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19 Ottobre 2015 20:31
E se Hamas volesse depistare dal disastro siriano ?
Hamas è legato ai Fratelli musulmani, vicinissimi alla Turchia, al Qatar.
Questi ultimi con l' Arabia saudita sono stati anche i grandi sponsor delle milizie integraliste-jihadiste contro Assad.
Ma la strategia siriana si è rivelata fallimentare, e l' intervento russo sta mettendo davanti al mondo questa verità.
Ma Occidente , paesi del Golfo e Turchia non lo ammetteranno mai, e Hamas in questo momento
distrae dal disastro profughi,
distrae dal disastro dei cristiani sotto attacco delle milizie integraliste,
distrae dal distrastro Nato-Golfo-Turchia compiuto in Siria
Ed Hamas fa parte della grande famiglia dei Fratelli Musulmani.
E se Hamas volesse depistare dal disastro siriano ?
Marcopa
da www.ansa.it
Mo: Hamas, intifada fino a liberazione Palestina
Hammad ironizza: "Allah è grande e il coltello vincerà". Israele, Hamas vuole ritorno ad attacchi suicidi
Redazione ANSA
TEL AVIV
19 ottobre 2015
18:12
"Questa intifada continuerà fino alla liberazione di Gerusalemme, della Cisgiordania e della intera Palestina. Sosterremo l'intifada di Gerusalemme col nostro lavoro e col nostro sangue". Così Fathi Hammad, un dirigente di Hamas. Hammad ha ironizzato sulla paura degli israeliani per i coltelli degli attentatori palestinesi e ha detto: "Allah è grande e il coltello vincerà".
Intanto un altro dirigente di Hamas, Mahmud a-Zahar ha detto di augurarsi che le violenze in corso sfocino in una ''intifada armata''. In una intervista a un sito web islamico di Gaza ha aggiunto che a suo parere i palestinesi devono nella fase attuale ricorrere alle armi ''perche' e' appunto quello che i sionisti stanno facendo''.
Israele, Hamas vuole ritorno ad attacchi suicidi - Hamas ha ordinato da Gaza alle sue cellule In Cisgiordania di riprendere gli attacchi suicidi. Lo ha appreso radio Gerusalemme da imprecisate 'fonti israeliane'. A Gaza intanto Hamas continua a sostenere ''la intifada'', ma si astiene ancora dal ricorrere al suo potenziale militare.
Israele convoca ambasciatore francese per Spianata - Il ministero degli affari esteri israeliano ha convocato l'ambasciatore francese in Israele Patrick Maisonnave in quello che è stato definito un "confronto aspro" dopo la proposta francese di osservatori internazionali sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Lo ha fatto sapere in portavoce del ministero Emmanuel Nahshon. Nel colloquio Israele ha ribadito la sua netta contrarietà - come già detto dal premier Benyamin Netanyahu - alla proposta francese. "Israele si oppone - ha spiegato Nahshon illustrando quanto detto a Maissonave - ad ogni mossa che non sia coordinata e avanzata senza la sua partecipazione in temi che riguardano i suoi vitali interessi". L'ambasciatore francese - secondo Nahshon - ha obiettato che il suo paese sta passando in rassegna idee su quello che ha definito " uno stallo continuo nel processo di pace".
19 Ottobre 2015 20:35
Paradossalmente Hamas è molto vicina anche all'Iran: gli ha dato anche quei razzi-bussolo che ogni tanto tiravano verso le colonie.
EDIT: contrordine, ho letto che proprio a causa del supporto per i ribelli l'Iran ha smesso di finanziare Hamas, che ora è foraggiato dalla solita Arabia saudita (la quale nel frattempo va a braccetto con Netanyahu stesso).
19 Ottobre 2015 20:56
Gli USA hanno venduto armi a Israele e all'arabia saudita nella stessa misura 1,9 mld di dollari.
Quindi per gli USA sono importanti tutti e due e oviamente i due andranno a braccetto contenti di questo. I saudi hanno la Mecca per cui tengono in pugno anche i musulmani.
In altre parole se Hamas è foraggiato dai saudi qualche favore ai sionisti glielo deve fare.
19 Ottobre 2015 22:19
Nonè vero, non è che Hamas vuole distrarre l'opioni pubblica occidentale dalla Siria ma è l'OPINIONE PUBBLICA OCCIDENTALE CHE NON VUOLE GUARDARE LA SIRIA. E' palese. La guerra in Siria c'è da 4 anni e i giornali l'hanno sempre ignorata.
Un consiglio a marcopa: non leggere più l'ANSA.
19 Ottobre 2015 23:43
La situazione palestinese mi appare che stia andando verso l'incendio per conto suo.
I moderati cattolici titolano:
Scontri a Gerusalemme: la risposta di un popolo che non ha più nulla da perdere
38303 ROMA-ADISTA. «L’escalation di violenze non è cominciata con l’uccisione di due coloni israeliani, è cominciata molto tempo fa ed è andata avanti per anni. Ogni giorno ci sono palestinesi uccisi, feriti, arrestati. Ogni giorno che passa il colonialismo avanza, l’assedio del nostro popolo a Gaza continua, oppressioni e umiliazioni si susseguono. Mentre molti oggi ci vogliono schiacciati dalle possibili conseguenze di una nuova spirale di violenza, io continuerò a chiedere che ci si occupi delle cause che stanno alla radice della violenza: la negazione della libertà del popolo palestinese».
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20 Ottobre 2015 1:08
Tutto sommato - sarà anche perchè la gente vede coi propri occhi lì - i giornali Israeliani (rispetto alla successiva manipolazione USA o nostrana) mi sembra che siano generalmente meno peggio. Mia opinione, senza pretese.