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Massacro a Homs ancora spazzatura MSM


dana74
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dai video anonimi apparsi sul web riescono anche ad identificare i colpevoli che chiaramente sono i soldati di Assad che ovviamente attribuisce la responsabilità ai terroristi la cui presenza è stata confermata dalla stessa Lega Araba il cui capo delegazione è stato immediatamente rimosso...

Ma chi saranno mai sti oppositori locali sempre in collegamento con AL Arabya o al Jazeehra?
Stesso sporco cpione della Libia, come anche confermato dalla CLinton che annunciava lo schema libico anche per la Siria.

Una notizia per mascherare l'ennesimo reale eccidio degli americani "dirittoumanisti" in Afganistan

VIOLENZA SENZA FINE IN SIRIA
Massacro a Homs, in un video l'orrore
dei corpi mutilati di donne e bambini
Uccisi dai miliziani lealisti dopo i colpi di artiglieria

MILANO - I corpi avvolti nelle coperte, buttati lì, con i volti dei bambini straziati mostrati dalle telecamere. Sul web sono stati pubblicati alcuni video amatoriali in cui si appaiono le prime immagini dei corpi mutilati e senza vita di decine di bambini e donne, vittime secondo gli attivisti dei comitati di coordinamento locale di Homs, del massacro compiuto dalle milizie lealiste a Karm az Zeitun, quartiere a maggioranza sunnita della terza città siriana.

TAGLI ALLA GOLA - In uno dei filmati un attivista, identificato con lo pseudonimo di Omar al Homsi, mostra i corpi delle vittime. Molte salme presentano i crani spaccati. Altri hanno ancora gli occhi aperti, oppure un'occhio solo, mentre dall'altro è fuoriuscita materia celebrale. Dei corpi presentano segni di bruciature estese, altri hanno tagli alla gola o fori di pallottole in fronte. Secondo il racconto dell'attivista, le vittime sono state uccise dalle milizie lealiste che sono penetrate nei quartieri di Karm az Zeitun e Adawiy alla ricerca dei superstiti di intensi attacchi di artiglieria. I corpi mostrati apparterrebbero ad almeno 51 civili, tra donne e bambini.

LA RISPOSTA DEL REGIME - Il regime conferma implicitamente la notizia affidando al ministero dell'informazione un comunicato, diffuso dall'agenzia ufficiale Sana, nel quale si accusano non meglio precisati terroristi di aver sequestrato civili di Homs, di averli uccisi e mutilati e di aver inviato le immagini alle tv panarabe al Jazeera e al Arabiya con l'obiettivo di attribuire il crimine alle autorità. I Comitati di coordinamento hanno finora identificato una dozzina di corpi, tra i quali figurano quelli di bambini di cinque e sei anni e alcune donne. Intanto a Daraa, nel sud del Paese al confine con la Giordania, un'autobomba è esplosa secondo quanto riferiscono attivisti, uccidendo una ragazza e ferendo 25 studenti di una scuola nel centro cittadino. L'agenzia Sana non ha finora riportato nessuna notizia da Daraa.

SEQUESTRO - Sempre nella notte, nel nord della Siria, le brigate dell'esercito siriano, fedeli al presidente Bashar al-Assad, hanno sequestrato 35 persone, tutti civili, nei dintorni di Idlib. Secondo quanto ha riferito Abu al-Bará, rappresentante dei Comitati rivoluzionari della città siriana, tra le persone rapite ci sono anche donne e bambini. «I militari - ha affermato in collegamento con la tv satellitare 'al-Arabiya - minacciano di ucciderli se i soldati disertori, passati con l'Esercito libero siriano, non si consegneranno nelle loro mani». L'oppositore sostiene inoltre che «le truppe del regime siriano hanno inviato ulteriori rinforzi a Idlib». Dopo la presa di Homs l'esercito siriano sta preparando una violenta offensiva contro la città settentrionale, dove sono presenti i gruppi ribelli. E nel frattempo centinaia di famiglie avrebbero abbandonato Homs, per timore di nuove violenze: lo hanno reso noto fonti delle organizzazioni siriane per la difesa dei diritti umani.
Redazione Online
http://www.corriere.it/esteri/12_marzo_12/massacro-siria-homs-donne-bambini_8059aaca-6c2f-11e1-bd93-2c78bee53b56.shtml


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dana74
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lo dice l'attivista che la responsbilità sia dell'esercito, non si spiegano le circostanze, i nomi delle vittime?
I parenti delle vittime? Testimoni oculari oltre all'attivista identificato con lo pseudonimo?

Per repubblica sono FOSSE COMUNI.

Si vede bene che sono in una stanza, tra l'altro sembra la stessa stanza nonché gli stessi corpi apparsi in un precedente filmato che sostenevano essere girato in un'ospedale.


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dana74
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le precedenti manipolazioni mediatiche con il sangue dei siriani

http://syrianfreepress.wordpress.com/2012/03/12/al-jazeera-braccio-armato-mediatico-nato-e-vergogna-del-giornalismo-internazionale/


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marcopa
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La notizia non e' in realta' molto diversa da altre circolate negli ultimi mesi,

quello che mi ha colpito e' il rilievo che ho visto arrivare contemporaneamente su corriere, repubblica ed ansa, mentre nelle ore precedenti era gia' presente ma confusa nelle altre, tra le quali la strage di un "pazzo" ,pero' sergente fino a quel momento,statunitense in Afghanistan.

Io ho visto questo annuncio contemporaneo come un segnale, ma non solo, vedo il lancio di queste notizie come test su quella che puo' essere anche la reazione dei pacifisti.

Da qui il mio appello "alla vigilanza" ed anche a rendere questa attenzione visibile a tutti.


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dana74
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l'osservatorio per i diritti umani composto da un tizio con lo pseudonimo e costituisce unica fonte presa come verità dalla stampa occidentale dichiara che i falsi sono utili alla propaganda

http://www.youtube.com/watch?v=OOivZ57dnMw&feature=player_embedded

Il direttore dell’Osservatorio Falso siriano per i diritti umani, Rami Abdulrahman,alias Osama Ali Suleiman.

Il falso “Osservatorio siriano per i diritti umani” in Siria, ma con sede a Londra, è consapevole del fatto che i loro scopi reali stiano per venire fuori.

Ci può essere anche una buona ragione, per una rete credibile come Voltaire Net chiamare questo “Osservatorio siriano per i diritti umani” solo un “ufficio della Fratellanza Musulmana, con sede in Londra”.

Oggi, i responsabili alla base di questo molto discutibile “Osservatorio” hanno distribuito una lettera pubblica ai giornalisti. E ‘in qualche modo divertente, perché già l’anno scorso, alcune reti, siti web e blog erano consapevoli, a riguardo al fatto che questo attrezzo per la propaganda, l’Osservatorio siriano per i diritti umani”, ha una grande mancanza di credibilità ed è anche privo di prove e verifiche .

Ma nonostante le buone domande, relazioni interessanti e blogger di indagine, un sacco di cosiddetti giornalisti ancora usano utilizzare le informazioni discutibili di questo “ufficio”, con sede a Londra.

Quindi, la questione resta se i giornalisti abbiano ancora a cuore i dogmi del giornalismo vero e proprio nel loro lavoro quotidiano. In caso contrario, sono questi giornalisti consapevoli che potrebbero essere sfruttati da discutibili “interessi” di parte?

Forse lo sanno. Come detto già più volte qua e là, questo “Osservatorio siriano per i diritti umani” è un utile strumento per la falsa propaganda contro il governo e il presidente siriano al-Assad. Si offre una immagine sbagliata, basata su non-confermati rapporti ed informazioni dubbie. Forse l’amministrazione americana, ed anche il governo francese e britannico, sono felici di come lavori quest’ufficio “per i diritti umani”, con sede a Londra.

Abbiamo anche già pubblicato alcune informazioni e contenuti di questo “Osservatorio siriano per i diritti umani”. Come Voltaire Net, Hinter der Fichte e altri, siamo convinti che questo “osservatorio” è effettivamente stato fabbricato per essere utilizzato in favore di discutibili interessi e obiettivi.

A quanto pare, i responsabili dietro a questa organizzazione prefabricata di “Human Rights”, stanno diventando ora consapevoli che la loro vera storia ed il loro lavoro occulto stia venendo rapidamente alla luce. Forse perché ci sono ancora alcuni giornalisti che hanno ancora a cuore la verità nel loro. Forse alcuni sono anche ancora in linea con i dogmi del giornalismo vero.

Alla fine, non è una sorpresa, ed era prevedibile, che una dichiarazione sarebbe stata pubblicata da queste dubbie persone che si nascondono dietro a questa “comoda”, ma non credibile, ‘organizzazione per i diritti umani’.

L’ “Osservatorio siriano per i diritti umani”, ha rilasciato questa dichiarazione/lettera per i giornalisti – a voi le vostre proprie conclusioni in merito:

*

“Gentile signore/signora,

Vorremmo chiedere scusa per la confusione che si può essere attualmente verificata per quanto riguarda l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR).

Vorremmo cogliere l’occasione per darvi alcune informazioni di base a vostro beneficio.

In primo luogo, non c’è nessun individuo con il nome di Rami Abdulrahman. Questo è solo un alias che veniva utilizzato da tutti i membri SOHR e soprattutto dai fondatori del SOHR quando gli articoli venivano originariamente pubblicati.

Vi è tuttavia un signore, con sede a Coventry, la cui principale professione è l’installazione di antenne paraboliche, che volontariamente opera come SOHR dalla fine del 2010.

Questo signore si chiama Mr. Osama Ali Suleiman e come volontario ha contribuito a pubblicare gli articoli di notizie in lingua araba sul sito http://www.syriahr.net/ SOHR. Questa è stata la piena portata della sua competenza ed il contributo, come volontario, dato a questa organizzazione. Vale la pena notare che il signor Osama non è in grado di comunicare in lingua inglese ed ha avuto solo un livello molto modesto di istruzione in Siria.

Nel mese di agosto 2011 il consiglio di amministrazione ha chiesto al signor Osama di cessare la pubblicazione delle notizie sul sito web syriahr.net affermando che egli aveva stabilito legami con il signor Rifaat Al Assad (lo zio dell’attuale presidente siriano Bashar Al Assad). La natura stessa degli articoli pubblicati era anche discutibile in quanto non erano verificabili da alcun membro del SOHR, particolarmente gli incidenti e le morti subite da parte delle forze di sicurezza del governo siriano. Le ragioni per cui vennero sollevatidubbi era perché l’Osservatorio non ha alcun legame con i membri del governo siriano, al fine di essere in grado di dichiarare o verificare eventuali incidenti di questo tipo.

Quando al signor Osama è stato chiesto di rinunciare al suo incarico volontario, replicò cambiando tutti i dettagli di accesso al sito, username e password di syriahr.net, in modo che solo lui poteva accedere e pubblicare materiale e, successivamente, si è dichiarato presidente. Ha iniziato ad usare l’alias Rami Abdulrahman, che il resto degli amministratori aveva abbandonato, come fu deciso dopo l’inizio della protesta siriana il 15 marzo 2011, in quanto nell’interesse della trasparenza solo i nomi reali si sarebbero potuti utilizzare, da quel quel momento in poi, per comunicare con la stampa.

Il resto dell’organizzazione decise che, a causa della natura del rapido sviluppo della rivolta siriana, non si sarebbe dovuto perdere tempo in relazioni con il signor Osama, in quanto il sito da lui controllato non contiene alcuna informazione, recente o utile, sulla Siria, e che egli non sarebbe in grado di impegnarsi effettivamente in attività con la stampa di lingua inglese. Come risultato è stato istituito il sito web www.syriahr.org che viene aggiornato regolarmente (in arabo e inglese) con gli sviluppi sul terreno in Siria.

Ignorare il signor Osama per tutto questo intervallo di tempo, sembra essere stato un errore di valutazione da parte del resto dei membri del SOHR, in quanto appare chiaro che il signor Osama abbia da allora cercato e acquistato un certo sostegno da parte di amici colleghi, al fine di promuovere le sue pubblicazioni e rovinare la reputazione del SOHR.

Siamo profondamente preoccupati anche perchè ci è stato comunicato che lo stesso signor Osama è un membro del PKK (Kurdistan Workers ‘Party) e queste persone sono sospettate di essere pure affiliate alla stessa organizzazione.

Un’ulteriore prova dell’isolamento del signor Osama è dato dal fatto che attualmente non abbia una squadra di lavoro operativa e che agisca con autorevolezza senza pari, per poter verificare, sostenere o contestare il suo lavoro.

Sarete anche già consapevoli che l’SOHR è di base a Londra. Questo perché la maggioranza dei nostri iscritti sono residenti a Londra, mentre il signor Osama vive unicamente a Coventry. Vorremmo cogliere l’occasione per confermare che gli amministratori del SOHR sono i seguenti:

* Mr. Fadi Al-Haddad (Co-fondatore SOHR, con sede a Londra)

* Mrs. Maya Fateh (Co-fondatore SOHR e Writer – Ora in Siria)

* Dr. Lina Jamoul (Team Leader per i cittadini del Regno Unito nella East London)

* Mr. Husam Aldin Mohammed (caporedattore del Giornale Alquds a Londra)

* Mr. Mohammed Antabli (imprenditore e scrittore, con sede a Londra)

* Mr. Ghassan Ibrahim (Presidente della Rete
Globale araba a Londra)

* Mr. Sayed Omar Abdul (Project Manager e attivista dei diritti umani con sede a Wolverhampton e lavora a Londra)

* Dr. Mousab Azzawi (Patologo Consultant e attivista dei diritti umani con sede a Londra)

Noi del SOHR stiamo ora cercando una consulenza legale e ci apprestiamo ad intraprendere un’azione legale contro il signor Osama, mentre continuiamo ad impegnarci per la nostra causa, segnalando alla comunità internazionale e ai media, le violazioni dei diritti umani commesse in Siria.

Se avete bisogno di ulteriori informazioni o chiarimenti non esitate a contattarci.

Distinti saluti,

L’Osservatorio siriano per i diritti umani (Londra) “

*

Original Font: Syrianews – By Jerry Dandridge

http://www.syrianews.cc/sohr-syrian-observatory-for-human-rights-a-cheap-imitation-352.html

Traduzione e pubblicazione in lingua italiana a cura di Filippo Fortunato Pilato per conto di SyrianFreePress:

http://syrianfreepress.wordpress.com/2012/02/01/syrian-observatory-for-human-rights-a-useful-fake-for-false-propaganda/


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Anonymous
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non discuto sulla strumentalizzazione di queste notizie, nè sul fatto che riscontri seri ce ne sono pochi.

se ci fossero giornalisti seri però, si farebbero altre domande:
vittime innocenti ce ne sono, poche o molte che siano non ha importanza.
la città vive assediata, nel terrore e nella sofferenza. questo è un fatto.
non è possibile che sia tutta una montatura.
se non è stato l'esercito di Asad a fare quelle vittime innocenti, chi è stato?
i ribelli hanno ucciso le proprie famiglie?
c'erano mercenari o agenti esterni? se sì, quanti?

la città è svuotata, segno questo di una fuga in massa, se non una vera e propria deportazione. Homs è strategica per gli alawiti e ricordiamo che il regime di Asad è responsabile di stragi enormi negli ultimi 40 anni.
dov'è finita tutta la gente di Homs? è stata deportata? se è fuggita, dov'è?

nessuno dei link postati qui risponde a queste domande


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dana74
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chiedi ad Al Jazeehra che è "sempre sul posto" o all'osservatorio che si trova a Londra.

Loro sapranno risponderti.

Viste le fonti, anche sulle precedenti "stragi enormi" vorrei approfondire.
Inoltre era il suo predecessore, deve pagare le colpe degli altri?
Che sistema è?

Allora gli Usa andrebbero annientati compiono stragi ogni giorno ma stranamente nessuno strilla allarmato


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dana74
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Opzione militare in Siria?
Tags: Nel mondo, Siria, Politica, USA, Commenti

12.03.2012, 17:06
© Foto: SXC.hu

Stampare l’articolo Dirlo ad un amico Aggiungere al blog

Gli Stati Uniti e i loro alleati, secondo i media americani con riferimento a diverse fonti anonime, discutono sull’intervento militare in Siria. Obiettivo dell’operazione sarebbe la difesa della popolazione civile e dei profughi. In realta’ pero’ si trattera’ di un palese sostegno all’opposizione per rovesciare il regime di Bashar Assad. Fra gli alleati esistono parecchie divergenze, specialmente quando viene prospettata l’eventualita’ di un attacco ai sistemi di contraerea siriana. Molti temono che in questo caso potrebbero scontrarsi con i piu’ recenti sistemi missilistici di produzione russa.

Secondo l’analista Serghej Demidenko, i fautori di un intervento armato temono non solo la contraerea:

Al momento un intervento militare e’ escluso, prima di tutto perche’ avrebbe un costo troppo elevato e mi riferisco, aggiunge l’esperto, non tanto alla contraerea o all’esercito siriano, quanto alle conseguenze geopolitiche che potrebbero coinvolgere tutta la regione. Prima di tutto, schizzerebbero i prezzi del petrolio. Inoltre bisognerebbe tener conto chi andrebbe al posto di Assad. In caso di aggressione gli unici pretendenti al potere sarebbero gli islamisti sostenuti da Arabia Saudita e Qatar. Non dimentichiamo che oggi non c’e’ nessun islamista al mondo che guardi positivamente ad Israele.

Un altro esperto di problemi orientali, Vladimir Ahmedov, si sofferma su altre varianti all’esame:

Stati Uniti e paesi occidentali non hanno oggi interesse a portare proprie truppe in Siria, a bombardare obiettivi militari e civili. E’probabile invece che ci si limiti a fornire armi all’opposizione, mentre verrebbero esercitate tutte le pressioni possibili per aprire dei cosiddetti corridoi umanitari. Tutto cio’ dovrebbe essere sufficiente per abbattere il regime di Assad.

Le voci su un possibile intervento americano in Siria aiuta l’opposizione armata che attaccha il regime soltanto perche’ viene rifornita di armi e di mercenari provenienti un po’ da tutto il mondo mussulmano.

Viene confermato che contro Assad vi sarebbero anche i guerriglieri di al-Qaeda, ma l’Occidente fa finta di niente.
http://italian.ruvr.ru/2012_03_12/68238724/


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