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Il Brasile come la Cina


pietroancona
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Avviso ai naviganti per non passare per grulloni

In Brasile I generali del Pentagono e gli spioni della Cia e della Ned stanno montando lo stesso teatrino con lo stesso canovaccio ma con personaggi diversi che hanno montato a suo tempo contro la Cina in occasione delle Olimpiadi di Pechino, Cina alla quale hanno fatto rompere i coglioni dal Dalai Lama e dai suoi ineffabili monachelli per alcuni mesi a cominciare dalla staffetta della grande torcia olimpica.
In Brasile usano più o meno lo stesso format con alcuni contenuti diversi. Propongono servizi sociali al posto delle spese per gli stadi ed altre cose del genere ed hanno montato una magnifica rete di agitazione in moltissimi stati del Paese.
Come la Cina deve essere abbattuta perchè a momenti supera gli USA lo stesso si deve fare con il Brasile come animatore del brics.Gli USA non amano il Brics e non amano che si creino zone del pianeta libere dal controllo del FMI e delle multinazionali.
Tante anime belle ieri si schierarono contro la cattivissima Cina ed a favore dei monaci che chiedono il possesso del Tibet, una zona grande quando metà europa. Le stese anime belle oggi si schierano per i manifestanti del Brasile come dei rivoltosi turchi. Non parliamo poi dei rivoltosi siriani. ,,,,,,


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Santos-Dumont
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In Brasile I generali del Pentagono e gli spioni della Cia e della Ned stanno montando lo stesso teatrino con lo stesso canovaccio ma con personaggi diversi che hanno montato a suo tempo contro la Cina in occasione delle Olimpiadi di Pechino, Cina alla quale hanno fatto rompere i coglioni dal Dalai Lama e dai suoi ineffabili monachelli per alcuni mesi a cominciare dalla staffetta della grande torcia olimpica.
In Brasile usano più o meno lo stesso format con alcuni contenuti diversi. Propongono servizi sociali al posto delle spese per gli stadi ed altre cose del genere ed hanno montato una magnifica rete di agitazione in moltissimi stati del Paese.
Come la Cina deve essere abbattuta perchè a momenti supera gli USA lo stesso si deve fare con il Brasile come animatore del brics.Gli USA non amano il Brics e non amano che si creino zone del pianeta libere dal controllo del FMI e delle multinazionali.
Tante anime belle ieri si schierarono contro la cattivissima Cina ed a favore dei monaci che chiedono il possesso del Tibet, una zona grande quando metà europa. Le stese anime belle oggi si schierano per i manifestanti del Brasile come dei rivoltosi turchi. Non parliamo poi dei rivoltosi siriani. ,,,,,,

Per non riscrivere tutto da capo, suggerisco la lettura di un mio intervento precedente:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&thold=-1&mode=flat&order=0&sid=11986#139410 , nonché l'interessante commento poco sopra ad esso di Black_Jack.
Prima di parlare, bisognerebbe informarsi con chi ci vive, in Brasile. E sebbene il sottoscritto dimori in una regione lievemente privilegiata in termini di servizi, soprattutto la sanità, posso garantire che nelle megalopoli tipo San Paolo, Belo Horizonte o Rio de Janeiro la situazione è disperante, al nordest poi non se ne parla (non facciamoci prendere per i fondelli dalle esperienze di chi le ha visitate in veste di turista). Quindi quelle richieste di investimento in opere pubbliche, con annessa esortazione alla fine della corruzione politica, seppure ingenue hanno totale ragion d'essere.
Singolare inoltre il fatto che i canali Sky di Murdock dedicati all'informazione, in primis l'ineffabile Rede Globo, faccia di tutto per demonizzare questo movimento evidenziando le cosiddette frange violente causa delle reazioni poliziesche. Ma come, la CIA boicotterebbe il suo stesso movimento faticosamente organizzato?!
L'ambiguità di questo movimento è il suo atteggiamento antipartitico: hanno più d'una volta espulso delegazioni del PT o de PSTU dalle manifestazioni ricorrendo a metodi ben poco "democratici". Non sia mai che i maledetti trotskisti contaminino la purezza del movimento. Il che purtroppo mi suggerisce una mancanza di progettualità a lungo termine e una solidarietà fondata solo su obiettivi puntali che potrebbe condurre direttamente a un analogo del M5S italiano.


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pietroancona
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Riflessioni sul Brasile

E' davvero stupefacente il sostegno acritico che quella che una volta era la sinistra italiana e che ora è Pd, CGIL ed altri alle manifestazioni di protesta che stanno sconvolgendo il Brasile e la Turchia.
Il Brasile è una grande democrazia popolare governata ieri da Lula ed oggi da Delma Roossuf. Un governo certamente non socialista nè comunista ma di centro-sinistra democratico popolare e con forti contenuti di autonomia dall'impero dalle multinazionali dal FMI..... il Brasile e l'Argentina costituiscono due punti di riferimenti della nuova America Latina assieme al Venezuela ed altri paesi che stanno recuperando dalle radici il senso di nazione di libertà dai colonialismi che li hanno massacrati da cinquecento anni a questa parte.
Mi meraviglio come gente di "sinistra" che ha lo stomaco dello struzzo e che inghiotte in Italia dal governo Monti sostenuto dalla Triade ed ora Letta appoggiato da Berlusconi tutto ma proprio tutto a cominciare dalla pensione a 67 anni, la legge bIAGI, L'ART.18, la deindustrializzazione di vaste zone del Paese, la degradazione del Parlamento a votificio etc..etc... trovi da ridire sul governo di Delma Roussef e si schiara con i "rivoltosi" organizzati certamente dalla Cia da Soros e che si è data una griffe diversa da quella di un colore come le altre sommosse. il pallone.!
Senza battere ciglio si butta a mare un esperimento coraggioso che in dieci anni ha portato il Brasile avanti a ridurre i danni di 500 anni di colonialismo. Preferiscono Soros a Delma Roussof.
Ma io sto dalla parte di Delma Roussef la cui biografia fa parte della storia mondiale del socialismo e della classe operaia. E' un'opera incredibile quella dello sviluppo del Brasile di dare pane e lavoro a tutti. M


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Black_Jack
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Riflessioni sul Brasile

E' davvero stupefacente il sostegno acritico che quella che una volta era la sinistra italiana e che ora è Pd, CGIL ed altri alle manifestazioni di protesta che stanno sconvolgendo il Brasile e la Turchia.
Il Brasile è una grande democrazia popolare governata ieri da Lula ed oggi da Delma Roossuf. Un governo certamente non socialista nè comunista ma di centro-sinistra democratico popolare e con forti contenuti di autonomia dall'impero dalle multinazionali dal FMI..... il Brasile e l'Argentina costituiscono due punti di riferimenti della nuova America Latina assieme al Venezuela ed altri paesi che stanno recuperando dalle radici il senso di nazione di libertà dai colonialismi che li hanno massacrati da cinquecento anni a questa parte.
Mi meraviglio come gente di "sinistra" che ha lo stomaco dello struzzo e che inghiotte in Italia dal governo Monti sostenuto dalla Triade ed ora Letta appoggiato da Berlusconi tutto ma proprio tutto a cominciare dalla pensione a 67 anni, la legge bIAGI, L'ART.18, la deindustrializzazione di vaste zone del Paese, la degradazione del Parlamento a votificio etc..etc... trovi da ridire sul governo di Delma Roussef e si schiara con i "rivoltosi" organizzati certamente dalla Cia da Soros e che si è data una griffe diversa da quella di un colore come le altre sommosse. il pallone.!
Senza battere ciglio si butta a mare un esperimento coraggioso che in dieci anni ha portato il Brasile avanti a ridurre i danni di 500 anni di colonialismo. Preferiscono Soros a Delma Roussof.
Ma io sto dalla parte di Delma Roussef la cui biografia fa parte della storia mondiale del socialismo e della classe operaia. E' un'opera incredibile quella dello sviluppo del Brasile di dare pane e lavoro a tutti. M

Ma guarda che con Lula in Brasile non è che sia cambiato moltissimo.
Rispetto al periodo a cavallo fra '80 e '90 si sta sicuramente meglio ma vorrei anche vedere; chi è stato in quel periodo in Sudamerica, Cuba compresa, sa che solo in Africa era peggio.

Oggi c'è meno gente che letteralmente muoia di fame ma la prostituzione sfacciata e generale coi turisti è sempre la stessa e quella è un indicatore molto significativo del livello di benessere e dignità di un popolo.
I prezzi dei generi basici come frutta o tagli di carne non pregiata sono ancora accessibili ma appena si sale di gamma si raggingono livelli stratosferici rispetto al salario medio. La gente va di più dal dentista, segno di benessere, ma solo negli stati del sud.
Per cortesia fatevi un giro all'interno del Parà e dell'Amazonas (nord) per vedere l'inferno in terra.

Sì, il Paese è più indipendente ma CHI E' il Paese?
E' questo il punto che sembra nessuno voglia prendere in considerazione.
Il Paese in Brasile e Argentina è solo una nuova élite migliore della precedente ma sempre un'élite che, come in Argentina dal 2007, farà politiche da élite.

Allora i furbetti cosmopoliti avranno buon gioco a fomentare la gente a loro vantaggio ma la colpa è solo degli omini delle élites locali che non sanno darsi il colpo d'ala.


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Black_Jack
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Il che purtroppo mi suggerisce una mancanza di progettualità a lungo termine e una solidarietà fondata solo su obiettivi puntali che potrebbe condurre direttamente a un analogo del M5S italiano.

Il M5S è una realtà politica anche troppo strutturata per il livello di consapevolezza sudamericano.

Invece in termini molto teorici una speranza per una nuova concezione di solidarietà (non solo su obiettivi puntuali come osservi tu) potrebbe a mio avviso nascere solo in quel continente in particolare proprio in Brasile dove esiste in modo ancora indistinto ma molto forte un certo sentimento di appartenenza fondato sulla pluralità di identità culturali/razziali molto affettivo e molto sentito. A livello cosciente però lo capiscono solo Darcy Ribeiro e chi si legge i suoi libri che rappresentano un milieu ancora un tantino troppo ristretto...

Quello che dico, e che ripeto ad esaurimento di chi legge, è che il "cambiamento" NON avverrà tramite un'operazione "politica" con il classico partito organizzato ma attraverso un nuovo sentimento di appartenenza che avrà molto più del religioso che del politico.

Il Sudamerica in questi termini parte avanti, ma siamo ancora alle ipotesi di scuola.


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