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L'Inghilterra (e Cameron) è alla frutta ?


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Il governo inglese comincia a dare segni di frattura all’interno della maggioranza ( un quarto dei parlamentari conservatori ha votato un ordine de giorno chiedendo di indire un referendum sull’uscita dalla UE)- nell’Euro l’Inghilterra non e’ mai entrata- mentre l’ Eurobarometro , il sistema di sondaggi della Unione Europea, annunzia che solo il 35% degli inglesi considera l’Unione Europea una “cosa buona”.

Il governatore della Banca d’Inghilterra ha annunziato una seconda iniezione di “quantitative easing”, ossia una immissione di 75 miliardi di Sterline sul mercato, ritenuti comunque insufficienti per scongiurare la depressione economica.

Il sistema pensionistico inglese presenta un deficit annuo di 1,3 miliardi di sterline, mentre l’INPS ha dichiarato 9 miliardi di euro di utili quest’anno.
100 economisti inglesi hanno firmato un appello al ministro delle Finanze Osborne, invitandolo a cambiare politica.

E’ appena il caso di ricordare che il governo di Sua Maesta’ ha nazionalizzato tutte le principali banche del paese e si trova a dover gestire le grane di Islanda e Irlanda, al punto chr lascia trasparire correnti di pensiero favorevoli all’indipendenza della Scozia, forse per sbarazzarsi della RBS , la. Royal Bank of Scotland, che continua a macinare perdite.

Nick Clegg, il vice primo ministro. Leader del partito liberal democratico, ha ammesso ufficialmente che “sarebbe un suicidio economico cercare di uscire o rinegoziare i termini di permanenza nella UE” .
A chi propone l’alternativa di una partnership atlantica con gli USA, Clegg ha risposto che la partnership inglese interessa agli USA nella misura in cui l’Inghilterra facendo parte della UE riesce a influenzarne le sorti ( ” because of our sway”). viva la sincerita’.

Il deficit inglese ha dimensioni spagnole ed e’ la riprova che quando si esercita influenza e potere, l’entità del debito assume importanza secondaria.
Il vero problema oggi e’ la strategia duplice che si presenta al mondo per uscire dalla crisi: il quantitative easing di USA e UK da una parte e la politica della lesina e dello scontro sociale della Germania, che può’ contare su un popolo disciplinato fino al pecoronismo.

La ragione per cui noi italiani ci siamo messi coi taccagni disciplinati, ha del miracoloso.

Antonio de Martini
Fonte: http://corrieredellacollera.com/
31.10.2011


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