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Armi chimiche:casus belli o pretesto per armi a antiAssad?


marcopa
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Qualche mio appunto riassuntivo sul tema dell' allarme per le armi chimiche.

marcopa

Armi chimiche: casus belli o pretesto per armare i “ribelli” ?

Obama ieri ha fatto una conferenza stampa a sorpresa sulla politica estera. Negli ultimi giorni era attaccato dai media e da ambienti politici sulla Siria ma anche sul lager a Quantanamo dove da molte settimane c’e’ una protesta con rivolte e scioperi della fame e 4 prigionieri, probabilmente detenuti con motivazioni giuridiche discutibili, sono in fin di vita.

Secondo le agenzie di stampa Obama avrebbe detto “In Siria usate armi chimiche, non sappiamo da chi, dove, come “.

Io non ricordo alcuna frase di Obama dove viene dato per certo l’ uso di armi chimiche da parte dell’ esercito governativo siriano.

Queste parole di Obama sono state divulgate all’ opinione pubblica italiana con varie interpretazioni. Qualche volta è stata sottolineata la prudenza rispetto all’ atteggiamento della Gran Bretagna e di chi spinge per l’ intervento militare, qualche volta è stato sottolineato il cambio di strategia della Casa Bianca, in altre occasioni è stato spiegato che il cambio di strategia sulla Siria potrebbe arrivare se arriveranno prove (cioè finora non c’e’ il cambio di strategia, finora non c’e’ nessuna prova che le armi chimiche siano state usate dal governo siriano).

L’ ambiguità è voluta e studiata, la confusione è parte della strategia.

Anche l’ obiettivo dell’ allarme non è certo.

Per esempio a fine novembre 2012 fu scritto addirittura che le armi chimiche erano pronte ad essere sganciate dall’ aeronautica siriana, mancava solo l’ ordine di Assad. Un ordine imminente perché se il gas Sarin non veniva utilizzato entro pochi giorni tutto il lavoro di assemblaggio diventava inutile, le armi sarebbero diventate inutilizzabili.

Il 4 dicembre i ministri degli esteri della Nato votarono per l’ installazione dei missili Patriot in Turchia, decisione che vedeva Germania e Olanda molto perplesse. I Patriot vennero presentati come una difesa dalle armi chimiche ma la loro installazione fu presa in considerazione dopo la crisi tra Turchia e Siria che vide un ( presunto) reciproco scambio di bombardamenti con morti da entrambe le parti e il dirottamento e sequestro della Turchia di un aereo di linea russo diretto a Damasco.

L' associazione tra Patriot e armi chimiche non esisteva prima dell' ultima settimana.Fu usata solo per fare passare la decisione (nell' opinione pubblica e forse anche nel consiglio Nato)

Dopo il voto della Nato l’ allarme per le armi chimiche svanì nel nulla.

Anche questa volta quindi l’ allarme potrebbe essere solo finalizzato alla decisione che l’ Unione Europea dovrà prendere entro maggio sull’ abolizione dell’ embargo alle armi “ribelli”, e ad una scelta analoga, armi ai “ribelli” degli Stati Uniti.

Sottolineo che Kerry prima dell’ incontro degli “Amici della Siria” del 20 aprile ha illustrato al Senato USA la posizione del suo governo sulla fornitura delle armi alle milizie anti-Assad.

In Italia mai il Parlamento è stato informato su questo tema che invece l’ ex ministro degli esteri Terzi, Monti, sia in veste di premier sia in veste di ministro degli esteri, e la viceministro aglii esteri Dassù (Pd) hanno discusso a nome del nostro paese con i rappresentanti degli altri paesi europei.

La prossima discussione tra i ministri dell’ Unione avverrà sicuramente entro un paio di settimane, voglio sperare che il parlamento ne discuta, e la nuova ministro degli esteri Bonino è stata nominata proprio per facilitare la digestione delle strategie della Nato tra i distratti “pacifisti” italiani.


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