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Il rovescio di un diritto Umano: schiavitù


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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Topic starter  

Leggo l'ottimo articolo appena pubblicato su CDC sulla schiavitù (QUI) scritto come critica per gente che si inginocchia come la Pelosi. Vabbé che una con un nome così ha già un destino suo di cui preoccuparsi. Rifletto quindi due minuti. Al solito non mi colpisce quello che leggo ma quello che è stato rimosso.

Difficile stabilire se volontariamente o meno perché la Mente che mente è fondata sul meccanismo della mutua esclusione, quello che tante volte ho descritto. Tendo quindi a credere che sia del tutto involontario ciò che è stato omesso, per quanto rimane davvero impressionante. Perché più l'evidenza è evidente, più facilmente viene omessa "senza volere". L'articolo infatti parla solo della schiavitù Storica, ma la cronaca ci dice che la schiavitù non è un dato storico, belle dichiarazioni politiche a parte è una pratica esercitata in infiniti scenari diversi in tutto il mondo e dove meno ci aspettiamo di trovarla. Per un motivo molto semplice: è una base inscindibile dell'economia mondiale da sempre. Ma andiamo per gradi, perché noi manchiamo delle basi che appartengono tutte alle ampie tasche dell'evidenza evidente dove sono accuratamente riposte. Una volta rese note non esiste modo di nasconderle (e nascondersele) ma evidenziarle è un compito delicato. Il rifiuto nell'accettare l'evidenza evidente è proporzionale al grado di accettabilità dell'argomento che ognuno di noi può sopportare dal punto di vista nervoso e vi garantisco che per tutti, nessuno escluso, la soglia è abbastanza ridicola.

Iniziamo quindi così. Digitando su Youtube "mercanti di schiavi moderni" tra i diversi video dovrebbe spuntare questo QUI leggero leggero, fatto come esercizio dall'Università di Trento per un corso di Multimedialità. Per completezza a questo proposito aggiungo che l'immagine usata in apertura per questo pezzo appartiene a un articolo di EuroNews che tratta di schiavitù nel Regno Unito, quindi nessuno si salva.

Il video invece è un lavoretto che potrebbe essere fatto anche da una sQuola superiore che si occupa multimedialità (da quattro soldi): musichetta triste, gessetti e lavagna portatile del nonno, voci fuori campo forse troppo giovani nel timbro che ci proiettano nel futuro che è già un orrido presente, per dire che però se questo e quello al governo si impegnerà (chissà se mai vorrà) allora un giorno lontano lontano (nelle fiabe) avremo un mondo migliore. Per me un messaggio da trattare col Napalm, ma io lo ricordo non faccio testo e poi i miei giudizi sono pa%%i per definizione, quindi fate finta che non l'abbia nemmeno scritto. 😇 

Questo video ci dice anche altre cose importanti, ad esempio che la schiavitù è una fetta dell'economia sommersa e poi che la dichiarazione dei diritti dell'Uomo è carta igienica. Perché? Banale, con cosa la persegui? C'è forse che sappiate un "esercito per la difesa dei diritti dell'Uomo"?  A me non sembra. Non ce lo sognamo neppure! Insomma, se passo con il rosso c'è un poliziotto che può farmi una bella multa e volendo può anche ritirarmi la patente. Magari non succede ovunque e sempre, ma la minaccia non viene meno per questo. Potrei anche fare il furbo, ad esempio potrei esercitare un potere di ricatto superiore e rendere inefficace l'azione dell'agente di polizia. Ma si tratta comunque di situazioni di nicchia permesse a pochi e identificabili. Una multa non contestabile in genere vale per la maggioranza. Questo assicura non solo un ordine ma il generale rispetto delle regole stradali. Tanto che possiamo lamentarci quando incontriamo chi non le rispetta. Ma per la schiavitù Umana? Mi sembrerebbe giusto un attimo più importante. Inoltre ne parliamo certamente da molto più tempo che le regole stradali, o no? Com'è che abbiamo avuto tutto questo tempo per organizzare la repressione legale del furbetto da strada a livello mondiale e invece niente per gli schiavisti?

Noi abbiamo sotto gli occhi il traffico di umani portato avanti dalle ONG difeso a spada tratta dai nostri governanti (e da un discreto numero di cittadini) che poi si inginocchiano (con una faccia che potete definire Voi con la fanasia) oltre che da una stampa tutta coesa che spesso ha le mani in pasta insieme alla politica ma che produce un pensiero inconsapevolmente contorto in troppi cittadini, come nella fiaba dei vestiti nuovi dell'Imperatore. Ad esempio parliamo apertamente di caporalato ma non di ciò che lo alimenta e che se ne serve apertamente. Anche un bambino capisce che senza la tratta sostenuta dalle ONG e dai giornali e dai politici invischiati il caporalato non esisterebbe, ma se pensiamo che il fenomeno sia limitato all'Italia, un paese colonico, facciamo un altro errore drammatico, quello di scaricare il barile "sparando sulla croce-rossa". In America al confine messicano, in Cina con quello coreano e del Myanmar, ma anche in Inghilterra come accennato e come dappertutto, la schiavitù è una realtà che si ripropone in mille salse e in mille forme. Come chiamate ad esempio Voi il ricatto delle macchine ad intelligenza artificiale per sostituire il lavoro Umano con il precariato? Ma torniamo in Italia e notiamo che quando la guardia di finanza non può fermare un comandante tedesco che traffica in schiavi e il ministro dell'interno rischia di finire in tribunale perché difende il suo esercito, allora possiamo intuire (anche una bestia potrebbe) che il problema della schiavitù non è proprio come ce la raccontano. I governanti al massimo ci possono marciare, perché se invece decidono di mettersi di traverso possono andare in guai seri. Quindi è un altra l'interpretazione che possiamo dare alla dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo. Serve a coprire il traffico umano e renderlo non perseguibile. Infatti se noi ci crogioliamo all'idea che la schiavitù sia una roba del passato condannata con la chiacchiera e gentaglia come la Pelosi o chi per essa, inginocchiandosi fa un atto di pentimento (luciferino) "scordandosi" di tutta la schiavitù per indicare un generico "razzismo" di facciata allora stiamo tranquilli e protetti. Come le bestie d'allevamento. No?

Tutti contenti e felici "alle fattorie". Ma i padroni non siamo noi. Ops! 🤫  

P.S.

Appena finito di scrivere il pezzo, leggo questo sul blog di Sacchetti. Che dire di più? Banale anche qui: se si accetta che la schiavitù moderna rimane una base imprescindibile dell'economia globale e non è di certo qualcosa che può passare di moda con l'andazzo attuale (tutt'altro, con la liberalizzazione dal lavoro e il precariato telematico, la mercificazione umana diventa infinitamente più appetibile, stimolata e protetta dietro i paraventi del digitale) allora è chiaro che il bambino è un po' come la fesa di vitello: solo qualcosa di più ricercato sul mercato.


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