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Ma dov’è l’aereo? Il film del Pentagono non chiude il giallo


Tao
 Tao
Illustrious Member
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MISTERI MOLTI A QUESTO PUNTO SI CHIEDONO PERCHÉ IL GOVERNO AMERICANO HA TENUTO NASCOSTI PER QUASI CINQUE ANNI MATERIALI DI COSÌ SCARSO VALORE

Nel video dell’11 settembre nessuna prova decisiva. Gli scettici insistono sul complotto

Le fantasie di cospirazione sono dure a morire. Il filmato pubblicato martedì dal Pentagono non ha convinto gli scettici che l’11 settembre del 2001 il volo 77 dell’American Airlines si schiantò contro il Ministero della Difesa. Forse era impossibile soddisfare gli amanti degli intrighi, ma quelle immagini erano troppo poco chiare per riuscirci. Perfino David Yancey, che nel disatro perse la moglie Vickey, è rimasto incerto: «Io credo alla versione dell’aereo, ma non vedo come questi filmati possano chiudere la controversia». Adesso, infatti, le ipotesi che circolano sui siti Internet più accaniti sono due: o il governo non ha prove sicure, oppure le tiene nascoste come una trappola, per rivelarle quando i suoi avversari si saranno scoperti.

La teoria cospirativa più celebre è quella del francese Thierry Meyssan, che pur non avendo mai indagato sul terreno la tragedia avvenuta al Pentagono, ha scritto nel libro «L’Effroyable Imposture» che l’aereo non c’era. Secondo lui l’edificio fu colpito da un missile lanciato dai militari americani, per giustificare la guerra in Afghanistan e Iraq. Naturalmente in base a questa ipotesi anche l’attentato alle Torri Gemelle sarebbe un falso, con jet telecomandati, perché altrimenti non si spiegherebbe come mai Rumsfeld avrebbe deciso di autocolpirsi un’oretta dopo che al Qaeda aveva già distrutto il World Trade Center. Negli Usa, però, è diventato assai popolare anche il documentario di Alex Jones «Loose Change», che ha spopolato su Internet, convincendo pure l’attore Charlie Sheen a schierarsi contro il governo: «Mostrateci - ha detto Sheen - questa incredibile manovra. Fateci vedere come questo aereo è riuscito a fare una virata di 270 gradi, mentre volava a 500 miglia orarie, per poi scendere di 7.000 piedi in due minuti e mezzo, facendo la barba alle cime degli alberi negli ultimi 500 metri». Dubbi simili li hanno espressi l’ex analista della Cia Ray McGovern, l’ex assistente segretario al Tesoro Paul Craig Roberts, il professore di fisica Steven Jones, l’ex consigliere del Dipartimento del Lavoro Morgan Reynolds, dando un’aura di credibilità alla cospirazione. Così sono nati gruppi come «9/11 Truth», che non ha bevuto il filmato e a giugno terrà una conferenza a Chicago intitolata «Flights of Fancy: 11, 15, 77 and 93 (an inside Job)», per sostenere che tutti i quattro attentati furono organizzati dal governo americano.

Gli elementi su cui si basa la teoria della cospirazione del Pentagono sono due: l’assenza di immagini chiare dell’aereo simile a quelle delle Torri Gemelle, e la mancanza di detriti nel punto d’impatto. In particolare, gli scettici sostengono che subito dopo l’esplosione l'Fbi aveva sequestrato 84 filmati ripresi non solo dalle telecamere di sicurezza del Ministero, ma anche da quelle di un distributore Citgo, di un hotel Sheraton, e del Virginia Department of Transportation, gestore di un’autostrada che si trovava propria sulla rotta del volo 77. Finora il governo ha risposto che queste immagini non esistono, o non danno informazioni utili. Ma il sito di Alex Jones fa due ipotesi diverse: «1)

L’amministrazione è davvero terrorizzata a morte dall’idea di pubblicarle, perché non confermano la versione ufficiale dell’11 settembre. 2) Il governo sa che il volo 77 ha colpito il Pentagono e ha filmati chiari dell’incidente, ma ne ritarda la diffusione per alimentare il dibattito e poi usarli allo scopo di smontare l’intero movimento che chiede la verità». Secondo questa versione, infatti, la tragedia del Pentagono è solo un episodio all’interno di una cospirazione più vasta. L’amministrazione ha cercato di smontare le accuse sottolineando che diversi passeggeri avevano telefonato dal velivolo per segnalare il dirottamento, molti testimoni oculari hanno visto l’aereo colpire il Ministero della Difesa, varie foto mostrano pezzi di aereo nel punto dell’impatto, i resti dell’equipaggio e di tutti passeggeri, tranne uno, sono stati trovati e identificati attraverso il Dna. In più le scatole nere del jet sono state recuperate, e le peculiarità dei danni alla struttura del Pentagono si spiegano col fatto che il jet ha colpito prima il suolo e poi l’edificio. Il governo però ha ritardato la pubblicazione di tutti i dati e le immagini che possedeva, e così ha dato alla cospirazione tempo e spazio per crescere.

Maurizio Molinari
Fonte: www.lastampa.it
18.05.06


Citazione
Nello61
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Operazioni simili a questa venivano fatte nel blocco sovietico in era pre-Breznev, e sembravano quasi normali.
Però siamo stat abituati a pensare che gli americani sono dei salvatori, degli eroi, liberi e libertari, baluardo di democrazia e rettitudine politica.
Pinochet pare essere uno stilista, e Somoza un produttore di carote.
L'incredibile è difficile da accettare.
Breznev è ancora tra noi, anzi lo è sempre stato.
Però ha la maglietta a stelle e striche!


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