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IL CLUB DEI DITTATORI


mystes
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America Latina: un continente in ginocchio. Soggiogata da un ricco comitato di affari, l'America del Sud vive il periodo peggiore della sua storia.
Col beneplacito di un Nord America che continua ad interferire, come ha sempre fatto, negli affari di altri paesi, dall'Ucraina, alla Turchia, all'intera Europa, l'America del sud affonda nella corruzione e nel malaffare.

Il dittatore venezuelano Nicolás Maduro è atterrato a Brasilia per incontrare Luiz Ignazio Lula da Silva e partecipare a un vertice di dieci capi di Stato sudamericani. Il vertice è stato organizzato dal Brasile con l'obiettivo di creare quello che viene definito "un dialogo franco" tra i Paesi.
Quasi tutti i presidenti del Sud America parteciperanno a un vertice coordinato dal governo brasiliano.

Un rapporto ufficiale ha rilevato che l'invito è stato fatto a tutti i presidenti del Sudamerica e solo la presidente del Peru, Dina Boluarte, ha comunicato di non voler partecipare all'incontro, perché il suo Paese sta affrontando una serie di manifestazioni antigovernative.
Maduro dovrebbe avere un incontro bilaterale con Lula nel palazzo del governo di Brasilia. L'ingresso del dittatore in Brasile era stato ufficialmente vietato dall'ex presidente Jair Bolsonaro, ma la decisione è stata revocata personalmente da Lula.
Il governo Bolsonaro aveva riconosciuto il dissidente Juán Guaidó come presidente del Venezuela, anche se di fatto il potere politico non è mai sfuggito dalle mani di Maduro.
Maduro prima del viaggio ha dichiarato che il Brasile e il Venezuela erano "impegnati a rinnovare gli accordi di unione e solidarietà".
La scorsa settimana, il governo brasiliano ha inviato in Venezuela un team dell'Agenzia di cooperazione brasiliana (ABC) per "identificare le questioni di cooperazione bilaterale".
In una dichiarazione, un esponente governativo ha detto che il team ha trascorso tre giorni in Venezuela e che l'interazione faceva parte di un programma politico per costruire legami con altri Paesi. Tuttavia, non è possibile sapere se ci sia un nuovo motivo per il Brasile di avvicinarsi al Venezuela al di là dell'identificazione ideologica tra Lula e Maduro.
I dati dell'Osservatorio internazionale delle migrazioni sottolineano che dal 2017 circa 400.000 venezuelani sono fuggiti dal loro Paese verso il Brasile a causa della povertà e della repressione politica che costituiscono lo scenario della feroce dittatura di Maduro.
La maggior parte di loro è stata accolta in Brasile durante il governo di Jair Bolsonaro. Adesso per quei venezuelani che aspiravano a un sogno di libertà si è spetnta ogni peranza.
Secondo gli analisti, l'incontro dei capi di Stato sudamericani è un altro passo di Lula verso il suo desiderio di unire i governi di sinistra in Sud America. Attualmente, i Paesi con governi di sinistra sono: Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Venezuela, Ghana e Suriname.
Prima di assumere la presidenza, Lula e i membri del suo partito hanno perseguito questo obiettivo attraverso il Foro de São Paulo, un'entità che organizza i partiti di sinistra in Sud America.
Ma la versione ufficiale di Lula è che l'obiettivo dell'incontro è il desiderio di "parlare di nuovo con il mondo", soprattutto con il subcontinente americano.

Dal canto loro gli analisti sospettano che l'idea del governo brasiliano di Lula sia quella di ottenere il sostegno di presidenti ideologicamente allineati con il suo partito di sinistra in cambio di opportunità di finanziamento e sussidi, come è già successo con Venezuela e Cuba. Il caso piu recente è stato il tentativo di Lula di aiutare l'economia argentina, che sta cadendo a pezzi in conseguenza degli interventi scellerati del governo Fernandez.

Fonte: https://www.gazetadopovo.com.br/


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PietroGE
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Visto che i leader sudamericani vogliono parlare con il mondo, dovrebbero spiegare al mondo come un continente ricchissimo di materie prime di energia, di spazi verdi e di acqua con un ambiente di una bellezza che non ha eguali nel resto del pianeta riesca a affamare la propria gente oppure passare da una crisi finanziaria alla prossima, sperperare le ricchezze e alimentare una criminalità organizzata che è tra le prime del mondo. Per non parlare del fiume di disperati che ogni giorno tentano la fortuna guadando il Rio Grande a volte affogando a volte morendo di sete nel deserto dell'Arizona. Una vergogna per tutto il continente. Dubito che qualcuno darà una qualche risposta, anzi credo proprio che nessuno vorrà affrontare il problema sul serio perché dovrebbero ammettere la loro incompetenza e corruzione. Troppo comodo dire che la colpa è  degli yankee, la colpa è principalmente la loro.


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BrunoWald
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Soggiogata da un ricco comitato di affari,

Esatto, appunto. Un comitato d'affari comunista?

l'America del Sud vive il periodo peggiore della sua storia.

Mentre invece il periodo del Piano Condor, coi vari Videla, Pinochet, Stroessner, Morales-Bermudez non era poi così male, mi par di capire, secondo la Gazeta do Povo...

solo la presidente del Peru, Dina Boluarte, ha comunicato di non voler partecipare all'incontro, perché il suo Paese sta affrontando una serie di manifestazioni antigovernative.

Dina Boluarte era stata eletta come vicepresidente di Pedro Castillo, che ha pugnalato alle spalle partecipando alla congiura che lo ha deposto e incarcerato nel dicembre scorso, e che ha riconsegnato il potere all'oligarchia peruviana, una delle più marce e corrotte del pianeta. Si noti che "la presidente" era militante di un partito marxista-leninista, ed ora fa da cameriera all'ultra-destra e da prestanome alla figlia del narco-dittatore Fujimori, che controlla di fatto la politica nazionale. Se Boluarte non esce dal paese è perché non glielo permettono i suoi padroni, temendo che chieda asilo da qualche parte, sapendo che prima o poi sarà processata per i massacri perpetrati dal suo governo dopo il golpe di dicembre.

Il governo Bolsonaro aveva riconosciuto il dissidente Juán Guaidó come presidente del Venezuela

Guaidó è un burattino, una creatura del Dipartimento di Stato USA. "Complimenti" a Bolsonaro...

I dati dell'Osservatorio internazionale delle migrazioni sottolineano che dal 2017 circa 400.000 venezuelani sono fuggiti dal loro Paese verso il Brasile a causa della povertà e della repressione politica che costituiscono lo scenario della feroce dittatura di Maduro.

Invece dove governa la destra fiorisce il benessere, la cultura, le opportunità, e i governi sono onestissimi, competenti e rispettosi dei diritti umani e della volontà popolare... Dite all'articolista della Gazeta di farsi un giro in Perú, per esempio, dove milioni vivono in baracche fatiscenti, i bambini sono in giro a chiedere l'elemosina, e la feroce "democrazia" locale ha appena massacrato una cinquantina di persone sparando sui manifestanti con armi da guerra.

La maggior parte di loro è stata accolta in Brasile durante il governo di Jair Bolsonaro. Adesso per quei venezuelani che aspiravano a un sogno di libertà si è spetnta ogni peranza.

I "migranti" venezuelani sono milioni e hanno inondato l'intero continente, fino in Cile, rappresentando un problema di ordine pubblico sempre più incontrollabile. Come da noi c'è lo zampino delle solite ONG, come da noi la stragrande maggioranza entra illegalmente, senza documenti, senza alcun mezzo di sostentamento. In mezzo a questo flusso umano, ci sono sanguinarie bande criminali, nonché le situazioni più ambigue, torbide e illegali, dallo sfruttamento della prostituzione, allo spaccio, all'enorme numero di bambini e neonati sfruttati dagli accattoni per piatire compassione, nell'indifferenza delle autorità. Io penso che ci sia un traffico anche per questo, ma in ogni caso immaginate un bambino piccolo trascinato per tutto il giorno sotto il sole, costretto a respirare lo smog e sopportare il rumore infernale delle strade, senza documenti né protezione alcuna, alla mercé di cialtroni senza coscienza... 

Come è ovvio, ci sono fra i venezuelani che emigrano anche persone oneste e lavoratrici, assolutamente rispettabili, ma nell'insieme la questione è la stessa che da noi: una tragedia innescata dai poteri occulti per destabilizzare le nazioni e le loro economie, provocare conflitti tra poveri, favorire le mafie e creare le condizioni propizie per i più sporchi e torbidi affari immaginabili. Perciò la Gazeta do Povo può ben ficcarsi il suo "sogno di libertà"... nello spazio capiente di cui sempre dispongono i pennivendoli d'ogni latitudine.

Questo post è stato modificato 11 mesi fa da BrunoWald

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mystes
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Pinochet, Stroessner, Morales-Bermudez

Nei miei articoli non ha mai difeso personaggi del tipo su citato. Al massimo mi sono riferito, in taluni casi difendendolo, a un Presidente come Bolsonaro, il quale per essere rispettoso, troppo rispettoso, della Costituzione democratica e repubblicana lo ha preso in quel posto: giudici "interregimi" e politici "onesti" sono infatti riusciti a organizzare in combutta la più vergognosa frode elettorale che l'uomo ricordi per beneficiare il politico più corrotto della storia latino-americana: il "comunista" Lula. Questa è la realtà, il "resto è  noia".

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Andreabras
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BrunoWald
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Nei miei articoli non ha mai difeso personaggi del tipo su citato.

Infatti la mia risposta non era diretta a te, ma ai redattori della Gazeta: sostenere che l'America Latina stia vivendo il periodo peggiore della sua storia, glissando sugli orrori del passato, è di una disonestà intellettuale clamorosa. Lo è ancor di più sostenere che il continente sia in ginocchio a causa dei "dittatori comunisti", come se non fosse da sempre nelle grinfie degli avvoltoi anglo-giudaici, e di oligarchie locali semplicemente oscene.

Poi Lula e Maduro stanno sulle palle pure a me, non meno di tutta l'accozzaglia sinistra/nichilista radical-chic al soldo di Soros, e  del resto sono anticomunista da sempre. Ma bisogna avere il senso delle proporzioni, e riconoscere che questa gentaglia che defrauda le speranze dei popoli sono solo un epifenomeno, conseguenza del problema di fondo che non è certo il comunismo, ma bensì l'esistenza dell'imperialismo yankee e dei parassiti e sfruttatori al suo servizio.

Purtroppo non si vede all'orizzonte un movimento politico dotato di respiro strategico, disintossicato dal marxismo ma decisamente antagonista e portatore di un modello alternativo a quello neoliberista; e non si vede perché non ne esistono le premesse, e cioé un gruppo sociale consapevole, in grado di opporsi al nemico in maniera organizzata: né in Sudamerica, né in Europa.


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mystes
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Ma bisogna avere il senso delle proporzioni, e riconoscere che questa gentaglia che defrauda le speranze dei popoli sono solo un epifenomeno, conseguenza del problema di fondo che non è certo il comunismo, ma bensì l'esistenza dell'imperialismo yankee e dei parassiti e sfruttatori al suo servizio.

Sono totalmente d'accordo!


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mystes
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e non si vede perché non ne esistono le premesse, e cioé un gruppo sociale consapevole, in grado di opporsi al nemico in maniera organizzata: né in Sudamerica, né in Europa.

Confermo, sono d'accordo! In vista c'è il nulla + il vuoto!...


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Andreabras
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Mystes, se Lula si avvicina agli Stati Uniti non va bene. Se Lula si avvicina agli avversari degli Stati Uniti non va bene. Se cerca di mantenersi equidistante non va bene. Si puó sapere cosa dovrebbe fare per soddisfarti?

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mystes
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Protesta di venezuelani a Brasilia

Un gruppo di venezuelani residenti in Brasile ha protestato contro la visita del dittatore del Venezuela, Nicolás Maduro in Brasile per la riunione dei presidenti dell'America Latina, Maduro è accusato di una serie di crimini contro i diritti umani.
"Un violatore dei diritti umani indagato dalla Corte penale internazionale, responsabile del più grande esodo migratorio del continente che ha raggiunto 7,5 milioni di venezuelani, che ha distrutto il Paese, tortura, uccide e imprigiona gli oppositori politici non può essere ricevuto dal Brasile", ha dichiarato Gabriela Álvarez, che ha partecipato alla protesta.
Per la venezuelana, che vive a Brasilia da 24 anni, "questa visita è un insulto agli oltre 400.000 venezuelani che vivono in questo Paese". Gabriela afferma inoltre che l'accoglienza del dittatore in Brasile scredita "la memoria degli studenti e degli oppositori che sono morti per mano della dittatura durante tutti questi anni".


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mystes
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Pubblicato da: @andreabras

Mystes, se Lula si avvicina agli Stati Uniti non va bene. Se Lula si avvicina agli avversari degli Stati Uniti non va bene. Se cerca di mantenersi equidistante non va bene. Si puó sapere cosa dovrebbe fare per soddisfarti?

Non deve e non può fare nulla perchè Lula qualunque cosa faccia e a chi comunque si avvicini lo fa solo e unicamente con una intenzione, con una finalità, la stessa che convinsero i giudici a condannarlo a 12 anni di carcere per corruzione e frode! Stia tranquillo, il lupo perde il pelo e non il vizio. I giornali sudamericani stanno già dando le prime notizie degli imbrogli di Lula nei primi mesi dell'attuale governo!

 


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Andreabras
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Condannato da giudici corrottissimi, i piú corrotti della storia brasiliana. Tanto è che il giudice poi è stato fatto ministro della giustizia dal concorrente político di Lula

Questo post è stato modificato 11 mesi fa da Andreabras

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mystes
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Pubblicato da: @andreabras

Condannato da giudici corrottissimi, i piú corrotti della storia brasiliana. Tanto è che il giudice poi è stato fatto ministro della giustizia dal concorrente político di Lula

Inclusi i giudici corrottissimi del SupremoTribunale Elettorale che hanno scarcerato Lula (era in prigione per scontare la pena sentenziata da "giudici corrottisimi") per candidarlo alla carica di presidente e per farlo eleggere con elezioni palesemente truccate da un'altra banda di "giudici corrottissimi".

 


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Andreabras
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Lê elezioni erano state taroccate si, ma da Bolsonaro che sei mesi prima delle elezioni aveva cominciato a distribuíre sussidi chiaramente a scopo elettorale (tanto è che sarebbero dovuti durare solo fino alla fine dell'anno). Nonostante questo ha perso a causa dei pessimi 4 anni di mandato, capace solo di soddisfare le richieste di chiese evangeliche, commercianti di armi, compagnie minerarie illegali e grandi proprietari terrieri


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Andreabras
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Io abito in Brasile dal 1998. Quando sono arrivato c'era una crisi spaventosa, una disoccupazione con file chilometriche per un posto da benzinaio o spazzino. Poi è venuto il 2002 e con gli anni di Lula il Brasile è cresciuto tantissimo, con disoccupazione quasi a zero mentre  in Europa imperversava la crisi del 2008. Gli italiani lo sanno bene, tanto è che tantissimi impresari sono venuti qui, c'erano centinaia di curriculum di laureati italiani chiedendo di lavorare in Brasile. Il Brasile stava diventando una potenza econômica con aziende importantíssime nel mondo intero, tipo l'Oderbrech. Questo ha infastidito e preoccupato gi USA che per mezzo di quinte colonne nella politica e nel giudiziario hanno tentato di segare le gambe al Brasile. E ci sono riusciti, anche grazie al piú grande traditore infiltrato della storia brasiliana, il giudice Moro, che spesso partecipava (ci sono le prove) a seminari organizzati da FBI e CIA

https://progressive.international/wire/2021-02-12-lava-jato-the-cias-poisoned-gift-to-brazil/it

Tantissimi giuristi di tutto il mondo hanno letto la sentenza e giudicato il processo a Lula una farsa

https://www.osservatoriodiritti.it/2018/01/25/brasile-lula-condannato-sentenza/

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