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inaugurato a Berlino memoriale sterminio nazista sinti e rom


helios
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Berlino (Germania), 24 ott. (LaPresse/AP) - È stato inaugurato oggi a Berlino il monumento in memoria delle centinaia di migliaia di sinti e rom morti sotto il terzo Reich, in quello che fu definito 'l'olocausto dimenticato'. In occasione dell'inaugurazione, la cancelliera Angela Merkel ha promesso che la Germania combatterà la discriminazione che la minoranza sta vivendo ancora oggi in tutta Europa. All'apertura del sito, che sorge nel parco Tiergarten di Berlino, dall'altra parte della strada rispetto al palazzo del Reichstag, oggi sede del Bundestag, ha partecipato anche il presidente Joachim Gauck.

Disegnato dall'artista israeliano Dani Karavan, il monumento è formato da una pozza d'acqua con al centro un basamento di forma triangolare alla cui cima verrà posto un fiore ogni giorno, ed è circondato da alcuni pannelli che ricordano le persecuzioni dei nazisti contro la minoranza.

Nei pressi del memoriale dedicato a rom e sinti si trovano anche quelli in ricordo degli ebrei e degli omosessuali sterminati dal regime nazisti. Gli zingari furono discriminati fin dai primi giorni del terzo Reich: prima delle Olimpiadi di Berlino del 1936, centinaia vennero catturati e internati; nel 1938 il capo delle SS Heinrich Himmler aprì un ufficio centrale per la persecuzione dei membri di questa minoranza, fossero essi sinti o rom.

Non è chiaro con esattezza quanti zingari siano stati uccisi nell'olocausto, ma le stime parlano di cifre comprese fra i 220mila e gli oltre 500mila. Il loro destino attirò scarsa attenzione dopo la fine della guerra, quando la Germania iniziò a rendere conto delle proprie azioni, visto che il mondo era concentrato per lo più sullo sterminio di sei milioni di ebrei. Solo nel 1982 il cancelliere della Germania Ovest Helmut Schmidt dichiarò pubblicamente che sinti e rom "vennero perseguitati per motivi razziali". "Questi crimini - continuò - costituirono un atto di genocidio". I piani per la costruzione del memoriale a Berlino risalgono al 1992, anche se il progetto venne più volte rinviato per dispute sul design e altre questioni.

Pubblicato il 24 ottobre 2012

http://www.lapresse.it/mondo/europa/germania-inaugurato-a-berlino-memoriale-sterminio-nazista-sinti-e-rom-1.234103


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Luca Martinelli
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a dire il vero Sinti e Rom hanno, in percentuale, avuto il maggior numero di morti.....


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mincuo
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La prima stima “scientifica” del numero degli zingari presuntamente sterminati durante il regime nazionalsocialista – 219.700 persone – fu fatta nel 1972 da Donald Kenrick e Grattan Puxon nel libro "The Destiny of Europe's Gypsies" Prima niente.
Poi finalmente nel 1991, dopo quasi altri 20 anni, vi fu una conferenza internazionale sul tema della persecuzione degli zingari.
Gli atti relativi furono pubblicati 7 anni più tardi, dopo alcune peripezie, in un volume intitolato "Sinti und Roma im KL Auschwitz-Birkenau 1943-44. Vor dem Hintergrund ihrer Verfolgung unter der Naziherrschaft"
(Sinti e Rom nel KL Auschwitz-Birkenau sullo sfondo della loro persecuzione sotto il dominio nazista).
E quella sarebbe la base. Per chi fosse interessato. (Nessuno credo).


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antiUsrael
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Chissà se mai lo inaugureranno un monumento ai morti tedeschi (circa 15 milioni) per questa una guerra voluta dai ''liberatori'' invece di questi monumenti all'olotruffa.
E ora chi lo dice hai greci che la Merkel non è la reincaranzioni di Hitler?

Disegnato dall'artista israeliano Dani Karavan, il monumento

Beh come potevamo avere dubbi! 😆

--- per i babbei di ieri c'è l'olotruffa e per quelli di oggi ci sono le inesistenti armi chimiche del povero Saddam, le finte fosse comuni del martire Gheddafi e quelle di Srebrenica o Timisoara, la stragi di Homs,Aleppo,Houla,Beirut del cattivone di turno Assad.
Continuate a belare..


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antiUsrael
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Olocausto zingaro?

parte Prima

di Carlo Mattogno
(2009)

GLI ZINGARI SOTTO IL REGIME NAZIONALSOCIALISTA

1.La conferenza olocaustica sulla persecuzione degli zingari

Dal 3 al 5 ottobre 1991, presso il Museo statale di Auschwitz-Birkenau, si tenne una conferenza internazionale sul tema della persecuzione degli zingari durante la seconda guerra mondiale. Gli atti relativi furono pubblicati nel 1998 in un libro intitolato Sinti und Roma im KL Auschwitz-Birkenau 1943-44. Vor dem Hintergrund ihrer Verfolgung unter der Naziherrschaft (Sinti e Rom nel KL Auschwitz-Birkenau sullo sfondo della loro persecuzione sotto il dominio nazista)1. Questo volume, che raccoglie 26 relazioni e una bibliografia specifica di 436 opere, è uno strumento indispensabile per lo studio della
questione. La prima stima “scientifica” del numero degli zingari presuntamente sterminati durante il regime nazionalsocialista – 219.700 persone – fu addotta nel 1972 da Donald Kenrick e Grattan Puxon nel libro The Destiny of Europe's Gypsies 2 . Successivamente si impose la cifra “ufficiale” di 500.000 vittime 3. Essa appare infatti anche nell'opera summenzionata 4, talvolta con un campo di variazione molto ampio – 200.000-500.000 5 e addirittura 240.000-500.000-1.000.000 6.

Ma il problema non è solo statistico. Si tratta anzitutto di accertare se il regime nazionalsocialista manifestò una deliberata volontà di sterminio degli zingari e se poi l'attuò...

La posizione della storiografia olocaustica al riguardo fu pregevolmente riassunta da Vlasta Kladivová:

«La direzione nazionalsocialista della Germania assegnò a Sinti e Rom lo stesso destino degli Ebrei. In tutti i paesi occupati dalla Germania, ma soprattutto in Polonia, nei territori occidentali dell'Unione Sovietica, in Croazia e in Serbia, la maggioranza dei Sinti e Rom fu uccisa in massa. I Sinti in Germania e in Austria furono in parte inviati nel 1939 nel campo di concentramento di Dachau e nel campo di concentramento femminile di Ravensbrück.
Dal marzo 1943 Sinti e Rom della Germania, dell'Europa centrale, in parte anche della Polonia e un piccolo numero anche dell'Europa occidentale e settentrionale furono concentrati nello “Zigeunerlager” [campo zingari] del campo di sterminio in massa di Auschwitz-Birkenau»,

dove sarebbero stati gasati nel marzo 1943 1.700 zingari non immatricolati, il 2 agosto 1944 2.991 immatricolati 7.
Il fulcro dell'intera storia è dunque il campo di Auschwitz-Birkenau, che appunto, secondo le parole di Romani Rose, «simboleggia il genocidio dei Sinti e Roma in Europa» 8. E infatti proprio dalle presunte gasazioni di zingari a Birkenau la storiografia olocaustica ha desunto –

Note:

1 A cura di Wacław Długoborski. Verlag Staatliches Museum Auschwitz-Birkenau. Oświęcim,1998.
2 Chatto-Heinemann-Sussex, University Press, Londra.
3 Otward Müller, «Sinti e Rom: storie, leggende e realtà», in: Del presunto sterminio di zingari e omosessuali, a cura di F. Pitzus. Effepi, Genova, 2006,p. 27.
4 Sinti und Roma im KL Auschwitz-Birkenau 1943-44. Vor dem Hintergrund ihrer Verfolgung unter der Naziherrschaft, op. cit., p. 9, 23.
5 Idem, p. 19.
6 Idem, p. 109.
7 Idem, pp. 317-318.
8 Idem, p. 9.

1 con mirabile circolo vizioso – la «volontà di sterminio» razzialmente motivata da parte del regime nazionalsocialista nei loro confronti.
Bisogna dunque esaminare in primo luogo la genesi e la finalità della deportazione degli zingari a Birkenau, per accertare se essi vi furono realmente mandati a scopo di sterminio.

2.Origine e scopo della deportazione degli zingari a Birkenau

La deportazione degli zingari a Birkenau fu effettuata in conseguenza di un ordine di Himmler del 16 dicembre 1942. Si tratta del cosiddetto Auschwitz-Erlaß” (decreto Auschwitz), che era stato preceduto, il 13 ottobre 1942, da un altro decreto del Reichssicherheitshauptamt (RSHA) con oggetto Zigeunerhäuptlinge» (capitribù zingari) che

«distingueva tra Sinti e Lalleri “di razza pura” e “buoni meticci in senso zingaro” da una parte e i “restanti meticci zingari” e Rom dall'altra», come rilevò Michael Zimmermann 9.

Al primo gruppo doveva essere riservato un trattamento di favore:

«Bormann, capo della cancelleria del Partito, indirizzò poi il 3 dicembre 1942 una lettera a Himmler nella quale si dichiarava contrario a qualunque “trattamento speciale [Sonderbehandlung] degli zingari cosiddetti di razza pura” e in particolare al permesso di lasciarli “girovagare liberamente nel paese”»10. Zimmermann precisò poi che il senso del decreto summenzionato era che si voleva soltanto garantire agli zingari «una certa libertà di movimento per il futuro [...] in un determinato territorio»11. Egli menzionò in tale contesto anche una disposizione di Himmler del 16 settembre 1942 che affidava all'Ahnenerbe lo studio della lingua e della cultura di Rom e Sinti 12. E Franciszek Piper richiamò l'attenzione sulla dichiarazione di Rudolf Höss che gli zingari di razza pura,

«in quanto discendenti dei popoli indogermanici primordiali in Ungheria nella regione di Ödenburg (Sopron) dovevano essere trasferiti presso il lago di Neusiedl. In futuro, dopo la vittoria, bisognava cercar loro un nuovo territorio di insediamento»13.

L'“Auschwitz-Erlaß” imponeva tra l'altro quanto segue:

«Per ordine del Reichsführer SS del 16.12.1942 - Tgb. Nr. I 2652/42 Ad/RF/V - meticci zingari, zingari Rom e appartenenti a ceppi zingari di origine balcanica che non abbiano sangue tedesco devono essere selezionati secondo determinate direttive e con azione di poche settimane assegnati ad un campo di concentramento. Questa cerchia di persone in ciò che segue vengono chiamate in forma abbreviata “persone zingare”. L'internamento avviene per famiglie, senza considerare il grado di meticciato, nel campo di concentramento (campo zingari) di Auschwitz. [...].

Restano esclusi dall'internamento:

1. Zingari Sinti e Lalleri di razza pura;
2. meticci zingari che sono buoni meticci in senso zingaro e secondo il decreto del Reichssicherheitshauptamt del 13.10.1942 - V A 2 Nr. 2260/42 - e dell'11.1.43 - V A 2 Nr. 40/43 - vengono ricondotti a singole famiglie zingare Sinti di razza pura e Lalleri considerate di razza pura;
3. persone zingare socialmente adattate che avevano un lavoro fisso e un'abitazione fissa prima della registrazione degli zingari; [...]
6. persone zingare che sono ancora impegnate nel servizio militare o che nella guerra attuale sono state congedate dal servizio militare da invalidi o con decorazioni».

I commi 1 e 2 del paragrafo 4 prescrivevano inoltre:

«Le famiglie devono essere internate al campo il più possibile unite, inclusi tutti i figli non indipendenti economicamente. Se dei bambini sono alloggiati in [istituti di] educazione

Note:

9 Idem, p. 259.
10 Idem, p. 260.
11 Idem, p. 262.
12 Idem.
13 Idem, p. 294.

2 dell'infanzia abbandonata o altrove, bisogna disporre la loro riunione con la famiglia per quanto possibile già prima dell'arresto. Allo stesso modo bisogna procedere con i bambini zingari i cui genitori sono morti [oppure] sono custoditi in un campo di concentramento o altrove.
Per evitare una detenzione preventiva troppo lunga, l'arresto delle persone zingare deve avvenire soltanto quando è assicurato il rapido trasporto al campo di concentramento» 14 .

Queste disposizioni smentiscono categoricamente che gli zingari fossero oggetto di una persecuzione razziale. Anzi, la “purezza razziale” era per loro addirittura garanzia di un trattamento di favore. Le misure previste nei loro confronti non erano nep
pure inumane e non si conciliano con una presunta intenzione sterminatrice.

3.Il campo zingari a Birkenau

Questa presunta intenzione è in contrasto anche con le condizioni di internamento degli zingari a Birkenau. Al riguardo Franciszek Piper dichiarò:

«Le condizioni dei Sinti e Rom differivano da quelle degli altri detenuti che si trovavano al campo soprattutto per il fatto che potevano esservi alloggiati insieme con le loro famiglie e non tutti erano costretti a lavorare fisicamente.
Essi non soggiacevano neppure a selezioni alla rampa, come accadeva per i trasporti ebraici. Un altro [loro] privilegio era la possibilità di tenere i beni portati con sé al campo. Essi potevano anche usare i valori e le somme di denaro fatte entrare di nascosto nel campo per acquisti allo spaccio del campo e procurarsi in tal modo viveri e potevano anche tenere il proprio vestiario»15.
---
continua qui con tutti i documenti orginali:
http://ita.vho.org/ZINGARI_E_NAZIONALSOCIALISMO.pdf


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AlbionDoesNotSingAnymore
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Chissà se mai lo inaugureranno un monumento ai morti tedeschi (circa 15 milioni) per questa una guerra voluta dai ''liberatori'' invece di questi monumenti all'olotruffa.

15 milioni? Credo proprio che furono di più. Checchè se ne dica, il popolo tedesco fu quello che soffrì più di tutti prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale, conflitto all'interno del quale fu trascinato per i capelli.


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antiUsrael
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Chissà se mai lo inaugureranno un monumento ai morti tedeschi (circa 15 milioni) per questa una guerra voluta dai ''liberatori'' invece di questi monumenti all'olotruffa.

15 milioni? Credo proprio che furono di più. Checchè se ne dica, il popolo tedesco fu quello che soffrì più di tutti prima, durante e dopo la seconda guerra mondiale, conflitto all'interno del quale fu trascinato per i capelli.

Io mi riferisco solo ai morti civili e militari durante la seconda guerra mondiale ww2.
E' logico che se ci aggiungiamo anche i morti dell'usurocrazia di Weimar e quelli post '45 cioè i germanofoni esuli dalle terre dell'est (ex Prussia) sotto gli occupatori..ops volevo dire liberatori, allora saliamo di qualche altra decina di milione.
Ma i tedeschi sono i cattivi e i responsabili della guerra, ci hanno detto i ''liberatori'', quindi queste morti non contano.


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antiUsrael
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a dire il vero Sinti e Rom hanno, in percentuale, avuto il maggior numero di morti.....

Anche se fosse vero questo numero non ha paragone in percentuale a quello dei Cosacchi sterminati dai ''liberatori'' perchè alleati dell'asse.


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