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ACTA: il Parlamento europeo respinge l’accordo


AlbaKan
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...per ora!

La libertà degli utenti internet è – per il momento – salva. Il Parlamento europeo, chiamato oggi a pronunciarsi sull’Acta, ha infatti respinto il trattato anti-contraffazione a larga maggioranza.

E’ la prima volta che il Parlamento esercita le sue nuove competenze in materia di trattati commerciali internazionali: 478 deputati hanno votato contro l’Acta, 39 a favore e 165 si sono astenuti.

”Sono molto felice che il Parlamento abbia deciso di seguire la mia raccomandazione di respingere Acta”, ha affermato il relatore David Martin (gruppo parlamentare S&D) dopo il voto. “Tuttavia – ha aggiunto il relatore – l’Unione Europea deve trovare vie alternative per proteggere la proprietà intellettuale. Sosterrò sempre le libertà civili rispetto alla protezione del diritto di proprietà intellettuale”, ha infine concluso Martin.

La finalità del trattato era quella di rendere uniformi le leggi internazionali che regolano la proprietà intellettuale, così da poter disporre di strumenti più incisivi per contrastare la pirateria e la contraffazione on-line. Se l’Acta fosse stato approvato, ci sarebbe stata una pericolosa ingerenza non solo delle multinazionali titolari dei diritti d’autore, che avrebbero potuto agire in proprio, senza l’intervento dell’autorità giudiziaria, ma anche delle autorità nazionali di controllo sulle telecomunicazioni (in Italia è l’Agcom), con responsabilità anche di tipo penale per gli internet provider, che sarebbero così stati ritenuti corresponsabili delle attività degli utenti e di conseguenza avrebbero aumentato il controllo della rete e la censura dei contenuti pubblicati on-line.

Durante la discussione sull’Acta, il Parlamento Europeo era stato sottoposto a forti pressioni da parte di migliaia di cittadini europei che chiedevano la bocciatura le testo, con manifestazioni per strada, e-mail ai deputati e telefonate ai loro uffici. Il Parlamento ha anche ricevuto una petizione firmata da 2,8 milioni di cittadini di tutto il mondo, che si opponevano alla ratifica dell’accordo internazionale, negoziato in segreto tra gli Stati della Ue, Stati Uniti, Australia, Canada, Giappone, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del Sud e Svizzera. Con il voto odierno, né l’Unione Europea, né i suoi Stati membri, potranno far parte dell’accordo.

http://www.eilmensile.it/2012/07/04/acta-il-parlamento-europeo-respinge-laccordo/


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Andrea85
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Post: 61
 

Questa porcheria (almeno nella concezione originale) prevedeva "responsabilità anche di tipo penale" non solo per gli ISP ma anche per i singoli utenti colti a violare il copyright, anche senza scopo di lucro.
Ed il bello è che se alcuni documenti del trattato non fossero trapelati e successivamente pubblicati da WikiLeaks forse non sapremmo ancora niente: perfino il parlamento europeo e i parlamenti nazionali furono tenuti all'oscuro dal consiglio europeo, dalla commissione europea e dagli stessi governi nazionali, che ne erano a conoscenza.

A qualcuno potrebbe interessare chi ha votato a favore di questa mostruosità, ecco la lista (grazie a Torrent Freak):


Francia (tutti del PPE)

Michel DANTIN
Rachida DATI
Nora BERRA
Alain CADEC
Jean-Pierre AUDY
Marielle GALLO
Jean-Paul GAUZÈS
Françoise GROSSETÊTE
Brice HORTEFEUX
Philippe JUVIN
Alain LAMASSOURE
Agnès LE BRUN
Constance LE GRIP
Véronique MATHIEU
Maurice PONGA
Franck PROUST
Dominique RIQUET
Jean ROATTA
Dominique VLASTO
Marie-Thérèse SANCHEZ-SCHMID
Elisabeth MORIN-CHARTIER

Germania (tutti del PPE)

Albert DESS
Karl-Heinz FLORENZ
Michael GAHLER
Werner LANGEN
Klaus-Heiner LEHNE
Bernd POSSELT
Godelieve QUISTHOUDT-ROWOHL
Manfred WEBER

ITALIA (tutti del PPE tranne Allam)

Magdi Cristiano ALLAM (Europa della Libertà e della Democrazia)
Carlo CASINI
Tiziano MOTTI
Fiorello PROVERA
Crescenzio RIVELLINI

Altri

Hannu TAKKULA
Finlandia, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa

Vital MOREIRA
Portogallo, Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici

Bill NEWTON DUNN
Regno Unito, Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa

Bendt BENDTSEN
Danimarca, PPE

Niki TZAVELA
Grecia, Europa della Libertà e della Democrazia

Comunque da citare anche compagnie e organismi coinvolti (grazie a Wikipedia): MPAA, RIAA (la SIAE americana), eBay, Google, Intel, News Corporation, Sony, Time Warner, Verizon. Uno scenario da libro distopico.


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fabiodellalazio
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Post: 141
 

Non ho ben capito degli italiani chi ha votato......tutti tranne allam e poi allam viene messo nella lista dei favorevoli, forse è un altro? ma quanti allam abbiamo in europa?


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Andrea85
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@fabio
Si intendeva che nel gruppo italiano dei favorevoli alla porcata sono tutti appartenenti al PPE (Partito Popolare Europeo) tranne Magdi Allam che è di un altro gruppo, MA ha comunque votato a favore.
Per fortuna di Allam ne abbiamo uno solo! 😆


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fabiodellalazio
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Post: 141
 

Per fortuna davvero 😉


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Andrea85
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Addio ACTA, benvenuto CETA?

Il ritorno del famigerato Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA), a pochi giorni dalla sonora bocciatura del Parlamento Europeo. Le stesse autorità del Vecchio Continente potrebbero avere intenzione di sfruttare l'imminente accordo commerciale con il Canada per introdurre nuovamente le principali misure di tutela delle proprietà intellettuale e industriale.

Link Punto Informatico

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Sviluppi, sempre da PI

Nel trattato commerciale con il Canada non verranno incluse le misure per la tutela della proprietà intellettuale su Internet. Un portavoce europeo smentisce la riproposizione di ACTA nel nuovo CETA, emerso online in una versione vetusta.


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