LETTERA DI UNA MADRE BRASILIANA A LUIZ IGNAZIO LULA DA SILVA

Buongiorno, Luiz Inácio!

Devi sapere, Luiz, che anch'io come te ho origini umili. Mia madre faceva la lavandaia e lavorava all'uncinetto per potermi mantenere. Poi le mie sorelle sono cresciute e sono diventate tessitrici in un'industria di Bauru nello Stato di San Paolo...

Abbiamo studiato in una scuola pubblica. A quel tempo non avevo nemmeno le scarpe. Ho ricevuto in regalo vestiti usati e mi sono sentita una regina.

Abbiamo studiato molto, Luiz Inácio!

Già dall'età di 5 anni aiutavo mia madre in casa per permettere alle mie sorelle e a mia madre di lavorare.

All'età di 12 anni ho iniziato a lavorare come cameriera, poi come operaia metallurgica, fino a quando ho terminato gli studi e sono entrata in un'università pubblica.

Luiz Inácio, non ho mai fatto il corso di studio supplementare, non sono mai stata incoraggiata, mi alzavo alle 4 del mattino e andavo a letto all'una; prendevo diversi autobus per studiare e lavorare.

Camminavo molto, mangiavo poco, vivevo per i miei studi e, cosa strana, non ho mai perso un anno, non ho mai saltato una lezione e, grazie a Dio, nel 1983 mi sono laureata in Medicina. Mi sono specializzata, mi sono sposata e insieme a mio marito lotto per dare il meglio alle mie figlie e alla mia famiglia.

Oggi sono una docente in un'università pubblica, guadagno così poco che è una vergogna fare il medico in questo paese... Negli anni quando tu sei stato presidente (del Brasile), le cose sono peggiorate ulteriormente, ma cosa si può fare?

Ora, vieni a dirmi che siamo poveri e non potevamo studiare???

Non puoi ingannarmi con questa tiritera... Non è affatto così...Non è come dici tu!

Dici che tua madre era analfabeta? Siamo pari; anche la mia, le ho insegnato a leggere e scrivere mentre mi alfabetizzavo fino a quando non è arrivato il Movimento Brasileiro di Alfabetizzazione da te fondato che non alfabetizzava nessuno - la tua scusa è banale, eh?

Ti ho sopportato per 8 anni, con le tue gaffes, le tue rapine, i tuoi furti e i tuoi ministri complici che adesso ti denunciano! E ho sempre taciuto, taciuto perché mi ingannavo... Ma oggi, quando accendo la televisione e ti vedo dare ipocritamente dello stupido e dell'incompetente a tutti i brasiliani, mi dispiace. Ma questa è stata l'ultima goccia che ha fatto trasbordare il vaso!

Non giudicare gli altri in base a te stesso e ai tuoi accoliti. Non paragonarmi alla tua razza... Sono apolitica, ma sono brasiliana e in nessun momento vi siete meritati l'appoggio che queste persone vi davano.

Luiz Inácio, dire che il popolo brasiliano non ha abbastanza intelligenza per decidere l’esito delle prossime elezioni, credimi, era la frase peggiore che potessi dire... Posso anche essere d'accordo sul fatto che il 48% non ha intelligenza perché vive nell'ignoranza, la stessa che secondo e il tuo partito ha il popolo brasiliano.

Spero solo che questa tua frase, pronunciata con il sorriso di chi era già ubriaco... possa echeggiare da Nord a Sud e svegliare quelle persone che, come me, hanno lottato duramente per arrivare dove sono. Chi, come me, non può più sopportare di pagare le tasse perché tu e la sua banda corrotta avete rubato per chissà cosa!

Sei stato pessimo, Luiz Inácio... davvero pessimo!

Dottoressa MARISE VALÉRIA SANTOS

Una brasiliana.

"Ciò che mi preoccupa non è il grido di chi non ha etica, non ha carattere, dei corrotti, degli spudorati. Quello che mi preoccupa è il silenzio dei buoni".