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Green Hill e i beagle da sperimentare, sbarca in GB


Tao
 Tao
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Gli inglesi citano l'Italia per le sue battaglie antivivisezioniste contro la multinazionale. americana.

La multinazionale dei beagle e dei furetti per la sperimentazione animale e pets (nel caso dei furetti) cerca nuovo spazio in Europa. L’americana Marshall, meglio conosciuta per essere la proprietaria dell’allevamento di Green Hill di Montichiari (BS), ha recentemente avanzato l’intenzione di aprire quattro stabulari, per un totale di 2000 beagle, vicino la cittadina di Hull nello East Riding of Yorkshire. A darne notizia è la NAVA (National Anti-Vivisection Alliance) la quale cita il successo delle campagne antivivisezioniste italiane che ne hanno bloccato l’ampliamento.

Le iniziative antivivisezioniste, che hanno coinvolto decine di migliaia di cittadini e varie sigle dell’associazionismo italiano, sono state in modo particolare promosse dal Coordinamento Fermare Green Hill. Il Coordinamento è stato tra l’altro promotore della storica manifestazione romana dello scorso 25 settembre a Roma (vedi articolo GeaPress), indetta proprio contro Green Hill sebbene inevitabilmente trasformatasi nel più grande coro di protesta contro la Direttiva europea pro-vivisezione approvata lo scorso 8 settembre dal Parlamento europeo. Sulla scia di questo corteo, lo stesso giorno, in tutta Italia, si tennero altre numerose manifestazioni di protesta. Un fatto inedito avvenuto grazie a chi ha costantemente combattuto Green Hill e la vivisezione in generale.

Ora gli stessi inglesi ne danno atto, forse con un pizzico di preoccupazione per il nuovo occupante il quale ha acquistato un allevamento dismesso. Contano di abbattere tutto e costruire ex novo i 4 capannoni da 500 beagle ciascuno. NAVA sta invitando i cittadini inglesi a convincere le autorità locali a non concedere le autorizzazioni per la costruzione. Una decisione è attesa per il prossimo due maggio.

Intanto il Coordinamento Fermare Green Hill da appuntamento per nuove inziative in occasione della settimana mondiale per gli animali nei laboratori. Tra queste molta attesa è quella scenografica di Milano, indetta per il prossimo 30 aprile a Piazza Mercanti.

E Green Hill in Italia? Loro tacciono, ma recentemente alcune trombe della sperimentazione animale hanno protestato per la proposta di Legge della Lega Nord presentata in Consiglio Regionale lombardo, che vorrebbe chiudere tutti gli allevamenti regionali. Hanno addirittura detto (… le trombe) che sarebbe un colpo mortale per la ricerca medica. Il solito discorso e pure fuoriviato anche perchè la proposta di legge vorrebbe chiudere gli allevamenti, e non può vietare la vivisezione (peccato).

Il progetto di legge n.0086, che ha come primo firmatario il Consigliere Bossi (vedi testo in articolo GeaPress) è ora presso la Commissione Sanità. Vedremo. Intanto in un paese che ha una sicura storia nella nascita dei diritti degli animali, ovvero il Regno Unito, forse per la prima volta una esperienza italiana viene riconosciuta a merito.

Fonte: www.geapress.org
Link: http://www.geapress.org/sperimentazione-animale/green-hill-e-i-beagle-da-sperimentare-sbarca-in-gran-bretagna/14648
27.04.2011


Citazione
dana74
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COMUNICATO EQUIVITA
26/04/11

A Parigi un’alleanza europea per sconfiggere la vivisezione

Davanti al meraviglioso e storico scenario del municipio di Parigi si è svolta sabato 23 aprile una manifestazione antivivisezionista europea organizzata da “Antidote-Europe”, “Fondazione Brigitte Bardot” e “International Campaigns”.
Ad essa ha aderito il Comitato Scientifico EQUIVITA insieme alla maggioranza delle associazioni europee che chiedono a gran voce l’abolizione della sperimentazione animale.

Erano presenti sia i difensori dei diritti degli animali che le associazioni che si battono per un miglioramento della scienza e la tutela della salute umana. Tema principale degli interventi è stato, in un caso come nell’altro, quello dell’inaccettabile fallacia dei test su animali, che, invece di condurre al progresso scientifico, sono oggi in grande parte causa delle sconfitte nelle cure delle malattie più gravi. La violazione dei diritti degli animali ha dimostrato, infatti, da lungo tempo di portare l’umanità alla violazione dei diritti umani (primo tra tutti quello alla salute).

L’origine di questa manifestazione è stata lo sdegno sollevato dalla nuova Direttiva europea 2011/63 sulla sperimentazione animale. Questa Direttiva, invece di aprire alle nuove tecnologie portate dai molti progressi recenti della scienza (come è stato fatto negli Stati Uniti), ha voluto fare un passo indietro rafforzando l’uso del “modello animale”.

La proposta del Comitato Scientifico EQUIVITA (rappresentato dalla coordinatrice Fabrizia Pratesi), accolta da tutte le associazioni, è stata di attivarsi al più presto per una raccolta di firme europea ai fini della presentazione alla Commissione di una proposta di legge di iniziativa popolare. Questo è reso oggi per la prima volta possibile dall’articolo 11 del Trattato di Lisbona (il cui Regolamento è stato di recente approvato). La legge che sarà proposta dovrà correggere la rotta segnata dalla Direttiva 2011/63 e dovrà dare una speranza all’Europa di una reale tutela dei diritti umani e dell’ambiente, anche a discapito di interessi economici privati.

La manifestazione è stata seguita da una marcia che si è conclusa alla Place des Vosges, davanti alla casa di Victor Hugo, presidente della prima associazione antivivisezionista francese.

Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. + 39.06.3220720 + 39.335.8444949 - E-mail: [email protected] www.equivita.org

CHI CITERA' LE CASE FARMACEUTICHE PER
il 90% dei test su animali FALLISCE sull'uomo.

Ma a quanti animali costa la vita quel 90%?
Andranno mai in giudizio questi criminali?


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