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Con i raid in Libia Obama tira volata alla Clinton?


marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8299
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Il punto interrogativo è mio, ma la domanda mi sembra molto sensata.

Marcopa

http://www.secoloditalia.it/2016/08/i-raid-libia-obama-tira-volata-hillary-clinton-per-casa-bianca/

Con i raid sulla Libia Obama tira la volata a Hillary Clinton per la Casa Bianca
di ANTONIO PANNULLO

lunedì 1 agosto 2016 - 19:50

I raid anti-isis continueranno fino a che saranno richiesti dal governo di unità libico, che altrimenti sarebbe saltato: «’Non c”e una fine in questo momento», dice Peter Cook, il portavoce del Pentagono, sottolineando che al frequenza dei raid sarà coordinata con le «autorità» libiche. I raid americani contro l’Isis a Sirte chiesti e ottenuti dal premier libico Fayez al Sarraj lo aiutano a consolidare il potere nel Paese, ma anche la candidata democratica Hillary Clinton con la sconfitta dell’Isis in Libia favorita dai caccia Usa può portare acqua al suo mulino. È l’analisi di Mattia Toaldo, del European Council on Foreign Relations (Ecfr) in una intervista all’Ansa. «La richiesta di Tripoli a Washington per colpire con raid aerei l’Isis segna le difficoltà delle milizie di Misurata, che hanno subito nell’offensiva molte vittime, 350 miliziani uccisi e oltre 2.000 feriti. L’avanzata dentro Sirte è difficile, e una città da sola non può pagare questo prezzo di sangue», sottolinea Toaldo. L’Isis, inoltre, colpisce gli avversari con ordigni artigianali (Ied), autobomba e attentati suicidi: «Un tipo di battaglia suicida che causa ingenti danni. Certo, rispetto a questa tattica i raid aerei possono fare poco ma potrebbero aprire la strada a una nuova e decisiva avanzata».

I raid sulla Libia chiesti dal debole governo
E il fatto che l’intervento Usa sia stato governato da Sarraj, dà al premier “nuova linfa”, in particolare dopo le imponenti manifestazioni contro l’intervento francese a Bengasi, dove Haftar e i suoi alleati combattono l’Isis ma anche milizie islamiste «che non hanno nulla a che fare con Abu Bakr al Baghdadi». La sorte del governo di unità è appesa a un filo, e il premier designato «rischiava di arrivare a fine agosto con una situazione di grande difficoltà, a causa della crisi economica e di sicurezza». Ma oggi ha incassato anche il benestare della Noc, l’ente nazionale petrolifero libico, all’intesa mediata da Sarraj per la riapertura dei pozzi petroliferi nell’est, che potrebbe riportare la produzione a a 900mila barili al giorno. «Se riesce anche a conquistare Sirte, gli rimarrà di portare la luce nelle case per arrivare alla vittoria» e al consolidamento del potere del suo governo, sottolinea l’analista. Per quanto riguarda gli Usa, «non credo che siano pronti a una escalation. I raid di oggi sono stati mirati come quelli del recente passato. La novità è che adesso hanno il via libera di Tripoli. E se i libici riusciranno sconfiggere l’Isis a Sirte, come hanno fatto a Falluja, l’amministrazione Obama riuscirà a portare acqua al mulino di Hillary Clinton e della sua campagna elettorale», conclude Toaldo.

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Citazione
Jor-el
Prominent Member
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Post: 990
 

Con i raid sulla Libia Obama tira la volata a Hillary Clinton?

Sì!
E' lo stile Clinton. Sempre l'estate prima delle elezioni Bill ha bombardato. E Obama altro non è stato che una versione light di Clinton.


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marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8299
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In realtà l' intervento USA in questo momento non sembrava urgente,

l' Isis a Sirte sembrava già in difficoltà e sarebbe stato più utile riavvicinare le diverse fazioni libiche tra loro.

Comunque l' Italia è coinvolta, ed è necessario chiarire come e contestare il nostro impegno.

Ripeto, oggi e/o domani alla Camera discutono di politica estera.

Speriamo che il dibattito sia partecipato,

ieri Sinistra Italiana è stata assente al dibattito,

e che esca sui media nazionali...non solo su Comedonchisciotte.org

Marcopa


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oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3172
 

A me pare che si voglia mettere molta carne ( altrui ) al fuoco, favorendo l'emergere e lo svilupparsi di situazioni critiche, per poi al buon momento procedere a bombardare a tappeto, radendo al suolo tutto: l'abbiamo già visto ( molte ) altre volte...insomma si puo' anche pensare ad un modello tipo: bombardo la Libia, i terroristi libici mi 'aiutano' a fare un bel false flag, poi ho la mano libera su tutto: specie se accuso i servizi siriani nel frattempo di averci messo del loro...


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1Al
 1Al
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 633
 

Come ho già scritto nell'altro topic, si tratta solo di un'operazione pubblicitaria e propagandistica. Gli americani sono maestri in queste cose. Ma ormai non incantano più come una volta. Ma c'è anche una volontà di rispondere ai successi russi in Siria. Solo che a differenza dei russi, non credo che gli americani vogliano davvero eliminare la minaccia terroristica in Libia, che del resto hanno creato 5 anni fa. È tutto un bluff.


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