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Gros: scordatevi la ripresa, la Germania la impedirà


Stodler
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3972
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Non crediate di riuscire a risollevarvi: l’austerità ha vinto e il dogma tedesco che l’ha imposta, condannando il resto d’Europa, non sarà mai intaccato. La “voce del padrone” è quella di un economista leader a Berlino, Daniel Gros, direttore del “Centre for European Policy Studies”: dal suo think-tank, centro studi di politica europea, Gros ammette di fatto che è un solo paese – la Germania – a dettare le sue regole a tutti gli altri partner della cosiddetta Unione Europea. Regole che affliggono il continente, e che non cambieranno: gli Stati come l’Italia continueranno ad avere amputazioni alla spesa pubblica, destinate a sabotare il sistema-paese trasformandolo in terra di profughi economici e di salariati a basso costo, secondo uno schema funzionale soltanto al “made in Germany”. Per Gros, lo scambio a distanza tra Renzi il guardiano dell’austerità europea, il finlandese Jyrki Katainen, segna la fine del dibattito sulla flessibilità nei conti pubblici perché «sancisce la definitiva incomunicabilità fra le due scuole di pensiero che si fronteggiano in Europa».

Non sarà mai sconfessata «la linea della Germania, di contrasto alla crisi del debito», prende nota il blog di Gad Lerner commentando l’intervista a Daniel Gros“Repubblica” concessa da Gros all’indomani del vertice dell’Ecofin e dell’Eurogruppo a Milano il 13 settembre, riunioni caratterizzate dal duello tra il premier italiano e Katainen, vicepresidente in pectore della Commissone Europea presieduta dal lussemburghese Jean-Claude Juncker, nominato dalla Merkel. L’incontro di Milano sarà da ricordare, dice Gros, perchè «probabilmente rappresenta la fine delle speranze dell’Italia di ottenere questo sospirato allentamento da parte della Germania». La prova, secondo Daniel Gros, è la nuova manovra di bilancio approntata da Berlino: la grande coalizione tra Angela Merkel e i socialdemocratici dell’Spd ha ridotto gli investimenti pubblici per realizzare una finanziaria senza nuovi debiti, «un obiettivo condiviso praticamente da tutti i partiti tedeschi presenti al Bundestag, con l’eccezione della sinistra radicale», la Linke. Una manovra che «spegne le richieste di chi chiedeva a Berlino la maggior mobilitazione di risorse pubbliche al fine di stimolare la crescita nell’Eurozona».

«Da questa posizione di ortodosso rispetto del rigore la Germania non si muoverà», osserva Lerner, e secondo Daniel Gros la composizione della nuova Commissione Juncker evidenzia come non è possibile attendersi alcuna svolta. «I toni concilianti dell’Ecofin sono poco credibili, almeno quanto le rassicurazioni italiane», dice il tecnocrate tedesco. «Certo, la Germania non ammette neanche un intervento d’emergenza, ma l’Italia, come la Francia che forse preoccupa anche di più, non aiuta con i comportamenti la comprensione reciproca». L’Italia ha un debito pubblico al 136%? «Non so come faccia a poter spendere di più: potrebbe anche smetterla di chiedere aperture o flessibilità”». Quanto al ricatto delle “riforme” neoliberiste, ispirate dal mercantilismo neoclassicista dell’export – massima competitività derivante dalla compressione salariale per tagliare i costi di produzione, sacrificando alla legge dell’export i consumi interni e il benessere sociale della nazione – per il dottor Gros si tratta di una speranza vana, perché il “no” della Germania non cambierebbe. «Non credo che la risposta di Berlino sarebbe diversa da quella di oggi. Il passato continuerebbe a pesare come un macigno. Per questo mi sembrano ipocriti tutti questi abbracci alla Spagna, un paese che ha il 25% di disoccupazione, solo per un paio di riforme fatte».

http://www.libreidee.org/2014/09/gros-scordatevi-la-ripresa-la-germania-la-impedira/


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Luca Martinelli
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1984
 

io ho fortissimi dubbi che sia la Germania la causa dei nostri mali..... li ho sempre avuti perchè non mi sono mai capacitato delle responsabilità teutoniche per la presenza della mafia & co., delle lobby massoniche, della quantità incredibile di venduti, traditori e ladri di ogni risma. Non è colpa della Germania se dobbiamo mantenere un nugolo di cardinali sporcaccioni e pedofili fancazzisti all'interno del Vaticano....etc etc. In sostanza è troppo comodo dare la colpa agli altri......anche se è vero che la ns situazione era già prevista dagli accordi di pace dopo la seconda guerra ma gli italioti non sanno nulla.


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Rosanna
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3536
 

io ho fortissimi dubbi che sia la Germania la causa dei nostri mali..... li ho sempre avuti perchè non mi sono mai capacitato delle responsabilità teutoniche per la presenza della mafia & co., delle lobby massoniche, della quantità incredibile di venduti, traditori e ladri di ogni risma. Non è colpa della Germania se dobbiamo mantenere un nugolo di cardinali sporcaccioni e pedofili fancazzisti all'interno del Vaticano....etc etc. In sostanza è troppo comodo dare la colpa agli altri......anche se è vero che la ns situazione era già prevista dagli accordi di pace dopo la seconda guerra ma gli italioti non sanno nulla.

Tutta questa corruzione diffusa c'era anche negli anni 60, però l'economia volava , come mai?

La colpa poi non è propriamente della Germania , ma dell'euro dei Trattati e dell'Unione Europea , quindi di un progetto neoliberista Euro Atlantico che favorisce la Germania a nostro danno.

La Germania poi ne ha approfittato alla grande , ha fatto protezionismo, ha tenuto bassa l'inflazione , avvantaggiato le sue esportazioni e sfavorito le importazioni, ha fatto una riforma del lavoro, che demolisce gli stipendi dei lavoratori, la riforma Hartz che ha precarizzato e sfruttato il lavoro dei dipendenti , represso la domanda interna, ha violato tutti i trattati e quindi ha imbrogliato tutto il resto d'Europa.

La Germania non è la locomotiva d'Europa, quanto il rimorchio dell'Europa. Negli anni 70 noi la stavamo superando.


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