Notifiche
Cancella tutti

I misteri di H.A.A.R.P. (Roberto La Paglia)


Zret
 Zret
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2925
Topic starter  

Pubblichiamo la prima parte di un articolo, a firma del ricercatore indipendente, Roberto La Paglia. Lo studio comparve, tempo fa, sulla Rivista Area 51, nell'ambito di una serie di testi dedicati all'inquietante problema delle chemtrails e temi annessi.

Il termine H.A.A.R.P. è da leggersi per esteso come “High-frequency Active Auroral Research Project” (Progetto attivo aurorale di ricerca ad alta frequenza) ed è stato oggetto di numerose controversie già fin dai suoi inizi, ovvero dalla metà degli anni ’80.

La nascita di H.A.A.R.P. risale al 1987, quando il consulente dell'Atlantic Richfield Corporation (ARCO), il fisico Bernard J. Eastlund, applicò le sue intuizioni derivate da un brevetto dell'inventore serbo Nicola Tesla (1856-1943) denominato "Metodo ed apparecchiatura per l'alterazione di una regione dell'atmosfera, ionosfera e/o magnetosfera terrestre" numerato U.S. Patent #4.686.605.

L'installazione principale del progetto H.A.A.R.P. si trova in Alaska a Gakona, 150 miglia circa a nord-est di Anchorage. La scelta di questo sito è stata dettata da tre motivi principali:

- La sua vicinanza al Polo e quindi alla zona di concentrazione delle linee magnetiche del nostro pianeta.

- La presenza di notevolissime fonti energetiche naturali nel sottosuolo.

- La sua distanza da centri urbani.

Il programma H.A.A.R.P. ha portato o porterà alla costruzione di un sistema di 365 antenne, alte 22,5 metri capaci di trasmettere con l'obiettivo di migliorare le comunicazioni militari, con un raggio d'energia ad alta frequenza nella ionosfera.

La ionosfera è quella parte di regione atmosferica che inizia sui 50 Km d'altitudine e termina intorno agli 800 Km. Il brevetto militare è così registrato: "Creazioni di lenti ottiche dalla condensazione dell'atmosfera in grado di liquefare il sistema di guida dei missili balistici nemici; messa a punto di antenne virtuali nella stratosfera per agevolare le comunicazioni con i sommergibili nucleari sul fondo degli oceani".

In verità queste antenne possono scoprire laboratori nucleari sotterranei e addirittura far esplodere bombe nemiche nei silos di alloggio. Soprattutto possono modificare le condizioni climatiche in zone specifiche del globo. Al giorno d'oggi, esistono circa 400 brevetti collegati al progetto H.A.A.R.P. e la maggioranza di loro sono progetti offensivi, cioè armi offensive.

Gli autori di un famoso articolo su H.A.A.R.P., “Angels don’t play this H.a.a.r.p.” , delineano un aspetto del progetto stesso quantomeno inquietante; il cuore di H.A.A.R.P. è formato da una schiera di antenne sincronizzate che possono emettere decine di giga-watts con continuità o ad intermittenza nella ionosfera.

Quelli che vengono comunemente definiti “riscaldatori della ionosfera” sono in uso da diversi anni, ma H.A.A.R.P, a causa delle sue dimensioni e presunte potenzialità, ha dato vita ad un allarme su vasta scala, un allarme che ha fondati motivi di esistere, se vi si associa l’idea che la tecnologia alla base di questo progetto potrebbe anche non essere terrestre.

H.A.A.R.P. nacque da una serie di brevetti dovuti a Bernard Eastlund, scienziato di APTI, ARCO Società internazionale (Inc.) che si occupa di Tecnologie destinate all’Energia, la quale sosteneva che sollevare la ionosfera era una buona cosa da farsi.

Che ruolo aveva ARCO? Gli autori dell’articolo affermano che il coinvolgimento di ARCO fu limitato alla fase iniziale, quella che riguardava il cercare un utilizzo per 20 trilioni di metri cubi di riserve di gas naturali collocate sulle pendici Nord dell’Alaska. Trasportare tale gas fino agli Stati Uniti era finanziariamente improponibile, perché, quindi, non usare tale quantità di risorse per sviluppare un altro tipo di progetto? E queste furono le basi per le successive invenzioni ed i successivi brevetti acquisiti da Eastlund. Le prime ricerche di Eastlund furono sponsorizzate dalla DARPA sotto protezione e sotto il nome: “Scudo Elettrico Anti-Missile delle pendici del Nord Alaska”.

Una delle prime invenzioni brevettate era intitolata: ”Metodi ed apparati per alterare regioni dell’atmosfera terrestre, ionosfera e/o magnetosfera”.

Questo brevetto includeva anche le seguenti ricerche su: ”come causare la totale interruzione delle comunicazioni su una larga porzione della Terra, distruzione di missili o aerei, modificazioni climatiche…” Il confronto con le ricerche eseguite da Nikola Tesla riguardo alla diffusione di energia, ovvero su come inviare energia dal punto A al punto B senza fili diventa inevitabile. Usando una tecnica, chiamata “Risonanza ad elettroni ciclotroni”, sarebbe possibile, sfruttando le teorie di Tesla procedere alla costruzione di una specie di Muraglia Cinese attorno all’America in grado di individuare ed eliminare, ad esempio, aerei a 250 miglia di distanza. Sono teorie rielaborate dalle ricerche di Eastlund.

Ma l’allarme vero e proprio che riguarda H.A.A.R.P. è dato dalla sua potenzialità di poter essere usato o per intenzionali cambiamenti climatici cioè come arma militare, o per provocare accidentali, devastanti effetti come conseguenza della stimolazione della ionosfera operata tramite una terrificante quantità di energia sparata su piccole regioni dello spazio. La cosa davvero preoccupante è che, iniettando un’ingente quantità di particelle nella ionosfera, è possibile alterare in maniera irrimediabile l’equilibrio protettivo della Terra, causando una caotica instabilità che potrebbe dare inizio ad una catena di effetti collaterali, come la distruzione totale dell’ozono (ad esempio) e quindi, di ogni forma di vita.

Lo scenario catastrofico che si presenta assomiglia molto a tutti quei misteriosi cataclismi che hanno caratterizzato la storia del nostro pianeta, in particolare a quegli sconvolgimenti che sono stati relegati nei meandri dell’archeologia fantastica, ma ai quali H.A.A.R.P. potrebbe dare un senso.

http://www.tankerenemy.com/


Citazione
Condividi: