Dopo la sgambettatrice...la razzista

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Criticano una giornalista venezuelana per il suo razzismo, ma nascondono il suo anti-chavismo!

Leggiamo sul quotidiano spagnolo "El Pais", che una giornalista venezuelana, Yael Farache, ha ricevuto dure critiche, sui social media, per i suoi commenti razzisti in un video divenuto fenomeno virale su Facebook.

In esso, la giornalista narra -in tono di denuncia- come in un franchising di abbigliamento, con sede a Miami, erano scomparsi gli spogliatoi differenziati per uomini e donne.

"Oggi mi è successa una cosa super-rara in un negozio, in Urban Outfitters. Vado in un negozio, prendo due o tre abiti, vado al spogliatoio e la persona che è responsabile dello spogliatoio è un nero di due metri, una cosa così grande, parlando super ghetto (...) di molto brutto aspetto".

Il quotidiano spagnolo "El Pais" ha condannato l'atteggiamento razzista e classista della giornalista venezuelana. Tuttavia, non faceva allusione alla sua particolare e bizzarra interpretazione politica: secondo Yael Farache, in Venezuela non ci sono spogliatoi per le donne nei negozi privati per colpa del socialismo!

"E penso che nella mia testa a tutte le questioni politiche di sempre, no? Perché io sono una persona un pò ossessiva'. Questi socialisti (Chavisti) figli di puttana ... gli uomini e donne siamo tutti uguali, andiamo tutti sullo stesso spogliatoio, vero?"

Né "El Pais" né il resto dei media hanno convertito in notizia il video della sfortunata Yael Farache pubblicarono nulla sulle sua assurdità politiche ... molto in consonanza -di cero- con la linea editoriale di detti media.

Né è sembrato pertinente al "El País" criticare la giornalista venezuelano per considerare che "l'uguaglianza è grottesca" -come si legge nel suo web- o che "l'antisionismo e l'antisemitismo" sono la stessa cosa. Forse perché in questo coincidono?