Notifiche
Cancella tutti

Chi sono le Dame in Bianco


cubainforma
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1957
Topic starter  

www.cubainformazione.it
     
Arthur Gonzalez

Ogni cittadino del mondo si rende conto della grossolana manipolazione mediatica che fanno, gli USA ed il suo apparato di guerra psicologica, con le cosiddette Dame in Bianco.

Questo gruppuscolo fu creato dalla SINA di Washington all'Avana quando furono arrestati diversi elementi controrivoluzionari, addestrati, riforniti e finanziati per compiere atti provocatori contro il governo cubano. Immediatamente gli specialisti in questioni di sovversione ideologica idearono organizzare le mogli di questi prigionieri, al fine di tenere manifestazioni pubbliche che permettessero di avviare una campagna stampa internazionale contro Cuba, con il sostegno dei suoi principali alleati europei.

Non è casuale che il luogo scelto per concentrare queste donne fosse la chiesa cattolica di Santa Rita de Casi, che si trova in una delle zone più esclusive della capitale cubana, quartiere Miramar, un antico insediamento di persone dalla classe alta della società avanera, prima del 1959, ora occupata da missioni diplomatiche accreditate a l'Avana, residenze dei suoi funzionari, imprese straniere e agenzie stampa.

Tutti i membri della Dame in Bianco risiedono in quartieri molto lontani da quella chiesa e quindi i diplomatici stranieri si vedevano impediti a sostenerle, e la stampa a dar il via alla campagna.

Iniziarono così le camminate domenicali lungo il viale della Quinta Avenida per provocare la repressione della polizia contro di loro, qualcosa che non è mai accaduto e che viene attestato dall'assenza di foto o reportage d'agenzie di stampa che, in massa, accorrevano, per anni, alla farsa, insieme ai diplomatici di Germania, Repubblica Ceca, Gran Bretagna, Canada e, naturalmente, della SINA.

Nelle occasioni in cui Avana era sede di incontri internazionali o della visita di alti dignitari come i Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, la calca di giornalisti e fotoreporter (a tali camminate) competeva con quelli riuniti per dare copertura ai premi Oscar nel cineteatro Kodak, mancava solo il tappeto rosso.

Sono passati molti anni, il governo cubano ha rilasciato i detenuti, quello spagnolo ha accolto la maggior parte di loro con le loro famiglie, ma il business delle Dame in Bianco si mantiene; si tratta di una formula per continuare la corrente d'opinione contro la rivoluzione cubana, anche se non ci sono gli argomenti.

Quando quasi tutte le donne appartenenti al gruppuscolo andarono in Spagna, la presidente Laura Pollan iniziò a reclutare altre donne per mantenere il quorum richiesto per le camminate, ricevendo da Miami più soldi per pagare coloro che soddisfacevano le sue richieste.

Alla morte di Laura, prese il suo posto l'incolta e maleducata Berta Soler, che rapidamente s'impossessò delle finanze interne con l'aspirazione di acquistarsi una casa in una zona residenziale e lasciarsi alle spalle il quartiere popolare di Alamar, dove vive.

Litigi e battibecchi hanno segnato lo sviluppo del piccolo gruppo, composto da donne di bassa caratura, scarsa educazione formale, cultura ed intelletto, qualcosa dimostrato negli interventi della stessa Berta e nell'agire quotidiano dei suoi subordinati.

Vari sono stati i video postati in Youtube che dimostrano questo, ma il più recente in cui danno un "meeting di ripudio" alla fondatrice Alejandrina Garcia de la Riva, ha scatenato il pandemonio all'estero.

Oggi le donne costituiscono il 49,9% della popolazione cubana, con poco più di 6 milioni di persone, in modo che le 260 donne delle Dame in Bianco non rappresentano per nulla quella massa di cubane.

Dopo il trionfo della Rivoluzione, nel 1959, le donne costituiscono il 70% dei professionisti e tecnici della popolazione economicamente attiva e il 34% dei dirigenti. Sono femmine il 70% dei lavoratori nelle istituzioni giudiziarie, il 77,8% dei funzionari, il 60% dei medici, il 70% degli insegnanti a tutti i livelli scolari; Il 50% dei laureati in scienze naturali e matematiche; sono il 53% nel sistema della scienza ed innovazione tecnologica; il 70% di economia, il 75% di medicina, il 65% di scienze sociali e umanistiche.

Se dopo tanti anni e centinaia di migliaia di dollari, l'incolta e maleducata Berta Soler non ha potuto captare nessuna professionista, lavoratrice statale, o studenti universitari, ognuno può trarre le proprie conclusioni.

Alla fine si compie quanto espresso da José Martí quando affermò: «... si nota sempre che coloro che non possiedono una qualità, sono quelli che mettono più impegno a simularla".


Citazione
Condividi: