Notifiche
Cancella tutti

Grecia sotto assedio


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

S&P la declassa ancora Atene: scelta ingiustificata. Borse giù.

L´Europa prepara i nuovi aiuti. La Ue potrebbe concedere ad Atene un mini-sconto sui tassi dei prestiti già stanziati MILANO - Standard & Poor´s torna a bocciare la Grecia e manda di nuovo in testacoda l´euro e le borse continentali. L´agenzia di rating Usa ha abbassato ieri per la quarta volta in un anno il suo voto su Atene. Il rating ellenico è stato tagliato di due punti in un colpo solo ed è sceso al più basso livello d´Europa assieme alla Bielorussia. «Riteniamo probabile un allungamento delle scadenze del debito – ha scritto in una nota S&P –. E non escludiamo che in un secondo tempo si chieda ai creditori di rinunciare fino al 50% del loro capitale». Al vetriolo la risposta del governo di George Papandreou: «Il declassamento è ingiustificato – ha scritto il ministero del tesoro –. Chi decide sulle voci è poco credibile».

I mercati però non sembrano pensarla così. L´euro, dopo un timido tentativo di recupero in mattinata è scivolato sotto quota 1,43, le Borse – appesantite dai titoli bancari – hanno messo la retromarcia, con Atene in flessione del 2%. Non solo: a gettare benzina sul fuoco ha pensato in serata Moody´s, preannunciando di aver messo sotto osservazione il debito di 325 miliardi di euro del paese per un possibile declassamento come potrebbe fare a breve pure Fitch. I titoli di stato ellenici a due anni sono decollati ieri a un rendimento superiore al 25% mentre il costo per assicurarsi contro un eventuale default ha raggiunto il suo nuovo record storico.
L´Europa sta schiacciando sull´acceleratore per arrivare con una soluzione sul tavolo per la crisi greca all´Eurogruppo della prossima settimana. Il presidente della Bce Jean Claude Trichet non ha voluto commentare la situazione limitandosi a rimandare alle parole di Jean Claude Juncker («è necessario un aggiustamento del piano»). I contorni del nuovo pacchetto di interventi stanno però iniziando a chiarirsi. La Ue potrebbe concedere ad Atene un mini-sconto sui tassi dei prestiti già stanziati con Fmi e Bce (110 miliardi) per poi tornare ad aprire il portafoglio con nuovi aiuti, si parla di una trentina di miliardi, necessari a traghettare Atene oltre il 2013 senza dover chiedere soldi al mercato.

Possibile– nessuno però ne parla per ora – un allungamento delle scadenze obbligazionarie dei prossimi due anni, con un sacrificio tutto sommato soft per i creditori pubblici e privati. Lo spauracchio dei mercati (e di Bruxelles) è lo scenario ventilato ieri da S&P: un taglio secco del valore dei titoli di stato greci come è stato fatto per le crisi sudamericane. Un disastro per l´architettura dell´euro e l´economia continentale visto che la Bce ha in portafoglio oltre 194 miliardi di obbligazioni del paese, tutti i membri Ue hanno prestato ad Atene miliardi e le banche – non a caso finite ko in Borsa – hanno in portafoglio una montagna di titoli ellenici pubblici e privati (60 miliardi gli istituti francesi, 50 i tedeschi).

La partita insomma è delicatissima e a questo punto i margini di errore sono ridottissimi: il prossimo eurogruppo – oltre a dare l´ok al piano di aiuti da 78 miliardi al Portogallo – potrebbe approvare il primo "sconto" ad Atene (estendendolo forse pure all´Irlanda). Il governo Papandreou – che nei sondaggi continua a essere maggioritario – dovrà accettare una supervisione internazionale più stretta specie sul suo piano di privatizzazioni. Poi, visti i primi risultati, si potrà eventualmente intervenire sulle scadenze del debito, sperano che queste medicine siano sufficienti ad evitare il crac della Grecia.

Ettore Livini
Fonte: www.repubblica.it
10.05.2011


Citazione
Condividi: