Giappone: la vendetta delle balene

SE si tratta di quello chi si salverà ?

Degregorio condivido in parte il tuo sentimento, sicurametne per le balene son d'accordo e per il nucleare.

Ma per quanto riguarda la politica nazionalista, peraltro non vera perché in Giappione NON ESISTE PIU' niente di pubblico.
In sé la politica nazionalista non è così deprecabile, io voglio che si produca in italia e si consumi in italia, ovviamente in modo ecocompatibile.E' molto nazionalista come concezione, ma fa così schifo?
Io non credo.
Riguardo alla nobiltà, qui in Europa facciamo molto più schifo visto che ancora sti nobili di merda organizzano le feste delle debuttanti e partecipano al Bilderberg.

caro Dana74,

certamente non mi riferisco all'amore per la propria nazione, e nemmeno alla scelta di produrre per il proprio territorio, ma a quel sentimento deteriore che ha portato i giapponesi alla seconda guerra mondiale (vedi Manciuria).

Per il resto sono d'accordo. In particolare, dobbiamo produrre per la nostra autosufficienza alimentare ed energetica e per fare questo occorre la politica della ragione che ha a cuore il benessere del proprio popolo e non "nazionalismo", sentimento di superiorità nei confronti di altri popoli.
Ciao
paolo

- Giappone: la vendetta delle balene -
Dal mare, che i giapponesi hanno colorato del sangue di queste pacifiche creature, è arrivata una punizione che io voglio leggere come una dura legge del contrappasso.
.......
Se continueranno ad uccidere balene li colpirà uno tsunami ancora più devastante.
Paolo De Gregorio

direi che alla vendetta delle balene si può aggiungere anche la vendetta della natura la quale tramite Nettuno ha tirato un bel ceffone alle centrali nucleari,
dimostrando inequivocabilmente che i pennivendoli che si affannano (a pagamento) a scrivere di nucleare sicuro ecc.. sono delle ignobili e pericolose carogne.

- Giappone: la vendetta delle balene -
di Paolo De Gregorio, 12 marzo 2011

Voglio confessare un sentimento autentico, che non tiene conto della ragione e della opportunità.
Di fronte a questo sfacelo dello tsunami in Giappone non riesco a provare alcuna pena per un popolo che ci ha deriso e ferito affermando che, assassinando quei meravigliosi mammiferi che sono le balene, faceva della “ricerca scientifica”.
Dal mare, che i giapponesi hanno colorato del sangue di queste pacifiche creature, è arrivata una punizione che io voglio leggere come una dura legge del contrappasso.

Ho una profonda repulsione per questo popolo che è intriso di una cultura nazionalista, che ha rispetto per un fantoccio come l’imperatore e la famiglia imperiale, che dopo aver subito la punizione del nucleare ha costruito 55 centrali nucleari, un popolo fanatico per il successo economico che è il maggior valore di “riferimento”.
Se continueranno ad uccidere balene li colpirà uno tsunami ancora più devastante.
Paolo De Gregorio

Io invece ho ancora una più profonda repulsione verso quelle persone che nei momenti critici del nemico (il popolo Giapponese) invece di avere una parola di solidarietà affondano ancora di più il coltello reiterandone i peccati:

Se rispettano i templi e gli Dei dei vinti,
i vincitori si salveranno. (Eschilo, Agamennone)

Oltre alle balene pure i tonni rossi si danno il 5, visto che li stiamo sterminando per il sushi.
Ricordo a DeGregorio che la carne di balena fu introdotta nella dieta jap nel dopoguerra, quando la flotta di baleniere USA ormai obsoleta,fu regalata alla nazione del sol levante per porre rimedio alla mancanza di carne bovina.

Anche i bambini di 2 anni sono responsabili dell'uccisione delle balene?
Più sono grandi le catastrofi e più si sparano grosse?
Non ho parole!

Anche i bambini di 2 anni sono responsabili dell'uccisione delle balene?
Più sono grandi le catastrofi e più si sparano grosse?
Non ho parole!

nè i bambini di due anni nemmeno quelli appena partoriti nè i loro genitori nonni bisnonni e trisavoli e nemmeno i loro cagnolini gattini canarini ecc. ecc. sono colpevoli
e fa tristezza pensare alle loro sofferenze, ma per quanto me ne dolga, e ne sono rattristato da molto prima di questo travisato thread, e possa voler spandere acuti lai intorno a me, a loro poveretti nulla di sollievo giunge.
meglio allora almeno evitare di dedicargli convenienti e pelose commiserazioni gratuite ed interpretare lo spirito dei post per quello che è: non già condanna e compiacimento ma istruttive considerazioni, istruttive per noi tutti saccenti e sentenzianti compresi.

Allora da noi le tonnare?
Azz i siciliani si toccano 😀

Ormai siamo arrivati al karma animico nel discutere degli eventi, incredibile.

Ma por favor

e fa tristezza pensare alle loro sofferenze, ma per quanto me ne dolga, e ne sono rattristato da molto prima di questo travisato thread, e possa voler spandere acuti lai intorno a me, a loro poveretti nulla di sollievo giunge.

Il tuo "dolore" non solo non giunge a loro...
...non giunge proprio a nessuno!
...Ma per fortuna nemmeno cattiverie come queste possono arrivare a loro!

- Giappone: la vendetta delle balene -
di Paolo De Gregorio, 12 marzo 2011

Voglio confessare un sentimento autentico, che non tiene conto della ragione e della opportunità.
Di fronte a questo sfacelo dello tsunami in Giappone non riesco a provare alcuna pena per un popolo che ci ha deriso e ferito affermando che, assassinando quei meravigliosi mammiferi che sono le balene, faceva della “ricerca scientifica”.
Dal mare, che i giapponesi hanno colorato del sangue di queste pacifiche creature, è arrivata una punizione che io voglio leggere come una dura legge del contrappasso.

Ho una profonda repulsione per questo popolo che è intriso di una cultura nazionalista, che ha rispetto per un fantoccio come l’imperatore e la famiglia imperiale, che dopo aver subito la punizione del nucleare ha costruito 55 centrali nucleari, un popolo fanatico per il successo economico che è il maggior valore di “riferimento”.
Se continueranno ad uccidere balene li colpirà uno tsunami ancora più devastante.
Paolo De Gregorio

Caro Paolo, sei pronto per le SS naziste squadre di pronto intervento. Provo financo disagio a postare le mie cose accanto ad una manifestazione di razzismo così radicale e pieno di odio per la razza umana.

Pietro l'odio per se stessa la razza umana lo esprime ogni giorno, avallando e costruendo la propria morte, come il nucleare.