La Clinton: “Io presidente, attaccherò l’Iran”. E noi bravi soldatini…
La candidata Hillary Clinton l’ha detto in una riunione selezionata al Dartmouth College per raccogliere fondi. Chiaramente, i selezionati ascoltatori erano della nota lobby, senza il favore e i soldi della quale nessun candidato ha la minima speranza di vincere le elezioni in Usa. La nota lobby è ovviamente contrarissima (come Netanyahu) all’accordo sul nucleare iraniano che Obama cerca di firmare prima della sua scadenza.
Hillary dunque ha assicurato i selezionatissimi pagatori: “Anche se un tal accordo si produce, noi avremo sempre dei problemi maggiori con l’Iran. Sono gli sponsor in capo del terrorismo mondiale…una minaccia esistenziale all’esistenza di Israele”.
Poi, alzando la voce e scandendo le parole:
“Voglio che gli Iraniani sappiamo che, io presidente, attaccheremo l’Iran. Nei prossimi 10 anni durante i quali potrebbero stupidamente considerare di lanciare un attacco contro Israele, noi saremo capaci di obliterarli totalmente”.
Gilad Atzmon ha diagnosticato come “Sindrome di Stress pre-Traumatico” (PreTS) la classica affezione mentale giudaica che consiste nel farsi stressare da un evento traumatico “prima” che accada, che probabilmente non si verificherà, e spesso del tutto immaginario, onde giustificare l’aggressione preventiva del nemico immaginario fino alla sua totale obliterazione – allo scopo d placare la Pre-TS), ossia lo stress immaginato provocato da un nemico esistente nella fantasia ebraica. Hillary Clinton ha vellicato al massimo tale sindrome della nota lobby, promettendo che se essa le dà i quattrini per farla presidenta, farà la guerra a Teheran.
Perché, ha giurato, “gli Stati Uniti sono al fianco di Israele oggi e per sempre. Abbiamo interessi comuni. Idee comuni. Valori comuni”. Poi, quasi temendo che potessero non crederle: “Io ho una volontà di ferro per mantenere la sicurezza di Israele. Le nostre due nazioni lottano contro una minaccia comune, la minaccia dell’estremismo islamico. Io sostengo fermamente Israele e il suo diritto all’auto- difesa e penso che l’America dovrebbe aiutare questa difesa. Io sono coinvolta ad assicurare che Israele mantenga un vantaggio militare per far fronte a queste minacce (immaginarie, ndr.). Io sono profondamente preoccupata della minaccia crescente che rappresenta Gaza e la campagna di terrore condotta da Hamas”.
E’ il triste destino d i chi è colpito da Stress pre-Traumatico: più Israele distrugge Gaza, dove la gente vive ancora fra le macerie dell’ultimo bombardamento di anni fa, e più sente che “la minaccia di Gaza cresce”. Per questo bisognerà eliminare ogni singolo abitante di Gaza, altrimenti non ci si s ente tranquilli..
Immagino che Hillary sia poi passata col cappello fra gli astanti. Che gliel’avranno riempito generosamente di fondi. Anche se la competizione in ebraismo degli altri candidati è scatenata, con questo Do di petto la signora sembra aver superato in diapason gli strilli della concorrenza: fatemi presidente, e io vi annichilisco l’Iran. Così, tanto per piacervi.
http://www.globalresearch.ca/hillary-clinton-if-im-president-we-will-attack-iran/5460484
Un solo dubbio: non sarà un po’ troppa carne al fuoco? Proprio adesso la celebre Brooking’s Institution ha messo a punto un piano per l’invasione americana della Siria; invasione proprio diretta – non più per interposto ISIS – come Washington ardeva di fare dal 2011, e in cui fu frustrata dalla mossa di Putin; e il Pentagono con la NATO sta intensificando i preparativi per la tanto sospirata guerra alla Russia. Guerra preventiva, e guerra nucleare, per difendere l’Ucraina e i baltici minacciati (lo sanno tutti) d’invasione da Mosca.
Se non ci credete, ecco qui sopra la copertina dell’accurato studio della Brooking’s.
Il piano è geniale: siccome il governo Assad, dopo tutti questi anni, ancora non cade e la popolazione lo sostiene, bisogna per forza mettere gli scarponi Usa sul terreno. Lo si faccia, prescrive il think-tank, creando “zone di sicurezza” che le truppe speciali americane terranno con le armi; zone ripulite per i ribelli moderati dove i terroristi democratici potranno esercitare la democrazia. “Se Assad fosse così’ scemo da minacciare queste zone – recita letteralmente il Progetto – perderebbe senza dubbio la sua forza aerea nel corso dei bombardamenti di rappresaglia che seguirebbero, condotti dalle stesse forze (speciali), ciò che priverebbe i suoi militari del solo vantaggio di cui godono in rapporto all’ISIS”. Così confermando che il motivo del Progetto d’invasione Usa è proprio aiutare l’ISIS, che da solo non ce la fa’.
http://journal-neo.org/2015/06/26/us-to-begin-invasion-of-syria/
Quanto alla nobile volontà di incenerire la Russia con bombardamenti nucleari preventivi, il progetto ha una copertina ancora più bella:
Sottotitolo: a competitive strategies approach to defining US nuclear strategy and posture, 2025-2050. Lo ha elaborato il CSIS, Center for Strategic and International Studies, un altro pensatoio pieno di idee vulcaniche che è alquanto infarcito di gente del Pentagono e della Cia. Ma non fatevi ingannare dalle date, alquanto lontane, da 2025 in poi: già adesso, nelle potenti ed incessanti esercitazioni militari in corso da settimane fra Ucraina, Polonia e Germania per intimorire Putin, le bombe atomiche sono integrate nelle grandi manovre. Lo ha rivelato il Guardian.
Aggiungiamo che Ashton Carter, il nuovo ministro del Pentagono, è un entusiasta dell’idea di colpire la Russia con armi nucleari tattiche, per punirla di aver – secondo loro – violato i i trattati sulle armi atomiche a medio raggio. In realtà, c’è una gran voglia di sperimentare dal vivo i gioiellini nuovi che ha trovato al Pentagono: come dice il CSIS, “ bombe atomiche più utilizzabili, meno potenti ma precise e con effetti spoeciali (ah, gli effetti specjiali!, ndr.) con meno effetti collaterali, con una più grande radiattività, e capacità di penetrare nel sottosuolo, con pulsazioni elettromagnetiche ed altre capacità a misura della tecnologia che progredisce”. Nella certezza che Mosca non possa rispondere con armi di pari efficacia, c’è la gran tentazione di rischiare l’attacco preventivo; tanto, se si sbaglia, la guerra atomica avverrà in Europa, mica in America.
Si aggiunga che hanno un paio di rivoluzioni colorate in corso (in Armenia e in Macedonia) nell’intento di replicare una Maidan anche là; che l’Ucraina va armata fino ai denti per lanciarla alla riconquista della Crimea; che è in corso la militarizzazione di tutti i paesi dell’Est confinanti con la Russia carri d’assalto, veicoli vari e munizionamenti posizionati in modo permanente (ha detto Carter), una forza d’intervento rapido di 40 mila uomini – e tutto qui, in Europa – uno ha voglia di sollevare lo sguardo da questo gelido vento di demenza che spira da Washington…e guardare alla terra della civiltà, della cultura e del buon senso.
L’Europa. Che farà l’Europa?
Mogherini contro la Russia
L’Europa farà una tv e delle radio in lingua russa per “la propagazione dei valori europei” nei paesi dell’Est e nella R ussia stessa. “Il progetto di una catena tv in lingua russa è sostenuto da Polonia, Svezia, Danimarca Germania, Paesi Bassi e Inghilterra”, ha scritto il Time, e ha spiegato perchè: “I diplomatici si rendono conto
che stanno perdendo la guerra d’informazione contro la Russia”.
“Contro” la Russia, si prega notare. L’Unione Europea partecipa alla guerra contro la R ussia. Il progetto è stato affidato alla Alta Rappresentante eccetera eccetera, ebbene sì, proprio lei: Federica Mogherini. Entusiasta del compito, aveva dichiarato già a gennaio: “Lavoriamo (ormai usa il plurale majestatis, ndr.) a mettere in atto una strategia di comunicazione per fare fronte alla propaganda in lingua russa!”. Aspettiamo a piè fermo, qualcuno ci avverta quando la Mogherini Network comincia a bombardare le menti e i cuori dell’Est coi nostri valori.
Quel che conta è la volontà: siamo contro la Russia anche noi, nel nostro piccolo.
E Berlino raddoppia in NorthStream con Putin
Perché altri, nel loro grande, fanno di meglio. Quando il segretario alla difesa Ashton Carter è atterrato a Berlino per mettere a punto i preparativi per la guerra, era già stato preceduto dalla seguente notizia: Gazprom e i tedeschi hanno firmato l’accordo che raddoppierà la portata del North Stream, il gasdotto che passa sotto il Baltico. “Con l’aiuto della Russia, la Germania diverrà lo hub energetico dell’Europa”, si allarma la rivista americana del settore energetico, Trumpet: “quantità crescenti di gas fluiscono dalla Germania e sono distribuite ad Olanda, Belgio, Francia e Gran Bretagna. In tal modo la Germania aumenta il potere della Russia, e l’Europa Occidentale diventa dipendente dalla Ger,ania anche per le forniture energetiche”.
Ma ma ma…Ma non sono in corso le dure sanzioni contro la Russia, come ci era stato ordinato dall’America? Le dure sanzioni comprendono per noi la rununcia a vendere il grana padano, la mozzarella e tutto il resto…e la Germania non partecipa al sacrificio?
No, spiega Trumpet: “Non lasciate che la nube dell’attuale conflitto in Ucraina oscuri quel che sta accadendo. Germania e Russia hanno una storia di cooperazione segreta – anche se i titoli di prima pagina fanno credere il contrario…..Una volta che la (raddoppiata) pipeline sarà finita, quasi tutto l’Est Europa sarà tagliato fuori dall’affare del gas. Non ci sarà bisogno di far transitare il gas attraverso Ucraina, Polonia, Romania, Bielorussia, Ungheria e Slovacchia”.
(Gazprom’s Dangerous New Nord Stream Gas Pipeline to Germany <https> , The Trumpet)
Che ne dite? A me, quasi quasi, la notizia rallegra. Mostra che tutti sono sedotti e contagiati dal vento gelido della demenza che tira da Washington. Come nella orwelliana Fattoria degli Animali, “dove tutti sono uguali ma i maiali sono più uguali degli altri”, i maiali stanno infischiandosene delle sanzioni e fanno affaroni strategici con il Nemico. La guerra la fanno fare a noi, bravi soldatini agli ordini. Ma almeno è consolante vedere che noi italiani, i soci fondatori dell’Europa, obbedienti soldatini alla guerra del Parmigiano, non siamo colti da demenza tragica americanoide; sulla scena mondiale siamo il solito Cretino Collettivo che si fa’ infinocchiare dalle potenze, grato per il privilegio di essere degnato da loro di pagare i cattivi investimenti fatti dalle banche tedesche in Grecia. Noi, il socio fondatore.
Se non usciamo subito dalla NATO, finirà che saremo noi i soli ad entrare in guerra con la Russia. Magari insieme a Tallin e Varsavia, sai che godimento.
Maurizio Blondet
Fonte: www.maurizioblondet.it
Link: http://www.maurizioblondet.it/la-clinton-io-presidente-attacchero-liran-e-noi-bravi-soldatini/
8.07.2015
Non bastasse come siamo messi, ci toccherà di vivere un ulteriore incubo: la strega Clinton o il terzo Bush.
Forse l'asteroide arriverà a cose già fatte (questa é per brumbrum, se leggerà).
E se invece queste notizie servissero a scopi del tutto diversi?
Per esempio per aumentare l'incertezza sul futuro e stimolare la paura?
Se così fosse la gente di tutto il mondo sarebbe più disposta ad accettare misure di austerità pur di scongiurare il pericolo di annientamento totale che una guerra, oggi, comporterebbe.
Davvero una guerra oggi avrebbe vincitori e vinti? Io non lo so, ma so che una guerra nucleare non avrebbe senso per gli stati e neanche per le loro economie (aziende). Non so se gli stati hanno a disposizioni armi, al di fuori di quelle nucleari, che possano far vincere senza distruggere tutto ma ne dubito. C'è chi parla di haarp, chi di scudi stellari... fra un po' avremo anche le alabarde spaziali e i dischi rotanti. Ma è reale tutto ciò? Io non lo so ma so che la guerra serve sempre e solo ad arricchire chi la vince e, se la vittoria fosse ottenuta grazie alla potenza dell'atomo, ci sarebbe ben poco poi da spremere per ottenere denaro.
Alla fine della fiera, ci sono tre ipotesi:
1) che ci sia un accordo tra le superpotenze economiche di tutto il mondo per schiavizzare l'intera umanità e realizzare il famigerato nwo spartendosene il controllo.
2) che ci sia una guerra tra le superpotenze economiche (non fatta con le armi) per la supremazia e il controllo del futuro nwo.
3) che ci siano dei pazzi i giro per il mondo tanto folli da volere una guerra nucleare che distrugga tutto e tutti.
Ora, la terza mi pare davvero improbabile in quanto chiunque voglia il potere desidera anche esercitarlo, cosa impossibile o quasi in un mondo distrutto e ridotto a poche aree utilizzabili. In fondo, chi vuole il denaro, vuole usarlo per comprare beni e per stagliarsi al di sopra degli altri. A che servirebbe questo potere senza masse da dominare e sopra le quali ergersi?
Le prime due ipotesi mi sembrano in realtà molto più probabili. Comportano entrambe la dominazione, il potere economico, il mantenimento delle bellezze e ricchezze della terra per farne proprietà private delle èlite.
No, per me i venti di guerra sono propaganda, distruttori di speranze e ambizioni, un subdolo strumento al servizio delle èlite per imporre il dominio.
Non bastasse come siamo messi, ci toccherà di vivere un ulteriore incubo: la strega Clinton o il terzo Bush.
Forse l'asteroide arriverà a cose già fatte (questa é per brumbrum, se leggerà).
Prima,
leggo leggo
fottuto asteroide
La Clinton: “Io presidente, attaccherò l’Iran”.
questa si sogna la presidenza come se non sapesse che per una donna è impossibile.
La massoneria USA non lo permette.
La Clinton non può non prenderne atto per questo sta dicendo cose irrealizzabili come attaccare l'Iran, o essere eletta presidente.
Non bastasse come siamo messi, ci toccherà di vivere un ulteriore incubo: la strega Clinton o il terzo Bush.
Forse l'asteroide arriverà a cose già fatte (questa é per brumbrum, se leggerà).
Mamma mia che incubo sul serio! 🙁
Forse l'incubo ce lo abbiamo in Italia ma è sempre preferibile andare a guardar fuori per non vedere i nostri guai interni (nei nostri guai interni anche gli USA fanno la loro parte ancora)
è come dire che il migliore ha la rogna (altrimenti detta scabbia ultimamente di moda in italia)
questa si sogna la presidenza come se non sapesse che per una donna è impossibile. La massoneria USA non lo permette. ...
Tempo fa avevo cercato di proporre il tema del "potere", ma non ha attecchito.
Il potere, al vertice "deve" poter avere un grosso margine di arbitrio, deve poter fare quello che vuole. Altrimenti non é.
Le leggi, le regole, gli usi e costumi, le consuetudini, sono per gli altri.
La mente di persone allevate con l'impianto teorico del sistema democratico come primo, secondo e dessert faticano a rendersene conto e farsene una ragione. Eppure, spesso, viene messo intenzionalmente sotto gli occhi.
Nonostante il disprezzo che circonda, negli States, le persone coloured, quando Brzezinski ha deciso di mettere un presidente nero, lo ha messo e nessuno ha fiatato.
E non si é trattato di un fulmine a ciel sereno ma di un racconto con tanto di prefazione ed introduzione: c'é stato un attore, con ancora il cinturone che aveva sul set, e poi un analfabeta con difficoltà di apprendimento.
E poi si sono bombardati i palazzi ed il pentagono, facendo assistere tutto il mondo allo spettacolo, e mostrando che nessuna prova o contraddizione può scalfire il potere, quando é tale. Più chiaro di così!
Chi avrà il potere in quel momento deciderà chi sarà presidente, naturalmente per mezzo di elezioni democratiche, seguite a reti unificate dal mondo intero con l'animo sospeso... . Grazie ad una fitta rete di attivissimi complici e simpatizzanti.
Detto questo, non si può nascondere il sospetto che la strega stia spianando la strada a Step, come anche le bravate dell'ISIS.
La Rice è una donna, ed è nera, non è diventata Presidenta, ma sempre di vertici si tratta. Ha ragione PdS, le "regole" sono per noi, non per loro.
PS: La Rice, (come la Clinton) è molto apprezzata dalla nostra Concia. Tra pazze criminali si intendono, e anche se non si assomigliano, hanno tutte in comune la faccia infernale.
Gli studi de Lombroso vanno ripresi, le megere vivisezionate.
Teniamo presente che la strega ha dietro lo stregono Clinton che la consiglia.
Quindi qualche pentolone sta bollendo da quelle parti.
E non è detto che sia l'Iran.
La Clinton: “Io presidente, attaccherò l’Iran”.
questa si sogna la presidenza come se non sapesse che per una donna è impossibile.
La massoneria USA non lo permette.
La Clinton non può non prenderne atto per questo sta dicendo cose irrealizzabili come attaccare l'Iran, o essere eletta presidente.
Non condivido le sue certezze.
Come dire che un nero non puo' andare alla casa bianca perche' l'establishment WASP non lo permette...