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Le nuove portaerei degli USA, ‘cimiteri galleggianti’

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Matt-e-Tatty
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Le nuove portaerei degli USA, ‘cimiteri galleggianti’ da 15 miliardi di dollari?

marzo 8, 2016 Lascia un commento

Sputnik 07/03/2016

Nel peggiore dei casi, gli ultimi missili ipersonici della Russia potrebbero rendere le nuovissime portaerei statunitensi della classe Ford, un ‘cimitero galleggiante’, dice il giornalista e analista militare Sergej Ishenko.Gerald R. Ford (CVN78) Photo by Chris OxleyEntro la fine dell’anno, l’US Navy riceverà in servizio l’USS Gerald R. Ford, la nave da guerra più costosa e avanzata mai varata. Le portaerei classe Ford dovrebbero sostituire le dieci classe Nimitz, a partire dall’USS Enterprise. Analizzando la nuova nave e i suoi punti deboli, Sergej Ishenko, analista militare ed editorialista del giornale russo Svobodnaja Pressa, suggerisce che purtroppo per la Marina degli Stati Uniti, nel caso di un conflitto con la Russia, l’ultima e più grande portaerei statunitense potrebbe effettivamente essere ridotta a un cimitero galleggiante gigante. E queste non sono sue parole, ma quelle di analisti statunitensi. “La gigantesca nuova portaerei della Marina, in grado di trasportare 90 aeromobili e velivoli (come droni e l’aereo da attacco F-35 di quinta generazione), ha già ricevuto una serie di epiteti entusiasti per l’elevato livello di automazione e il costo record da 15 miliardi di dollari“, ricorda Ishenko. Allo stesso tempo però, “vari rispettati esperti militari statunitensi hanno già suggerito che potrebbe essere possibile che la portaerei super-costosa diventi un ‘super-cimitero’ per le migliaia di marinai dell’equipaggio. L’enorme nave, aspirante a diventare simbolo della potenza oceanica degli statunitensi, sarebbe obsoleta prima ancora di essere completata“. Il mese scorso, Harry J. Kazianis, analista militare e collaboratore della rivista di Washington The National Interest, l’ha detto in un articolo. “I Paesi con mezzi tecnologici, in particolare le grandi potenze come Cina e Russia, che il Pentagono considera la maggiore sfida alle forze armate degli Stati Uniti, sviluppano piattaforme per missili da crociera che possono colpire da lunga distanza e in massa da più ambiti“, notava Kazianis. “Tali armi… se accurate e utilizzate da equipaggi altamente addestrati in combinazione con mezzi per rilevare l’obiettivo sull’oceano, possono trasformare le superportaerei degli USA in miliardari cimiteri per migliaia di marinai statunitensi“. “E Harry Kazianis non è il solo a dare tale parere“, ha ricordato Ishenko. Anche il mese scorso, in un editoriale per Politico, l’ex-capitano dell’US Navy Jerry Hendrix, analista della difesa per il Centro per una nuova sicurezza americana di Washington, ha suggerito che l’età d’oro delle portaerei degli Stati Uniti si è conclusa nel momento in cui Cina e Russia introducevano sistemi missilistici costieri a lungo raggio nei loro eserciti. “Hendrix“, scrive Ishenko, “è convinto che in caso di guerra, le capacità dei missili balistici e da crociera antinave e delle forze di difesa aerea russi e cinesi costringerebbero i gruppi d’attacco delle portaerei dell’US Navy (CGS) a rimanere a centinaia o addirittura a migliaia di chilometri dalle coste del nemico, rendendo inefficaci gli attacchi con i velivoli imbarcati contro bersagli a terra. Inoltre, qualsiasi movimento dei CGS è facilmente osservabile dallo spazio, consentendo agli avversari degli Stati Uniti di posizionare le proprie contromisure in anticipo”. “L’aritmetica è semplice: la capacità d’attacco principale della contemporanea Marina degli Stati Uniti è formata dallo stormo composto da 30-40 F/A-18E/F Super Hornet. Il raggio di combattimento di questi aerei è circa 800 km. Il Super Hornet può condurre attacchi aerei contro obiettivi sulle coste nemiche solo decollando a 400 miglia nautiche dagli obiettivi“. “Tuttavia“, continua l’analista, “se il CSG dell’US Navy tentasse di attaccare, diciamo, le coste russe, difficilmente ci arriverebbe, perché lontano dall’obiettivo verrebbe attaccato dai bombardieri a lungo raggio supersonici Tu-22M3 equipaggiati con missili antinave Kh-22, progettati nel periodo sovietico specificatamente per l’uso contro le portaerei”. “Ogni Tu-22M3 può trasportare 3 di questi missili. Inoltre, i missili possono essere dotati di testata nucleare”. L’ultima versione del Kh-22, il Kh-22M/MA, ha un raggio di azione di 600 km, vola a Mach 5 e trasporta una testata di 1000 kg di RDX. “L’autonmia del velivolo è praticamente illimitata, in quanto è possibile 3K60-Bal-beregovoy-raketnyy-kompleksrifornirsi in volo“, nota Ishenko. “E se per qualche miracolo il CSG degli Stati Uniti dovesse eludere il missile aerolanciato, avvicinandosi alle coste, le navi finirebbero nel campo di tiro del sistema missilistico di difesa costiera K-300P Bastion-P, equipaggiato con i missili da crociera antinave supersonici P-800 Oniks (noti nei mercati di esportazione come Jakhont), con una gittata operativa di 600 km (nella versione d’esportazione è di 120-300 km, a seconda della quota)”. “Oggi il Bastion-P viene distribuito nei pressi di Sebastopoli, Anapa, Penisola di Kola, Novaja Zemlja e isole Kurili. Vi è ragione di credere che nel prossimo futuro questi sistemi saranno schierati per il combattimento nei pressi di Kaliningrad e nella Kamchatka. Inoltre, vi sono piani per schierare il primo sistema ‘Bastion-S’, con 36 missili da crociera antinave nei silos, in Crimea entro il 2020“. Tra le caratteristiche principali dell’Oniks vi è un profilo di volo a bassa quota (sea-skimming), che gli permette di violare le contromisure elettroniche e volare sotto il tiro nemico. Inoltre, Ishenko ricorda che il modulo d’attacco a ‘sciami’ dei missili indica che, anche se una parte viene danneggiata o distrutta, “il resto sicuramente” trova l’obiettivo. “Poi vi sono i sottomarini nucleari polivalenti russi, su cui i CGS possono imbattersi. Per esempio, il K-560 Severodvinsk, l’unità principale del Proekt 885 ‘Jasen’, trasporta 32 missili Oniks“. “Poi, naturalmente, ci sono le piccole navi lanciamissili, recentemente diventate famose per il missile da crociera Kalibr“, presenti nelle versioni antinave 3M54K e 3M54T. Infine, “vi sono i sottomarini Varshavjianka (classe Kilo) equipaggiati con la stessa arma, e il sistema di difesa costiera 3K60 ‘Bal’ armati con il missile Kh-35U“, la cui gittata massima è stata portata di recente a 300 km. “Ma anche dopo tutto questo” suggerisce Ishenko, “vi sembreranno dei giocattoli se la Russia avvierà la produzione in massa del missile ipersonico 3M22 ‘Tzirkon’. Con ogni evidenza, molti di questi missili sono già stati testati e sono in servizio. Pochi giorni fa veniva annunciato che l’incrociatore pesante a propulsione nucleare lanciamissili Admiral Nakhimov, attualmente in fase di ammodernamento nel porto di Severodvinsk, sarà dotato di questi missili entro il 2018″. “La gittata del Tzirkon rimane un segreto, ma alcuni esperti dicono che sia almeno equivalente a quella dell’Oniks. Ma la velocità della nuova arma è diverse volte più elevata, riducendo drasticamente il tempo necessario per attraversare qualsiasi difesa antiaerea navale e di conseguenza vanificare i tentativi di difendere portaerei e navi di supporto”. “Inoltre, poiché il riarmo dell’Admiral Nakhimov implica che i lanciamissili a bordo potranno, a seconda della missione, lanciare Oniks, Tzirkon o Kalibr, è logico supporre che peso e dimensioni dei missili saranno al massimo universalizzati“. Se sarà così, nota l’analista, “vorrebbe dire che l’ultimo missile da crociera ipersonico russo potrebbe anche armare i sistemi terrestri ‘Bastion’, precludendo così la possibilità ai gruppi di portaerei di avvicinarsi (alle coste della Russia) neanche per un breve periodo“.
In ultima analisi, osserva Ishenko, “è logico supporre che questi fatti non siano un segreto per gli esperti statunitensi, i cui scritti hanno quas
i ‘affondato’ la multi-miliardiara Gerald R. Ford direttamente nel cantiere. Qual è la soluzione?” Kazianis, nel suo articolo “è convinto che vi è sia la necessità urgente di sviluppare droni a lungo raggio in grado di decollare dalle portaerei. A quanto pare, la loro autonomia dovrebbe essere sufficiente per permettergli di sparare senza entrare nella gittata dei sistemi di difesa costiera russi“. “Temo che se non le daremo un sistema d’arma più costoso ma necessarie per colpire da lontano, le portaerei degli Stati Uniti assai presto raggiungeranno le corazzate nel ruolo di musei galleggianti“, osservava Kazianis. “Tuttavia, mentre l’autore si lamentava il Pentagono, per ora, non ha alcuna intenzione di creare tali UAV. In secondo luogo, chi ha promesso a Kazianis che la Russia non avrebbe contemporaneamente lavorato per aumentare la gittata dei suoi missili antinave?” conclude senza mezzi termini Ishenko.

https://aurorasito.wordpress.com/2016/03/08/le-nuove-portaerei-degli-usa-cimiteri-galleggianti-da-15-miliardi-di-dollari/

Sembra che nel giro di pochi anni, diciamo 2020, la Russia avrà completato l'ammodernamento del suo arsenale.
Se deve scoppiare una guerra Russia Usa, scoppierà quest'anno, o l'anno prossimo.


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Cataldo
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Non è certo una argomentazione nuova, l'URSS ha sempre perseguito programmi che oggi si definirebbero di A2/AD.
Ricordo alcuni articoli similari quando furono varati, all'inizio della fine della guerra fredda, gli incrociatori classe Kirov, con la loro impressionante capacità, sulla carta, di Carrier Killers.
Da allora però i gruppi navali avanzati basati su portaerei hanno costituito lo strumento chiave di consolidamento dell'egemonia USA, pertanto queste critiche vanno sempre inquadrate in una prospettiva.
In più alcuni dati dell'articolo sottostimati inficiano molte conclusioni, il raggio di azione di 800 km è da intendersi come una base di lavoro, stante la capacità USA di gestione del refuelling degli aerei subito dopo il decollo, per non parlare dell'evoluzione subita negli anni dal concetto operativo di basi mobili offshore.
SI dimentica anche che i gruppi di proiezione hanno il ruolo di coordinamento in teatro delle risorse strategiche, per cui il comando ha la percezione operativa e la disponibilità degli assetti a portata, tipo un SSN classe Virginia che sta sott'acqua da qualche settimana a copertura dell'area di intervento, o le risorse dell Air Force Global Strike Command.


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Matt-e-Tatty
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Una cosa di cui si parla poco è la capacità delle due potenze di tirare giù i satelliti.
Non sono un esperto ma suppongo sia tra le prime mosse accecare il nemico in caso di attacco, ammesso sia possibile. Suppongo che buona parte delle armi moderne senza satelliti a guidarle diventino inutili.


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Cataldo
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Esistono una vasta gamma di tecniche e armi antisatellite, che hanno generato contromisure attive e passive nell'eventualità che vengano meno determinati riferimenti satellitari, pertanto le armi non si accecherebbero, certo nessuna di quelle strategiche, che ricordo sempre, sono anteriori come concezione e operatività, alla disponibilità del GPS .

Nel campo delle armi antisatellite va chiarita la grande differenza tra i piani orbitali in termini di gittata e metodi di eliminazione, va tenuto presente che una indiscriminata azione antisatellite in orbita geostazionaria potrebbe generare una tale mole di detriti da rendere estremamente aleatorio l'utilizzo degli strumenti attuali in una vasta area dello spazio vicino.

Non ho modo di ampliare qui la discussione, giusto per dare una ulteriore indicazione importante, ci sono programmi di schieramento rapido di satelliti in orbita bassa, che pian piano si stanno strutturando nei vari comandi spaziali delle potenze maggiori.


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PietroGE
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Le portaerei vengono utilizzate per attaccare Paesi che non hanno i moderni missili antinave, non per attaccare le superpotenze. Anche perché l'aggressione potrebbe benissimo sfociare in una guerra nucleare.

Quello che vale per le portaerei americane vale anche per quelle russe e cinesi. La proiezione di potenza per mezzo delle portaerei è diventata pericolosa già dalla introduzione dei primi missili antinave.


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Cataldo
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E semplicistico dire che le portaerei non sono utilizzabili contro le grandi potenze, la proiezione di potenza è inserita in un contesto di attrito, che serve a delimitare le aree di influenza attraverso il controllo latente o attivo dei punti strategici di snodo dei traffici, siamo essi materiali o immateriali, nel caso di traffici materiali di beni e risorse il ruolo delle portaerei è chiarissimo, ed ha avuto un riscontro diretto, basti pensare alla espansione delle basi fisse USA negli ultimi 25 anni su o alla espansione della NATO, due aspetti concorrenti di una egemonia che non è comprensibile senza tenere conto della proiezione di potenza.

Nel futuro lo sviluppo missilistico e l'armamento della catena di isole cinesi nel mar della Cina con il ritorno di una capacità di pattugliamento oceanico concreta della Russia, porteranno certamente ad una erosione di questa egemonia, portando a stress il modello USA, ma siamo ancora ai prodromi del processo, che comunque vedono una presenza USA meno marcata in vari quadranti, ed un generale aumento dei costi dei movimenti stessi dei gruppi navali, che per operare in modo seriamente antibalistico, vedono aumentare la distanza pattugliata attorno ai centri di proiezione in movimento, con seguente riduzione degli schieramenti operativi concreti.


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annibale51
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A me sembra che i Russi come tecnologia militare in questi ultimi anni giochino con gli Americani come fanno i gatti con i topi. Pensare che come numero sono la metà...Boh. Forse sanno che in caso di vero bisogno bastano il 10-20 % dei cinesi in forza lavoro (già pagati con fornitura di gas per i prossimi 30 anni) per una produzione bellica al pari di NATO+USA. Nonostante questo qui da noi abbiamo delle pazze isteriche forse con alterazioni umorali improvvise disposte alle atomiche pur di andare in Russia. W le donne, per carità, ma tutto ha un limite!


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PietroGE
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E semplicistico dire che le portaerei non sono utilizzabili contro le grandi potenze, la proiezione di potenza è inserita in un contesto di attrito, che serve a delimitare le aree di influenza attraverso il controllo latente o attivo dei punti strategici di snodo dei traffici, siamo essi materiali o immateriali, nel caso di traffici materiali di beni e risorse il ruolo delle portaerei è chiarissimo, ed ha avuto un riscontro diretto, basti pensare alla espansione delle basi fisse USA negli ultimi 25 anni su o alla espansione della NATO, due aspetti concorrenti di una egemonia che non è comprensibile senza tenere conto della proiezione di potenza.

.

Mah, le basi fisse sono più sicure. È possibile installare i missili in silos rinforzati, piste per i bombardieri strategici, istallazioni di controllo delle comunicazioni sofisticate ecc. ecc.

Certo, con la portaerei è possibile condurre azioni di attrito direttamente in loco. Se si tratta di superpotenza, uno deve anche calcolare il fattore di rischio e la paura di perdere la faccia. Gli USA sfidano le rivendicazioni cinesi sulle isolette conquistate a forza, la Cina non può perdere la faccia di fronte a tutti e decide di attaccare e affondare la nave americana. Gli USA distruggono le isolette, la Cina si sente attaccata direttamente.... e così via fino allo scontro nucleare.


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Matt-e-Tatty
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E semplicistico dire che le portaerei non sono utilizzabili contro le grandi potenze, la proiezione di potenza è inserita in un contesto di attrito, che serve a delimitare le aree di influenza attraverso il controllo latente o attivo dei punti strategici di snodo dei traffici, siamo essi materiali o immateriali, nel caso di traffici materiali di beni e risorse il ruolo delle portaerei è chiarissimo, ed ha avuto un riscontro diretto, basti pensare alla espansione delle basi fisse USA negli ultimi 25 anni su o alla espansione della NATO, due aspetti concorrenti di una egemonia che non è comprensibile senza tenere conto della proiezione di potenza.

.

Mah, le basi fisse sono più sicure. È possibile installare i missili in silos rinforzati, piste per i bombardieri strategici, istallazioni di controllo delle comunicazioni sofisticate ecc. ecc.

Certo, con la portaerei è possibile condurre azioni di attrito direttamente in loco. Se si tratta di superpotenza, uno deve anche calcolare il fattore di rischio e la paura di perdere la faccia. Gli USA sfidano le rivendicazioni cinesi sulle isolette conquistate a forza, la Cina non può perdere la faccia di fronte a tutti e decide di attaccare e affondare la nave americana. Gli USA distruggono le isolette, la Cina si sente attaccata direttamente.... e così via fino allo scontro nucleare.

Non credo che le postazioni fisse siano ciò che dici. Che se so avrebbero tutte le rampe mobili che producono i russi se non il fatto che le si può parcheggiare dentro dei bunker, dentro capannoni anonimi etc. Stanno anche ripristinando le rampe su rotaia. Sono treni che se ne stanno al sicuro dentro le.montagne o che circolano su e giù per le centinaia di snodi ferroviari mimetizzati da treni normali. Li avevano dismessi ma li stanno reintroducendo


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FlavioBosio
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Una cosa di cui si parla poco è la capacità delle due potenze di tirare giù i satelliti.
Non sono un esperto ma suppongo sia tra le prime mosse accecare il nemico in caso di attacco, ammesso sia possibile. Suppongo che buona parte delle armi moderne senza satelliti a guidarle diventino inutili.

Molto banalmente, basta sparare un segnale sulle frequenze L1, L2, L3 CDMA per accecare ogni ricevitore GPS/GLONASS senza la necessità di tirar giù i satelliti.

A quel punto un missile Cruise che viaggia sull'acqua non può più verificare la propria posizione non avendo rilievi altimetrici utili.


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Cataldo
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Bisogna sempre distinguere tra armi strategiche ed armi di teatro, le armi strategiche non sono mai schierate in basi avanzate, se non in casi estremi e su vettori comunque USA, mai in silos, per il semplicissimo motivo che questo le renderebbe automaticamente bersagli designati di default in caso di conflitto, con tutte le conseguenze politiche sottostanti. Non a caso solo paesi che hanno accordi segreti di ferro risalenti alla fine della seconda guerra mondiale supportano basi indirettamente strategiche, tipo il MUOS in Sicilia.
Ad esempio gli stessi B2 mandati in Korea ormai mensilmente fanno base o in USA direttamente, o da GUAM, dove dal 2015 a rotazione c'è un paio di B2, non atterrano o decollano dalle basi in korea del sud, che pure è un paese amico ed alleato, cosi come non ci sono silos in korea, eppure gli USA hanno fatto una guerra per tenere nel loro campo almeno una parte della penisola.
La pletora di basi ha un senso politico prima che strategico, restando sul piano strategico gli obiettivi perseguiti dalle basi sono quelli di avere una capacità costante di predisporre supporto logistico alla flotta ed ai gruppi aerei avanzati, in primis, e di ospitare le strutture minimali per coordinare l'assemblaggio sul posto di divisioni motorizzate di terra in tempi ristretti, non sono in autonomia centri di lancio di armi strategiche.
I gruppi porterei invece hanno sempre la possibilità in potenza di disporre di armamento strategico dislocato, non avendo limiti politici o logistici al loro possibile utilizzo.
RImane sempre inteso che a differenza dello spauracchio dei Kirov citato nel commento precedente le evoluzioni recenti dei "Carrier Killer" iniziano a produrre risultati percepibili nella limitazione della talassocrazia USA


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Cataldo
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Una cosa di cui si parla poco è la capacità delle due potenze di tirare giù i satelliti.
Non sono un esperto ma suppongo sia tra le prime mosse accecare il nemico in caso di attacco, ammesso sia possibile. Suppongo che buona parte delle armi moderne senza satelliti a guidarle diventino inutili.

Molto banalmente, basta sparare un segnale sulle frequenze L1, L2, L3 CDMA per accecare ogni ricevitore GPS/GLONASS senza la necessità di tirar giù i satelliti.

A quel punto un missile Cruise che viaggia sull'acqua non può più verificare la propria posizione non avendo rilievi altimetrici utili.

Nessun missile di un certo livello cruise o balistico si ferma in assenza di segnale GPS, con la riduzione di costo della componentistica e la caduta delle barriere scientifiche oggi ci sono sistemi di TERCOM, ovvero radar che confrontano il terreno con una mappa precaricata, che costano poche migliaia di dollari, un missile avanzato ha almeno 3 o 4 sistemi di guida convergenti, a partire dai nuovi sistemi inerziali miniutarizzati a fibre ottiche, i classici traguardatori stellari aggiornati e miniaturizzati, TERCOM, sistemi ottici linkati a droni, triangolatori radar passivi, etc etc. iInoltre il jamming delle frequenze non puo essere ubiquitario, ma funzionerà solo in un certo raggio dall'emittente, per cui è impossibile coprire le frequenze su tutti i possibili percorsi di arrivo, si possono realizzare aree limitate di soppressione, che hanno quindi un rilievo tattico ma non strategico.
I nuovi sistemi russi di soppressione delle frequenze sembra siano attivi in Siria, ma non ci sono report che ne confermano al momento la valenza operativa, è sicuro che ci sono perchè li ho visti in varie foto sul terreno.


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FlavioBosio
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E semplicistico dire che le portaerei non sono utilizzabili contro le grandi potenze, la proiezione di potenza è inserita in un contesto di attrito, che serve a delimitare le aree di influenza attraverso il controllo latente o attivo dei punti strategici di snodo dei traffici, siamo essi materiali o immateriali, nel caso di traffici materiali di beni e risorse il ruolo delle portaerei è chiarissimo, ed ha avuto un riscontro diretto, basti pensare alla espansione delle basi fisse USA negli ultimi 25 anni su o alla espansione della NATO, due aspetti concorrenti di una egemonia che non è comprensibile senza tenere conto della proiezione di potenza.

Nel futuro lo sviluppo missilistico e l'armamento della catena di isole cinesi nel mar della Cina con il ritorno di una capacità di pattugliamento oceanico concreta della Russia, porteranno certamente ad una erosione di questa egemonia, portando a stress il modello USA, ma siamo ancora ai prodromi del processo, che comunque vedono una presenza USA meno marcata in vari quadranti, ed un generale aumento dei costi dei movimenti stessi dei gruppi navali, che per operare in modo seriamente antibalistico, vedono aumentare la distanza pattugliata attorno ai centri di proiezione in movimento, con seguente riduzione degli schieramenti operativi concreti.

Ma stai considerando che i ragazzi stampano dollari o no?

Washington ordina nuove portaerei (e crea lavoro), il PIL aumenta, il debito pure (Treasuries) che vengono acquistati dalla FED creando denaro "ex nihilo", i proventi della FED poi vengono girati nuovamente a Washington..

Risultato.. 663 miliardi di dollari di investimenti l'anno contro i miseri 61 della Russia ed i 98.8 della Cina che francamente viste le dimensioni fanno ridere...

E questo in un solo anno...


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FlavioBosio
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Una cosa di cui si parla poco è la capacità delle due potenze di tirare giù i satelliti.
Non sono un esperto ma suppongo sia tra le prime mosse accecare il nemico in caso di attacco, ammesso sia possibile. Suppongo che buona parte delle armi moderne senza satelliti a guidarle diventino inutili.

Molto banalmente, basta sparare un segnale sulle frequenze L1, L2, L3 CDMA per accecare ogni ricevitore GPS/GLONASS senza la necessità di tirar giù i satelliti.

A quel punto un missile Cruise che viaggia sull'acqua non può più verificare la propria posizione non avendo rilievi altimetrici utili.

Nessun missile di un certo livello cruise o balistico si ferma in assenza di segnale GPS, con la riduzione di costo della componentistica e la caduta delle barriere scientifiche oggi ci sono sistemi di TERCOM, ovvero radar che confrontano il terreno con una mappa precaricata, che costano poche migliaia di dollari, un missile avanzato ha almeno 3 o 4 sistemi di guida convergenti, a partire dai nuovi sistemi inerziali miniutarizzati a fibre ottiche, i classici traguardatori stellari aggiornati e miniaturizzati, TERCOM, sistemi ottici linkati a droni, triangolatori radar passivi, etc etc. iInoltre il jamming delle frequenze non puo essere ubiquitario, ma funzionerà solo in un certo raggio dall'emittente, per cui è impossibile coprire le frequenze su tutti i possibili percorsi di arrivo, si possono realizzare aree limitate di soppressione, che hanno quindi un rilievo tattico ma non strategico.
I nuovi sistemi russi di soppressione delle frequenze sembra siano attivi in Siria, ma non ci sono report che ne confermano al momento la valenza operativa, è sicuro che ci sono perchè li ho visti in varie foto sul terreno.

Peccato che come ho specificato sull'acqua non ci sia un terreno da confrontare con la mappa pre caricata, l'acqua è una superficie piana, TERCOM e DSMAC sono inutilizzabili sull'acqua, dovresti saperlo..

Giroscopi ed accelerometri vanno bene se il punto da colpire è fisso, una portaerei non è fissa...

Scartiamo il DECCA ed il LORAN C, cosa resta la guida astro inerziale, anche quella funziona bene di notte con celo terso se devi colpire un punto fisso, altrimenti devi ritrasmettere la posizione per gli aggiustamenti.. con un incrociatore nei paraggi, auguri!

Davvero qualcuno crede che sia facile affondare una portaerei?


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orckrist
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Davvero qualcuno crede che sia facile affondare una portaerei?

La pensavano così anche gli inlgesi delle loro corazzate alla fonda nel porto di Alessandria, ma poi:

"sei italiani equipaggiati con materiali di costo irrisorio hanno fatto vacillare l'equilibrio militare in Mediterraneo a vantaggio dell'Asse." (Winston Churchill)

Questo per dire che al di là della tecnologia, una attenta e ben pianificata strategia e un intelligente utilizzo dei mezzi a disposizione fa miracoli.

.


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