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Il virus del morbillo non esiste e vince anche con la Cassazione Tedesca


Maia
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Dr Stefan Lanka: Il virus del morbillo non esiste e vince anche con la Cassazione Tedesca

http://www.thelivingspirits.net/medici-controcorrente/dr-stefan-lanka-il-virus-del-morbillo-non-esiste-e-vince-anche-contro-la-cassazione-tedesca.html

Published: 22 January 2017 Written by Cristina Bassi

Il dr Lanka aveva già dichiarato che non esisteva il retrovirus HIV

Nel seguito una traduzione un po’ complicata perché il ramo giuridico non è la mia specifica competenza soprattutto in tedesco (quindi chiedo venia per eventuali imperfezioni), ma la notizia è cosi importante che anche se lo stile e linguaggio con cui è stata scritta, non sono propriamente quelli standard su questo sito, ho voluto renderla nota.

Sostanza: dall'articolo sul sito che riferisce il dr Lanka come responsabile editoriale, si evince che la corte suprema tedesca a livello internazionale e su base di rigorosa perizia scientifica, ha sconfessato la veridicità del virus-morbillo.

Paola Botta Beltramo, attenta su questi temi (è lei infatti che mi passato la notizia) mi comunica:

“E’ una notizia clamorosa perchè come è scritto nell’articolo comporta una nuova visione circa le cause delle epidemie e, conseguentemente, l’inutilità del vaccino. Il dr Lanka aveva giù subito un processo, perchè aveva pubblicamente dichiarato che non esisteva il retrovirus HIV. Va precisato che sono pochi i virologi-genetisti europei che hanno accesso ai laboratori di analisi. Gli altri, e sono la maggioranza, si limitano ad applicare i risultati ottenuti da questi. Lanka per quelle affermazioni subì un processo per omicidio colposo ma fu assolto con sentenza del Tribunale di Gottigen del 1997 perchè richiese al Tribunale di far giurare chi sosteneva di aver isolato il virus e non si presentò nessuno. Ora con questa sentenza sul virus-morbillo, che confuta quella di primo grado che l’aveva visto soccombente e che la rete ha ben divulgato con lo scopo di rendere poco credibile anche la precedente per l’HIV, si pone la parola fine a un iter che hanno fatto di tutto per contrastare date le immaginabili conseguenze. Un abbraccio. Paola”
aggiornamento 23.1.17, dato alcuni feedback che ricevo, ricordo e chiarisco che...
- ci sono in rete poche notizie sul tema e ancora girano quelle del mainstream (BBC, Die Welt, Dailymail) del 2015 che dicono il contrario: che il dr Lanka ha perso la causa. L'articolo che segue, però, parla della sentenza a favore di Lanka, del 2016.
- Ci sono anche note, su blog tedesco, che dicono che la sentenza trattava di problema di forma (non di sostanza) relativo ai 6 protocolli presentati quali evidenza scientifica della esistenza del virus, che invece, periziati da esperti, confutano questo assunto.
- In youtube ci sono, in tedesco, i video di Lanka, biologo: https://www.youtube.com/watch?v=yC1eZsk2kGM

vediamo gli sviluppi...

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Oltre alla corte d’Appello di Stoccarda, anche la Cassazione Federale (tedesca) ha deciso che il virologo Dr. Stefan Lanka, non deve pagare 100.000 Euro al medico dr. David Bardens .

Nel febbraio del 2011, il dr Stefan Lanka aveva promesso una ricompensa di 100.000 euro a coloro che fossero stati in grado di presentare una pubblicazione scientifica, in cui venisse non solo affermata ma anche dimostrata l’esistenza del virus del morbillo. Il dr Bardens ha tentato di provare l’esistenza del virus, inoltrando 6 pubblicazioni.

Nell’attuale Newsletter di WissenschafftPlus., il dr Stefan Lanka, scrive che il processo del virus-morbillo è stato definitivamente vinto:

“ La Cassazione ha deciso per il processo sul virus morbillo ed ha confermato la sentenza della corte di Appello di Stoccarda del 16.2.2016. I 100.000 euro da me promessi nel 2011, a fronte di una evidenza scientifica sulla esistenza di questo affermato virus del morbillo, non sono stati dovuti al querelante, che anzi ha dovuto pagare tutti i costi del processo”.
Nel processo sono stati interpellati 5 esperti e sono stati presentati i risultati dei test scientifici. Tutti e 5 gli esperti , tra cui il Prof. Dr. Andreas Podbielski, incaricato dalla prima corte, hanno stabilito all’unisono che nessuna delle 6 pubblicazioni presentate nel processo, contiene una prova dell’esistenza del supposto virus del morbillo.

interview lanka1

La genetica confuta le affermazioni dell’esistenza

Nel processo, sono stati portati i risultati dei test delle cosiddette impronte digitali genetiche del supposto virus del morbillo. Due laboratori riconosciuti, tra cui l’istituto piu’ grande al mondo e leader nella genetica, sono giunti in modo indipendente agli stessi esatti risultati.

I risultati mostrano che gli autori delle 6 pubblicazioni sul virus del morbillo, si sono sbagliati e come conseguenza diretta, ad oggi tutti i virologi sul morbillo si sbagliano. Hanno erroneamente definito delle parti normali delle cellule, come parti del presunto virus del morbillo.

Sulla base di questo errore, per trovare consenso e per ideologia, in un decennio sono state inserite costantemente parti normali di cellule in un modello di un virus-morbillo.

Ma una struttura effettiva che corrisponda a questo modello, ad oggi non è stata trovata né in un essere umano, né in un animale. Con i risultati delle prove genetiche, vengono quindi respinte scientificamente tutte le affermazioni sulla esistenza di un virus-morbillo

Agli autori delle sei pubblicazioni e a tutti gli altri coinvolti, questo errore è passato inosservato, poiché hanno leso il dovere scientifico fondamentale, “lege artis”, di lavorare secondo le regole della scienza stabilite internazionalmente. Non hanno eseguito alcun esperimento di controllo.

L’esecuzione degli esperimenti di controllo, avrebbe protetto gli autori e l’umanità da questo errore ricco di conseguenze. Questo errore è diventato il fondamento del credo all’esistenza di tutti i virus patogeni.

L’esperto, interpellato ai fini di legge, il Prof. Dr. Dr. Podbielski ha affermato espressamente, a pagina 7 del protocollo succitato, secondo richiesta della corte emittente sentenza, che gli autori non avevano eseguito alcun esperimento di controllo.

La Corte d’Appello di Stoccarda, il 16.2.2016 ha abolito l’errore giudiziario della prima istanza, ha respinto la causa riferendosi, tra l’altro, alla affermazione centrale del Prof. Podbielski relativamente alle 6 pubblicazioni.

Il querelante con un ricorso alla Corte Federale di Cassazione, ha cercato di far cadere la sentenza della Corte d’Appello. A motivazione di cio’ egli ha addotto la sua percezione soggettiva, ma di fatto falsa, sullo svolgimento della procedura a Stoccarda, affermando che la nostra citazione di fatti relativamente al morbillo rappresenta una minaccia alla salute della popolazione. Le affermazioni del querelante sono state respinte dalla Corte d’Appello a chiare parole. Con questo la Corte di Appello ha confermato la sentenza della Corte Federale di cassazione del 16.2.2016 [3] .

Conclusioni

Le 6 pubblicazioni sottoposte al processo sono quelle determinanti relativamente al virus-morbillo. Dato che non ne esistono altre oltre queste 6, in cui con metodi scientifici si cerchi di confermare l’esistenza del virus-morbillo, la sentenza di massimo giudizio nel processo virus-morbillo e i risultati dei test genetici hanno delle conseguenze: tutte le affermazioni nazionali ed internazionali sul presunto virus-morbillo, sulla infettività del morbillo, sull’uso e l’assenza di rischio di vaccinazioni anti morbillo, alla luce della scienza e con essa su base giuridica, sono state ritirate

Grazie alle interrogazioni, che hanno determinato un concorso sul virus-morbillo, il capo dell’Istituto di riferimento nazionale per il morbillo presso l’istituto Robert Koch (National Referenz-Institut für Masern am Robert Koch-Institut (RKI), la prof.sa Annette Mankertz, ha ammesso una cosa importante.

Tale ammissione puo’ spiegare il tasso relativo all’aumento dei danni per vaccino specificamente per quello antimorbillo, cosi come il perché e il come soprattutto questa vaccinazione scatena sempre piu’ autismo. [4]

La Prof.sa Mankertz ha ammesso, che il virus-morbillo contiene tipicamente parti di cellule. Dato che il vaccino del morbillo consiste in “virus morbillo interi”, tale sostanza vaccinale contiene strutture cellulari. Questo spiega perché il vaccino –virus scatena sempre piu’ spesso allergie e sempre piu’ forti, cosi come reazioni autoimmuni, rispetto ad altri vaccini.

Il perito della corte, il Prof. Podbielski ha piu’ volte evidenziato che con le affermazioni dell’Istituto Koch (RKI) relativamente ai ribosomi nei virus-morbillo, si confuta l’esistenza-affermazione di un virus-morbillo.

E’ stato anche messo agli atti, che la massima autorità scientifica tedesca nel campo della infettologia, ovvero l’istituto RKI – Koch- contro il suo mandato legale, vedasi § 4 Infektionsschutzgesetz (IfSG)- legge per la protezione dalla infezione- ha omesso di produrre e pubblicare test sulla affermazione del virus-morbillo.

L’Istituto RKI afferma di aver eseguito dei testi interni sul virus-morbillo, ma si rifiuta di consegnare o pubblicare i risultati

Donazioni

Attraverso il processo sul virus-morbillo, attraverso la cronaca asociale dei media ufficiali, della stampa di destra e di sinistra, abbiamo avuto delle perdite economiche. Attraverso il processo abbiamo appreso molto, ne siamo usciti rafforzati e il problema grazie al processo è diventato noto a livello internazionale. Abbiamo contribuito al fatto che le assunzioni erronee della biologia, medicina, virologia moderne venissero riconosciute e dissolte globalmente . Un obbiettivo del nostro lavoro è quello di far posto alla medicina e biologia effettivamente scientifiche, che noi rappresentiamo e ulteriormente sviluppiamo. [5]

Cio’ che non si è ancora pareggiato, sono le nostre perdite finanziarie. Vi chiediamo percio’ di aiutarci con delle offerte. Anche scrivere e produrre il libro, come è in progetto, relativamente al processo del virus morbillo, richiede denaro, che al momento ancora non abbiamo.

WissenschafftPlus Dr. Stefan Lanka
IBAN: DE77700100800705906800
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Ringraziamo per la vostra fedeltà e solidarietà, con la quale avete reso possibile la vittoria del processo virus-morbillo.

Dal nostro cuore vi auguriamo il meglio
Dr. Stefan Lanka e il team WissenschafftPlus (“scienza-plus”)

Fonte originale: http://wissenschafftplus.de/
riferimento: http://www.ingannati.it/2017/01/19/stefan-lanka-ragione-germani-batte-francia-2-1/
traduzione Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net


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cedric
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Nell'articolo si dice solo che il processo ha riguardato una controversia economica per una "sfida con regolare contratto privatistico". Tizio offre 100.000 euro a chi porta le prove dell'esistenza del virus. Caio le porta ma Tizio non vuole pagare i 100.000 euro. Vanno giustamente in tribunale ed i vari gradi di giudizio prima ritengono adeguate le prove presentate da Caio e poi le ritengono insufficienti a soddisfare i requisiti chiesti da Tizio. Quindi i 100.000 euro offerti da Tizio e pretesi da Caio non sono dovuti.

Tutto il il resto dell'articolo tedesco è funzionale solo a questo scopo

: ....Vi chiediamo percio’ di aiutarci con delle offerte. Anche scrivere e produrre il libro, come è in progetto, relativamente al processo del virus morbillo, richiede denaro, che al momento ancora non abbiamo.

WissenschafftPlus Dr. Stefan Lanka
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Questo ulteriore passo dell'articolo è interessante

: ....E’ stato anche messo agli atti, che la massima autorità scientifica tedesca nel campo della infettologia, ovvero l’istituto RKI – Koch- contro il suo mandato legale, vedasi § 4 Infektionsschutzgesetz (IfSG)- legge per la protezione dalla infezione- ha omesso di produrre e pubblicare test sulla affermazione del virus-morbillo. L’Istituto RKI afferma di aver eseguito dei testi interni sul virus-morbillo, ma si rifiuta di consegnare o pubblicare i risultati..

e vuol dire solo che l'istituto RKI Koch (che è un istituto federale indipendente) non ha alcuna intenzione di "regalare" a nessuno il proprio know how e che per farlo pretende un ordine esplicito della magistratura. http://www.rki.de/EN/Content/Institute/History/history_node_en.html

ps. a prescindere da cosa lo causi, una complicazione del morbillo (e non rarissima, circa 1 caso su 1000) è la meningite ed anche alcune forme di neurite anche ottica. Come dire che si muore e si resta mezzi ciechi, tuttavia ciascuno è libero di fare quel che vuole della propria fragile vita.


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comedonchisciotte
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Ho la netta sensazione che la parola "morbillo" provenga da qualche errore di traduzione e che tutta la controversia sia relativa al (supposto) retrovirus dell'AIDS, indicato solitamente con HIV.


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Maia
 Maia
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Sui giornali tedeschi si parla di 'Masern' = Morbillo
http://www.aerztezeitung.de/praxis_wirtschaft/recht/article/904862/masern-prozess-evidenz-schoenste-nebensache-welt.html?sh=3&h=1550756713

Qui invece la posizione di Lanka sul retrovirus dell' AIDS
http://www.disinformazione.it/stefan_lanka.htm


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comedonchisciotte
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Ok, si parla proprio di morbillo. HIV era un caso precedente.
Mi ha confuso questa dichiarazione per me nuova, che il virus del morbillo non esisterebbe. Eppure il morbillo continua ad essere una malattia altamente contagiosa.


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ignorans
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Gloria al dott. Lanka! Tra cento anni gli faranno una statua! Quando cioè ogni menzogna degli "scienziati" sarà cancellata!


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ignorans
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Ok, si parla proprio di morbillo. HIV era un caso precedente.
Mi ha confuso questa dichiarazione per me nuova, che il virus del morbillo non esisterebbe. Eppure il morbillo continua ad essere una malattia altamente contagiosa.

Ma tu ti devi domandare: che cos'è esattamente quello che viene chiamato "contagio"? Perchè avviene il "contagio"? Perchè a volte avviene il "contagio" e a volte no?


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Maia
 Maia
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Per ché a volte sì e a volte no? Questione di terreno, quindi tutte le malattie sono da affrontare su questo piano,invece di 'cura' sintomi e cronicizzare le malattie.


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ignorans
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Per ché a volte sì e a volte no? Questione di terreno, quindi tutte le malattie sono da affrontare su questo piano,invece di 'cura' sintomi e cronicizzare le malattie.

Infatti. Se prendiamo il "terreno" come origine del problema, non esiste "contagio". Quello che esiste sono "terreni" che hanno caratteristiche simili, che li rendono atti a far scatenare l'infezione.


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MarioG
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Scusate, ma quell'animaletto che si vede qui

https://it.wikipedia.org/wiki/Morbillivirus

che cosa sarebbe?


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Maia
 Maia
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Cos'è? Da sottoporre agli esperti . Io non so. Ma seguo con interesse.
Lanka ha un suo modo di vedere le cose.
Qui un articolo in linea con il suo pensiero

L GRANDE INGANNO-AFFARE DEI VIRUS: NON SONO ESSERI VIVENTI. POSSONO CAUSARE MALATTIE?
La Teoria dei Germi

Nell’immaginario collettivo, il virus è una microscopica forma di vita in grado di infettare altre cellule, e vivere come parassita fino alla distruzione dell’ospite. Ciò deriva dalle prime teorie di Pasteur.
Ai virus vengono attribuiti comportamenti quali “iniettarsi”, “incubare”, “essere in latenza”, “invadere”, avere uno “stadio attivo”, “impadronirsi”, “riattivarsi”, “mascherarsi”, “infettare”, “assediare” ed essere “devastanti” e “mortali”. Tutte azioni che possono essere commesse da un organismo vivente.
Tuttavia i virologi ammettono che i virus, pur avendo natura peculiarmente organica, non possiedono metabolismo, non possono essere replicati in laboratorio e non possiedono in generale alcuna caratteristica degli esseri viventi e, in realtà, non sono mai stati osservati vivi.
I virus contengono acido nucleico e proteine, ma non possono essere considerati vivi, perchè mancano dei prerequisiti fondamentali, e cioè dei meccanismi di controllo metabolico (che perfino i batteri meno evoluti possiedono).
Secondo i testi di virologia e microbiologia i virus presentano le seguenti caratteristiche, che sono incompatibili con la vita:
1) I virus non possiedono metabolismo. Non possono elaborare il cibo o il nutrimento e dunque non possiedono strumenti per formare energia. Sono solo un contenitore, o schema di informazioni, come lo sono i genomi.
2) I virus non possiedono alcun tipo di capacità di movimento. Non hanno un sistema nervoso, né un apparato sensorio, né un’intelligenza che possa in qualche modo coordinare movimenti o “invasioni del corpo” di qualsiasi natura.
3) I virus non possono replicarsi: essi dipenderebbero interamente dalla “riproduzione obbligata”, vale a dire la riproduzione attraverso un organismo ospite, cosa assolutamente inaudita in ogni altro campo della biologia.
I “virus vivi” sono sempre morti: il termine “virus vivo” indica semplicemente quei virus creati dalla coltura di tessuti viventi in vitro (cioè in laboratorio), dai quali si possono ottenere trilioni di virus. Ma proprio qui sta il punto: anche se alcune colture da laboratorio vengono tenute vive, nel corso del processo si verifica un massiccio ricambio cellulare ed è dalle cellule morenti che vengono ottenuti i “virus”. Essi sono comunque morti o inattivi: non sono altro che molecole di DNA e proteine.
Poiché i “virus” non sono vivi, essi non possono agire in nessuno dei modi che vengono loro attribuiti dalle autorità mediche.
Ma allora cosa sono i virus?
Quando una cellula muore, essa viene disintegrata dai lisosomi, potenti enzimi intracellulari che frammentano i componenti cellulari in particelle ultra-minute affinché il corpo possa prontamente riciclarle o espellerle come scarti.
Ogni giorno, a seconda del nostro livello di tossicità, muore un numero di cellule comprese fra 300 milioni e oltre mezzo trilione di cellule; ognuna di esse contiene in media dai 5.000 ai 20.000 mitocondri. Quando le cellule muoiono esse vengono autodistrutte dai loro stessi lisosomi, ma i nuclei e i genomi dei mitocondri sono protetti assai meglio rispetto ad altri organelli, perciò spesso non si decompongono completamente.
Ed è qui che la spiegazione diventa interessante.
Secondo il Guyton’s Textbook of Medical Physiology un virus può definirsi come una parte minuta di materiale genetico (detto genoma) le cui dimensioni equivalgono a circa un miliardesimo di quelle della cellula. Il genoma è circondato da una protettura detta capside che è di solito una guaina proteica a doppi lipidi ed è composta di due membrane (quasi identiche alla membrana cellulare) che, per inciso, rappresentano l’ossatura stessa del nucleo mitocondriale.
Questa descrizione di un “virus” è virtualmente identica a quella di ciò che resta dei genomi dei mitocondri cellulari.
Le fotografie dei presunti virus che “si iniettano” all’interno della cellula mostrano in realtà la cellula che letteralmente inghiotte il virus. Si forma allora un’incavatura, e il materiale organico viene circondato dalla sostanza cellulare che poi si richiude, formando uno “stomaco” improvvisato, in cui il virus scompare. Lo “stomaco” si riempie allora di potenti enzimi lisosomici che digeriscono il materiale organico, frammentandolo in amminoacidi o acidi grassi per il riciclaggio o l’eliminazione: questo è un normale processo della fisiologia cellulare nota come fagocitosi.
I “virus” non sono microrganismi, ma semplici frammenti senza vita di materiale mitocondriale.
I virus non sono altro che materiale organico inerte, completamente privo di qualsiasi caratteristica di vita e che nessuno ha mai visto in azione.
Per questo motivo i virus non possono provocare malattie: Attribuire ai virus una qualsiasi attività è più o meno come attribuire delle azioni alla testa decapitata di un cadavere!
Dunque cosa causa l’influenza, il raffreddore, e le altre malattie “virali”?
Quando il corpo genera o assume piu scorie di quanto sia in grado di espellere con le operazioni di norma, genera un processo per massimizzare questa disintossicazione.
E’ il nostro corpo a generare la malattia nel tentativo di espellere le scorie.
Gli esseri umani sono sempre “infetti” di “virus” e batteri, poiché essi sono presenti nel nostro corpo in qualsiasi momento. Solo quando le scorie superano una soglia critica inizia la malattia.
Il contagio, nelle modalità in cui lo immaginiamo, è un illusione. La gente pensa che specifiche entità patogene, aggressive e maligne, siano in grado di passare da un ospite all’altro. Il “contagio” è uno dei miti della medicina, poiché le scorie tossiche non possono essere trasmesse da un corpo all’altro attraverso il normale contatto. Nessuno può passare ad altri la sua malattia, non più di quanto possa trasmettere la propria salute. Qualcosa di simile al contagio sembra avvenire quando una persona in condizioni gravemente tossemiche viene messa a contatto con un’altra che si trovi in una situazione similare, attivando in questo modo una crisi risanante.
Lo scambio di materiale batterico attiva, affretta o sollecita il processo di malattia in coloro che sono già tossemici. Ma per coloro che non lo sono, il contagio non funziona e non può verificarsi finché il corpo si mantiene puro, poiché è la contaminazione del sistema che prepara l’organismo per le “epidemie”, a causa della nostra incapacità di mantenere fluidi e tessuti corporei puliti e non inquinati.
In medicina si crede infatti che un epidemia risulti “contagiosa” solo se l’individuo è “predisposto”. Questa affermazione medica è in realtà un’ammissione che non sono i germi a provocare le malattie. Se così fosse, chiunque venisse esposto ad essi si ammalerebbe della stessa malattia.
Una persona “predisposta” è una persona che possiede un alto livello di tossicità dell’organismo, insieme alla vitalità sufficiente a condurre il processo di malattia/purificazione. Tali individui possono ammalarsi in qualsiasi momento, che vengano o no esposti al “contagio”.
Prendiamo come esempio i raffreddori. Come mai i bambini prendono fino a otto raffreddori all’anno, mentre i genitori molti di meno? Come mai le persone che si trovano isolate negli osservatori al Polo Nord o Sud “si prendono” lo stesso il raffreddore durante la loro permanenza? Come mai negli anni 1965-67 i laboratori del National Institute of Health di Bethesda, nel Maryland, condussero sperimentazioni sulle influenze che non mostrarono alcuna prova che esse fossero dovute a contagio?
Ad alcuni volontari vennero iniettati ogni giorno i presunti “virus” dell’influenza, prelevati a coloro che ne soffrivano, ma nessuno di essi si ammalò. Ci furono più casi di influenza nel gruppo di controllo. Contemporaneamente, subito dopo la tradizionale Festa del Ringraziamento, il numero di ammalati in entrambi i gruppi ebbe un picco improvviso, come è lecito aspettarsi quando vengono consumati cibi e bevande eccessive durante una festività.
In Giappone prostitute “infettate” hanno avuto relazioni sessuali con molti militari senza che nessuno di essi contraesse la malattia. Allo stesso modo molti individui presentano “infezioni” nella zona genitale senza mai aver avuto contatti con nessuno (ad esempio nei casi che riguardano i bambini). Il concetto di “contagio” è medicamente indimostrato, nonostante le apparenze del contrario.
Poichè la malattia è il processo tramite il quale il corpo espelle scorie, sopprimerla senza eliminare le cause non risolve il problema. Alla luce di questi fatti, è assurdo utilizzare un farmaco per uccidere virus e batteri: i farmaci uccidono una grande quantità di batteri con cui viviamo in simbiosi (non i virus, che sono già morti), e sono altrettanto dannosi ad ogni altra forma di vita metabolica, cellule umane incluse. L’utilizzo di farmaci ostacola gli sforzi di detossificazione che il corpo conduce, rappresentando per il sistema un ulteriore problema oltre alle sostanze nocive che il corpo va espellendo attraverso il processo di malattia. Eliminare le nuove sostanze dannose che vengono ingerite assume la precedenza sull’eliminazione di quelle che stanno alla base della crisi risanante, interrompendola momentaneamente. E’ in questo modo che i farmaci “funzionano”.
L’unico metodo di prevenzione delle cosiddette “malattie virali” sta nel ridurre la tossicità dell’organismo.
La tossicità dipende soprattutto dallo stile di vita e dall’alimentazione. L’alimentazione (oltre a fumo e altre sostanze dannose) sono la prima causa di tossicità e quindi di malattia
Gli unici medodi di cura sono il riposo e pratiche che favoriscano l’eliminazione delle scorie, lasciando libera la malattia di fare il suo corso.
Un alimentazione naturale limita drasticamente la quantità di scorie nel nostro organismo. eliminando completamente ogni forma di influenza o limitandola in forme lievi.
Considerando la febbre per quello che è, ovvero come una geniale risposta del nostro organismo a una situazione di pericolo, essa non va combattuta, ma anzi analizzata e controllata facendo si che svolga il proprio compito nel modo migliore.
Se avete un corpo sano..non preoccupatevi del prossimo che vi starnutirà addosso!!
FONTE>>> http://rivoluzionealimentare.altervista.org/la-teoria-dei-germi/


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ignorans
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@Maia

grande articolo. andrebbe insegnato all'università nelle "nuove facoltà di medicina".

Mi viene da aggiungere che queste merde degli "scienziati", dei saccenti, dei professori usano invece i loro concetti di "medicina" per uniformare tutti noi umani a una medicina "collettiva", da gregge, da pecore che coinvolge TUTTI GLI UMANI. Quando invece si capisce benissimo dall'articolo che hai postato che il problema "malattia" è un fenomeno INDIVIDUALE e come tale andrebbe trattato. Ogni malato è un caso a parte. Loro, invece, le merde, "socializzano" il fenomeno, lo fanno credere universale e così ce lo mettono nel culo con i loro trattamenti "massificati".


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esca
 esca
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@Maia: articolo veritiero sui virus e batteri.
Infatti di norma pure il medico afferma l'inutilita' di terapie antibiotiche, per esempio, in caso di supposto acciacco virale.
Inoltre i virus, quali entita' prive di caratteristiche vitali, non hanno facolta' di produrre TOSSINE, tipiche invece di alcuni batteri, a patto di trovarsi nel terreno ideale per nutrimento, presenza o assenza di aria ecc. che possono causare danni (vedi botulino). Peraltro esistono pure piccoli organismi appartenenti all regno dei ' funghi e lieviti' capaci di fare casini, sempre messi nelle condizioni a loro congeniali. Si pensi alla Candida, che di norma se ne sta tranquilla ma puo' pure decidere di provocare qualche danno se si abbassano le difese immunitarie.
Che business ingiustificato ruota attorno alla galassia dei vaccini, specie quelli cosiddetti antiinfluenzali. Quanti si prendono ugualmente l'influenza? Quella forte sindrome INFIAMMATORIA che congestiona mucose e apparato respiratorio e, nei casi di maggior intossicazione dell'organismo, anche con conseguenze spiacevoli per l'apparato digerente.
Le storie delle pandemie periodiche, che come improvvisamente nascono altrettanto velocemente vengono dimenticate, ci hanno insegnato qualcosa.
Sono da temere davvero di piu' i veleni oggettivi di origine chimica che intossicano l'organismo da cui e' arduo difendersi, sfacciatamente tollerati dai controllori dei vari settori come quello alimentare. Oppure, e qui mi vengono i brividi, le contaminazioni radioattive che hanno una garantita azione devastante.


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