libreta contiene una pagina per ogni mese, in cui l'addetto segna quali prodotti sono stati ritirati, e in che quantità. I cubani sono tenuti a presentare la libreta ogni volta che acquistano le razioni.

Persone in fila in un negozio libreta a L'Avana
Al suo inizio, il sistema di razionamento comprendeva non solo prodotti alimentari, ma i prodotti industriali, nonché. Insieme con la libreta, un strappo cedola opuscolo è stato distribuito, il cui scopo era quello di impostare le indennità per i prodotti industriali, principalmente abbigliamento, scarpe e prodotti per la casa, così come il razionamento dei giocattoli venduti alle famiglie con i bambini (che sono stati autorizzati 3 giocattoli diversi per bambino all'anno, solitamente venduti in prossimità o al 6 gennaio, il Giorno dei Tre Re, o Día de Reyes). Dopo la scomparsa del blocco orientale nel 1991, Cuba è entrata nel "periodo speciale", e prodotti industriali sono stati non più distribuiti attraverso questo sistema.

Un insieme specifico di leggi regolano il funzionamento del sistema, nonché sanzioni per stabilire l'abuso. La maggior parte delle irregolarità che fare con impiegati non registrare i prodotti nel libretto, o registrarli in modo non corretto, e la pesatura dei prodotti distribuiti. I cittadini potrebbero essere legalmente responsabile se non comunicare tempestivamente alla OFICODA in caso di eventuali cambiamenti nella composizione del nucleo familiare.

Razioni standard

Lavagna Distribuzione visualizzazione dei prodotti, prezzi e limiti (a gennaio 2011).
Una tabella che segue illustra la razione normale distribuiti attraverso questo sistema. Le figure si intendono per persona, al mese. Viene data l'indicazione dei prezzi sovvenzionati, pure. Le quote variano di anno in anno, in modo da questi dovrebbero essere intesi come valori approssimativi, basati sui dati 2000:

Prodotto Quantità Prezzo (CUP)

Riso 6 libbre (2,7 kg) 0.70 / lb

Fagioli 20 once (570 g) 0.32 / lb

Bianco (raffinato) zucchero 3 libbre (1,4 kg) 0.15 / lb

(Non raffinato) scuro zucchero 3 libbre (1,4 kg) 0.10 / lb

Latte (solo i bambini sotto i 7 anni) 1 lt / giorno 0,25 / cad

Uova (*) 12 0,15 ciascuna

Patate / banane 15 libbre (6,8 kg) 0.40 / lb
(*) Solo da settembre a dicembre.

Prodotti di carne sono distribuiti separatamente, se disponibile, a seguito di una logica diversa. Questi sono distribuiti ogni 15 giorni, e di solito ruotano (cioè, il tipo di prodotto modifiche su ogni consegna). Pesce, carne di manzo, carne macinata (di solito mescolato con soia), pollo, salsicce e prosciutto rientrano in questa categoria. Quantità e prezzi, si differenziano per ogni prodotto a base di carne (manzo, ½ lb / persona ogni 15 giorni, mentre il pollo è £ 1 / persona ogni 15 gi
orni).

Va detto che la distribuzione non è sempre pronta, e la consegna del prodotto è spesso in ritardo (per esempio, se un mese non ci fossero fagioli di distribuire, di solito accumulano per il mese prossimo, anche se questo non è sempre il caso). [Citazione necessaria ] Tali ritardi sono più evidenti nella distribuzione delle carni bovine. Il fatto che i prodotti non sono disponibili presso i bodega sempre, ma arrivano in un modo più o meno casuale, crea lunghe code quando i prodotti arrivano, il che rende a volte di acquistare i prodotti di un processo abbastanza lungo. Quindi, questo ha richiesto un meccanismo da inventare in modo che le persone con esigenze speciali, come anziani e le donne incinte, hanno avuto la precedenza sulla coda. Questo meccanismo è stato conosciuto come Piano Jaba. Jaba è una parola per un cesto flessibile o sacchetto preso dal vocabolario di nazioni neo-Taino e originariamente era fatto di strisce secchi intrecciati da foglie di palma.

E 'stato stimato nei primi anni 2000 che il razionamento coperto tra un terzo e la metà del fabbisogno di una famiglia.

Tuttavia il presidente Raul Castro si è spostato per eliminare i molti prodotti dal sistema di razionamento, comprese le patate e piselli. [4]

Altre fonti

Un mercato Avana, Ottobre 2002 - una delle altre fonti di merci.
Il libreta non è l'unico mezzo di acquisizione di beni a disposizione di un cittadino cubano, come molti di questi e di altri prodotti sono disponibili gratuitamente su mercado libre (libero mercato) e mercado Paralelo (mercato parallelo), e nei numerosi supermercati e negozi che vendere beni in pesos convertibili o euro. (Tali negozi sono stati originariamente istituiti prendere Dollari Stati Uniti e sono stati denominati "depositi del dollaro". Hanno iniziato il catering per gli stranieri, ma molti sono utilizzati principalmente per i cubani). Inoltre, Cuba ha un mercato nero attivo (mercado negro, spesso descritto come por la izquierda - per la mano sinistra) in molte merci. Merci del mercato nero possono essere semplicemente gli articoli venduti da venditori senza licenza (ad esempio, il pesce pescato e venduto direttamente, o oggetti fatti in casa), o possono essere merce rubata.

Molti cubani si basano su collegamenti e baratto, o "sociolismo", per ottenere gli elementi di cui hanno bisogno.

Governo giustificazione per il razionamento
Il governo cubano questo metodo di distribuzione serve per assicurare ad ogni cittadino un apporto minimo di cibo, a prescindere dallo status sociale ed economica della persona, e ha pubblicizzato i piani per la sua scomparsa (anche se le date specifiche non sono state fornite). Si sottolinea inoltre che la libreta non è l'unico mezzo di acquisizione di beni a disposizione di un cittadino cubano, come questi e altri prodotti sono disponibili gratuitamente sul mercado libre e mercado Paralelo, e, naturalmente, nei numerosi supermercati e negozi che vendono merci convertibile pesos o euro. I prezzi del libro razione sono circa 20 volte inferiore a quella del libero mercato. Si dice pure che gli aiuti umanitari ricevuti da altri paesi è distribuito attraverso questo metodo in modo giusto ed equo. La posizione ufficiale su questo argomento è quella di essere indesiderati, ma inevitabile e giusto.

Il governo riconosce che le razioni distribuite da questo sistema non sono sufficienti a mantenere un adeguato sostentamento per sé. [Citazione necessaria] Il governo dice anche che le razioni non sono utilizzati per influenza politica, e distribuisce il cibo sovvenzionato ugualmente a tutti i cittadini, a prescindere dalla loro politici viste o status giuridico.

Critiche
I detrattori mettono in discussione la correttezza di questo metodo, così come il suo scopo, e sottolineano le sue carenze, come ad esempio un decremento storico della frequenza di consegna e quantità delle merci distribuite e. A loro parere, questo metodo crea profonde differenze economiche all'interno del popolo cubano, che divide il paese in due: quelli che possono permettersi i prezzi più elevati dei beni in pesos convertibili. o nel libre mercado, e quelli che semplicemente non può [8] Si sottolinea, così, il fatto che la misura è stato adottato dal governo cubano nel 1962 come palliativo temporaneo per una crisi e dura ormai da più di cinquant'anni.

Enforcement
L'applicazione è grave per gli standard occidentali. Per esempio:

"Questo perché una persona può avere più tempo in prigione per aver ucciso una mucca che uccidere un essere umano, in base al diritto cubana. Assassini Cow possono ottenere quattro a 10 anni di carcere sotto una legge crimine temperato adottata nel gennaio (2004). Coloro che trasportare o vendere la carne da una vacca macellati illegalmente possono ottenere tre a otto anni. Fornire manzo in un ristorante non autorizzato o luogo di lavoro può prendere due a cinque anni. E l'acquisto di contrabbando di manzo è punibile con tre mesi ad un anno di carcere o una multa ripida. Le autorità hanno anche il potere di confiscare tutto o in parte di proprietà di chi si occupa di mercato nero bestiame azioni ".

Insomma ai cubani i satrapi non permettono di godersi tutti i migliori gingilli consumistici occidentali che gli darebbero il valore come persone, o carne 2 volte al giorno o ristorante con avanzi e tovagliolino, e quei satrapi addirittura non permettono neppure ai turisti occidentali di godere dei beni e servizi locali come si fa in tutto il mondo, cioe di cambiare la moneta fuerte con quella locale facendo la bella vita consumista nel paese povero.
Si e' diffuso poi il sociolismo, una forma di italianità furbesca, o greca a seconda dei gusti, di clientelismo e nepotismo, cosa che sembra ne usufruiscano pure i discendenti dei contadini e maestri che scapparono nella comunita cubana del florida,ancora Wiki EN ci informa bene:

https://es.wikipedia.org/wiki/Sociolismo

Sociolismo aka clientelismo è il termine usato in Cuba per descrivere lo scambio di favori da parte di persone di solito legati, aggirando le restrizioni burocratiche, o di ottenere beni difficili da trovare. Esso deriva dalla parola compagno, un compagno di affari o di amicizia, ed è un gioco di parole sul socialismo. E 'analogo al Blat della Unione Sovietica, e ha qualche somiglianza con la reti buon vecchio ragazzo' dal sud degli Stati Uniti, e le reti old boy in Gran Bretagna.

Il termine è particolarmente legato all'economia di mercato nero, e la percezione del patronato in economia centralizzata e nazionalizzata a Cuba. 1

I partner possono essere operatori del mercato nero che "facilitano" (rubate) merci che sono ufficialmente riservati per lo Stato. Si può anche ottenere un lavoro o avere qualcuno documentazione.

Il sistema è utilizzato da chiunque, che vanno da inviando una e-mail o stampare un abstract (quando non si dispone di un computer), o dipingere o cemento esigenze, ma non hanno accesso a un ufficio governativo o negozio. Gary Marx, un corrispondente per il Chicago Tribune a L'Avana, riferisce che il sistema funziona in questo modo: i cubani inviano segnali che hanno bisogno di qualcosa, effettuare telefonate e visitare i vicini e gli amici per trovare la persona giusta che può mettere le cose a posto . 2 Poche persone hanno le loro automobili e autobus, cammelli, sono lenti e sono pieni; molti cubani passano ore ogni giorno nell'organizzazione di viaggi per recarsi al lavoro, a scuola o eseguire un compito. Spesso si devono ottenere e fare ciò hanno bisogno all'esterno o sulla sinistra, gergo significato fuori del sistema.

Livelli
Il sistema ha diversi livelli e obblighi. Amici, vicini e parenti fanno favori tra di loro, senza aspettarsi nulla in cambio. Ma meno noto, lo scambio è più cose normali come shampoo, un pezzo di pollo, frutta, o in contanti.

A volte favorisce l'estensione centinaia. I dipendenti di una società statale a Pinar del Rio ha avuto un trattamento speciale in un ospedale locale in cambio di carta, matite e altri materiali e servizi scarsi.

La filosofia e l'impatto
La teoria della "sociolismo" segue che qualsiasi persona con il controllo sulle risorse potrebbe scambiare l'accesso a queste risorse per alcuni, attuale o futuro, vantaggi personali di natura materiale (ad esempio segue il regime: di proprietà, di mercato e di profitto). Questo complesso network di obblighi reciproci divenne così una parte importante del funzionamento del dell'economia cubana. La vita quotidiana comprende il mantenimento di relazioni personali necessarie per garantire l'accesso ai beni e servizi necessari, attraverso canali non ufficiali o attraverso i canali ufficiali non ufficiale. Anche se il termine è diventato di primo piano durante la recessione economica noto come il Periodo Speciale a Cuba, tre impiego ha seguito a metà del 2000.

Aspetti della sociolismo cubano sono stati esportati verso gli Stati Uniti da immigrati cubani, sulla base di amici e familiari in loro nuovo paese per aiutare a trovare un lavoro, perché non erano in grado di certificare la loro conoscenza o l'uso a Cuba. Ciò è particolarmente frequente la grande comunità cubana in Florida.

Si vede che ogni mondo e' paese e l'opportunismo non manca mai, specie nei paesi dominati da strapi che, come ci informano bene riviste americane e scrittori come Sanchez, possiedono conti all'estero di lusso e ville in isole private e yacht extra lusso.

Insomma i Castro sono 2 tra i peggiori delinquenti che mai abbiano governato un paese, in tutti i tempi e luoghi, poi si vede anche dalla panza e forse ragazzine che portano il capuccino la mattina.

E poi le decine e decine di società e sussidiarie off-shore nei paradisi fiscali, che, secondo me, se qualche buon istituto americano generosamente declassifica o scova documenti, lo provera facilmente.
Un po come gli archivi che vennero aperti negli anni novanta, e si scoprirono tutte le prove minuto per minuto della piu grande tragedia e piano diabolico dell'umanita, cioe i satrapi comunisti e loro nefandezze storiche.

Comunque, il riferimento al piano di dominio mondiale degli ebrei sionisti e' una ipotesi conclusiva legittima, dato che un colpo di stato di quelle proporzioni (che la propaganda ebrea fa chiamare rivoluzione per indurre a credere che non sia il solito cambio di elite) senza il tacito permesso o almeno la non opposizione degli USA non sarebbe stato possibile, e intuendo che la longa mano ebrea domina il mondo, non e' difficile intuire la verità. E poi la Base navale di Guantanamo sara sicuramente un indizio di questo, per mantenere un collegamento con i vertici del piano.
Base garantita addirittura da Guevara (reio quando vuoi se ti va, ci fai una bella figura a tradurre penso, intendo alla causa contro i cattivi).

I missili potrebbero essere stati dei falsi, con tutti questi documenti declassificati dagli americani.

Insomma tutto il panico della crisi dei missili potrebbe essere stato un piano per fare soldi da parte dei soliti noti che avevano in pugno sia l'URSS che gli USA.
Come anche il blocco, dal 1960 circa ad oggi (circa 55 anni) e' chiaro dai documenti degli ultimi 10 anni che e' una bufala.

E poi, a parte l'export verso gli USA, e' poco credibile che gli USA stessi facessero pressione in tutto il mondo per rompere le palle ai buoni cubani, non sta in piedi. Pensiamo al messico, non e' che tutti i paesi del mondo sono servili verso gli USA e loro servizi segreti o meno.

Poi Cuba ha esportato guerriglia e terrorismo in tutto il Sud America e in mezza Africa addirittura, insomma in almeno un milirdo di popolazione, al pari degli USA (altrettanto), Cuba, e l'unione sovietica ovvio.

Ma teleguidati come liber ingenui per fare arricchire i soliti noti. Come si suol dire, sangre As usual.

Resta l'estratto di Shankara passato in sordina, che ci sarebbe da trarne ulteriori induzioni sui satrapi , cioe questo:

La spia della CIA di nome Castro ha perlomeno dimenticato di aggiungere un’appendice alla storia qui raccontata. Magari intitolata: il prezzo del terrorismo targato Usa a Cuba. Dimenticato di segnalare, così, en passant , che quel terrorismo lì è costato lacrime e sangue, nel senso letterale del termine. Ci sono dati, numeri, rapporti ufficiali, denunce circostanziate presentate anche all’ONU. Bombe incendiarie da aerei statunitensi sganciate sul territorio cubano già a partire dal 1959; un cargo francese che nel 1960 esplode all’Avana (75 morti e oltre 200 feriti); nel ’61 sbarco (fallito) alla Baia dei Porci; e a seguire, per tutti gli anni Sessanta, è in atto quella ininterrotta campagna terroristica –interamente finanziata dalla CIA con 50 milioni di dollari l’anno– denominata “Operazione Mangusta” (saltano in aria zuccherifici, viadotti ferroviari, magazzini, campi di canna da zucchero, navi sovietiche); né mancano atti di guerra chimica e batteriologica; il 6 ottobre 1976 esplode in volo un aereo della Cubana (muoiono 73 persone, tra cui l’intera squadra nazionale giovanile di scherma); nel 1997 numerose bombe sono lanciate contro alberghi e strutture turistiche, tra le vittime anche il nostro connazionale Fabio Di Celmo; nel 2000, per mano del famigerato Posada Carriles, ennesimo tentativo –ce ne furono oltre 600– di assassinare Castro durante una conferenza all’Università di Panama (15 chili di esplosivo e duemila studenti presenti). Tanto per citare, è di 3.478 morti e 2.099 invalidi permanenti il conto del terrorismo CIA a Cuba. Senza calcolare l’infinita ferita causata da quel “Blocco” che dura da sessant’anni (il più lungo della storia, con un danno economico intorno ai 90.000 milioni di dollari, oltre 4 milioni nel solo 2006)…

https://sottoosservazione.wordpress.com/2010/06/29/%C2%ABsono-stata-una-spia-cia%C2%BB-juanita-castro-si-racconta-cinquantanni-dopo/

Che anche a leggerlo tutto sembra interessante sulla juanita per il pueblo:

«Sono stata una spia Cia» Juanita Castro si racconta cinquant’anni dopo
In libreria l’autobiografia della sorella di Fidel e Raúl. Nel ’64 lasciò Cuba per gli Usa
Nell’articolo: “Coesistenza pacifica e Contenimento”, gennaio 1969. Usa e Urss inaugurano un nuovo corso, «puntualissimi vennero da me due agenti della Cia. Si presentarono semplicemente come l’Agente A e l’Agente B». Senza preamboli e nessuna «delicatezza», le dicono questo: che il confronto tra il governo Usa e Cuba ha preso un’altra piega e quindi lei deve piantarla e anzi fare dichiarazioni consone al clima della “distensione” in atto e magari giurare che il comunismo non minaccia affatto l’America latina…

Maria R. Calderoni per “Liberazione”
«Signore e signori, un cordiale buonasera. Permettetemi di presentarvi la signorina Juanita Castro Ruiz, sorella di Fidel Castro, primo ministro del governo cubano, e di Raùl Castro, capo dell’esercito di quel paese. La signorina Castro ha delle dichiarazioni da fare». E’ la sera del 29 giugno 1964, Città del Messico, conferenza stampa convocata «per tutti i mezzi di informazione nazionali ed esteri» e mandata in onda sui canali 4 e 5 della Tv messicana, moderatore «l’importante» giornalista Guillermo Vela. E alla Tv messicana c’è proprio lei in persona, la sorella di Castro, «centinaia di flashes lampeggiarono verso di me», racconta lei stessa in questo inimmaginabile libro firmato da lei medesima – I miei fratelli Fidel e Raùl. La storia segreta , Fazi editore, pp. 453, euro 19,50 -. Una “amena” autobiografia spuntata fresca fresca cinquant’anni dopo, in cui lei, la signorina Castro-sorella-di-Castro, racconta ilare e leggera come e perché fu a lungo una spia a libro paga Cia. Come e perché, cinquant’anni dopo «non mi pento. E se dovessi scegliere oggi lo rifarei».
29 giugno 1964, Città del Messico, quella che la Signorina Castro-sorella-di Castro fa alla tv messicana è una dichiarazione «che constava di sette pagine e che durò undici minuti. In quegli undici minuti i trentun’anni della mia vita ebbero un sigillo definitivo, perché la denuncia toccava temi fondamentali, dalla infiltrazione comunista alla perdita delle libertà fondamentali dei cubani». Appena. La dichiarazione-bomba deflagrò in tutto il mondo, come previsto; e naturalmente anche a Cuba. Racconta sempre la ineffabile Juanita. «Venni a sapere, per televisione, della reazione di Fidel. Rimase in silenzio per tre giorni, poi approfittò di un ricevimento offerto dall’ambasciata del Canada all’Avana per affrontare il tema davanti a decine di giornalisti cubani e internazionali. «Sapevo che mi avreste fatto una domanda sulla più grande infamia che l’imperialismo yankee abbia ordito contro la Rivoluzione cubana. Questo fatto in termini personali, per me, è molto amaro e profondamente doloroso, ma comprendo che è il prezzo che un rivoluzionario deve pagare. Voglio che registriate la mia dichiarazione testualmente: Juanita, mia sorella, è stata comprata dall’imperialismo yankee e il discorso che ha pronunciato è stato scritto nell’ambasciata degli Stati Uniti a Città del Messico».
Assolutamente vero, lo dice lei stessa, la Ineffabile Juanita. A pagina 387 del suo Ineffabile Libro. Lei ha lasciato Cuba «per sempre » – in dissenso sulla «deriva comunista» che la Revolución sta prendendo, soprattutto per colpa di quell’odioso Che – e riparato a Città del Messico: «Siccome arrivai di venerdì, non vidi Enrique, il mio contatto con la Cia, prima di lunedì». E lui, «che puntualmente ci stava aspettando, lunedì 22 giugno non perse tempo e dopo i saluti di cortesia mi consegnò la bozza che conteneva i punti più importanti. Era scritta a mano, l’aveva stilata lui stesso».
Letta e approvata, niente da aggiungere, se non un piccolo particolare che la Signorina Castro si premura di far inserire lì all’istante. Nella denuncia-versione Cia che si accinge a fare davanti all’universo mondo, «per me è molto importante includere le attività del comandante Manuel Pineiro, detto Barbarossa, perché questo individuo è responsabile dell’esportazione della guerriglia in tutta l’America Latina, lavora come direttore del Servizio di Intelligence e Sicurezza dello Stato, è molto legato al Che e sovrintende direttamente a tutte le operazioni cubane rivolte all’America latina». Sic . Una delazione in piena regola, nome e cognome, un uomo consegnato direttamente e spontaneamente ai killer dell’Agenzia.
Sconcertante. Di sua volontà, a 76 anni suonati, da Miami dove tuttora si trova, la Signorina Castro ha deciso di vuotare il sacco, e lo fa allegra e contenta, come se raccontasse una gita spensierata, senza mai sfiorare una sia pur piccola corda emotiva. Consegna alla Cia i suoi fratelli e i suoi amici, i suoi compagni del Movimento 26 Luglio e dell’assalto al Moncada, i guerriglieri della Serra che ha conosciuto da vicino e molti di persona; e lo fa freddamente, consapevolmente, doverosamente . In nome della lotta al comunismo, come si premura di «spiegare» lei stessa: «Non si fa una rivoluzione consegnandola al comunismo». Meglio consegnarla alla Cia.
Il nome e la faccia di Juanita spariscono dall’album di famiglia, Fidel la fa cancellare da tutte le foto; ma nemmeno a Città del Messico la sua delazione targata Usa la passa liscia; sono in molti anche lì a trovarla disgustosa oltre che scandalosa. All’«importante» giornalista viene sospeso il programma, e spuntano cartelli del tipo: “Signorina Castro, sappiamo che lei lavora per la Cia. Quanto la pagano?”.
Insomma, subito dopo la clamorosa performance televisiva, per lei non è aria, deve sloggiare; e per fortuna c’è Enrique (il suo vero nome è Tony Sforza): «Mi portò quindi in una villa meravigliosa a Loma Chapultepec». Niente da fare, anche lì la spia di nome Castro non è gradita, per fortuna c’è sempre Enrique, «quello stesso giorno, a bordo di un aereo privato, partimmo alla volta di Puerto Villarta». Che cara ragazza. «La mia più grande sorpresa – scrive, scrive! – fu scoprire che quel meraviglioso appartamento con vista sul mare apparteneva alla Pan American Airways, così come lo yacht che ci misero a disposizione». Non per soldi, ma per la lotta al comunismo. E lì «finalmente mi sentii protetta dagli interminabili attacchi degli alleati del regime».
Spia di lusso, a ottobre dello stesso 1964, sbarca a Miami, alloggiata all’Hotel Dupont dove la “Compagnia” ha predisposto che la sua permanenza «sia piacevole al massimo grado»; e dove il suo “contatto” si chiama Salvador Lew, «la persona migliore che abbiamo, è cubano, anticomunista a prova di bomba e ha ottime relazioni con l’esilio, nel cui seno lavora già insieme a persone che hanno lo stesso interesse per la libertà di Cuba» (leggi le organizzazioni degli esuli cubani al soldo dei servizi segreti Usa) .
E’ a posto, adesso, la Signorina Castro, è al posto giusto, è a tempo pieno nella Cia. Verrà l'”Operazione Peter Pan” (finalizzata a togliere i bambini «dagli artigli del comunismo»); verrà la “Fondazione Martha Abreu” (mascherata, come tutte le altre, da associazione umanitaria), totalmente e abbondantemente finanziata «da noi», leggi Cia.
Una vera pacchia, per la spia di nome Castro, nome in codice “Donna”. Finché arrivò la “catastrofe”, da lei riassunta nelle due nuove, deplorevoli parole : “Coesistenza pacifica e Contenimento”, gennaio 1969. Usa e Urss inaugurano un nuovo corso, «puntualissimi vennero da me due agenti della Cia. Si presentarono semplicemente come l’Agente A e l’Agente B». Senza preamboli e nessuna «delicatezza», le dicono questo: che il confronto tra il governo Usa e Cuba
ha preso un’altra piega e quindi lei deve piantarla e anzi fare dichiarazioni consone al clima della “distensione” in atto e magari giurare che il comunismo non minaccia affatto l’America latina…
E’ la fine di “Donna” e anche dei lauti fondi della “Fondazione”, la Signorina Castro non serve più allo scopo, licenziata su due piedi; finisce a fare la commessa presso la Mini Price Pharmacy. Non senza grande dispiacere; e non senza aver tentato di implorare dal senatore Helms – sì proprio il promotore della legge Helms-Burton, ancora più restrittiva in materia di maledetto “bloqueo” – il mantenimento di quelle «risorse che abbiamo chiesto per combattere il comunismo e che ora ci vengono negate e ridotte senza spiegazione». Lettera firmata “rispettosamente Juanita Castro”: «Ricevetti come risposta il più totale silenzio».
Libro senza onore. La spia della Cia di nome Castro ha perlomeno dimenticato di aggiungere un’appendice alla storia qui raccontata. Magari intitolata: il prezzo del terrorismo targato Usa a Cuba. Dimenticato di segnalare, così, en passant , che quel terrorismo lì è costato lacrime e sangue, nel senso letterale del termine. Ci sono dati, numeri, rapporti ufficiali, denunce circostanziate presentate anche all’Onu. Bombe incendiarie da aerei statunitensi sganciate sul territorio cubano già a partire dal 1959; un cargo francese che nel 1960 esplode all’Avana (75 morti e oltre 200 feriti); nel ’61 sbarco (fallito) alla Baia dei Porci; e a seguire, per tutti gli anni Sessanta, è in atto quella ininterrotta campagna terroristica – interamente finanziata dalla Cia con 50 milioni di dollari l’anno – denominata “Operazione Mangusta” (saltano in aria zuccherifici, viadotti ferroviari, magazzini, campi di canna da zucchero, navi sovietiche); né mancano atti di guerra chimica e batteriologica; il 6 ottobre 1976 esplode in volo un aereo della Cubana (muoiono 73 persone, tra cui l’intera squadra nazionale giovanile di scherma); nel 1997 numerose bombe sono lanciate contro alberghi e strutture turistiche, tra le vittime anche il nostro connazionale Fabio Di Celmo; nel 2000, per mano del famigerato Posada Carriles, ennesimo tentativo – ce ne furono oltre 600 – di assassinare Castro durante una conferenza all’Università di Panama (15 chili di esplosivo e duemila studenti presenti). Tanto per citare, è di 3.478 morti e 2.099 invalidi permanenti il conto del terrorismo Cia a Cuba. Senza calcolare l’infinita ferita causata da quel “Blocco” che dura da sessant’anni (il più lungo della storia, con un danno economico intorno ai 90.000 milioni di dollari, oltre 4 milioni nel solo 2006)…
Libro chiuso. A lettura finita ci viene in mente, chissà perché, quella frase di Sartre: «L’anticomunista è un cane».


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Georgejefferson
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A proposito di propaganda ecc...

Ma i cubani hanno esportato in paesi per circa un miliardo di persone "guerriglia" oppure "terrorismo" ?

E' no perche le parole sono importanti.

Puo essere che nei piani di neolingua degli ebrei sionisti di conquistare il mondo si usino le parole in modo diverso a seconda del contesto di utilita alla propaganda. A "guerriglia" hanno creato associazione nell'immaginario del buono (i buoni che si ribellano ai cattivi) mentre invece a "terrorismo" il contrario circa.

Non si capisce tanto, pensando a quanti fanatici guerriglieri e quanti disastri, e se fosse con dolo? Cioe volonta di sterminare per soldi e potere? Se tengono nascoste queste cose e i documenti declassificati dagli americani lo provano (sempre se non ci sono ritocchi, pensiamo ai ritocchi eventuali verso i nazisti) sarebbero meritevolo dello stigma di terroristi.

Come "colpo di stato" vs " rivoluzione" fanno associare buono / cattivo come gli pare nell'immaginario, potrebbero chiamare colpo di stato un evento per abbruttirlo nell'immaginario, o il contrario con rivoluzione.

Se la storia la scrivono i vincitori, se fosse scritta dai vinti sarebbe merda uguale...insomma.

E se nel Cile fosse stata una rivoluzione, e non colpo di stato?


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reio
 reio
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vai george, continua così
mi concentrerei più sull'italiano che sull'inglese


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Georgejefferson
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Insomma, a parte l'attenzione e interesse sulla mia persona, ho capito che non ti va di tradurre il documento declassificato dalla National Security Archive, della George Washington University, reio.

Ho capito, peccato va be non fa niente.


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reio
 reio
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Insomma, a parte l'attenzione e interesse sulla mia persona, ho capito che non ti va di tradurre il documento declassificato dalla National Security Archive, della George Washington University, reio.

Ho capito, peccato va be non fa niente.

se proprio ci tieni te lo posso anche tradurre, ma credo tu sia piu interessato a prendere per il culo


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Georgejefferson
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Se lo traduci io ti ringrazio, lo leggo volentieri e magari ci trovo la prova di certe ipotesi che sospetto (sempre se non sia stato ritoccato ecc..), o magari no, boh.

Al massimo ognuno ne trae quello che vuole con la sua testa, non centrano tanto le mie intenzioni ipotetiche o presunte tali (cioè la mia persona) con i "dati" e i "fatti".


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mincuo
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Insomma, a parte l'attenzione e interesse sulla mia persona, ho capito che non ti va di tradurre il documento declassificato dalla National Security Archive, della George Washington University, reio.

Ho capito, peccato va be non fa niente.

se proprio ci tieni te lo posso anche tradurre, ma credo tu sia piu interessato a prendere per il culo

Non penso che prenda per il culo. Forse intenderebbe, magari.
Ma ci vuole un minimo anche per quello.
E' proprio così lui poveraccio.


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mincuo
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E inoltre tra le poche cose buone fatte dal regime c'è l'istruzione, quindi c'era un capitale umano, che solo l'ottusità bieca di quei satrapi non ha mai valorizzato.

In effetti nei Paesi del "socialismo reale" mi pare che l'istruzione sia stato un settore ben curato, così come l'attività fisica

L'istruzione primaria e in buona parte secondaria. Non quella terziaria.
Salvo qualche area e Paese e/o Università particolari.
(Cina esclusa, dove quella terziaria è alta, ma quello è un regime diverso, di comunista ha solo il nome e parte dell'apparato di controllo).


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Georgejefferson
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Insomma, a parte l'attenzione e interesse sulla mia persona, ho capito che non ti va di tradurre il documento declassificato dalla National Security Archive, della George Washington University, reio.

Ho capito, peccato va be non fa niente.

se proprio ci tieni te lo posso anche tradurre, ma credo tu sia piu interessato a prendere per il culo

Non penso che prenda per il culo.
E' proprio così poveraccio.

Poveretto fa piu effetto di poveraccio, accentra meglio l'attenzione. Per esempio, paradiso fa piu effetto di Bengodi. Per batista e cuccioli americani la propaganda anticapitalista usa di piu paradiso.


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Georgejefferson
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Comunque, quel Castro...non ha mai valorizzato i potenziali QI cooptabili per la causa dell'efficenza e livello come da parametri americani.

E ci credo che i migliori se riuscivano scappavano.


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