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Auto, crollano le immatricolazioni


Luca Martinelli
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1984
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Ancora un mese nero per il mercato dell'auto. A giugno le immatricolazioni hanno registrato un crollo del 24,42% rispetto allo stesso mese del 2011. A comunicarlo è la motorizzazione civile. La Motorizzazione ha immatricolato, a giugno 2012, 128.388 autovetture, contro le 169.870 immatricolate nel 2011. A maggio 2012 sono state invece immatricolate 147.707 autovetture, con una variazione di -13,90% rispetto a maggio 2011, durante il quale ne furono immatricolate 171.558.

Nel periodo gennaio-giugno 2012, le immatricolazioni di auto hanno registrato un calo del 19,73% rispetto al corrispondente semestre del 2011. In totale la Motorizzazione ha immatricolato 814.179 autovetture, con una variazione di -19,73% rispetto al periodo gennaio-giugno 2011, durante il quale ne furono immatricolate 1.014.299.


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AB
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Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 31
 

Ancora un mese nero per il mercato dell'auto. A giugno le immatricolazioni hanno registrato un crollo del 24,42% rispetto allo stesso mese del 2011. A comunicarlo è la motorizzazione civile. La Motorizzazione ha immatricolato, a giugno 2012, 128.388 autovetture, contro le 169.870 immatricolate nel 2011. A maggio 2012 sono state invece immatricolate 147.707 autovetture, con una variazione di -13,90% rispetto a maggio 2011, durante il quale ne furono immatricolate 171.558.

Nel periodo gennaio-giugno 2012, le immatricolazioni di auto hanno registrato un calo del 19,73% rispetto al corrispondente semestre del 2011. In totale la Motorizzazione ha immatricolato 814.179 autovetture, con una variazione di -19,73% rispetto al periodo gennaio-giugno 2011, durante il quale ne furono immatricolate 1.014.299.

Molto semplice: abbiamo già abbastanza automobili, e lo sapevamo da un pezzo. Quindi nazionalizziamo la Fiat, almeno quel che ne resta in Italia, prima che Marchionne porti anche quello all'estero, ridimensioniamo la produzione di autoveicoli in base all'effettiva domanda e convertiamo il resto degli impianti per la produzione di pannelli fotovoltaici, attualmente li importiamo quasi tutti dalla Germania e dalla Spagna.
Risultato: la Fiat va a prenderla sotto la coda come merita, non si licenzia nessuno, lo stato e i cittadini ci guadagnano e acceleriamo l'indipendenza energetica, alla faccia del petrolio e dei cinesi e degli altri che ne dominano il mercato.
Nel 1962 il governo Fanfani su istanza di Aldo Moro e pressione del PSI (entrambi non certo comunisti) nazionalizzò la produzione dell'energia elettrica e creò l'Enel.
Sveglia italiani, per cortesia sveglia!
Andrea


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14379
 

Nel 1962 il governo Fanfani su istanza di Aldo Moro e pressione del PSI (entrambi non certo comunisti) nazionalizzò la produzione dell'energia elettrica e creò l'Enel.
Sveglia italiani, per cortesia sveglia!"

nazionalizzare? Un altro buon motivo per sbarazzarsi di loro....fortuna che sono arrivati i primi tecnici con Amato a "mostrare la via"....


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frankieboy85
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 229
 

Però le immatricolazioni delle Ferrari non credo siano calate...

Il mondo viene diviso in due blocchi: "le plutonomie, nelle quali la crescita economica è alimentata e in larga misura consumata dai ricchi, e il resto". Nel mondo anglosassone "plutonomico" non ha senso parlare di consumatore medio: " ci sono dei consumatori ricchi, poco numerosi, ma che rappresentano una parte gigantesca e sproporzionata del reddito e del consumo". E poi ci sono gli altri, i "non-ricchi, queste moltitudini che non ricevono che una frazione estremamente ridotta della torta". I ricchi fanno girare il mondo: "sono le braccia muscolose degli imprenditori-plutocrati che sostengono la terra, che questo piaccia o no". Quanto agli altri, "indipendentemente da ogni giudizio morale, le disuguaglianze di reddito fanno sì che questo gruppo pesi molto meno sui dati complessivi".


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