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Da: www.gdp.ch/articolo.php?id=2444

Cronaca - San Gottardo
Cantoni alpini uniti per il raddoppio
Dopo Uri si esprime anche il Grigioni

GdP - 10 maggio 2011

Il Governo dei Grigioni appoggia la richiesta di Ticino e Uri per il raddoppio della galleria autostradale del San Gottardo. Coira «mira in sostanza a sostenere i Cantoni di montagna limitrofi e mostrarsi solidale con le loro esigenze, se conciliabili con gli interessi grigionesi, e questo è il caso per la costruzione di un secondo tubo al San Gottardo». È quanto si legge nella risposta dell’esecutivo retico a un’interpellanza del gruppo PLR in Gran Consiglio. Il raddoppio verrebbe incontro all’esigenza dei Grigioni di agire in modo coerente «affinché le strade che attraversano le Alpi nel nostro Cantone non debbano sopportare un importante traffico supplementare, in particolare pesante», a seguito del risanamento della galleria autostradale. La costruzione di un secondo tubo dovrebbe addirittura essere l’opzione più adatta per soddisfare questa esigenza: Coira ricorda che lo scorso mese di dicembre il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha presentato un approfondito rapporto del Consiglio federale relativo al risanamento della galleria del San Gottardo. In tale rapporto la costruzione di un secondo tubo non viene approfondita per ragioni giuridiche, finanziarie e di tempo. Il Governo retico, ricorda che in occasione delle precedenti chiusure dell’asse del San Gottardo dovute a incidenti e frane, è emersa la problematicità di una sollecitazione eccessiva dell’asse del San Bernardino «in particolare per ragioni di sicurezza, a causa del traffico bidirezionale, della quota, delle forti pendenze, delle curve strette e delle poche possibilità di sorpasso». L’esecutivo afferma inoltre che «continuerà a impegnarsi affinché venga realizzato un secondo tubo al San Gottardo o affinché venga scelta una soluzione che causi il minor traffico supplementare possibile sull’asse di transito nord-sud grigionese». Se non venisse realizzato un secondo tubo, il Cantone chiede in particolare «un contingentamento dei transiti di veicoli pesanti sull’asse del San Bernardino, nonché una soluzione di risanamento che permetta di utilizzare la galleria autostradale del San Gottardo in inverno».

La risposta dell’Iniziativa delle Alpi

Il comitato dell’iniziativa delle Alpi ha subito reagito alla presa di posizione retica: il raddoppio costituirebbe un segnale negativo nei confronti dell’UE, che ne dedurrebbe che la Svizzera rinunci al trasferimento del traffico dalla strada alla ferrovia. Espressa invece comprensione per la richiesta di contingentamento del traffico pesante sul San Bernardino.

-- NB --
Sul Corriere del Ticino di ieri, gli economisti Maggi e Geninazzi spiegano, dati alla mano, come negli ultimi 10 anni la strategia del trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia non abbia funzionato in modo soddisfacente. Cito a memoria: aumento del traffico merci per ferrovia: da 19 a 24 mio t ; aumento del traffico merci stradale da 9 a 11-12 Mio t. Cioe' durante questi ultimi 10 anni di strategia del trasferimento delle merci verso la ferrovia lo share stradale e' aumentato anziche' diminuire.
L'obiettivo di limitare a 650mila i passaggi di camion pesanti per il 2011 non e' stato raggiunto perche' di fatto i passaggi sono il doppio. La cosa e' grave in quanto la capacita' dei camion e' nel frattempo aumentata da 24t a 40t, il che mette a durissima prova le infrastrutture stradali, non concepite per un simile carico. Viene anche messo in evidenza come la tassa sul traffico pesante cada essenzialmente sulle spalle dell'economia interna e solo in misura molto ridotta sui camion in transito da/per l'estero.


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