Le tre ragioni della vittoria del Brexit

Le tre ragioni della vittoria del Brexit
Jean-Yves Le Gallou, Polemia, 24 giugno 2016.

La prima ragione della vittoria del Brexit è il rigetto da parte del popolo britannico delle élites mondialiste. Le periferie urbane e l’Inghilterra rurale hanno votato massicciamente per lasciare l’Unione Europea, come le zone che hanno sofferto la deindustrializzazione e la classe operaia bianca che non ha seguito le consegne ufficiali del Partito laburista.
La seconda ragione della vittoria del Brexit è la questione dell’immigrazione, che ne è stata il motore principale, anche se in maniera complessa. L’ex sindaco di Londra Boris Johnson ha agitato il timore della concorrenza dei lavoratori europei sui salari e l’impiego dei britannici (compresi gli elettori immigrati del Commonwealth).
Il suo alleato e ciononostante rivale Nigel Farage, dell’UKIP, ha fatto scandalo con un manifesto che mostrava masse di giovani maschi venuti dall’Africa e dal Medio Oriente che premono alle frontiere dell’Unione Europa. La prospettiva dell’ingresso dei turchi senza visto anch’essa non ha rassicurato.
La terza ragione della vittoria del Brexit è più sorprendente per uno spirito francese. Malgrado lo sfruttamento scandaloso dell’assassinio di Joanne Cox, la campagna è stata equilibrata. I fautori del Brexit hanno avuto tanto diritto alla parola quanto i fautori del Bremain. Soros e il Guardian hanno fatto la campagna per restare, ma il Sun ha fatto campagna per uscire. Il Sun, un tabloid malvisto dall’oligarchia ma che vende milioni di copie: dieci volte più che Le Figaro o Le Monde, 50 volte più che Liberation. Una bella lezione.
Grazie ai britannici noi oggi conosciamo le condizioni per la liberazione dei popoli: il ricorso al referendum e l’esistenza di media pluralisti.