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Tao
 Tao
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Da Rassegna di Arianna del 31-8-2015 (N.d.d.)

Martedì scorso, Amnesty International ha pubblicato un rapporto che documenta come in Arabia Saudita siano state giustiziate 102 persone nei primi sei mesi del 2015, in netta crescita sul 2014; 26 esecuzioni solo in agosto in un crescendo sempre più rapido.

Secondo lo studio, è il pessimo sistema giudiziario saudita a facilitare il moltiplicarsi delle decapitazioni; circa la metà dei giustiziati negli ultimi anni è straniero, con poca o nulla conoscenza della lingua, cosa che li ha danneggiati in maniera determinante durante il processo senza che nessuno se ne curasse minimamente. Malgrado Amnesty abbia cercato di contattare i ministeri dell’Interno e della Giustizia, non solo ha avuto negato l’accesso al Paese, ma non ha ottenuto alcuna risposta in merito all’applicazione della pena di morte.

L’Arabia Saudita è un Paese chiuso, la cui casa reale considera il regno e le sue ricchezze una proprietà personale, e i sudditi oggetti privi di ogni diritto. Concetti come libertà di espressione, di voto, di culto sono chimere sconosciute come ogni più elementare diritto civile, ed il dissenso, di qualunque tipo, è represso nel modo più brutale.

L’Arabia Saudita è il Paese che ha sponsorizzato, finanziato e armato bande di terroristi in tutto il mondo, causando un numero incalcolabile di morti e distruzioni immani per perseguire i propri cinici disegni di potere.

L’Arabia Saudita è il Paese che ormai da cinque mesi conduce un’aggressione spietata contro lo Yemen, reo di essersi liberato dal regime-fantoccio attraverso cui Riyadh lo dominava. Un’aggressione proditoria e senza alcuna legittimazione, che ha causato e causa morti a migliaia fra la popolazione civile ed enormi distruzioni, e che ora sta provocando una crisi umanitaria spaventosa, voluta per piegare la resistenza di un Popolo che non vuole cedere.

Questo è il Paese che viene considerato dall’Occidente un alleato; un elemento di stabilità, pilastro di un fantomatico fronte di Stati arabi “moderati”, costituito da spietate dittature e regni assolutisti, dove la libertà è sconosciuta e la repressione sanguinosa regola.

Salvo Ardizzone

via http://www.giornaledelribelle.com/


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I siriani sono vicini agli arabi (Arabia Saudita) in tutti i sensi rispetto che all'Europa, ma visto che in quest'ultima gli stranieri non vengono impiccati, diversamente dagli autoctoni, la preferiscono. 👿
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SeveroMagiusto
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I siriani sono vicini agli arabi (Arabia Saudita) in tutti i sensi rispetto che all'Europa, ma visto che in quest'ultima gli stranieri non vengono impiccati, diversamente dagli autoctoni, la preferiscono. 👿
117

I Sauditi non sono molto ben visti in M.O. e i Siriani non li amano affatto. Purtroppo i Siriani sono costretti a volte a recarsi in Arabia Saudita per motivi di lavoro o religiosi, ma mi creda, nonostante l'enorme differenza di ricchezza fra i due Paesi, non farebbero mai a cambio.
E questo è anche uno dei motivi per i quali, se la situazione dovesse normalizzarsi in tempi brevi, i Siriani se ne torneranno per la maggior parte nel loro Paese, pronti a ricominciare da zero. Altrimenti dovranno "adattarsi" a vivere in Paesi molto diversi dal loro.
Sicuramente per motivi di "assimilazione culturale", se così vogliamo chiamarla, i Siriani si sentono vicini all'Occidente più che non ai beduini arricchiti che vivono nella penisola arabica. A parte per le vicissitudini di carattere coloniale (prima con gli Inglesi, poi con i Francesi), gli influssi che giungono da Ovest sono massicci e continui. I prodotti industriali, a parte quelli provenienti dall'estremo Oriente o quei pochi di produzione nazionale, vengono da Europa e Stati Uniti. E ovviamente i programmi televisivi hanno la loro grossa responsabilità nel contaminare il modo di vita tradizionale. D'altronde è successo anche da noi (e sta continuando ad accadere) in un passato recente di aver attirato come mosche al miele grazie ai programmi di "mamma RAI" decine di migliaia di Albanesi e Maghrebini, che arrivati sulle nostre coste pensavano di sbarcare in paradiso...


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Mi è impossibile dialogare con chi non mi sta ad ascoltare. Severomagiusto La Mecca è in Arabia Saudita e non in un paese europeo.
Per equilibrio, più che della RAI la responsabilità è delle tv commerciali, in primis quelle del maniaco sessuale brianzolo, votato in prima battuta da circa 18.000.000 di acefali.
Mi risulta, anche quando ci sono stata, che la seconda lingua parlata in Siria sia il francese e non lo svedese o qualsiasi altra lingua di un qualsiasi altro paese nord europeo, ma questo è spiegabile con la manipolazione dei mass media. Perché la Merkel e non Hollande offre ospitalità ai siriani?
Vogliamo svegliarci o no?


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SeveroMagiusto
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Mi è impossibile dialogare con chi non mi sta ad ascoltare.

Su questo siamo d'accordo.
Su altre cose anche.
Sui modi proprio no.


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Mi è impossibile dialogare con chi non mi sta ad ascoltare.

Su questo siamo d'accordo.
Su altre cose anche.
Sui modi proprio no.

Due su tre non è male!
Abbiamo vinto! Gli altri si dichiarano vincitori con un terzo del 50%. 😉


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