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Le banche Usa comprano gli uomini di Obama


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Da Goldman e Citigroup contratti d´oro agli autori delle riforme finanziarie. Gli addii clamorosi: il capo del budget della Casa Bianca e l´esperto sui derivati della Fed

NEW YORK - La Casa Bianca va all´attacco di Wall Street? Niente paura: Wall Street si compra la Casa Bianca. I soldi non saranno tutto però aiutano: soprattutto quando raddoppiano. Non solo l´ex direttore del budget di Barack Obama, Peter Orszag, trasloca armi e bagagli a Citigroup. Non solo il più grande esperto di derivati della Fed, Theo Lubke, trova casa nella banca d´affari che per un´offerta di derivati discussa ha dovuto pagare una megamulta: Goldman Sachs.

Funzionari dell´amministrazione. Dirigenti del Tesoro. Investigatori della Sec. È un vero e proprio esodo dalla politica alla finanza: proprio mentre la politica cerca di regolarla. Anzi, è proprio la conoscenza della nuove regole, compresi evidentemente gli inganni che proverbialmente si trovano ogni volta che viene fatta una legge, a favorire i nuovi assunti. Con gli stipendi raddoppiati dai 200mila dollari di un funzionario statale ai 400mila o più che l´alta finanza promette: esclusi, beninteso, i megabonus su cui, dall´altra parte della scrivania, avrebbero gridato allo scandalo.

Per la riforma finanziaria il povero Obama ha preso bastonate da destra e da sinistra. Troppo debole per gli ultrà democratici, troppo invadente per tutti gli altri, oltre al fondo anti crac e a una serie di misure pro-consumatori la legge impone una stretta alle attività speculative delle banche, obbligandole per esempio a separare le attività di compravendita di hedge funds e derivati. Ma sono i lacci e lacciuoli imposti dalla riforma qui conosciuta come «Dodd-Frank», dal nome dei congressisti che l´hanno elaborata, a preoccupare soprattutto Wall Street. E qui l´arrivo degli esperti governativi servirà non solo a districarsi tra le norme: ma anche tra i corridoi di Washington. «Conosco tutti al ministero della Giustizia, alla Fed, al Tesoro» dice al Washington Post Kevin Puvalowski, l´ex ispettore federale felicemente passato alla Sheppard Mullin, uno studio di legge di New York. «Conosco i nomi, ho tutti i numeri di telefono da chiamare».

La legge prevede ovviamente la possibilità di conflitti di interesse. E ci sono limiti nell´utilizzo degli assunti provenienti dall´amministrazione. Non possono per esempio lavorare su casi specifici di cui si sono già occupati. Su certi temi si raccomanda un purgatorio di uno o due anni. Ma il gioco delle revolving doors, delle porte girevoli, riapre gli interrogativi sulla contiguità dei due mondi. Anche l´amministrazione Obama è stata accusata di ambigue connivenze. Il film «Inside Job» ha dimostrato come i maggiori collaboratori del presidente flirtassero con Wall Street. A cominciare da quel Larry Summers la cui sostituzione ora è già un caso. Al suo posto in pole position c´è Gene Sperling, ex direttore economico di Bill Clinton e criticatissimo per le consulenze da un milione e mezzo di dollari, di cui 900 mila dalla solita Goldman Sachs. Sperling attualmente è consigliere del segretario al Tesoro Tim Geithner: anche lui nel mirino per le amicizie in Goldman. Chi è senza peccato firmi la prima legge: o stacchi il primo assegno.

Angelo Aquaro
Fonte: www.repubblica.it
31.12.2010


Citazione
Decino
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 107
 

Questi sono quei post che ti lasciano con l'amaro in bocca. Non solo sono stato preso in giro qualche anno fa, come molti altri nel mondo, dalla rivoluzione che avrebbe portato Obama nella politica americana e mondiale. Non solo ho seguito con attenzione le sue nomine ai posti chiave del governo USA (Se vi ricordate i primi 100 giorni sono stati seguiti con un'attenzione clinica dalle testate giornalistiche e televisive, ndr). Non solo ho difeso a spada tratta le sue tesi quando veniva criticato da miei amici e conoscenti come uno come tutti gli altri, il solito arrivista. Ora mi tocca leggere, informarmi e rendermi conto che il Presidente USA B.Obama altro non è che la marionetta per eccellenza nelle mani delle lobby globali.
Sono contento che esista DonChisciotte, grazie.


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