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Gaza: la mattanza continua


Tao
 Tao
Illustrious Member
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ISRAELE HA UCCISO OGGI ALMENO 31 CITTADINI DI GAZA, INCLUSI 8 BAMBINI

Rapporto del Centro Al Mezan per i diritti umani, 1 Marzo 2008-03-01

Le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno intensificato gli attacchi e le incursioni di terra contro Gaza, oggi. Molti attacchi hanno colpito abitazioni di civili, uccidendo 31 palestinesi, inclusi otto bambini. Tra le vittime vi sono 13 civili che sono stati uccisi mentre erano nelle proprie abitazioni. Dallo scorso Mercoledì 27 Febbraio gli israeliani hanno ucciso 61 persone ferendone circa 120. La maggior parte delle vittime sono civili. Gli israeliani hanno ucciso 182 palestinesi a Gaza dall’inizio del 2008.

Secondo il monitoraggio di Al Mezan[ 1] gli ospedali di Gaza hanno di fronte grosse difficoltà per curare queste vittime. In particolare, gli ospedali nella zona Nord di Gaza soffrono scarsità di medicine e altro materiale medico. Ancora peggio, questi ospedali sono a corto di carburante poiché sono costretti a usare generatori di elettricità per lunghi periodi. Anche le ambulanze hanno problemi a raccogliere gli infermi a causa della mancanza di benzene.

Oggi, durante le prime ore del mattino, le truppe di occupazione sono entrate nei sobborghi orientali di Jabalia con la copertura degli elicotteri. Gli elicotteri hanno aperto il fuoco contro le ambulanze mentre queste cercavano di raccogliere i feriti.

La documentazione di Al Mezan mostra che 13 persone sono state uccise dentro le proprie case in questa zona, sei delle quali erano bambini. Altri due bambini sono stati uccisi vicino alle loro case nella stessa zona.

Gli attacchi delle truppe di occupazione si stanno adesso intensificando, sotto la spinta delle dichiarazioni del governo israeliano, che minaccia ulteriori operazioni dell’esercito, fino all’invasione di terra.

Il Centro Al Mezan per i diritti umani condanna fortemente il comportamento delle truppe di occupazione a Gaza. Gli attacchi arbitrari contro zone residenziali e contro obbiettivi civili, incluse abitazioni e team medici, rappresentano dei crimini di guerra secondo le disposizioni del diritto internazionale umanitario. Il Centro condanna anche l’uso eccessivo e indiscriminato della forza da parte delle forze di occupazione, che hanno ucciso e ferito dozzine di civili negli ultimi quattro giorni.

Al Mezan condanna anche l’inerzia della comunità internazionale e chiede ad essa di adempiere i propri obblighi morali e legali e di far cessare i crimini israeliani.

[1] http://www.mezan.org/

Versione originale:

Fonte: http://electronicintifada.net
Link: http://electronicintifada.net/v2/article9355.shtml
1.03.08

Versione italiana:

Fonte: http://andreacarancini.blogspot.com/
Link: http://andreacarancini.blogspot.com/2008/03/gaza-la-mattanza-continua.html
1.03.08


Citazione
alekxandros
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 72
 

Da un'email di un medico di Gaza:

«Il mio sonno è stato per lo più interrotto la notte scorsa, e così quello di mia figlia. Pesantissime mitragliate contro diverse parti della città, e varie parti di Gaza; il suono dei caccia era spaventoso, e anche quello deli elicotteri. Questa mattina, 28 febbraio, è una guerra aperta senza proporzioni; i civili ne pagano il prezzo. 15 persone sono stati uccisi negli attacchi della notte, anche un bambini di 3 mesi!!!! (mille i bambini uccisi in cinque anni). Mentre camminavo verso il mio posto di lavoro, la Mezzaluna Rossa (non ho carburante nella mia auto, ma sono solo 25 minuti), ho sentito moltissime esplosioni successive, si varie zone della città; ho visto i soldati delle forze di sicurezza star fuori dalle loro caserme, perché sotto minaccia di bombardamento; ho accelerato il passo, temendo il peggio.
Arrivato al posto di lavoro scopro che non abbiamo carburante per l’ambulanza e gli altri veicoli. Non è entrata una goccia di diesel, a Gaza, daa 17 giorni. Tutte le nostre riserve mediche sono finite, mio Dio, questo avrà un effetto disastroso…»

«Medici e infermieri lavorano come sempre sotto pressione; e mentre cerco di organizzare un passaggio di materiale sanitario entro Gaza (è una donazione MECA), non so come faccio a vivere in una così pericolosa situazione; e manca l’elettricità, adesso abbiamo 6-8 ore di elettricità al giorno; l’acqua pulita è un grosso problema per quasi utti gli abitanti di Gaza.
Non ne posso più, sono esausto, svuotato dal dire e ripetervi sempre le stesse cose, e le cose che vanno di peggio in peggio. Perciò cercate di capirmi se non vi scrivo. Ora sono preoccupato soprattutto della mia vita; e di fare fronte alle necessità di forniture mediche. Il mio fine è giustizia e pace. Passate parola».

fonte: www.effedieffe.com


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