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25 Luglio 2014 15:42
Iran: Ayatollah Khamenei, "l'unica soluzione e' la scomparsa di Israele"
TEHERAN (IRNA) – La guida suprema della rivoluzione islamica dell'Iran, l'Ayatollah Seyyed Alì Khamenei, ha dichiarato che l'unico modo per porre fine ai crimini del regime sionista, e' "la scomparsa" di Israele.
Secondo l'agenzia ufficiale iraniana IRNA, la guida suprema che ierisera ha avuto un incontro con un gruppo di studenti delle università iraniane, ha esaminato il grande dramma di questi giorni ovvero la situazione a Gaza.
Egli riferendosi ai crimini terrificanti di Israele ai danni della popolazione palestinese ha ricordato: "Questi crimini incredibili, rivelano la realtà sull'identità di un regime infanticida con l'indole di un lupo e l'unica soluzione per porre fine a questi crimini e' la scomparsa di esso; certo fino ad allora, la resistenza decisa ed armata dei palestinesi e l'estensione di essa alla Cisgiordania, e' l'unica via per arginare la furia selvaggia di questo regime".
La guida suprema dell'Iran ha poi ricordato che i dolori sopportati dal popolo di Gaza sono l'esito della politica "della violenza e del pugno di ferro" adottata dal regime illegale e falso dei sionisti contro i palestinesi, in 66 anni di vita.
L'Ayatollah Khamenei fermandosi sulla storica frase del suo predecessore, l'Imam Khomeini, "Israele deve scomparire", ha ricordato: "La fine di Israele, non significa eliminare gli ebrei della regione ma significa risolvere il problema in Palestina con una soluzione ragionevole che l'Iran ha più volte proposto al mondo, ovvero organizzare un referendum, fare votare tutti gli abitanti di quella terra e mandare a casa così il regime illegale e falso dei sionisti".
Parlando dei negoziati in corso per il cessate il fuoco, l'Ayatollah Khamenei ha spiegato che Israele, "pur avendo commesso crimini al di là dell'immaginazione umana", preme per un cessate il fuoco perchè non ha ottenuto altro che una misfatta militare per merito della resistenza eroica dei combattenti palestinesi.
L'Ayatollah Khamenei, leader e guida spirituale di milioni di musulmani e non solo iraniani nel mondo, ha definito il sostegno a Gaza "dovere religioso" di tutti i popoli musulmani e non musulmani aggiungendo: "Con il volere di Dio nella giornata di Quds (venerdì 25 Luglio), il mondo sentirà il grande ruggito del popolo iraniano".
La guida suprema criticando duramente il sostegno vergognoso dell'imperialismo ed in primis degli Stati Uniti a Israele ha affermato: "Alcuni governi occidentali soprattutto i malefici Stati Uniti e Inghilterra difendono apertamente crimini che nessun essere umano può tollerare. Il presidente degli Stati Uniti, con un ragionamento ridicolo, dice che Israele ha il diritto di difendersi".
La guida suprema ha concluso: "L'approccio degli imperialisti alla questione di Gaza, dimostra la loro assoluta indifferenza nei confronti della questione dei diritti umani e dimostra che le loro dichiarazioni sulla libertà ed i diritti umani, sono solo delle prese in giro".