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Libia,missione Nato finita?Attenzione a risoluzione n.2009


marcopa
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ANSA.it
Libia: Juppe', operazione Nato finita
Territorio libico e' sotto controllo Cnt
21 ottobre, 10:09

(ANSA) - PARIGI, 21 OTT - La Francia ritiene che dopo la morte di Muammar Gheddafi l'operazione militare della Nato in Libia puo' dirsi ''finita''.''Penso che possiamo dire che l'operazione militare della Nato e' conclusa e che l'insieme del territorio libico e' sotto il controllo del Cnt'', ha detto il ministro degli Esteri francese Alain Juppe.

Di seguito alcune note che mi hanno inviato sulla risoluzione n.2009 del 16 settembre. Ora e' questa che fa testo e che regolera' e giustifichera' le azioni delle grandi potenze in Libia. Lascio questi appunti velocemente perche' vado alla manifestazione Fiom. Credo che se la missione Nato e' finita, vedremo se e' vero, non e' finita l' ingerenza delle grandi potenze nella vita libica e che vada studiata questa risoluzione,nella versione integrale,per capire prima le prossime mosse.

Infine, non e' finito l' impegno per denunciare anche penalmente le violenze della Nato, le illegalita' delle forze militari straniere, le illegalita' della missione italiana, non finanziata da fine marzo al 30 giugno e dal 1 ottobre alla fine. Dobbiamo pagare anche per la partenza degli aerei stranieri dalle nostre 7 basi o no ?
Ricordo inoltre che la legge di finanziamento della missione e' obbligatorio per definire le condizioni contrattuali dei militari in missioni; infatti manca una legge quadro e il diverso trattamento dei militari in missione e' sempre temporaneo e il periodo interessato e' definito dalla legge di finanziamento

marcopa

La risoluzione ONU 2009 del 16 settembre sulla Libia è stata tradotta in italiano dall'Unric ed è reperibile a questo indirizzo:

http://www.unric.org/it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=41

anche se mancano, chissà perché, gli ultimi due articoli, 22 e 23.

La risoluzione
- riconosce di fatto il CNT come legittimo governo della Libia
- istituisce una nuova missione ONU (UNSMIL, armata con armi leggere) sotto il controllo del Segretario generale con il compito di assistere le "autorità libiche" nel processo di transizione verso elezioni e nuova costituzione. La risoluzione insiste ripetutamente sul carattere "inclusivo" di tale processo politico.
- autorizza la fornitura di armi "di tutti i tipi" al CNT
- alleggerisce sostanzialmente il blocco dei fondi libici all'estero a favore delle nuove "autorità libiche"
- riconferma sia la No Fly Zone, sia l'autorizzazione all'intervento aereo armato del par. 4 della Ris. 1973
- mette fine all'interdizione ai voli da e per la Libia
- tace completamente sulle flagranti violazioni della risoluzione 1973 compiute dai paesi intervenuti e dal CNT
- condanna tuttavia nella premessa tutte le violazioni dei diritti umani, "in particolare contro migranti africani" e minoranze
- tace completamente sull'assedio di Sirte e si astiene clamorosamente dall'invocare il cessate il fuoco o la tutela dei civili in quel contesto

Non mi sembra proprio che né questa né le altre risoluzioni prevedano l'utilizzo dei fondi bloccati a copertura delle spese militari degli interventi. Naturalmente è possibilissimo che questo avvenga tramite accordi segreti col CNT, che a termini ONU ha il controllo sui fondi.

Raccomando a chi può di consultare preferibilmente l'originale a questo link

http://www.un.org/News/Press/docs/2011/sc10389.doc.htm

dove si trovano anche le sintesi degli interventi alla seduta del Consiglio di Sicurezza, fra cui segnalo in particolare quelli della Russia, della Germania e soprattutto del Sudafrica, che ci dovrebbe spiegare perché mai, viste le sue osservazioni, non si è almeno astenuto.

Stanno arrivando gli operai in Piazza del Popolo....sembrano un po' incazzati...


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marcopa
Illustrious Member
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L' Onu vuole un inchiesta sulla morte di Gheddafi
vedere www.ansa.it
Questo su www.corriere.it

Francia e Italia pronte a stop operazioni.
Gran Bretagna: No, solo quando civili al sicuro
Caduto il Rais, si chiude la missione Nato
L'Onu: «Indagare su uccisione Gheddafi»
Le Nazioni Unite vogliono capire perché il leader libico sia stato ucciso dopo essere stato catturato vivo

MILANO - La morte di Muammar Gheddafi fa venire meno i presupposti della missione militare della Nato. Oggi a Bruxelles è in programma il Consiglio Atlantico chiamato a discutere proprio della chiusura delle operazioni militari nel teatro libico. Gli ambasciatori dei Paesi membri dell'Alleanza dovranno decidere il futuro della missione «Protezione unificata» che, affiancando di fatto gli insorti, ha portato alla caduta del regime del Rais. E anche alla sua morte.

Giovedì, il convoglio sul quale fuggiva da sirte il colonnello libico con i suoi uomini è stato attaccato

da un Mirage francese e da un drone americano Predator.

L'ex dittatore libico è stato poi ucciso in uno scontro a fuoco dai rivoluzionari del Consiglio nazionale di transizione (Cnt).

A questo proposito, l'Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite si è pronunciato oggi per un'indagine sulle circostanze «non chiare» della morte di Gheddafi. «Ci sono quattro-cinque versioni diverse. C'è bisogno di un'indagine» ha detto oggi a Ginevra il portavoce dell'Alto commissario, Rupert Colville.

LE POSIZIONI - La chiusura delle operazioni militari sarà con tutta probabilità graduale. L'Alleanza dovrà verificare se vi siano le condizioni di sicurezza per i civili e se le nuove autorità libiche siano in grado di mantenere il controllo e la pace nel Paese.

Le posizioni degli Stati membri non sono ancora unanimi.

La Francia (dove ci saranno le elezioni presidenziali n.d.r.), che nella missione ha avuto un ruolo preponderante, ha già fatto sapere di ritenere la missione «finita». «Penso che possiamo dire che l'operazione militare della Nato è conclusa - ha commentato il ministro degli esteri transalpino, Alain Juppé - e che l'insieme del territorio libico è sotto il controllo del Cnt».

Anche il governo italiano (che ha fatto dei "casini" legislativi sulla missione ed ha un governo disperato n.d.r.)
sembra essere su questa linea e già nei minuti immediatamente successivi alla cattura di Gheddafi sia il premier Berlusconi sia il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, parlavano di una fine della guerra sempre più vicina.

La Gran Bretagna (il cui ministro della difesa ha dato le dimissioni per altri motivi n.d.r.) mette però le mani avanti spiegando, attraverso il segretario alla Difesa, Philip Hammond, che l'Alleanza porrà un termine alle operazioni in Libia appena i civili saranno al sicuro.

«QUESTIONE DI GIORNI» - Anche il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussenn, ha detto giovedì pomeriggio che il momento di dichiarare concluse le operazione «è molto più vicino. Concluderemo la missione coordinandoci con l'Onu e il Cnt». E sulla stessa linea si è espresso anche il presidente americano Barack Obama. «Tutto lascia immaginare che l'operazione non durerà ancora per molto», hanno confermato fonti diplomatiche a Bruxelles. Certo, osservano le stesse fonti, la morte del Colonnello non era l'obiettivo della missione, avviata in base alle risoluzioni approvate dal Consiglio di sicurezza dell'Onu per proteggere la popolazione civile. Ma in ogni caso «dovrebbe essere al massimo una questione di giorni. La decisione sullo stop alle azioni dovrà comunque essere presa dal Consiglio Atlantico».

LA MISSIONE - L'operazione della Nato in Libia aveva preso il via il 31 marzo scorso. Fino ad oggi gli aerei delle forze dell'Alleanza hanno compiuto oltre 26 mila missioni, di cui 9.618 considerate d'attacco, cioè contro obiettivi specifici. Il 21 settembre scorso la durata della missione era stata prolungata di tre mesi.

21 ottobre 2011 13:07
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Fonte www.corriere.it


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