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Il colpo di stato dell'OSA in Venezuela


cubainforma
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Luis Britto García

Rivela il ministro della Difesa, Vladimir Padrino López, che è in corso un colpo di stato.

Devo ricordare al lettore che sin dalla sua creazione, nel 1948, l'Organizzazione degli Stati americani ha legittimato tutti gli interventi perpetrati dagli USA, comprese quelle in Nicaragua, Guatemala, Cuba, Repubblica Dominicana, Cile, Panama, Grenada, Haiti, Venezuela, Paraguay e Honduras?

Devo ricordare che la mattina dell' 11 aprile 2002 l'ambasciatore USA, Charles Shapiro, uscì su tutti i giornali dichiarando che il Venezuela era "fuori dalla Carta Democratica dell'OSA" per legittimare il colpo di stato che si avrebbe avuto ore dopo?

Ricapitolerò che l'OSA non prese alcuna misura contro la dittatura di Carmona, e solo su richiesta del movimento sociale MINGA richiese rapporti sul sull'ubicazione dove era tenuto il presidente sequestrato, in comunicazione dove riconosceva il dittatore come governo?

Citerò che, anche se il Venezuela denunciò la Convenzione Interamericana sui Diritti Umani dell' OSA, nel 2012, quattro anni dopo la Commissione Inter-Americana ancora continua sollevando Relazioni contro il nostro paese e convertendole in domande dinanzi alla Corte Interamericana?

Denunceremo ancora una volta che la detta Commissione condanna in anticipo il Venezuela; a cui solo si permette 20 minuti per difendersi da Relazioni con 373 clausole incriminatorie, e che pubblica integralmente il Rapporto accusatorio, ma non una riga della difesa?

Dobbiamo ricapitolare che nelle 373 clausole del libello diffamazione sul 2014 la Commissione accumula 42 non riconoscimenti della sovranità del Venezuela e del suo diritto a scegliere il suo sistema politico, economico e sociale, 144 denunce di casi irrisolti di giurisdizione interna, 198 casi fondati solo su ritagli stampa, 30 su messaggi Twitter. 159 in dichiarazioni di ONG finanziate dagli USA, 116 basate solo sui pareri della stessa CIDH, 220 senza alcun tipo di dati e 163 con inaccettabile usurpazione della titolarità dell'azione'.

Non stupisce quindi che l'OSA fissi un'udienza contro il Venezuela a Washington il 4 aprile, e come dichiarato dall'ambasciatore Bernardo Alvarez, gli USA neghino il visto al personale dell'Agenzia per la difesa dei diritti umani di fronte agli Organismi Internazionali, che cercano di recarsi negli USA per difendere il loro paese.

Nessuna meraviglia che il segretario generale dell'OSA, Luis Almagro, apparisse il 27 aprile invocando contro il Venezuela la stessa Carta Democratica di quell'organizzazione: che brandì l'ambasciatore Shapiro contro Chavez, l' 11 aprile 2002. Niente di più democratico di accusare un paese ed impedirgli di difendersi.

Con risorse di tale indole si ottenne dalla Corte Penale dell'Aja l'ordine di arresto contro Gheddafi, che culminò nella distruzione della Libia.

Il Venezuela non può essere sottomesso ad organismi che gli negano il diritto alla difesa.

http://www.dariovive.org/?p=7862


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