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12 Marzo 2012 17:55
TRIVANDRUM - "Siamo preoccupati per il sentimento anti-indiano manifestato in Italia" nelle diverse proteste tenute in questi giorni per la liberazione dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo ha detto il governatore del Kerala Ommen Chandy, citato dall'agenzia Pti, a margine di un colloquio tenuto questa mattina con il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura. Chandy ha aggiunto di aver letto di "proteste contro ristoranti indiani, e di iniziative di boicottaggio contro gli indiani". L'inviato italiano avrebbe però rassicurato le autorità locali che "non si tratta della reazione di un intero paese, ma di poche centinaia di persone, e non c'è un sentimento anti-indiano". In Italia "ci sono circa 60 milioni di abitanti e solo un centinaio è sceso in piazza a protestare. Ciò significa che non si tratta della reazione di un intero paese", ha replicato il diplomatico italiano, secondo quanto scrive la Pti.
Il quotidiano The Hindu, inoltre, fa sapere che nel corso dei colloqui De Mistura avrebbe rinnovato la richiesta del governo di trasferire i due militari in un luogo diverso dal carcere centrale di Trivandrum, un luogo che sia più adeguato al loro status. Dal canto suo Chandy avrebbe precisato al sottosegretario che la lettera inviata a New Delhi da parte del direttore generale aggiunto della polizia competente per le prigioni in india, Alexander Jacob, non sarebbe stata ancora ricevuta dall'esecutivo centrale. "Quando la lettera arriverà
valuteremo il caso", ha quindi ribadito Chandy, sottolineando che una decisione sarà adottata in tal senso "solo dopo aver consultato i regolamenti internazionali e la convenzioni di Ginevra".
Dopo il loro arresto il 19 febbraio Latorre e Girone hanno soggiornato prima nella guest house degli ufficiali della polizia di Kochi e quindi nel "police club" di Kollam da dove sono poi stati trasferiti nel carcere di Poojappura dove si trovano adesso in una sezione speciale separata dalle celle comuni.
De Mistura ha anche confermato che la diplomazia italiana continua a muoversi a tutto campo, e ha avuto contatti fra gli altri "con americani, russi e con la Gran Bretagna", oltre che con l'Unione europea.
(12 marzo 2012)