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ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE DELL'ARGENTINA

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mystes
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Javier Gerardo Milei é il nuovo presidente eletto dell’ Argentina.

Deputato al suo primo mandato, Milei, membro del partito “La Libertà Avanza”, ha superato la sinistra. Nel secondo turno delle elezioni presidenziali argentine, il suo avversario era l'attuale Ministro dell'Economia, il candidato della sinistra Sergio Massa.

L'elezione di Milei è stata annunciata dal candidato perdente. Intorno alle 20.05 orario argentino, anche senza i risultati ufficiali dello spoglio, Massa ha tenuto un discorso nel suo centro politico. Ha ammesso la sconfitta e ha detto di aver già parlato con il candidato del partito avversario. "Non è il risultato che ci aspettavamo", ha dichiarato amareggiato il candidato sconfitto.

Alle 20.36 ora di Buenos Aires, che segue lo stesso fuso orario di Brasilia, Milei poteva già essere dichiarato il nuovo presidente eletto dell'Argentina. Con il 91% delle urne scrutinate, che non sono elettroniche, il liberale ha ottenuto il 55,86% dei voti. Il socialista aveva il 44,13%. In altre parole, non c'era più alcuna possibilità di invertire le posizioni.

Al momento del voto nel primo pomeriggio, il candidato di destra ha affermato di aver avuto a che fare con avversari diversi da Massa. Secondo Milei, c'è stata una propaganda diffamatoria nei suoi confronti. Il candidato vincente, tuttavia, ha celebrato il lavoro svolto negli ultimi mesi.

"Abbiamo fatto un lavoro enorme", ha dichiarato Milei, secondo quanto riportato dal sito web del quotidiano argentino Clarín. "Nonostante la campagna mediatica e tutta la sporca campagna elettorale fatta contro di noi".

Una volta terminato il secondo turno, Milei entrerà in carica come Presidente dell'Argentina a dicembre. Durante il suo mandato, sarà affiancato dalla sua compagna di corsa - e ora vicepresidente eletta - Victoria Villarruel. La Villarruel, avvocato di 48 anni, è al suo primo mandato come deputato.

Secondo il sistema elettorale argentino, in qualità di vicepresidente Villarruel svolgerà anche il ruolo di presidente del Senato del Paese sudamericano.

La vittoria di Javier Milei rappresenta un colpo mortale per la sinistra sia all'interno che all'esterno dell'Argentina. Responsabile dell'allontanamento dal potere dei seguaci del kirchnerismo, Milei ha una storia sulla sulla scena politica mondiale.

Come candidato, il membro della coalizione “La Libertà Avanza” ha dichiarato che non avrebbe più mantenuto relazioni commerciali con il Brasile di Lula e con la Cina. La scorsa settimana ha definito il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva "corrotto" e "comunista".

Il partito del presidente brasiliano Lula, aveva annunciato formalmente il suo sostegno alla candidatura dell'ormai sconfitto Sergio Massa.

Come presidente dell'Argentina, Milei dovrà affrontare i problemi lasciati dalla sinistra. Il Paese sta attualmente vivendo un'inflazione annuale di oltre il 140%. Svalutato, ogni peso vale 362 dollari al tasso di cambio ufficiale. Gli indicatori pubblicati a settembre mostrano che la povertà è diventata un problema per circa il 40% della popolazione.

Fonte: https://revistaoeste.com/mundo/javier-milei-e-eleito-presidente-da-argentina/

 

 

 

 


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BrunoWald
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Come candidato, il membro della coalizione “La Libertà Avanza” ha dichiarato che non avrebbe più mantenuto relazioni commerciali con il Brasile di Lula e con la Cina.

Manterrà invece relazioni privilegiate con gli USA e Israele, suoi principali alleati... Che figata, no?

Gli indicatori pubblicati a settembre mostrano che la povertà è diventata un problema per circa il 40% della popolazione.

Invece nei paesi latinoamericani governati dalla destra oligarchica la povertà è solo un lontano ricordo, giusto?

Come penso sia chiaro a tutti in questo blog, sono lontano anni luce dal marxismo in tutte le sue varianti, ma con un presidente che vorrebbe convertirsi al giudaismo, mi sentirei di pronosticare agli argentini un futuro non proprio radioso.


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mystes
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Fuori dai luoghi comuni e prima di trinciare giudizi, sarebbe quanto meno prudente aspettare, visto il disastro e la miseria in cui 'Argentina è precipitata per "merito" della sinistra...


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Martin
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Sicuramente Milei presenta vari punti deboli, ma dopo aver conosciuto quel disgraziato Paese, non posso che GIOIRE per la sconfitta storica della banda di delinquenti, parassiti e sfruttatori - i peronisti - che da decenni controlla lo Stato, la spesa pubblica, enormi centrali sindacali ed i media. La logica di questa banda di delinquenti e' sempre stata quella di rubare a man bassa ("como si esta fuera la ultima vez") e versare sussidi a milioni di nullafacenti: in Argentina su 45 milioni di persone, solo meno di 9 milioni di "deficienti" lavorano e pagano le tasse, per mantenere altri circa 12 milioni di sussidiati cronici ed altri circa 10 milioni di pensionati. Qui in Europa e' molto difficile da afferrare, ma in Argentina LO SANNO ANCHE I MURI che la stragrande maggioranza di quei 12 milioni di sussidiati RIFIUTA il lavoro regolare proprio perche' sussidiata. Per non parlare degli INFINITI CARROZZONI PUBBLICI E SINDACALI, dove se si degnano di lavorare qualche ora al giorno, E' GRASSO CHE COLA. E tutta questa immondezza che ha affossato il Paese da oltre 20 anni, viene coperta  dalla "atencion para los que menos tienen". Per non parlare delle centinaia di milioni che la Christina Fernandez and company hanno rubato. Il peronista Massa un mese prima delle elezioni ha stampato l'1% del PIL e l'ha distribuito " a los que menos tienen", aggravando una inflazione ormai da fumetti. La motosega brandita da Milei e' il minimo, ci vorrebbe il lanciafiamme con i peronisti.

MA FATE ATTENZIONE: SE PENSATE CHE I PERONISTI - al momento con la coda tra le gambe - FARANNO UNA NORMALE OPPOSIZIONE, VI SBAGLIATE DI GROSSO: SICURAMENTE, non appena Milei tocchera' le centrali del parassitismo peronista (sindacati, enti pubblici, media etc) I PERONISTI, probabilmente gia' nella prossima primavera, grazie al controllo del 90% dei media argentini da loro finanziati (sempre con le tasse pagate da quei 9 milioni di "deficienti" che lavorano regolarmente),  SCATENERANNO ENORMI DISORDINI VIOLENTI DI PIAZZA, molto piu' estesi e violenti di quelli scatenati nel dicembre 2017 che spaventarono il Presidente di centrodestra Macri e lo indussero alla marcia indietro nella lotta all'inflazione, con il conseguente ennesimo default. I peronisti sono MAESTRI DELLA DEMAGOGIA MANIPOLATORIA, figuratevi che quando quella nullità metafisica di Alberto Fernandez si installo' 5 anni fa, la prima cosa che fece, il farabutto, oltre a versare immediatamente enormi sussidi a 12 milioni di nullafacenti, fu lanciare una campagna interna e internazionale "CONTRO LA FAME IN ARGENTINA", quando ANCHE I MURI vedono che la maggior parte della gente povera e' cmq gonfia e grassa. Una cosa e' la povertà, esistente e reale, tutt'altra la fame, che in Argentina semplicemente non esiste.

Ma cosa ci vuole con gente che si mette per mesi ad inscenare la VERGOGNOSA PAGLIACCIATA delle riunioni del "CONSEJO NACIONAL EN CONTRA DEL HAMBRE"(che non esiste), per aumentare le tasse e continuare a rubare a man bassa? La motosega? Insisto: il lanciafiamme!

SARA' UN BRUTTISSIMO MOMENTO QUANDO I PERONISTI SCATENERANNO DISORDINI VIOLENTI IN TUTTO IL PAESE, perche' i farabutti si nasconderanno dietro "el pueblo que tiene hambre", e valanghe di sprovveduti qui in Europa, marxisti e cattolici in prima fila, gli daranno credito. CI VORRA', PURTROPPO, la pura e semplice REPRESSIONE, e soprattutto il coraggio di sostenerla.

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mystes
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L'italiano medio nel leggere queste ed altre notizie che saranno pubblicate, deve rendersi conto della
naturale incapacità della sinistra sudamericana a risolvere i più importanti problemi della
popolazione. Inoltre la naturale tendenza della sinistra al saccheggio delle casse dello Stato e delle amministrazioni pubbliche allontanerà sempre più la sinistra dall'apoggio popolare.
L'alternativa dovrebbe essere un sano movimento di destra basato sugli ideali di libertà economica e di sovranità politica che possa attingere alle diverse tradizioni europee e sudamericane i principi fondamentali capaci di coniugare l'innovazione con i valori della cultura nazionale.
E soprattutto la necessità di tenersi lontani dai vari stereotipi che rappresentano delle vere e proprie trappole nelle quali sono rimasti impigliati diversi movimenti della destra europea e latino americana.


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mystes
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Libero, nel commentare l'elezione di Milei a presidente dell'Argentina: "Anche gli Stati Uniti d'altronde non hanno espresso alcun entusiasmo per un salto nel buio economico che dopo la non esaltante esperienza di Jair Bolsonaro in Brasile rischia di destabilizzare mezzo continente." deve aver perso il lume della ragione e dell'informazione, visto che l'esperienza di Bolsonaro in Brasile è stata giudicata esaltante non solo per i successi ottenuti in politica interna ma anche per il basso gradimento che aveva avuto negli Stati Uniti.

https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/37593920/milei-presidente-argentina-terrorizza-sinistra.html

https://twitter.com/Metropoles/status/1726423487689244936

https://www.youtube.com/watch?v=rkNBMLcsXXM

 

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Martin
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Guarda che Il Giornale e Libero valgono meno di zero in politica estera, ci scrivono dei semianalfabeti che il giorno dopo scriveranno sul festival di SanRemo o sulla moglie di Totti - questo e' il livello

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sarah hanno apprezzato
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Petrus
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Pubblicato da: @brunowald

Come candidato, il membro della coalizione “La Libertà Avanza” ha dichiarato che non avrebbe più mantenuto relazioni commerciali con il Brasile di Lula e con la Cina.

Manterrà invece relazioni privilegiate con gli USA e Israele, suoi principali alleati... Che figata, no?

Non so se in Italia avete accesso ad RT.com, mi pare fosse stato oscurato in nome della libertà, ma oggi leggevo che ha dichiarato di volersi convertire al giudaismo... Che brava persona eh?


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BrunoWald
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@mystes

Non trincio giudizi. Mi rifiuto di fare il tifo per una delle parti, visto che sono entrambe impresentabili.

Al pari di te vivo in America Latina, non parlo per sentito dire. Paesi immensi e pieni di risorse di ogni genere, che potrebbero fiorire nell'abbondanza e invece sono narco-stati miserabili, primitivi e violenti, con rare eccezioni veri e propri inferni da cui la gente sogna di fuggire. E di chi sarebbe la colpa, del "comunismo"? Tanto per fare un esempio, in 202 anni di esistenza indipendente (si fa per dire...), in Perú la sinistra ne ha governati otto.

Hai ragione, delle sinistre mafiose, settarie e opportuniste va detto tutto il male possibile, ma forse che le mafie di destra rappresentano un'alternativa? Mi dirai giustamente che non ti riferisci alle oligarchie corrotte, vendepatria e assassine che tengono in pugno il continente, ma bensì a "un sano movimento di destra basato sugli ideali di libertà economica e di sovranità politica che possa attingere alle diverse tradizioni europee e sudamericane i principi fondamentali capaci di coniugare l'innovazione con i valori della cultura nazionale."

Pienamente d'accordo, ma ti chiedo: forse hai mai visto in giro qualcosa del genere? Perché io no. Non ce l'ho con Milei, sul piano personale mi è persino simpatico. Ma uno che ci tiene a proclamarsi alleato dell'impero americano e del sionismo, semplicemente non può rappresentare alternativa alcuna, ma al massimo una variazione sul tema della stessa tragica canzone che assorda il mondo ormai da troppo tempo. Faccio con tutto il cuore i migliori auguri all'Argentina e al nuovo governo, ma non raccontiamoci favole: non puoi allearti al male e sperare che ne venga fuori qualcosa di buono.

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ducadiGrumello
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ho  deciso che questo sarà il mio ultimo like a @BrunoWald: non serve più metterli, sono scontati. Concordo sempre al millesimo con quello che dice Bruno. Finchè restiamo imprigionati nel dualismo destra/sinistra non si va da nessuna parte, sono solo magheggi messi in piedi dai soliti noti per farci perdere tempo e concentrazione. La sola distinzione possibile è fra chi prova, con tutti i limiti del caso, a rappresentare le istanze di chi vive e lavora in uno specifico luogo, e chi fa da portavoce alle esigenze di una certa cricca, ben nota a chi ha gli occhi e le orecchie aperte, del tutto sorda e impermeabile alla minima rivendicazione indipendentista. A me i peronisti, per essere chiaro, fanno piuttosto ribrezzo; ma le premesse poste da Milei non mi lasciano molte speranze in più. Comunque certe idee non hanno rappresentanza; ci si salva formando comunità, ideologiche prima che reali - anzi meglio non identificarsi in un luogo fisico preciso, facilmente individuabile - fra chi la pensa in un certo modo. Non possono arrivare dappertutto


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sarah
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Bergoglio, argentino, non è mai tornato nel suo paese d'origine da quando, dieci anni fa, partì per Roma per prendere parte al conclave. Egli, fatta salva qualsiasi convinzione personale di ordine spirituale o politico, si è messo evidentemente al completo servizio dell'agenda che, proprio da circa un decennio, intende imprimere un'accelerazione ai programmi "allineati" di diversi governi del mondo. Inutile ricordare i suoi "fiori all'occhiello", dalle monete con la trinità commemorativa del vaccino, al silenzio complice e assordante in occasione delle stragi del covid, fino alle prese di posizione ridicole sul cambiamento climatico e quant'altro. Ebbene, alcune fonti giornalistiche davano per certa una sua visita imminente in Argentina quasi in corrispondenza delle elezioni, non nascondendo la preferenza di Bergoglio per il candidato peronista. Ora le cose sono andate diversamente e pare che nemmeno questa visita si farà. Chissà. Non conoscendo bene come voi la realtà dell'America Latina, tento di basare la mia valutazione sulla vicinanza dei candidati alla figura del papa, di cui sono certe le inclinazioni globaliste e fin troppo "secolari". Verrebbe allora da credere che il nuovo presidente, che non simpatizza per Bergoglio, abbia la potenzialità di esprimere una linea politica più originale rispetto alla ripetizione scontata dei temi che avviene in tutto il mondo. Avrebbe la potenzialità, appunto, poi bisognerà osservarlo alla prova dei fatti. Certamente, le premesse che leggo da voi sulla sua vicinanza al governo usa e a tutto ciò che la cosa comporta non lasciano ben sperare e fanno temere che la sua "originalità" potrebbe esaurirsi fin troppo presto. Non so. Senza dubbio lo sforzo di far rientrare gli attuali politici nel vecchio schema destra - sinistra è ormai del tutto inutile, stante anche l'inversione dei significati che ormai oscura anche i riferimenti più certi.


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oriundo2006
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Potrebbe comunque rappresentare una sorta di rescissione di equilibri paramafiosi vigenti in Argentina come in altri paesi sudamericani, tra elites al potere vecchie e nuove, narcotraffico ( molto importante: attenzione ) e realtà 'popolare' mediatizzata di comodo, soap operas e telenovele cialtrone, insieme a tante infami ingiustizie a danno degli ultimi: poveri nelle favelas, indios, reietti di ogni ordine e grado, tra cui moltissimi giovani poco o nulla scolarizzati.

Potrebbe.

Quello che deve fare se vuole uscire dal folklore politico e personale, anch'esso in grande voga laggiù, è secondo me restituire alla classe media nel suo complesso un ruolo direttivo nelle vicende economiche del Paese, dunque dando prova per primo di serietà nelle scelte apicali e strategiche.

Lo potrà fare ? Saprà farlo ? Qualche dubbio ce l'ho.

Il problema è però un altro.

In Argentina come in altri paesi, esiste un governo 'ghost' rappresentato dall' Uncle Shmuel nella sua duplice e triplice veste 'en travestì', cosa che gli piace un sacco: ordoliberista a favore suo, legge e ordine per gli altri, repressione violenta o soft per chi non sta nei ranghi e tanti e tanti affari coperti all' ombra delle Logge che in Sudamerica sono potentissime, senza dimenticare il Vaticano.

Già, come voi amici avete sottolineato, presentarsi come filosionista e filoyankee significa molto laggiù e sopratutto significa NON intralciare il 'pilota automatico' che anche in Argentina esiste: l'approfittarsi a spese altrui specie delle prebende statali, rappresenta la reazione di compromesso di fronte ad un sistema corrotto fino al midollo dalla sua struttura castale e simil-mafiosa.

Farà dunque lavorare chi lavora poco attraverso una stretta monetaria e fiscale ( utopia forse ), farà rubare un pò meno ai ladri 'privati' ( possibile ), darà molto grasso a quelli pubblici ed internazionali ( sicurissimo ), si arricchirà lui e la sua gente ( certo ). 

L'Argentina ne uscirà forse meglio negli aspetti economici interni, scambiando volentieri la non-adesione ai Brics come moneta politica da convertire in dollaroni sonanti dell' Uncle Shmuel ( a questo mira l'abolizione della propria moneta: fatevi avanti, il paese è in vendita ! ), acuirà la concorrenza ed il contrasto col Brasile, cosa perniciosa a cui da sempre i latino americani si sono dedicati con entusiasmo tafazziano, restingerà gli aspetti più gioiosi della 'fiesta' per imporre la dura disciplina del lavoro, specie se coatto ma assistito dalla coca.

E verrà fatto fuori alle prossime elezioni da chi prometterà lo stesso senza ulteriori sacrifici. Ma il dado sarà tratto e l' Argentina si avvierà a diventare una nazione normalizzata seguendo le direttive dei 'Chicago Boys'. 


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mystes
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Ebbene, alcune fonti giornalistiche davano per certa una sua visita imminente in Argentina quasi in corrispondenza delle elezioni, non nascondendo la preferenza di Bergoglio per il candidato peronista. Ora le cose sono andate diversamente e pare che nemmeno questa visita si farà.

C'è solo da sperare, visto che le cose sono andate diversamente, che Bergoglio rinunci alla nazionalità argentina, in tal caso il Venezuela di Maduro lo accoglierebbe a braccia aperte.


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mystes
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Il Corriere della Sera di oggi nel dare la notizia dell'elezione di Milei in Argentina, enfatizza la vittoria del candidato di destra come la peggiore sciagura che tocca da vicino anche noi in Italia, visto che l'Argentina "è il paese che ci somiglia di più". Evoca con timore il ritorno di Donald Trump negli Stati Uniti e di Bolsonaro in Brasile, ossia di due presidenti che si erano distinti per l'onestà, l'efficienza, la serietà e l'anti-comunismo. Stando così le cose è chiaro che il Corriere della Sera gode solo quando negli Stati Uniti governa uno strampalato come Biden e in Brasile un corrotto come Lula. L'elezione di Milei in Argentina potrebbe perciò significare un'inversione di tendenza e il ritorno a una politica centrata sul rispetto dei valori nazionali, del benessare sociale e dell'indipendenza dei popoli.

 


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Petrus
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Pubblicato da: @mystes

...l ritorno a una politica centrata sul rispetto dei valori nazionali, del benessare sociale e dell'indipendenza dei popoli.

 

Fatta da uno che appena eletto va a prendere ordini da Washington e Tel Aviv... ma sei serio???


BrunoWald e oriundo2006 hanno apprezzato
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