Vengo da Tripoli e vi dico che i giornali raccontano un sacco di menzogne
redazione - 26 febbraio 2011
Lettera al direttore del Giornale
Egregio Direttore
Mi chiamo Paolo Pazzini vivo a Tripoli e sono appena rimpatriato ieri, 24 febbraio.
La nostra azienda ha dei contratti in Libia per questo vivo li, nel centro di Tripoli. Vorrei confortare le dichiarazione dell'Ambasciatore Italiano Schioppa: a Tripoli la situazione è calma, fino a ieri tutti lavoravano, e i bombardamenti sulla folla sono propaganda pura, come propaganda pura sono le fosse comuni. Infatti il cimitero di Tripoli sorge sul mare e le foto fatte vedere da giornali, e non, italiani («Repubblica» etc..) sono foto di normali sepolture in quel cimitero.
I giornali italiani ed in genere occidentali stanno raccontando una marea di menzogne mirate con l'appoggio di elementi libici che vivono all'estero cacciati dal Paese. Le faccio presente che io stesso lavorando con i militari, le assicuro che non un solo reparto dell'Esercito, né della Marina, né dell'Aviazione si sono ancora mossi.
Ci sono combattimenti nella zona di Bengasi ed in altre città dell'est tra la Polizia Libica (non le forze armate quindi) e le bande armate. Le due navi che, dicono, avrebbero disertato sono una menzogna e propaganda pura. É stato smentito anche dalle forze Amate maltesi, («Times» di Malta): nessuna nave militare libica è approdata a Malta. Ci sono state diserzioni di solo due aerei i cui piloti hanno approfittato della giusta occasione per espatriare all'estero chiedendo asilo, ma nulla a che vedere con diserzione delle Forze Armate.
La rivolta è iniziata da Bengasi mi hanno spiegato i militari, perché è stata fatta da egiziani, armati sino ai denti, entrati in Libia illegalmente che hanno preso il potere a Bengasi con l'appoggio di elementi libici dell'opposizione. Sono state fermate carovane di auto nella zona di Tripoli, cariche di egiziani e colme di armamento ed esplosivo di fabbricazione occidentale. E queste bande armate egiziane, sono state finanziate non si sa da chi.
Teniamo presente che con la propaganda che stanno facendo in giro per il mondo (con l'appoggio della opposizione italiana che lo fa per avere vantaggi elettorali interni, e perdite enormi per il sitema Italia) il gioco è chiaro, cioè togliere la Libia all'Italia, quindi a Eni, Impregilo, Finmeccanica e migliaia di altre aziende, (parliamo di contratti in corso per miliardi di Euro) per accaparrarsi il petrolio libico, le infrastrutture, e la posizione strategica.
Infatti, oggi, inglesi, francesi, americani, tedeschi, etc...etc... stanno già parlando di inviare «navi militari» per «aiuti umanitari», quindi installarsi nel Paese militarmente.
Il gioco è chiaro.
Fortunatamente Frattini sta cercando di tenere, dichiarando che ogni intervento deve essere fatto dall'Onu (quindi dopo aver acquisito prove, dimostrabili) e non unilateralmente da Nato, Usa, Francia, o Inghilterra.
La saluto cordialmente
Paolo Pazzini
Una tradizionale tecnica dei giornali italiani per fare affermazioni discutibili senza compromettersi è quella delle "lettere al direttore": un giornalista scrive una lettera (concordata con il direttore) che gliela pubblica, scatenando una polemica che dà supporto alle vendite del giornale per diverso tempo.
Il nome citato sembra realistico e si potrebbe tentare una verifica presso la Perini navi, ma con le lettere al direttore bisogna andare con i piedi di piombo.
Però dice le stesse cose che dice il Vescovo di Tripoli
Una tradizionale tecnica dei giornali italiani per fare affermazioni discutibili senza compromettersi è quella delle "lettere al direttore": un giornalista scrive una lettera (concordata con il direttore) che gliela pubblica, scatenando una polemica che dà supporto alle vendite del giornale per diverso tempo.
Il nome citato sembra realistico e si potrebbe tentare una verifica presso la Perini navi, ma con le lettere al direttore bisogna andare con i piedi di piombo.
Vero....
questo si firma con nome e cognome a differenza delle tanti voci da twitter e fb che dicono "mi hanno detto che" un amico dice che voci dicono.
questa invece sarebbe serietà?
capisco che sia un obbligo sparare sul giornale a prescindere ma quanto sia utile alla fine questo esercizio è da chiederselo
Inoltre che si esageri vista la bufala dei 10mila morti delle fosse comuni, pare così improbabile Truman che "abbiano" volontariamente sparato alto?
capisco che sia un obbligo sparare sul giornale
Dana, ho detto "piedi di piombo", che vuol dire non prendiamolo per oro colato. Comunque ho rintracciato la ditta e ho l'indirizzo e-mail. Ma tutto sommato sembra credibile. Solo che Il Giornale non si espone direttamente. Chissà perchè?
Comunque più credibile del blogger "testimone" di Santoro, che stava......in Svizzera!!!
Il cantiere Perini navi di Viareggio costruisce velieri moderni costo minimo 50milioni per l'entry level, mi chiedo cosa ci facessero in Libia.