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CH - mediare tra USA e Corea del Nord


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http://www.ticinonews.ch/svizzera/405434/leuthard-vuole-mediare-tra-kim-e-trump

Leuthard vuole mediare tra Kim e Trump
La presidente della Confederazione lo ha annunciato oggi in conferenza stampa: "È giunto il momento di sedersi al tavolo"

Redazione - 4 settembre 2017

La Svizzera è pronta a mediare nel conflitto tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. Lo ha annunciato questa mattina la presidente della Confederazione Doris Leuthard durante una conferenza stampa organizzata con i correspondenti esteri in Svizzera.

Da tempo la Svizzera sorveglia la linea di demarcazione tra la Corea del Sud e la Corea del Nord, sostenendo l'armistizio tra i due paesi.

Lo scorso agosto il Dipartimento degli esteri aveva annunciato che la Confederazione intratteneva relazioni diplomatiche con le parti interessate ed era pronta a intervenire qualora la stabilità e la pace nella regione fosse minacciata.

"È giunto il momento di sedersi al tavolo" ha dichiarato oggi la ministra. "Grandi potenze hanno grosse responsabilità".


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https://www.bluewin.ch/it/news/estero/2017/9/4/corea-del-nord--svizzera-pronta-a-mediare.html

Corea del Nord, Svizzera pronta a mediare
La Svizzera è pronta ad assumere un ruolo di mediatore nella crisi nordcoreana, accogliendo per esempio discussioni a livello ministeriale. Lo ha detto la presidente della Confederazione Doris Leuthard.

ats - 4 settembre 2017

"Siamo pronti a proporre i nostri servizi quali mediatori", ha affermato Leuthard in una conferenza stampa. "È ora di sedersi intorno a un tavolo".

La ministra dei trasporti e dell'ambiente ha ricordato che osservatori militari svizzeri sono stati schierati sulla linea di demarcazione fra le due Coree e che la Confederazione ha - insieme alla Svezia - una lunga storia di diplomazia neutrale e discreta.

"Credo che nelle prossime settimane parecchie cose dipenderanno dall'influsso di Stati Uniti e Cina in questa crisi", ha proseguito la presidente della Confederazione, che ha messo in guardia da reazioni sproporzionate.

Per Leuthard le sanzioni non sono riuscite a convincere Pyongyang - che vede al potere Kim Jong-un, con trascorsi di studio in Svizzera - ad abbandonare il suo programma, nonostante le sofferenze causate alla popolazione.

"Penso che il nostro compito sia di cercare quali possibilità vi siano, poiché Twitter non sarà una strumento adeguato. Occorrerà agire in modo discreto", ha concluso.


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