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Febbre suina, il business dopo la Sars: Tamiflu, ...


Tao
 Tao
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Febbre suina, il business dopo la Sars: Tamiflu, Novavax e la notizia del 14 aprile

Febbre suina, si parla di morti ma non delle prime cure somministrate alle potenziali vittime. Ieri Crisis aveva parlato del Tamiflu, il medicinale della Roche di dubbia utilità che con la nuova pandemia rivive una seconda primavera. La prima era stata con l'aviaria, meglio conosciuta come Sars. Ilsole24h aggiunge informazioni riportate da altroconsumo: Non ci sono prove sufficienti per dire che oseltamivir (principio attivo di Tamiflu) sia efficace nel prevenire o curare le complicanze della comune influenza, né per consigliarlo in caso di nuova epidemia.

Ma, aldilà degli avvertimenti, Agoravox spiega che il ministro della salute Usa Janet Napolitano comincia a far circolare una parte delle 50 milioni di dosi del Tamiflu in possesso del governo federale. Immaginiamo che anche i governi delle altre nazioni correranno a fare incetta del preziosissimo medicinale contro una malattia di cui si sa ancora pochissimo e per cui non è stata ancora trovata una medicina che la fronteggi seriamente.

Quindi non manca il fattore business intorno al boom di Tamiflu e surrogati. Sentite qui.

Giornalettismo scrive di due prodotti, Oseltamivir (Roche) e Zanamivir (Glaxo SmithKleine) ai quali vengono affidate proprietà taumaturgiche contro la febbre suina. Aziende sconosciute alle pandemie? Niente affatto: già con la SARS avevano riempito le cantine di tutti i Paesi del mondo di Tamiflu e di Relenza. A loro si aggiungono anche aziende minori come la Novavax che, dopo aver annunciato perdite per 36 milioni di dollari nel 2008, in appena due settimane si è trovata tra le mani una delle migliori opportunità che potesse immaginarsi.

Ma questo non è tutto. C'è un antefatto interessante che risale al 14 aprile:

la Reuters riprende un comunicato in cui si informa il mondo che la Novavax ha praticamente finito di studiare un vaccino innovativo contro l’influenza di tipo H5N1 (aviaria) e H1N1 (i nostri maialini). Lo studio è stato completato grazie al contributo di un gruppo di scienziati che appartengono, guarda caso, alla CDC (Center of Disease Control and Prevention). A questo proposito, le parole del Vice Presidente della Novavax devono aver commosso più di qualcuno: “The discovery that a VLP-based influenza vaccine candidate created through cell-based recombinant technology has the potential to protect against diverse strains of influenza has significant implications for both pre-pandemic and pandemic preparedness. A broadly protective vaccine administered prior to and during the first wave of a pandemic could prevent widespread morbidity and mortality from a newly emerged pandemic influenza strain and allow time for the development of strain-specific vaccines.”

Non vogliamo fare dietrologie. Per ora osserviamo (stupiti).

Fonte: http://economiaefinanza.blogosfere.it
Link: http://economiaefinanza.blogosfere.it/2009/04/febbre-suina-il-business-dopo-la-sars-tamiflu-novavax-e-la-notizia-del-14-aprile.html#more
28.04.2009


Citazione
sacrabolt
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 821
 

Aziende sconosciute alle pandemie? Niente affatto: già con la SARS avevano riempito le cantine di tutti i Paesi del mondo di Tamiflu e di Relenza. A loro si aggiungono anche aziende minori come la Novavax che, dopo aver annunciato perdite per 36 milioni di dollari nel 2008, in appena due settimane si è trovata tra le mani una delle migliori opportunità che potesse immaginarsi.

Alla minore Novavax non le andava così bene dall'aviaria del 2006. Triplicare il valore azionario in un giorno non è male di questi tempi.... ed oggi +24%
http://www.reuters.com/finance/stocks/overview?symbol=NVAX.O
...tempi di vacche grasse per chi gioca con la paura.

Il picco per Roche (ed i suoi prodotti caldeggiati dal nostro ministero della salute) è invece meno appariscente per il fatto che l'azienda ha un enorme catalogo di prodotti.


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