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Iran: Missili NATO pericolosi per la Turchia


helios
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Teheran avverte: l'Occidente vuole interferire nelle questioni mediorientali. In Siria, i ribelli attaccano l'aeroporto di Aleppo, esercito schierato a Damasco.

Roma, 22 dicembre 2012, Nena News - La guerra civile siriana invade Damasco. Questa mattina 200 soldati siriani sono stati dispiegati intorno all'aeroporto internazionale della capitale, dopo gli scontri esplosi ieri vicino al palazzo presidenziale. L'Esercito Libero Siriano ha riportato di combattimenti nella strada che conduce all'aeroporto, annunciando che il prossimo target dei gruppi armati di opposizione saranno proprio gli aeroporti del Paese.

Le violenze si intensificano: ieri sono state almeno 82 le vittime in tutto il Paese, secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani. Le forze di opposizione hanno attaccato una base aerea militare posta a difesa di un compound industriale dell'esercito a Al-Safira, Nord della Siria. Numerosi gli attacchi anche nella provincia di Hama.

Giovedì i ribelli hanno aperto il fuoco contro un aereo della Siryan Airways pronto a decollare nell'aeroporto di Aleppo. Un simile attacco è l'ulteriore prova della crescita delle potenzialità militari delle opposizioni, che a Nord e al confine con l'Iraq stanno controllando ormai vaste aree. I ribelli accusano il governo di Damasco di utilizzare aerei civili per trasportare armi, di provenienza iraniana: "Si è trattato di spari di avvertimento - ha detto alla Reuters un comandante dell'Esercito Libero Siriano, Khaldoun - Volevamo mandare un messaggio al regime: tutti i suoi aerei, militari e civili - sono nostri target".

Immediata la smentita dell'Iran: "La Siria non ha bisogno del sostegno delle forze militari della Repubblica Islamica, perché ha un potere militare sufficiente a difendersi", ha detto il ministro della Difesa iraniano, Ahmad Vahidi. Oggi Teheran è intervenuto di nuovo, dopo la proposta di un piano di sei punti per risolvere la crisi siriana. Il ministro Vahidi ha puntato il dito contro la NATO, avvertendo la Turchia: il dispiegamento di missili Patriot al confine con la Siria danneggerà solo Ankara, che finirebbe per aprire la strada al colonialismo politico e militare dell'Occidente in Medio Oriente.

L'istallazione di missili targati NATO, secondo Teheran - principale alleato del regime di Bashar al-Assad - garantirebbe ai Paesi occidentali di interferire con le questioni interne al mondo arabo e condurrebbe ad una vera e propria "guerra mondiale". Danneggiando in primis la stessa indipendenza turca: "L'Occidente ha sempre cercato di imporre i propri punti di vista e i propri interessi, siamo contrari alla presenza dei Paesi occidentali nelle questioni regionali". Nena News

http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=44977&typeb=0&Iran-Missili-NATO-pericolosi-per-la-Turchia


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