Israele prolunga di 20anni il segreto sugli archivi di Stato

Le autorità israeliane hanno deciso di prolungare di 20 anni il segreto sugli archivi segreti dello Stato, portandola a 60 anni complessivi.
Questi archivi contengono soprattutto documenti sulla campagna del 1956 contro l’Egitto e che aveva visto la partecipazione di Gran Bretagna e Francia, documenti del contro-spionaggio e dell’inizio del programma nucleare israeliano.

“Abbiamo deciso di prolungare il segreto su questi archivi per tutelare le persone i cui nomi appaiono nei documenti – ha dichiarato all’agenzia AFP il direttore degli archivi nazionali Yehoshua Freundlich – Israele deve inoltre mantenere il massimo riserbo sulle strategie di difesa, soprattutto per non essere accusato di violazione del diritto internazionale.”

Lo storico israeliano Tom Segev ha denunciato questa manovra come la dimostrazione della tendenza antidemocratica di Israele.
“Se è legittimo non svelare dei nomi e mantenere il segreto su dossier ultra sensibili, è meno legittimo proibire totalmente di consultare o di pubblicare parte di questi archivi. Ci troviamo di fronte alla dimostrazione come Israele voglia nascondere gli errori e i crimini di guerra che ha commesso.”

Nel febbraio del 1965 gli archivi nazionali avevano censurato documenti ufficiali riguardanti l’espulsione di cittadini palestinesi durante la prima guerra fra arabi e israeliani, nel 1948. Erano state pubblicate 4000 pagine dei protocolli delle riunioni del governo provvisorio di Israele fra il maggio 1948 e l’aprile 1948, con la censura dei passaggi riguardanti l’esodo di centinaia di migliaia di palestinesi, fuggiti di fronte all’avanzata delle truppe israeliane o cacciati dalle loro abitazioni.

Fonte: www.ticinolibero.ch
Limk: http://www.ticinolibero.ch/?p=37692
30.07.2010

(Fonte: Le Monde. Fr)