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18 Giugno 2013 12:02
Berna, 18 giugno
Lex USA indigesta per il Nazionale
Bocciata l'entrata in materia, il dossier torna agli Stati
Con 126 voti contro 67 (e 2 astenuti) il Consiglio nazionale ha bocciato stamani l'entrata in materia sulla cosiddetta "Lex USA", la legge urgente voluta dal Governo federale per permettere alle banche di collaborare con le autorità statunitensi senza violare il diritto elvetico. Il dossier torna ora agli Stati, che la scorsa settimana, a sorpresa, avevano dato il via libera alla norma.
Se la Camera alta dovesse ribadire la sua posizione, il testo tornerebbe sul banco dei deputati. Un secondo rifiuto da parte loro condannerebbe definitivamente il progetto.
Qui il commento del radiogiornale delle12h30 della RSI/Rete1, ascoltare all'inizio:
http://la1.rsi.ch/it/home/networks/reteuno/radiogiornale.html?date=18.06.2013#tabEdition
Qui un dibattito televisivo sul tema andato in onda ieri sulla RSI/LA2:
http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/info_on_line/2011/12/13--60-minuti-di--Euro-alla-deriva-
Da Washington interviene il corrispondente Thomas Miliarina, il quale mette bene in evidenza come la faccenda non sia per niente seguita dai media americani, ne' sia tema di dibattito.
-- NB --
Viene detta Lex USA poiche' gli USA hanno imposto al governo svizzero di accettare questa legge entro il termine perentorio di due settimane.
Non e' tutto: i deputati dovrebbero approvare una legge di cui non conoscono quasi niente. Anche nelle commissioni di discussione non sono usciti grandi dettagli. Siccome la questione in se' non e' per niente urgente, fanno benissimo a non entrare in materia. E che le banche imparino a rispettare la legge dei paesi in cui operano!
Quella del parlamento e' una presa di posizione che agli USA non fa' ne' caldo ne' freddo, che tanto procedono per la loro strada, infischiandosene degli altri. Inoltre dal loro punto di vista si tratta di procedure tecniche piu' che politiche.
Per la Svizzera e' invece in gioco la questione se sia ancora un concetto valido quello della sovranita' nazionale, insomma il problema qui e' politico.
A quanto pare nemmeno alle banche importa un gran che di questa lex USA, cosi' dice Fulvio Pelli, presidente della Banca dello Stato del Ct. Ticino (saggiamente fuori dalle avventure statunitensi), nonche' ex presidente del PLR nazionale, va da se' lobbista in parlamento per il settore.